Opera scritta
dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
30.01.98
Eletti, amici, miei, cari, aiutatemi a salvare le anime! Siate
generosi e non lesinate i sacrifici e le offerte: ogni, vostro, atto d’amore
può aprire il Cielo ad un’anima.
Piccola sposa, il
nuovo giorno ti trova felice accanto a me; il nuovo giorno ti porterà le mie
grazie e le mie delizie, ma anche nuovi sacrifici, nuove pene. Accetta dalle
mie mani i doni che ti porgo; le mie delizie ti consolino delle pene e dei
sacrifici: questa è la paga immediata per chi si dona a me, questo è
l’anticipo, che offro ai miei fedeli.
Sposa cara, quale
ricchezza è più grande di questa? Gli uomini cercano, ansiosamente, i beni
della terra, le ricchezze, che credono possano farli felici. Quale ricco di
questi beni è mai stato felice? Quale gioioso nel cuore ed in pace, solo perché
possiede beni materiali in abbondanza?
Nessuno, mia
diletta, nessuno può ritenersi pienamente appagato, solo perché può disporre di
grandi ricchezze. Possono questi beni dare ricchezza, possono garantire
lunghezza di vita e salvezza dalle sciagure? Possono garantire un futuro
sereno, un futuro di gioia? Tutti questi beni possono andarsene in un solo
momento, le fatiche di una vita sfumare in un attimo!
Diletta, l’unica,
grande, ricchezza che resta per sempre, che soddisfa, pienamente, sono Io, Io,
Dio: Io sono il bene supremo, sono la vetta alla quale deve tendere ogni uomo,
sono la felicità che appaga, pienamente, lo spirito umano! Sposa amata, Io, Io,
Gesù, mi offro all’uomo. Non offro solo i miei doni, le mie delizie; offro me
stesso, offro me stesso a chi mi desidera con cuore ardente. Non sono lontano
dall’uomo, non sono vicino all’uomo, diletta, sono proprio dentro l’uomo che mi
desidera. Opero dal di dentro, pongo la mia sede nel suo cuore, se lo desidera;
vivo con lui, prima, qui sulla terra, poi, in un’eternità beata.
L’uomo deve
cercarmi qui sulla terra, deve cercarmi, finché mi faccio trovare, deve
accogliermi, quando mi offro: un rifiuto continuo è molto pericoloso, un
rimandare di accogliermi può divenire la rovina totale di un’anima!
Chi conosce il
giorno e l’ora della chiamata? Chi l’esatto momento? Nascondo all’uomo questa
conoscenza: l’uomo non deve conoscere, l’uomo questo lo deve ignorare, perché
occorre che si tenga, sempre, pronto di giorno, di notte, sempre. Vengo spesso
in punta di piedi, quando nessuno mi aspetta; vengo per prendere ciò che mi
appartiene. L’uomo è mia proprietà, ogni uomo è mia proprietà: la sua vita è
nelle mie mani e la dono, la prendo, quando voglio. Oh, se questo lo capissero
i superbi che sono pieni di prosopopea! Oh, se servisse questo pensiero,
continuo, a farli piegare, docili, davanti alla mia volontà! Il fatto è che le
mie creature, fatte a mia immagine e somiglianza, non ci pensano, non
riflettono sull’importanza di ogni attimo di vita e vivono, spesso, da
storditi: il giovane è superbo, per la sua giovane età, e pensa che la sua vita
duri a lungo; l’anziano s’illude di proseguire, senza interruzione. L’uomo
continua a scacciare dalla sua mente l’idea della fine, quasi fosse un pensiero
terribile che fa orrore, un pensiero che toglie la quiete e la gioia.
Sposa amata,
l’uomo d’oggi viene invitato dal mondo a dimenticare ciò che, invece, dovrebbe
tenere sempre presente, sempre presente con serenità per poter essere pronto a
fare in ogni istante la mia volontà.
