Opera scritta dalla Divina
sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
08.02.98
Eletti, amici fedeli, vi porgo ogni giorno i
miei, grandi, doni. Siate nella gioia: vivrete con me, godrete la mia luce.
Immergetevi nel mio Amore, attingete, a piene mani, e donate con larghezza al
prossimo che langue.
Sposa amata, ho aperto ai miei piccoli una
miniera di ricchezze, infinite: c’è a vostra disposizione la mia sorgente
inesauribile. Figli cari, il mondo langue nella più grande povertà, langue,
perché non vuole sottomettersi a me, rinuncia ai miei beni e non li vuole
nemmeno riconoscere; si attribuisce meriti che non ha e crede di poter ottenere
qualunque cosa con le sue sole forze, senza di me. Piccola sposa, questa superbia
e questa enorme presunzione mi offendono e mi dànno grande dolore. Ho dato
tutto al mio popolo, ho dato tutto all’Umanità, offrendo il mio sangue fino
all’ultima goccia. Ho dato me stesso perché ogni uomo fosse redento e potesse,
così, giungere a salvezza! Quanti hanno capito il mio sacrificio? Quanti ci
riflettono ed hanno gratitudine verso di me? Con dolore vado constatando che i
cuori si raffreddano sempre più: il mio Amore per ogni uomo è infinito, ma non
sono ricambiato affatto! I cuori ardenti sono sempre in minor numero: molti,
che mi hanno promesso fedeltà e sottomissione operano con tiepidezza, fanno più
per abitudine che per amore, fanno con tristezza e non con gioia. Tutto è
divenuto un peso insopportabile perché non mi amano! Non amano me e non amano
il mio gregge: non curano le mie pecorine, perché si annoiano nel farlo. Si
affannano e si preoccupano per pascere bene se stessi, si curano con attenzione
per prolungare sulla terra una vita da insipienti. