Opera
scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
19.01.98
Eletti, amici fedeli, statemi tutti vicini: questi
sono giorni conclusivi di un’era di grande dolore. L’Umanità soffre e soffrirà
ancora un poco; la gioia, poi, ci sarà per tutti coloro che hanno scelto il
bene.
Sposa
amata, l’era del dolore sta definitivamente declinando. Sullo stesso albero
vedi foglie secche, vedi, però, anche gemme che si gonfiano sempre più. Il
vento porterà via ciò che è morto e il sole, caldo e dolce, farà aprire le
gemme che diverranno splendido ornamento. Vedrai, piccola mia, tra poco, cosa
accadrà: vedrai la pianta coperta di fiori profumati e delle foglie secche, che
ora ancora sono ad essa appese, se ne perderà anche il ricordo.
Gioisci,
mia diletta, perché per i fedeli del mio Cuore è tempo di delizie e di gioia
intensa in me che sono gioia e come tale mi manifesterò. L’albero, che ti ho
mostrato, è l’Umanità intera e le foglie secche, che, come hai veduto, sono
ancora numerose, sono le anime che mi hanno abbandonato. Un vento impetuoso,
che soffia in ogni angolo del pianeta, ad una ad una le staccherà e le porterà
via: scompariranno e di esse nessuno più si ricorderà. Le gemme sono le anime
belle che, nutrite dal caldo sole, che è la mia grazia ed il mio Amore,
divengono sempre più armoniose, fino a trasformarsi in fiori che sbocceranno
uno vicino all’altro e la pianta diverrà un capolavoro di bellezza.
Questo
sta accadendo per mia volontà. Cadrà il mondo di male, cadrà, come le foglie
d’inverno, e neppure una ne rimarrà. La terra rinascerà, sposa, ed Io, Io,
Gesù, farò nuove tutte le cose.
Mia
diletta, ogni giorno rinnovo questa promessa, sublime, perché i miei amati
riprendano vigore e non si rattristino, vedendo intorno ancora tanta morte.
Questa morte è l’annuncio della nuova vita che sarà splendida in ogni angolo
della terra, splendida, come all’inizio della creazione, con, in aggiunta,
nuovi doni, che Io elargirò quali prima nessun uomo ha goduto. Il mio regno sta
per essere esteso ovunque, tra i popoli che già hanno conosciuto il mio nome,
ma anche tra coloro che mai hanno sentito parlare di me.
Un
giorno un grande re decise di porre ordine nel suo regno, di riordinare ogni
angolo ed ogni minima parte; ma, ritornando, vide che la grande confusione
regnava dovunque: occorreva un’opera paziente e continua. Chiamò a sé un popolo
e lo istruì perché operasse tra gli altri popoli, ma esso non comprese bene la
lezione e non accettò il compito; fu, quindi, disperso e smembrato in tutto il
mondo. Il re diede lo stesso compito ad un altro popolo, benedetto dalla sua
mano e guidato dalla sua luce; anche questo popolo però non fu all’altezza del
compito sublime, affidatogli: alcuni membri operarono con zelo e portarono
molto frutto; altri, invece, si abbandonarono alla crapula e divennero sordi e
ciechi.
Guardò
ogni cosa il grande re: vide i servi ferventi ed attivi ed aumentò ad essi i
doni; guardò anche i pigri con immenso dolore. Li chiamò ad uno ad uno per
indurli a riprendere la loro attività, ma essi, in gran numero, continuavano a
girargli le spalle; gonfi di superbia, dissero che volevano procedere da soli,
senza ascoltare ragione alcuna. Decise, quindi, il grande re, di tornare ed
operare personalmente; ma che avrebbe dovuto fare dei molti servi, oziosi e
superbi?
Il suo
cuore era pieno di bontà e di dolcezza, non voleva dare loro la lezione che si
meritavano; mandò loro incontro la madre sua, sapiente e dolcissima, per
convincerli con la sua soavità, per condurli a ragionare, prima del suo
ritorno, e ad evitare una dura punizione. Alcuni servi ascoltarono la voce e
cambiarono vita; ma altri, altri, in gran numero, non vollero sentire ragione e
le dissero: “Non credo alle tue parole. Non credo neppure che il grande re
abbia deciso di ritornare, di persona, per riordinare il suo regno.”
Il
signore potente, allora, chiama a sé, di nascosto, tutti i servi fedeli ed
obbedienti, li riunisce e li ammaestra in modo dettagliato; quindi, entra nel
suo regno assieme a loro e affida a ciascuno un compito speciale: tutto deve
essere riordinato in breve tempo, di ribelli ed oziosi non deve restare più
traccia, di disordine e sporcizia neppure più l’ombra. Gli ordini sono precisi,
i tempi stabiliti, il termine per l’operazione già prefissato.
Sposa
amata, come hai ben capito dall’esempio semplice, il grande Re sono Io, Io,
Gesù; il primo popolo che non ha operato è quello ebreo che mi ha appeso ad una
croce e non mi ha riconosciuto come Messia; il secondo popolo che non ha
operato, come doveva, è quello cristiano; i servi fedeli sono i miei eletti che
operano secondo il mio volere e seguono e difendono le mie Leggi; gli oziosi
sono quelli che non fanno nulla per il regno, ma vivono come bruti, schiavi
solo del loro ventre.
