Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli
ultimi tempi
05.02.98
Eletti, amici cari, è iniziato il grande volo
verso i lidi felici. Io, Io, Gesù, vi conduco: il vostro volo diverrà sempre
più sublime e le energie non verranno mai meno. Vedrete lo splendore del Cielo
di cristallo purissimo, da me preparato per i fedeli che mi hanno adorato in
parole ed opere.
Sposa amata, grande gioia si prepara per i veri
figli, per quelli che si sono resi, col loro comportamento, tali. Il volo sarà
assai alto: contemplerete, amati, gli spazi infiniti, le meraviglie, chiuse
agli occhi umani; contemplerete lo splendore delle meraviglie da me create sin
dall’inizio dei tempi, in previsione di questo momento, tanto grande e tanto
atteso dagli angeli, dai santi, dai profeti e dai fedeli di tutti i tempi.
Sposa cara, la grande gioia non sarà solo per i
viventi, fedeli adoratori, che mi hanno riconosciuto come Dio Uomo, Creatore e
Salvatore, Re dell’Universo, la grande gioia sarà anche per gli uomini del
passato, assieme a quelli del presente, per gli angeli e per i santi. Sposa
amata, alla grande festa vedrai, insieme, gli uni e gli altri. Godranno le mie
creature benedette, godranno in me, godranno con me, perché la festa che Io ho
preparato è per coloro che in tutti i tempi mi hanno amato, creduto, adorato. È
la festa dell’Universo quella che si celebrerà tra poco, la festa più grande
che mai ci sia stata. L’ho preannunciata più volte, l’ho preannunciata
attraverso le parole dei profeti di tutti i tempi; ma come sarà, esattamente, a
nessuno è stato rivelato, a nessuno, perché deve essere una stupenda sorpresa
per ognuno.
Diletta, è vero, l’Umanità ha sofferto a lungo,
ha sofferto non per mia causa, ma per la sua debolezza, continua: la
disobbedienza non è mai mancata e lo sviamento è stato sempre ben presente. Ho
visto le mie creature stravolgere le mie Leggi sante in ogni momento storico;
ma mai lo stravolgimento è stato così grave, come ai tempi d’oggi, in ogni
parte del mondo! Il cuore umano si è tanto indurito da divenire come un
diamante, durissimo, impenetrabile. Ho preparato un festino di nozze, grandioso
e stupendo; l’ho preparato per tutti i miei figli, l’ho preparato con immenso
Amore perché la gioia sia completa in ogni cuore e cessino le tribolazioni. Ho
curato ogni particolare, sposa mia, non ho tralasciato proprio nulla; ho chiamato
da tutto il mondo, ho chiamato ogni creatura umana, piccola e grande, di
qualunque età. I piccoli più piccoli hanno risposto, pieni di gioia ed
entusiasmo, hanno creduto e sono accorsi al mio invito; quelli più grandi, più
potenti, più superbi hanno alzato le spalle, increduli, volgendosi verso i
miseri beni terreni, ricchezze e gloria umana, dei quali sono assetati.
Ho detto a me stesso: ripeto l’invito, chiamerò
ancora, insisterò, perché amo ogni uomo e desidero che ognuno goda pienamente
le sublimi gioie, preparate da me per questi ultimi tempi.
Certo, diletta, ho chiamato più volte, ho
insistito, ma non ho costretto mai nessuno a rispondere. Non ho costretto e mai
costringerò fino alla fine. Ecco che tutto è completato: le vivande sono
allestite, le delizie sono in numero infinito e le soavi musiche stanno
preparando una sublime atmosfera; ma non vedo che pochi invitati, non vedo che
un esiguo numero di partecipanti e la sala, immensa, è quasi vuota, è quasi
deserta: i posti di molti sono ancora vuoti. Che aspettano i miei amati ad
occuparli?
Guardo sulla terra ciò che avviene: gli invitati
non si curano di affrettarsi verso di me, anzi, cercano, affannosamente, misere
gioie fuggitive, di un momento, si affannano in ogni modo per prolungare la loro
miseria terrena. Vedi, sposa amata, come si adoperano per prolungare la vita
sulla terra? Studiano e si affaticano, ma, se Io non permetto, se Io, Io, Gesù,
non acconsento, sono vane le loro fatiche, inutili i loro sforzi! Vogliono
allungare la vita, ma non fanno niente per migliorarla: operano, stoltamente,
rendendosi difficile e tormentoso il vivere quotidiano.
Ho preparato ogni cosa; Io, Io, Gesù, ho curato i
minimi particolari, perché so quello che può fare pienamente felice una
creatura, conosco tutto, a perfezione. Solo Io posso offrire ciò che l’uomo
desidera per essere felice. Non si appoggi l’uomo sul suo simile per ottenere
questo: ogni uomo è imperfetto ed è pieno di egoismo e superbia grande, non si
preoccupa tanto del bene del suo simile bensì del proprio.
Vedi quanti ricchi ci sono sulla terra? Vedi
quanti sono coloro che posseggono tanti beni, da poter togliere infinite
miserie? Vedi come se li tengono ben stretti e lasciano che il loro patrimonio
cresca sempre più, mentre molti altri intorno non hanno di che sfamarsi? Guarda
se c’è un solo uomo che si preoccupi solo del bene altrui, senza preoccuparsi,
prima di tutto, del proprio benessere! Se ne trovi un pugno, è già molto: sono
così pochi in tutto il mondo che si stenta a trovarli!
Sposa amata, guai all’uomo che si appoggia solo
sull’uomo e trascura me! Guai all’uomo che mi ha abbandonato per cercare
l’appoggio del suo simile! Chi si è illuso resterà completamente deluso. Chi si
è appoggiato resterà senza sostegno. Chi ha creduto dovrà ricredersi. Chi ha
cantato* resterà solo e nel dolore. Io, Io, Gesù, sposa amata, sono la roccia,
sulla quale appoggiarsi, solo Io! Io, Gesù, sono la colonna che mai si piega,
che mai può inclinarsi, perché sono Dio e tutto ciò che esiste hanno fatto le
mie mani.
Ecco: sta per iniziare la grande festa, sta per
iniziare per i diletti del mio Cuore, per i fedeli che in esso sono entrati.
Che sarà di coloro che fuori, volontariamente, sono restati? Che accadrà a
coloro che mi hanno sempre rifiutato, contando solo su se stessi e sui propri
simili?
Vedi, sposa mia, vedi come la porta sia ormai
semichiusa. Guarda, guarda, con attenzione, cosa significhi ciò che vedi! Il
tuo volto diviene triste e pensieroso: capisci che tutto sarà, definitivamente,
concluso tra breve e molti neppure si sono dati minimo pensiero per cambiare il
proprio cammino! Che accadrà? Dipende da ciascuno la sua scelta. Ogni uomo deve
comprendere in tempo. L’ho detto e l’ho ripetuto: la porta si chiuderà,
improvvisamente, di scatto. Chi è dentro resta dentro; chi è fuori resta fuori:
ciascuno avrà ciò che ha voluto.
Diletta, ancora un poco, poco, poco e quello che
attendi avverrà. Godi le mie delizie, sposa amata. Consola il mio Cuore che
soffre tanto, per l’abbandono generale.
Ti
amo. Ti amo. Vi amo.
Gesù
*cantato = come la cicala
Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli
ultimi tempi
05.02.98
La Mamma parla agli eletti
Piccoli, siate pieni di speranza: il tempo è
questo, nel quale tutto deve accadere, tutte le promesse sante realizzarsi,
tutte le scelte compiersi. Figli cari, avete in mano voi la sorte vostra: voi
siete arbitri con la volontà libera, che Dio vi ha donato. Piccoli miei, vi
sono sempre vicino. Chiamatemi, quando vi sentite in difficoltà, sono la vostra
Madre e vi amo, immensamente. In questi momenti voi state decidendo per
l’eternità.
Figli cari, l’uomo può avere un’eternità di gioia
oppure una eternità di dolore; nessuno può prendere il vostro posto in questa
grandissima scelta, nessuno può sostituirsi a voi. Voi, amati, fedeli a Gesù,
potete fare molto per i peccatori. La preghiera è un’arma grandissima che può
aiutare le anime a salvarsi; ma nessuno può sostituirsi ad esse.
Passano i giorni, uno di seguito all’altro;
neppure lontanamente potete immaginare quanto sia importante un solo giorno per
la vita di un uomo. Figli, non smetterò mai di ripetere quanto sia importante
vivere bene ogni giorno della vita, ogni istante del giorno. Vedete come gli
uomini sprecano questo, prezioso, tesoro, sprecano e non sanno che mai più
riavranno ciò che è trascorso!
Questi, poi, sono i tempi grandiosi e decisivi,
sono i tempi dei tempi, figli cari! Vedo i miei, amati, figli che trascorrono
gran parte della loro vita nella spensieratezza, spesso, nella noia, nella
noncuranza; vorrei prendere ogni figlio amato tra le mie braccia e spiegargli
l’importanza del tempo che va e non tornerà più indietro. Il grande,
meraviglioso giorno è tanto vicino; ma quanti riflettono? Quanti si preparano?
Quanti tesaurizzano ogni istante? Figli cari, non pensate che dovete stare
sempre in ginocchio per adorare Dio, sempre in Chiesa per essere degni figli
del Signore; basta fare bene quello che dovete fare, basta offrire ogni attimo
a Gesù. Qualunque cosa facciate, fatelo con amore per lui, per amore suo, volto
a dargli gioia e consolazione. Mai l’Umanità è stata tanto smarrita come in
questo, grande, tempo: l’avversario di Dio ha potuto molto sulle anime più
deboli e le sue vittorie sono continue, perché molti sono quelli che non dánno
ascolto alla parola Divina, ingannati dalle attrattive del mondo. Piccoli cari,
amati figli, li vedo, pieni di angoscia, che si chiedono come sarà il loro
futuro, interpellano, ansiosamente, questo o quello, si affidano agli idoli
falsi e bugiardi, e trascurano l’unica via, sicura, quella che indica Gesù.
Con dolore, vado constatando che dei figli non
pronunciano neppure questo, sublime, nome. Sentono in sé un brivido misterioso:
hanno paura di Gesù! Lo temono, perché non lo amano, non lo conoscono e non lo
vogliono neppure sentire nominare. Provo una pena profonda, perché vedo che il
pericolo della rovina diviene ogni giorno maggiore.
Figli cari, amati miei, voi, voi, che avete
capito, pronunciate spesso, spesso e con amore questo, soavissimo, nome! Fatelo
alla mattina, quando aprite gli occhi alla luce. Fatelo spesso durante il
giorno ed esprimete con tutte le vostre energie l’atto d’amore che a lui dà
consolazione! Sono in gran numero coloro che gli volgono le spalle con superbia
ed indocilità; voi, al contrario, siate sempre per lui. Vi ho parlato del tempo
che passa e non tornerà più; ebbene, vivetelo bene questo, grande, tempo,
vivetelo, come se fosse l’ultimo della vostra vita.
Amati figli, non vi prenda timore, per le mie parole;
più volte vi ho ricordato che nessuno conosce il progetto di Dio su ciascun
uomo, nessuno conosce la durata della sua esistenza. Solo al Signore è nota
ogni cosa; ma egli la nasconde proprio perché dovete essere sempre pronti,
sempre, in ogni momento. Gesù l’ha più volte ribadito: “Verrò, come un ladro, un ladro nella notte. Se il padrone sapesse
quando viene il ladro non si lascerebbe svaligiare la casa. Occorre, quindi,
vegliare in qualunque ora del giorno e della notte.”
Fate così, figli cari, fate così e non temete
nulla. Vedrete quali meraviglie opera Dio per coloro che gli restano fedeli e
lo adorano nel loro cuore! Figli, v’invito alla preghiera: sia preghiera ogni
istante della vostra vita. Siate fiaccole che ardono, sempre, d’amore per Gesù.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria Santissima