Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

28.01.98

 

 

Eletti, amici fedeli, attendete il grande giorno, aspettate l’alba luminosa, vivete nella pace: Io vengo e sarete felici.

 

 

Sposa amata, il nemico tremendo imperversa nel mondo: molti sono coloro che gli obbediscono, gli divengono schiavi. Per questi voi soffrite, per questi voi siete turbati. Egli non farebbe nulla, se Io, Io, Gesù, non lo permettessi; se lo permetto, significa che anche questa vostra tribolazione serve, è di grande importanza per il mio piano di salvezza.

Piccola mia, prendi ogni cosa con serenità: veglio sul tuo cammino e ti sto sempre accanto. Se il nemico imperversa, Io, Io, Gesù, sono più grande del nemico: la mia potenza è infinita; la sua cesserà, al mio volere. Cesserà, sposa cara, cesserà ed allora avrete la pace, quella che Io solo posso dare.

Passano, rapidi, i giorni e il mio linguaggio è chiaro, ben eloquente: annuncio con ogni fatto un cambiamento, vicino. Non sono tenuto a dire il mio pensiero, perché sono Dio e tutto ciò che esiste mi appartiene, posso prendere quello che voglio e farne quello che desidero. Le cose, che vedete, sono mie e ogni vita è di mia proprietà: oggi dono, domani riprendo. Amo talmente i miei piccoli, amo talmente le creature, che il mio Amore ha plasmato, che desidero sempre parlare con loro confidenzialmente. Pensa quello che feci con Abramo, con Mosè, con Davide: parlai con loro, li istruii, li guidai. Sposa cara, gli uomini che si meravigliano, perché Io parlo con i miei piccoli, vivono ancora nell’ignoranza della mia parola: Io stesso, Io, Dio, guidai il mio popolo nella terra promessa, indicai la strada, mi manifestai, anche visibilmente, al popolo perché fosse rincuorato nella sua fuga.

Mia amata, ho creato per Amore tutte le creature, quelle, fatte a mia immagine e somiglianza, e quelle più piccole ed umili. Le amo tutte, perché sono opera delle mie mani. Sia per le grandi che per le più piccole ho un progetto. Procuro il cibo alle predilette; ma provvedo anche alle più piccole. Sii sempre nella letizia, anche se i tormenti non mancano ed il travaglio dell’ultimo tempo è assai aspro. I miei più amati sono coloro che portano le croci più pesanti e gemono per il peso. Essi mi sono vicini, vivono cuore a Cuore con me, sentono il mio dolore, patiscono un poco delle mie sofferenze. Il nemico li insidia e crea loro ostacoli e difficoltà sul cammino.

Sposa amata, non voglio la tua tristezza. Consolati, al pensiero che il nemico terribile, che ora infuria, sapendo che il suo tempo sta per finire, verrà ricacciato nell’abisso di disperazione, lì, da dove è uscito per riversarsi sulla terra con tutti i suoi.

Vedi i cuori accesi di ribellione, vedi i giovani rivoltosi contro i genitori, vedi gli sposi respingersi a vicenda e divenire nemici uno dell’altro. Vedi gli affetti più dolci e teneri traditi: le madri decidono di sopprimere la vita, che Io, Io, Dio, ho messo nel loro grembo. Operano con freddezza, perché l’amore del cuore si è spento e l’oscurità regna nelle menti. Questo accade, sposa cara, in un mondo che mi ha rigettato. Sembra che tutto precipiti, senza speranza, pare che la mia creazione sia destinata alla fine. Gli arsenali sono pieni di armi, micidiali: si costruisce di nascosto, si opera nel nascondimento contro la mia creazione. I miei piccoli si chiedono: “A che punto arriverà la follia umana? Può l’uomo giungere a distruggere il mondo che Dio ha creato? Può disfare tutto, così, in un momento?” La risposta è questa: nulla può l’uomo, guidato da satana, nulla può, senza che Io permetta!

Tranquillizzatevi, anime belle, abbiate pace, letizia e vivete nella speranza. Tranquillizzatevi, perché quello che avverrà sarà solo ciò che è permesso da me. Non voglio, mia, amata, sposa, la distruzione completa della mia splendida creazione: non costruisco mai per distruggere, come farebbe un uomo capriccioso o un bimbo, mai contento. Quello che ho compiuto rimarrà; ti dico, mia diletta, che, anzi, per mio volere, diverrà sempre più splendida la mia creazione, in ogni sua parte. Le mie creature predilette, poi, al mio apparire, raggiungeranno il culmine della bellezza e dell’armonia. Rallegrati, per questo. Il male presente, anche se è un oceano sconfinato, cesserà e tutto diverrà luminoso, tutto splendido, allorché la mia luce scenderà ad illuminare a giorno ogni angolo della terra. Nessuno si celerà più nel buio per insidiare i miei diletti. Nessuno lo farà. Il nemico non sedurrà nessuno, non nuocerà a nessuno, non potrà più operare, a suo piacimento, nel mondo.

Ora sono in molti coloro che gli permettono di fare ciò che desidera di loro, sono molti, veramente, come anche tu puoi constatare, mia amata; essi, però, sono liberi: non tolgo a nessuno la libertà della scelta, anche se questa libertà, mal usata, può divenire la loro rovina.

Sposa amata, l’avevo già preannunciato: la mia passione ultima è anche la vostra, perché siete unite a me, interamente, anime belle! Vedrete ogni giorno giganti cadere, colonne inclinarsi, idoli frantumarsi, vedrete la conclusione di un’era, travagliata, che sboccherà, però, nella più grande rinascita che mai ci sia stata.

Attendete, preparati. Offrite le vostre pene per il bene dell’Umanità, dolente e smarrita. Nessuna sofferenza è vana, sposa amata, nessuna inutile, piccola mia! lo sai, perché l’ho ripetuto, continuamente. Persevera nel bene.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

28.01.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, lasciatevi fasciare dall’Amore Divino. Cesseranno le fatiche e verrà il momento della gioia. Operate nel bene, figli cari, operate, sicuri che ne avrete la ricompensa. Ora vedete che il giusto e l’ingiusto stanno insieme: soffre il giusto, innocente; soffrono anche il superbo e l’arrogante che si rende colpevole: sembra che entrambi abbiano la stessa sorte, sembra che tra essi non ci sia alcuna differenza!

Vedo il viso triste del figlio obbediente: non vede alcuna apparente ricompensa, per ciò che opera, e il suo travaglio non cessa, spesso, anzi, aumenta, fino a farlo gemere.

Figli cari, questa vi sembra un’ingiustizia, perché voi vorreste avere subito tutto; dovete, invece, cari piccoli, entrare nella logica Divina: i vostri tempi non sono i tempi di Dio, il vostro pensiero non è il suo. Solo all’ultimo si vedrà veramente la differenza tra il giusto e l’ingiusto, tra chi è corretto e chi è sempre ribelle. Gesù permette che gli uni vivano a fianco degli altri e dà a ciascuno la libertà di fare la sua scelta. Soltanto in ultimo cambieranno, totalmente, le cose: il dolore dell’innocente diverrà merito; la colpa del malizioso sarà demerito. Vedrete solo al momento del giudizio la differenza.

Operate nel bene, figli cari, operate, senza stancarvi, anche se vedete scarso raccolto immediato; lasciate fare tutto a Gesù che opera con massima giustizia. Vi dico questo, perché vedo molti figli un poco delusi, quasi stanchi di proseguire: nascono dubbi, incertezze, titubanza. Piccoli miei, non sia così per voi, non sia affatto così: non devono nascere dubbi di alcun genere né incertezze né titubanza alcuna. Siate pieni di speranza e di gioia, mentre camminate alla sequela di Gesù: la ricompensa è certa, certissima e la gioia è sicura, sicurissima.

Invito oggi i miei figli più stanchi a prendere coraggio, a riprendere nuove energie: Io ve le concedo, perché Gesù lo permette. Dovete proseguire fino alla fine, dovete giungere in fondo perché ogni vostro sforzo sia premiato. Non bisogna cedere e rinunciare. Pensate, figli cari, alle sofferenze dei primi apostoli: furono presi, imprigionati, offesi, maltrattati; non si persero d’animo neppure per un poco e proseguirono, perché lo Spirito Divino ardeva in loro. Proseguirono fino alla meta, accettando qualunque sofferenza, per amore del Maestro.

Siete quasi arrivati, figli cari. Ve lo dico Io, Io, la Madre che tanto vi ama. Siete quasi arrivati: mancano pochi passi. Il terribile nemico questo l’ha ben compreso, il terribile nemico vuole in ogni modo scoraggiarvi affinché cediate alla fatica; prova, continuamente, a dissuadervi dal proseguire, vi suggerisce che è inutile la fatica che fate. Figli amati, non fatevi convincere; siate saldi e decisi, come soldati che non si arrestano davanti alla fatica, ma proseguono fino in fondo, fino alla vittoria.

Vi amo, piccoli miei. Vi amo e tengo stretta la vostra mano nella mia ora più che mai, perché la fatica che dovete sostenere è assai dura. Guardate il mio viso amoroso, i miei occhi pieni di tenerezza; questa vista, interiore, vi sostenga, pronti ad affrontare l’ultima battaglia. Siete con me, figli cari, siete con me, non soli! Questo è un momento grande, decisivo e si deve ultimare la scelta: con Gesù o senza Gesù. Chi si affida a me e m’invocherà con cuore sincero avrà la mia mano a sostenerlo; chi, invece, vorrà proseguire da solo faccia pure il suo cammino, come desidera. Ognuno ci pensi, ognuno rifletta: quello che vorrà avrà! Siate lieti, mentre camminate insieme incontro a Gesù che viene. Siate lieti, cantate e tenete uniti i cuori e le menti.

Vi abbraccio, amati. Vi abbraccio ad uno ad uno.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia cara.

 

                                                                                              Maria Santissima