Sposa
amata, raccolgo intorno a me tutti i miei fedeli; li chiamo ed essi sono
pronti, perché già preavvisati. Essi, pieni di amore e di zelo, non aspettano
che una mia chiamata per correre. Li radunerò tutti, uno vicino all’altro. Con
essi opererò cose grandiose, cambierò il caos in armonia e punirò, severamente,
i servi oziosi e ribelli che tanta rovina hanno provocato! Questo sto per fare,
sposa diletta. Per operare non ho bisogno, certo, di aiuto umano; ma amo
circondarmi dei miei amati che sono felici ed orgogliosi di cooperare con me.
Esulta
di gioia, amata, perché questo è il momento della massima cooperazione. Siano
tutti preparati quelli che hai preso per mano ed hai tenuto ben stretti. Sono
il Re potente che torna nel suo regno per dare gioia e pace ai suoi sudditi che
sono stati per molto tempo tormentati dalla presenza dei ribelli, pieni di
malizia.
Vengo!
Attendetemi! Vengo per darvi gioia e pace.
Vi
amo. Ti amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
19.01.98
La Mamma parla agli eletti
Adorate,
adorate, adorate Gesù che viene! Adorate il dolce Gesù che viene con Amore
perché ogni suo diletto abbia la gioia per sempre! Oggi voi lo adorate, senza
vederlo; domani lo adorerete di persona. Egli vi sorriderà e voi impazzirete di
felicità! Prima inizia il processo nel cuore. Tutto ha inizio nel cuore: in
piena libertà, l’uomo può scegliere Dio o respingerlo, può volgersi a lui o
rifiutarlo: ha piena libertà di scelta.
Figli
amati, state ultimando la vostra scelta, ma non lo sapete. Ogni uomo, in questo
tempo, sta facendo la scelta che desidera; ma nessuno lo saprebbe, se Io,
autorizzata da Gesù, non lo rivelassi.
Quanti
pensano che questo sia un tempo qualunque, che questo sia un presente simile al
passato, con un futuro progettato dall’uomo! Figli cari, non è così, non è
proprio così, non è affatto così: questo è il tempo di Gesù, questo è il tempo
mio, per sua volontà! Non si vuole comprendere quanto sia importante l’oggi,
ogni attimo, ogni istante! Pensate a degli operai che hanno poco tempo per concludere
la costruzione di un grande palazzo: guai a colui che, entro quel termine, non
avrà fatto la sua parte: sarà ritenuto gravemente colpevole dal signore che
deve venire ad abitare in esso!
Pensate
a degli operai che, sapendo giunta ormai la scadenza, si apprestano a lavorare,
senza sosta, e ogni giorno sentono ripetere che tutto sta per concludersi, che
la consegna deve essere fatta. Costoro vogliono vedere felice il loro signore
e, pieni di gioia, non si concedono riposo, neppure un attimo; in cuor loro già
vedono il suo sorriso, il suo splendido sorriso, sognano di perdersi in esso e
di goderlo, poi, per sempre. Altri, invece, altri operai sentono e risentono
che ormai la scadenza è arrivata, sanno delle gravi sanzioni, ma non se ne
curano; sanno dei castighi, ma non se ne preoccupano; sanno ogni cosa, ma
fingono di non aver capito. Ogni giorno appaiono nuovi messaggeri che dicono:
“Il signore sta venendo. Il signore sta per prendere pieno possesso della sua
proprietà. Il signore vuole trovarla perfettamente ultimata e non concede più
neppure un istante.” Costoro si girano dall’altra parte e dicono: “Non ci
credo. Non verrà”; vanno da altri, simili a loro, e chiedono: “Che dite?” Essi
rispondono: “Non ci crediamo. Vogliamo continuare a riposarci, poi, quando,
eventualmente, lo vediamo spuntare, fingiamo di fare qualcosa e tutto andrà
liscio.” Non si sono accorti che c’è proprio vicino a loro una presenza
misteriosa che tutto ha annotato; non vista, ha scrutato ogni cosa e segnato
sopra un registro, che consegnerà al padrone.
Un
giorno, figli, un giorno, come un altro, accadrà qualcosa di assai diverso dal
precedente; si susseguiranno fatti strabilianti, e tutto avverrà in fretta:
finita una fase, inizierà l’altra. Così sarà, mentre gli uomini non avranno neppure
il tempo di riordinare i pensieri.
Figli
cari, siate ora fra coloro che non perdono un attimo; ora, che avete tanto
tempo per riflettere e decidere, siate attenti ai segni presenti. Gesù è il
Signore che viene per tutti, viene per prendere possesso della sua proprietà.
Fatevi trovare pronti, tutti pronti, attivi, contenti, in attesa. Nessuno sia
ozioso, nessuno sia a dormire: nessuno ha così poche energie, da non riuscire a
lavorare.
Operate,
finché siete in tempo! Operate subito, subito, perché ogni giorno concesso per
pensare ed operare è un grandissimo dono di Dio.
Figli,
voi, che avete capito, insegnate agli altri; non stancatevi, non lasciate che i
fratelli si perdano, senza fare nulla per loro. Piccoli, attendete il grande
giorno in massima attività: operate, operate ed amate con l’Amore di Gesù.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria Santissima