Quest’anno, sposa
cara, le chiamate saranno numerose, ancora più che nel passato. Questo fatto
non deve sgomentare, ma far riflettere; nessuno può sapere se verrà preso o
lasciato, quindi, sia pronto, in ogni caso. Amo coloro che si sono affidati al
mio volere e non mi chiedono continuamente qualcosa, ma lasciano che l’onda
soave del mio Amore li conduca, dolcemente. Dico ai miei figli di tutto il mondo:
lasciatevi condurre da me. Siate sereni e non abbiate paura: il figlio, docile
ed obbediente, non deve temere nulla; il figlio, docile ed obbediente, deve aspettare
con gioia il padre per mostrargli le cose buone fatte secondo il suo volere.
Può un figlio
temere colui che l’ha generato, quando ha ben compreso il grande amore che gli
porta? Chi mai ha paura di chi l’ama? Le mie parole vadano a coloro che sono
timorosi e tremano, al pensiero del futuro incerto e nebuloso: se vi siete
donati a me col cuore e con la mente, se siete miei, veramente, attendete con
gioia, con immensa gioia il giorno della mia, piena, manifestazione; se siete
miei, veramente miei nel cuore e nella mente, esultate di grande gioia per ogni
giorno che viene, per ogni giorno che passa, per ogni istante di vita, che vi
offro. Sapete che colui che fa la mia volontà mi possiede nel suo cuore non
solo per un attimo fuggitivo, ma per sempre. Vivo in lui, sono il compagno
della sua vita e sto sempre nel suo cuore. La mia rivelazione, visibile e
sensibile, sarà solo il prosieguo di quella velata, ma percepibilissima, che
già è in lui.
Sposa amata, chi
mi ha nel cuore e vive già con me la sua esistenza mi vedrà presto e godrà me
pienamente, allorché toglierò dagli occhi il velo che lo separava dalla vera
realtà. Questo avverrà tra breve per i miei più diletti che mi hanno già ospite
nel cuore.
Figli amati,
godete ed esultate, cantate e siate nella gioia, perché un Padre, amorosissimo,
viene per voi, un Padre che vuole tenervi sempre con sé, che vuole mangiare
alla stessa vostra mensa e tenervi con sé per sempre. Siate lieti, quindi;
nell’attesa, siate lieti e pieni di speranza. Parlo anche a voi figli, indocili
e ribelli, che alzate il capo per sfidarmi e non vi volete piegare al mio
volere: anche voi mi vedrete; ma come potrete sostenere la mia vista, voi che
mi avete sempre respinto, che avete fatto il male e mi avete tradito? Non
attendete quel giorno così, spensieratamente! Non attendete quel giorno, senza
mutare vita!
Sono un Padre,
amorosissimo, che vuole abbracciare i suoi figli ad uno ad uno, vuole
ricolmarli dei più splendidi doni, ma che non può essere tale con gli indocili,
i disobbedienti, i grandi ribelli: se trattassi allo stesso modo il docile ed
il ribelle quale sarebbe la mia giustizia? In me, sia ben chiaro, c’è
misericordia infinita, Amore sconfinato, ma anche giustizia perfetta! Pensate,
pensate, prima che tutto accada! Pensate ora, perché il tempo non c’è per
lunghe riflessioni!
Diletta, resta,
felice, nel mio Cuore amoroso. Adora, adora, come fai sempre, questo Cuore che
tanto offre, ma è ricambiato con la più grande ingratitudine!
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
30.01.98
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, siate
generosi con Gesù che vi riempie ogni giorno di magnifici doni. Il mondo, come
vedete, è senza pace; il mondo, come vedete, è senza amore. Gesù vuole
concedere la pace, Gesù vuole riempire il mondo d’Amore: vi chiede qualcosa
per, poi, darvi tutto.
Piccoli miei, ogni
giorno dovete fare qualche sacrificio: alcuni sono spontanei; altri Gesù stesso
ve li chiede. Date, figli cari, date, spontaneamente, ed accettate con gioia
quello che Gesù vi chiede di fare. Guardate quanto male c’è intorno! Come si
può porre rimedio, se non con l’offerta, continua, di se stessi a Dio?
Figli, oggi sono
ben pochi coloro che offrono la propria esistenza a Dio: sono troppi gli
allettamenti, sono troppe le attrattive, che il mondo offre, e sono molti
quelli che si lasciano affascinare ed ingannare. I beni celesti occorre saperli
attendere, occorre saperli guadagnare col sacrificio di ogni giorno, con
l’offerta continua; occorre, poi, attendere per avere la massima soddisfazione.
L’uomo vuole
godere subito, non vuole rinunciare a nulla e non accetta il sacrificio, non
vuole neppure sentire parlare di penitenza; ebbene, la salvezza del mondo
d’oggi è proprio il sacrificio, è proprio la penitenza. Se gli uomini capiranno
in tempo, se gli uomini ascolteranno le mie parole e si convertiranno subito,
Gesù userà la sua infinita misericordia e molti mali saranno risparmiati, altri
abbreviati. Se, però, il mondo continuerà a deviare, continuerà a disobbedire,
allora, allora, figli cari, ci sarà una grande punizione, come mai in passato
c’è stata.
Figli cari, figli,
fedeli, che siete nel Cuore di Gesù e lo adorate giorno e notte, perseverate,
perseverate: le vostre preghiere aiuteranno l’Umanità, saranno riparo a molte
calamità, che verranno risparmiate al genere umano.
Ripeto ciò che già
vi dissi. Qualcuno dice: “Mamma, siamo pochi; può Gesù accontentarsi di così
poco? Può fermare il castigo, ben meritato, per l’offerta di un numero così
esiguo di persone?”
Figli amati, Gesù
null’altro desidera che perdonare e solo gioia vuole offrire, solo tenerezza
donare. Le suppliche di pochi, dal cuore umile e generoso, possono ottenere
grandi risultati, immensi risultati.
Perseverate e
siate pieni di speranza: vedrete compiersi le meraviglie dell’Amore Divino.
Vedete come i tempi di Dio non sono quelli dell’uomo? Vedete come la logica
Divina è differente da quella umana? Ebbene, quando mai ve l’aspettate, vedrete
compiersi le cose più stupende, alle quali mai avevate pensato. Sì, figli cari,
vi ripeto: l’attesa sarà breve, veramente breve e la ricompensa meravigliosa,
quale mente umana non può immaginare.
Pensate alle
parole di Paolo che sentì e vide ciò che mai uomo aveva sentito e visto.
Ebbene, anche per voi, tra breve, avverrà ciò, per voi, che avete adorato Gesù
in un tempo di generale abbandono, per voi, che avete fatto la scelta giusta in
un momento di deviazione generale.
Piccoli cari, oggi
v’invito a sopportare con pazienza il travaglio quotidiano, che alcuni di voi
lo sentono come molto pesante. Invero, non è mai superiore alle vostre forze:
Gesù, figli cari, è dolcissimo e non permette che i suoi piccoli soffrano
troppo, interviene presto per alleviare e dare aiuto. Fidatevi, figli, fidatevi
di Gesù: se oggi il problema vi pare grave, domani vi accorgerete che una mano sapiente
e premurosa ha reso tutto più facile. Com’è avvenuto, come avviene, così
continuerà ad accadere. Siate lieti e sperate: tutto sta, ormai, per accadere;
il progetto Divino è in piena realizzazione. Questi sono i suoi tempi. Questi
sono i nostri tempi.
Figli, oggi vi
raccolgo tutti insieme sotto il mio manto. Vi offro la mia carezza materna e vi
aiuto ad affrontare con nuova energia il cammino quotidiano. Siate sereni.
Siate nella pace. Gesù vi ama, vi ama, immensamente, ed Io con lui. Camminate
stretti a lui, sempre con lui.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima