Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

31.01.98

 

 

Eletti, amici fedeli, rinnovate ogni giorno la vostra consacrazione a me ed alla Madre mia: sarete più forti ed affronterete con coraggio le vicende della vita.

 

 

Sposa amata, sia sempre il tuo cuore unito al mio, sia sempre la tua mente ben illuminata dalla mia luce, perché i tempi sono assai difficili ed il buio intorno è assai fitto.

Mia diletta, gli uomini, chiamati da lungo, ancora non mi hanno dato risposta. Ho chiamato attraverso la viva voce della Madre mia Santissima, ho chiesto conversione e penitenza, ho chiesto umiltà ed obbedienza alle mie Leggi; non ho trovato che in pochi piena disponibilità.

Sposa amata, attendo ancora alcune risposte; per questo, i fatti e gli avvenimenti procedono con gradualità, dando ancora un attimo per riflettere a questa Umanità che prosegue nel suo sviamento, che continua la sua, folle, corsa verso la rovina. Attendo ancora che si compia questo ultimo atto e poi avverrà ciò che deve accadere.

Amata sposa, il mio Cuore è addolorato, per questa indifferenza, per questa superficialità di molti che proseguono nel male e non si fermano a riflettere, non chiedono il mio perdono. Quanti del mio popolo amato non mi conoscono e non si curano neppure di farlo; operano qualcosa, per abitudine, muovono le labbra, ma non pregano, hanno il cuore freddo e privo d’amore! Io, Io, Gesù, colmo ogni creatura umana del più grande Amore; pensa, diletta, pensa: dal mattino alla sera quanti doni ricevete! Dal risveglio fino alla fine della giornata avete sempre i miei doni. Se Io ne ritiro per un attimo uno solo, gemete, piangete, vi disperate. Offro i miei doni anche a coloro che mi offendono, anche a coloro che mi tradiscono, anche a quelli che mi negano anche una sola briciola d’amore. Perché faccio questo, mia amata? Perché dono ai degni ed agli indegni, dono, spesso, in egual misura, talora, anche di più a chi non merita? Perché amo, amo, sposa mia, amo, immensamente, ogni uomo della terra! Lo amo dalla nascita fino alla conclusione della vita; seguo ogni fase del suo vivere e mai mi dimentico di lui. Io, Io, Gesù, non mi scordo mai delle mie creature predilette e le guido con Amore, le conduco con tenerezza; ma esse, spesso, assai spesso, non si accorgono di me, non mi pensano, non mi amano, non mi chiamano, come se non esistessi, come se non fossi! Io, Io, Gesù, che tanto faccio per il mondo, sono il più sconosciuto, il meno amato in questo tempo di grande confusione. Per aiuto, gli uomini si rivolgono ad altri come loro, chiedono solo ai loro simili, confidano l’uno nell’altro, senza pensare a me che opero ed agisco potentemente nel mondo.

Quante volte nei momenti di bisogno mi hai sentito vicino, vivo e vero, anche prima che iniziasse la grande intimità fra noi? Quante volte hai sentito il mio Cuore Divino palpitare vicino al tuo di piccola creatura? Non cercavi consiglio diverso, non correvi qui e là a consultare questo o quello, perché Io ero già il tuo tutto e con me, vicino, ti sentivi pienamente realizzata.

Sposa cara, Io vivo con le mie, amate, creature. Vivo con loro, respiro con loro, il mio Cuore vuole palpitare accanto al loro; ma non m’impongo con la forza, non m’impongo, se uno non mi vuole: me ne vado, quando l’uomo vive nel peccato grave e non fa nulla per liberarsene.

Quando Io, Io, Gesù, mi allontano, subito, un nemico terribile prende il mio posto e dilania l’anima, la lacera, agisce contro di me ed induce il disgraziato alla continua ribellione.

Guai, sposa amata, guai all’uomo che mi ha scacciato dal suo cuore, guai a colui che pensa di poter vivere da solo, senza bisogno del mio aiuto: non si può vivere senza di me, non si può vivere! Mia diletta, senza di me, non potete fare nulla: chi non raccoglie con me disperde. Vorrei che lo capissero tutti coloro che vivono spensieratamente in questo tempo. I miei messaggi d’Amore devono essere colti in tempo. Quando la grande Croce, che gli uomini non hanno voluto innalzare nel loro cuore, quando la grande Croce comparirà nel Cielo, per mia volontà, allora, allora, mia diletta, ci saranno sulla terra grande angoscia e grande dolore, per non aver colto in tempo il grande messaggio. Le genti soffriranno quanto mai nel passato ed ogni attimo sembrerà un’eternità! Ogni uomo innalzi la mia Croce nel suo cuore e l’adori: per quella Croce, siete stati tutti salvati, tutti, sia cristiani che non cristiani! Sono Io, Io, mia diletta, sono Io, Io, Gesù, il Salvatore, l’unico Salvatore! Non ce n’è altri.

I popoli che non mi hanno conosciuto avranno, talora, una sorte migliore di quelli che mi hanno conosciuto, che sono stati battezzati, nel mio nome, ma mi hanno ingannato, tradito, abbandonato. Per costoro non ci sarà alcuna giustificazione, mentre per gli altri ci sarà più clemenza.

Diletta sposa, questi giorni, che restano, sono risolutivi di molte situazioni: molti nodi, che sembravano impossibili da sciogliere, verranno sciolti in un attimo e molte situazioni, assai difficili, cambieranno, per mia volontà. Tutto posso fare, sposa amata, tutto posso fare, perché sono Dio e tutto mi appartiene di ciò che esiste; ma nulla posso con l’anima che vive nel continuo rifiuto del mio Amore. Chi non mi desidera, chi mi respinge non mi avrà, sposa cara. Sia ben chiaro: non mi ha avuto, per sua volontà, per sua scelta; non mi avrà dopo, per mio volere, e vivrà lontano da me.

Ecco, ecco che mi accosto ad ogni uomo che ancora non abbia operato una scelta, in questo senso, e lo invito a destarsi ed operare secondo la sua volontà; ma, se egli persisterà nella sua ribellione, lo sappia, lo capisca: non mi avrà, perderà per sempre l’unico bene, al quale doveva aspirare.

Il tempo non c’è, il tempo è finito e tutto sta per concludersi: ecco giunto, sposa carissima, fedele amica, l’anno zero della storia umana.

Resta in me. Tieni stretti, stretti coloro che hai preso per mano.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

31.01.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli miei, vivete con Gesù questi, grandiosi, giorni della storia. Viveteli con Gesù e con me. Restate vicini al nostro Cuore e non temete nulla, perché nulla può accadere di catastrofico a chi ha scelto Dio e si è immerso nella sua luce. La vera catastrofe, la più grande sciagura è il peccato mortale che stacca da Gesù.

Figli miei, amatissimi, l’uomo, staccato da Dio, diviene un misero che non possiede più nulla, anche se è padrone di tutte le ricchezze terrene. Piccoli, piccoli miei, capitelo bene: la vostra forza è Gesù, la vostra sicurezza è Gesù, la vostra speranza è Gesù, la roccia che regge ogni cosa è Gesù! Guardate a lui come al tutto, verso cui tendere.

Figli cari, vi ho ribadito tante volte gli stessi concetti, perché questi dovete porvi in mente, questi ricordarvi, questi ritenere i capisaldi della vostra esistenza. Quanti miei, amati, figli corrono, volano, volano verso la rovina! Io vedo ogni cosa, vedo e piango, perché non posso nulla con chi non vuole sentire le mie parole, con chi si è fatto cieco e sordo, per aver seguito l’inganno del nemico.

Figli, con immenso dolore vi dico che il serpente antico è divenuto padrone di molti cuori. Bisogna che l’uomo fugga le tentazioni: la prima regola per non lasciarsi ingannare è fuggire le tentazioni. Esaminate ogni giorno voi stessi, esaminatevi bene, evidenziate il vostro punto debole; sapete che lì cercherà di colpirvi il nemico. Pensate ad una fortezza ben salda e pensate ad un nemico molto astuto: egli cercherà di attaccare proprio dove c’è maggior facilità di penetrare; cercherà, scoverà il punto debole e proprio lì verrà l’attacco.

Figli amati, v’invito ad esaminarvi con molta cura. Quando ciascuno l’avrà fatto metta ogni sua attenzione a fuggire accuratamente la tentazione: se scopre di aver l’abitudine di parlare troppo e finire col mancare di carità nei riguardi dei fratelli – peccato questo assai grave e molto frequente tra i miei figli – costui rimanga nel silenzio, resti in disparte, eviti la compagnia di coloro che gli assomigliano; un altro, che è irascibile e si fa travolgere facilmente dall’ira, badi bene ad evitare le situazioni che possono provocarla, tenendosi ben lontano da gente pericolosa in questo senso.

Chi ha problemi di altro genere deve evitare ogni occasione di peccato. Sapete, miei amati, che ogni colpa grave provoca una grande lacerazione, che non è facile rimarginare.

Figli, vi chiedo di accostarvi spesso, assai spesso al Sacramento della riconciliazione e, poi, sempre spesso, all’Eucarestia. È molto importante, figli cari, è molto importante fare come vi dico: infinite grazie si ricevono in questi Sacramenti, quelle che servono per andare avanti e concludere bene il cammino di santità, al quale vi conduco. Gesù è offeso da ogni peccato: anche le colpe veniali dovete evitare, anche le colpe veniali sono offesa al suo Cuore, purissimo e Santissimo. Figli, vorreste mai vedere soffrire una persona, che tanto amate, una che è immensamente cara al vostro cuore? Certo, no. Immaginate di colpire ogni volta Gesù: ogni volta che peccate, voi lo ferite, lo fate soffrire.

Voi dite: “Io amo Gesù. Amo, infinitamente, Gesù. Egli è la mia vita, il mio tutto.” Ebbene, fate corrispondere alle parole i fatti, per amore suo, considerate sciagura ogni mancanza, anche più lieve. Curatevi dalle debolezze che sono così frequenti in voi e alle quali, spesso, non fate caso. Siate attenti, piccoli cari, siate attenti ad ogni cosa. Gesù vi ha messo vicino un angelo, creatura celeste che veglia su di voi: lasciatevi consigliare da questa, dolce, presenza.

Figli cari, attenzione a questo ultimo periodo: non sentitevi arrivati, non sentitevi già sulla vetta; con umiltà procedete, chiedendo sempre la misericordia Divina. Gesù vuole vedervi sempre più simili a lui e vi aiuterà. Salite, salite sempre più in alto. Gesù è con voi ed Io con lui.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima