Opera scritta
dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
26.01.98
Eletti, amici fedeli, restate uniti a me con la preghiera: vi
darò energia sufficiente per affrontare questa fase così importante della
vostra vita. Chi ha scelto me mi resti accanto con fedeltà, fino al momento da
me scelto per il cambiamento, definitivo, dell’itinerario storico.
Sposa amata,
occorre la perseveranza: chi ha fatto un lungo tratto di strada accanto a me
ora deve concludere con me il suo cammino. Le difficoltà sono presenti, ma Io
sono con voi, diletta: Io, Io, Gesù, non vi lascio mai soli ad affrontare le
ostilità del momento.
Piccola, hai già
capito che il nemico, se non riesce ad ottenere vittorie grandi sull’anima che
a me si è donata, cerca di agire con forza su quelle deboli che stanno intorno
ad essa in modo che le gioie sublimi, che Io dono, vengano attenuate dalle pene,
provocate da persone, care e vicine, che si fanno insidiare e conquistare
talora dalle forze del male.
Sposa cara, questo
avviene nel momento presente; questo avverrà ancora per poco, assai poco. Sai
che la grande clessidra del tempo ormai è vuota: l’ultimo granello è sceso e le
mie mani la tengono saldamente. Quando avverrà il capovolgimento, allora
inizierà una nuova storia, diversa da quella precedente, un’era, da me
preparata, da me voluta, secondo la mia logica. Fino al momento nel quale ciò
avverrà il male non scomparirà dalla terra, le sofferenze saranno presenti in
gran numero ed il tormento sarà per tutti.
Sposa, mia, cara,
il servo non è superiore al suo padrone. Io, Io vostro Signore, vi ho preceduto,
ho sopportato la più grande sofferenza, il massimo tormento, voi che mi seguite
con amore e vi siete donati tutti a me, dovrete subire la mia, stessa sorte:
grande sofferenza, prima della gioia, Croce, prima della resurrezione. Non gema
il tuo cuore, per questo; resta abbracciata a me, come bimbo che, nel pericolo,
si stringe forte, forte alla madre: vede quello che accade intorno e un pochino
trema il suo, cuore, poi sente il soave calore del seno materno e prende nuova
energia. Così per te, diletta, così per quelli che hanno intrapreso la tua
stessa strada. Questo è il momento del sacrificio: Io, Io, Gesù, l’ho
sopportato solo; voi, piccoli, siete con me stretti a me, che rendo più dolce
il vostro tormento con la tenerezza del mio Cuore ardente.
Il bimbo, ben al
sicuro sul seno materno, non ha paura: qualunque cosa accada sa, sente che la
madre lo proteggerà fino ad offrire la sua stessa vita per lui. Ora vi dico:
questo è il tempo del massimo sforzo del male contro di me; un nemico tremendo
opera nel mondo. Questi non avrebbe alcun potere, se gli uomini non glielo
avessero lasciato, se gli uomini non continuassero a lasciarglielo. Le anime
belle sono insidiate da quelle schiave del male. Le tribolazioni ci saranno e
proseguiranno fino al momento nel quale Io comparirò: sarà una grande alba che
inizierà come tutte le altre, ma ad essa non seguirà alcun tramonto.
Diletta mia, solo
in quel momento, unico e grandioso, cesseranno le pene dell’uomo: sarà il
trionfo del bene sul male, sarà gioia, felicità, come mai c’è stata in precedenza.
Solo allora, sposa cara, solo allora, finalmente liberi da pena e tormento,
potrete alzare il capo e vedere il nuovo Cielo. Ancora poco, piccola mia,
ancora poco, poco abbiate pazienza: acquistate meriti. Le anime hanno bisogno d’aiuto
e l’aiuto viene dalle sofferenze: sopportare il male, il dolore con coraggio ed
abbandono è l’unica via per ottenere la salvezza dei peccatori.
Sposa cara, la
sofferenza ha un valore infinito; in questo tempo è moltissima in ogni angolo
del mondo: siete vicini al grande momento, alla svolta definitiva. Questa
sofferenza è necessaria. Accettatela, per mio amore; essa solo così diviene
merito e può salvare. Fate di ogni giorno un poema d’amore per me. Neppure un
solo sospiro andrà perso, neppure una lacrima sarà dimenticata: tutto è
presente davanti a me.
La Chiesa, mia,
amata, sposa, sta attraversando il momento della massima sofferenza: molte
colonne cedono, molte sono inclinate. Essa, però, resterà tuttavia salda e le
tenebre non avranno il sopravvento sulla luce. Piccola mia, questo è il grande
momento delle tenebre. Tenebre fitte ricoprono la terra: molte luci, che Io
avevo posto in alto come guida ai viandanti, hanno diminuito il loro splendore;
altre si sono addirittura spente. Io, Io, Gesù, però, le ho sostituite subito
con quelle che mai perderanno il proprio splendore, perché sono alimentate dal
mio Amore.
Ogni uomo, che
desideri luce, luce avrà. Ogni uomo, che desideri guida, guida avrà. Ogni uomo,
che cerchi il mio Amore, non sarà deluso. Ho detto che le tenebre sono fitte
nel mondo: molti sono quelli che operano nel nascondimento e si servono del
buio, perché le loro opere sono malvagie. Ebbene, sai che accadrà, diletta, mia,
sposa, sai che accadrà, per mio volere: alle tenebre succederà una luce
fortissima, così, inaspettatamente, improvvisamente, e ogni angolo sarà
illuminato a giorno. Ciascuno sarà colto a fare ciò che solitamente faceva: chi
nel bene, chi nel male, chi con me e per me, chi contro di me e senza di me. Alcuni
saranno abbracciati per sempre dalla mia misericordia, entreranno nella città santa
e ne godranno le sublimi delizie; vi sono altri, però, che verranno afferrati
dalla mia giustizia che non li lascerà fino a quando il debito non sarà
completamente estinto. Il giorno del mio massimo tormento vide tutte le forze
del male coalizzate contro di me: anche allora l’abisso riversò sulla terra
tutto il male in esso contenuto.
Piccola mia, quello
che è accaduto sta accadendo in questi giorni: è in atto la più grande lotta
della storia tra le forze del bene a quelle del male e ciò prima
dell’annientamento dei miei nemici e della grande vittoria dei miei fedeli. Non
stupirti di nulla, sposa amata, non stupirti, ma sii gioiosa, perché, dopo
questa, grande, battaglia, nulla sarà più come prima.
Sposa, questi
giorni, che verranno, siano preghiera e sacrificio, preghiera e sacrificio,
volti a me: molte anime bisognose ne avranno giovamento, molti malati dello
spirito troveranno sollievo e molti miseri conforto.
Anime belle,
questo è il momento, offerto a voi, per mostrare il vostro splendore. Come
stelle, dovete brillare: dovete illuminare questa notte, divenuta cupa, come
mai in precedenza. Brillate della mia luce e donate il mio splendore!
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
26.01.98
La Mamma parla agli eletti
Piccoli cari, Gesù
vi ama, vi ama, immensamente. Egli vi conduce, tenendovi per mano; Io sono con
lui, sempre con lui. Pensate a queste, mie, parole ogni volta che le difficoltà
vi sembrano grandi, quando sentite in voi un po' di timore di non farcela.
Piccoli, ce la
farete e vedrete il giorno della grande vittoria: sarà il trionfo di Cristo
nella storia; voi sarete accanto a lui. Beato chi non si è arreso alle
difficoltà, ma ha perseverato fino in fondo, confidando nel dolcissimo Gesù!
Vedo il suo sguardo posato su di voi: se lo poteste vedere, impazzireste già di
felicità. Siete i suoi piccoli, ed egli ha per voi ogni premura da quando vi
alzate, al mattino, fino a quando vi coricate; durante il sonno è come mamma
vicino alla culla del bimbo, madre amorosa che lo copre e lo protegge, senza
scordarsi di lui neppure per un attimo.
Figli, quando
camminate, Gesù vi è accanto; quando vi fermate, egli è con voi: sempre, sempre
il suo Cuore palpita d’immenso Amore per voi!
Vi sono dei
momenti della giornata nei quali vi pare di dover proseguire da soli, senza
aiuto, senza sostegno, senza guida. Voi vi sentite smarriti, come piccoli che
hanno lasciato la mano materna e temono d’inciampare. Gesù vuole farvi anche
provare questi sentimenti perché, subito, gli porgiate le braccia, chiedendo il
suo aiuto: il bimbo, quando è troppo sicuro di se stesso, non esita ad
affrontare anche sentieri pericolosi, ad avventurarsi in luoghi pericolosi; ma,
quando ha paura, non perde d’occhio la madre e sempre in lei cerca rifugio. Un po’
di timore fa bene; sì, figli cari: se Gesù talora lascia che lo proviate è per
farvi forti e coraggiosi, ma anche prudenti e sempre rivolti a lui.
Vedete, figli
amati, quanti superbi sono nel mondo: camminano sicuri e non cercano l’aiuto di
nessuno, si sentono capaci di superare ogni ostacolo. Ma guardateli, quando li
coglie qualche sventura: allora cercano il volto di Dio non per benedirlo per
la prova, ma per criticarlo per non averli tolti dal guaio.
Piccoli, i superbi
saranno umiliati. Gesù li lascia pure camminare da soli, ma viene sempre il
momento, in cui frena la loro corsa; dà loro tempo di riflettere e tornare, ma
non devono prendere questa grazia come debolezza: ognuno di essi deve
affrettarsi a capire che quella sosta è un momento propizio, da cogliere per
umiliarsi davanti a Dio e supplicarne il perdono. Vedrete frenata la folle
corsa di tanti superbi, vedrete come a molti saranno tarpate le ali. Chi di
essi capirà e piegherà il capo potrà vedere la salvezza; ma guai, figli, guai a
coloro che continueranno nel male! Dio vuole la salvezza dei peccatori, non la
loro rovina: Dio ama il peccatore e fa di tutto per ricondurlo a sé. Pensate al
pastore che lascia le novantanove pecorine per cercare quella smarrita; ecco:
Gesù ora sta cercando le pecore smarrite, le sta cercando per salvarle. Egli le
insegue fino a quando, finalmente ritrovate, se le mette sulle spalle, perché,
spossate dalla stanchezza, non stramazzino al suolo. Chi è nel peccato grave a
lungo è rimasto privo di forze, è colto da mortale debolezza; se si fa
raccogliere da Gesù, vedrà rinascere le sue energie e tutto diverrà più
semplice, per l’aiuto Divino. Oggi invito tutti i peccatori a non disperare, a
confidare in Gesù, a lasciarsi avvicinare da lui che passa per le strade della
terra a raccogliere i miseri, perduti ed abbandonati. Gesù passa, figli, passa
per salvare! Gesù passa, figli, passa per abbracciare! Lasciatevi, piccoli
miei, lasciatevi curare dal Santissimo Gesù: i suoi occhi sono pietosi, le sue
mani, benedette, operano grandi miracoli. Non pensate solo alle guarigioni
fisiche; pensate, invece, a quelle morali. Sì, anche i corpi vengono guariti,
talora; ma sono le anime che hanno più bisogno. A volte Gesù permette che il
corpo soffra proprio perché l’anima abbia sollievo. Dovete, figli cari, entrare
sempre nell’ottica Divina, dovete fare ciò che egli vuole. Perseverate, amati,
perseverate nel bene. Io sono con voi ed intercedo presso Dio perché abbiate
sempre le forze per affrontare il travaglio quotidiano.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima