Opera scritta dalla Divina
sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
04.02.98
Eletti, fedeli amici, rifugiatevi in me in questo
tempo burrascoso: avrete la pace. Rifugiatevi in me: sarete sicuri ed il nemico
non avrà nessuna vittoria su di voi. Io, Io, Gesù, sono la fortezza
inaccessibile e chi è in me non ha nulla di cui temere.
Sposa amata, rifugiati per sempre in me e non
temere nulla, perché il nemico nulla può contro coloro che mi appartengono. Il
mondo non vuole comprendere questa grande verità. Vedo gli uomini correre di
qua e di là in cerca di qualcosa che possa soddisfarli; cercano, ma non
trovano, si affannano, ma senza alcun risultato, perché, fuori di me, mia
amata, non c’è gioia alcuna, non c’è pace alcuna, non c’è realizzazione
dell’uomo. Io, Io l’ho creato per me, perché giunga a me, perché mi appartenga
per sempre.
La vita terrena, sposa amata, la vita terrena è
un cammino verso di me. Io, Gesù, Io attiro l’uomo come un’immensa calamita, lo
attiro con il mio Cuore ardente. Desidero che ogni essere umano, dopo il
travaglio terreno, abbia la piena realizzazione in me, suo Creatore, suo
Salvatore. L’uomo viene a me, per sua volontà o per mia volontà. Se egli è in
grado di intendere e volere viene a me, di sua volontà, per libera scelta; deve
operare in modo da restare nel mio campo magnetico e non uscire da esso. Io
agisco sul cuore umano nell’arco dell’intera sua vita e lo attiro con dolcezza,
uso la tenerezza del Padre buono. Quando, però, l’anima è ribelle, devo
ricorrere anche al rigore ed alla severità, proprio come fa un buon genitore
che non vuole che il figlio si rovini.
Vedi intorno dolore, angoscia, travaglio e
tormento. L’Umanità è come un grande corpo, formato da innumerevoli membra; in
questo momento storico molte di queste sono gravemente malate. A causa di
questo male, gemono anche le sane, proprio come avviene in un corpo. Quando
anche la più piccola parte soffre, tutto l’organismo geme nel dolore. La testa
non può dire al piede: “Non mi servi, sei inutile”; non può dire alla mano:
“Soffri pure, io di te non mi curo”. Soffre il piede, soffre la mano: geme
tutto l’organismo.
Sposa cara, vedi quanto travaglio c’è ovunque nel
mondo: il grande corpo deve essere risanato. Io, Io, Gesù, sono il medico,
sapiente, che si china su ogni piaga per curarla col suo balsamo. Vi sono
piaghe che subito risanano ed altre, invece, che richiedono una cura lunga e
molto dolorosa ma, come ben comprendi, il fine di ogni dolore, di ogni
travaglio, di ogni pena è sempre la guarigione dell’intero corpo. Certo, la
medicina è spesso amara, amarissima e la pomata può anche dare dolore; ci vuole
tempo per riprendere le forze, quando il morbo è stato grave e la cura lunga.
Sposa cara, vedi intorno a te, dovunque ti giri,
le conseguenze del grande peccato, le vedi e le vedrai ancora per un poco: ogni
uomo della terra deve divenire cellula sana e robusta perché l’Umanità intera
possa godere, finalmente, piena salute e godere e gioire ed esultare, secondo
il mio progetto. Come ben comprendi, quando l’uomo deve sottoporsi a cure
energiche è assai triste: il dolore lo fa gemere e lo sconforto lo coglie.
Quando, però, si accorgerà che quel dolore non è stato inutile, che il
travaglio si è rivelato fruttuoso, allora, allora la tristezza si trasformerà
in gioia e la pena in esultanza. Prendi con spirito sereno quello che accade:
tutta la pena, che è sotto i tuoi occhi, si trasformerà in grande esultanza, il
travaglio in pace profonda, il disordine in armonia meravigliosa. Occorre saper
attendere, pazientare un poco, fino a quando tutto sarà finito.
Sto curando con Amore le mie creature, le sto
curando ad una ad una con le terapie più appropriate. Verrà il giorno ed è
vicino, ormai, sposa cara, nel quale vedrai tutto il corpo risanato e
rinnovato.
Prima, con dolore, assisterai anche
all’asportazione di alcune parti che ormai sono cancrenose e non possono più
risanare: ciò che è marcio deve essere eliminato, perché la sua presenza è nociva
e pericolosa. Prima curo, curo attentamente perché ci sia pronta guarigione;
ma, se questa non è possibile, allora, asporto il marciume per permettere alle
cellule sane di restare tali. Lo sai, per esperienza, piccola mia, che un
frutto guasto, se sosta assieme agli altri, fa marcire prima quelli più vicini
e, poi, man mano, anche i restanti. Non bisogna, quindi, farlo restare a lungo:
se non si può, risanare si tagli, togliendo il pericolo!
Sposa amata, ora ancora curo, curo con immenso
Amore; ma è, ormai, venuto anche il tempo di togliere di mezzo ciò che è
nocivo, perché vedo che il marciume dilaga ovunque. Se non intervengo,
celermente, anche i sani diverranno malati, i forti s’indeboliranno ed il mio,
sublime, progetto dovrebbe subire delle variazioni. Questo non deve essere e
non sarà. Ciò che voglio avviene, avviene, sempre, sia con la piena
cooperazione umana sia senza di essa.
Sposa amata, rallegra il tuo cuore, triste per la
malizia, che vedi crescere di giorno in giorno: non ci vuole ancora molto, non
dovrai attendere a lungo; ti girerai intorno e quelli che ti davano pena e
tristezza non ci saranno più e quelli che tanto hanno reso difficile la vita
altrui scompariranno, lasciando il posto alle anime belle ed armoniose.
Bellezza voglio, armonia desidero, ordine ovunque: la mia casa deve ritornare
uno splendore. Questa è la mia volontà che deve compiersi di qui a poco. Fate
sempre ciò che vi chiedo, anime docili ed obbedienti. Ogni giorno offrite
qualcosa, ogni giorno qualcosa a me, vostro Signore che opera perché possiate
godere presto le gioie più sublimi.
Non attenderò più, sposa cara: questo è tempo di
attuazione, piena, dei miei piani. Ognuno cooperi con gioia; basta che faccia
ciò che chiedo ed obbedisca ad ogni mio comando, senza deviare, neppure
minimamente, neppure un poco a destra o sinistra. Quando si guida
un’automobile, non occorre fare brusche svolte per precipitare, perché basta,
talora, anche solo una, piccola, deviazione per precipitare. Siate accorti,
siate accorti, attenti e precisi nel compiere il mio volere; fate come vi dico
e non seguite le istruzioni del mondo, soggiogato dalle astuzie di un nemico
assai feroce. Vi farò comprendere bene quello che desidero da voi: non temete
di non aver luce sufficiente. La vostra vita sarà come una giornata piena di
sole e vedrete, capirete bene ciò che avviene e ciò che Io preparo anche per il
prossimo futuro: saprete leggere tra le righe il mio messaggio.
Beati coloro che camminano alla mia luce: presto
vedranno il lido, stupendo, al quale stanno per giungere! Non così, non così
quelli che brancolano nel buio, per la loro testardaggine: chi cammina senza
luce inciampa e cade.
Sposa amata, sii lieta e gioiosa. Godi anche in
questo giorno, che sorge, le delizie del mio Amore.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
04.02.98
La Mamma parla agli eletti
Piccoli cari, avete un grande avvocato, un
meraviglioso avvocato che difende la vostra causa: è Gesù. Affidate a lui tutto
quello che avete, affidate a lui voi stessi, la vostra persona, il vostro
essere. Non temete di offrirvi, totalmente, a lui. Piccoli, offrirvi a Dio,
però, non significa rinunciare a fare la vostra parte; dovete operare
attivamente, dovete fare quello che vi spetta, fino in fondo. Siate attivi,
laboriosi, precisi ed obbedienti, non pigri, superficiali, pronti a fare più
ciò che a voi piace che non quello che a Dio piace. Sono molti i figli che
dicono di essere di Gesù e non fanno la sua volontà, ma la propria volontà.
Ripeto le parole sue: non chi dice “Signore, Signore” gli appartiene, ma solo
chi fa il suo volere.
Amati figli, piace a Gesù colui che fa il suo
volere con gioia. Ogni giorno vi vengono proposte delle cose, vi sono dei
sacrifici quotidiani, delle offerte, delle pene da sopportare; non tiratevi
indietro mai, se volete piacere a Gesù. Non tiratevi mai indietro, figli amati!
Vi sarà il giorno assai penoso e difficile, ma poi ne seguiranno altri lieti e
sereni; affidatevi sempre al Cuore, tenerissimo, di Gesù che sa dosare
perfettamente gioie e pene.
Sapete perché molti figli soffrono molto? Sapete
perché non trovano pace e vivono in un’angoscia continua? Perché hanno paura di
abbandonarsi completamente a Gesù; pensano: “Se mi lascio andare, chissà poi
quello che mi chiede! Potrebbero essere sacrifici grandiosi, che io non posso
fare.”
Piccoli miei, chi fa questo ragionamento sbaglia
grandemente ed è ben lungi dal conoscere il Cuore splendido di Gesù. Il massimo
aiuto l’ha colui che ha massima fiducia nel suo Signore. Costui ottiene tutto
quello che chiede, perché chiede con fede e con amore.
Piccoli, oggi v’invito a fare preghiere speciali
per quelli che tanto amate e che vivono ancora nell’oscurità. Dedicate un tempo
della giornata da offrire proprio per costoro che hanno tanto bisogno;
aggiungete alla preghiera dei piccoli sacrifici e proseguite così, senza mai
stancarvi. I risultati li vedrete, miei piccoli, non nei vostri tempi, ma in
quelli del Signore che spesso sono assai diversi dai vostri. Vedrete, vedrete,
fedeli che pregate con tanto fervore, vedrete che meraviglie opera Dio per
coloro che lo amano e si abbandonano a lui! La sofferenza stessa, offerta a
Dio, è molto più lieve da sopportare. La vita cambia colore con la presenza di
Gesù.
Come vorrei che ogni mio figlio giungesse a
capire, presto, questo: la gioia tornerebbe a fiorire nel suo cuore e la pace
regnerebbe in lui! Desidero tanto che questo mondo inquieto abbia la pace e la
gioia. Sto indicando la via ai miei piccoli, faccio sentire la mia voce in
tutto il mondo; talora appare anche la mia figura che serve ad aiutare i figli
a credere. Sono molti ancora i lontani, sono molti. Lo dico con dolore grande!
Questo è il tempo dei più grandi doni elargiti da
Dio. Lo Spirito Santo vuole entrare in ogni cuore umano, lo vuole trasformare
per prepararlo adeguatamente al futuro; egli trova, però, grandi barriere. Chi
non prega mai, chi vive con superficialità, chi si lascia sopraffare dal
peccato grave chiude il passaggio allo Spirito che non può penetrare in un
cuore indocile e ribelle.
Piccoli cari, vi ho parlato di doni, di doni
immensi, infiniti, e tali sono quelli che Dio vuole elargire al genere umano;
ma c’è chi li può ricevere e chi non li vuole ricevere. Figli, aprite il cuore
a Gesù che viene, spalancate le porte a Gesù! Chiamatelo, invocatelo,
desideratelo, ornate di fiori la via, che deve percorrere per venire da voi!
Egli viene, viene con le mani piene di splendidi doni per tutti. Il suo volto è
splendido e luminoso; sorride ai piccoli che lo attendono con ansia e li
rassicura, li benedice. Figli, Gesù è meraviglioso: fatelo entrare nel vostro
cuore, fatelo entrare e non creategli barriere! Vi ama, vi ama, immensamente, e
desidera tanto darvi la piena felicità, desidera darvi la vera pace, desidera
tenervi accanto a sé per sempre.
Siate tutti suoi con la mente, col cuore, con
ogni palpito. Adoratelo!
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima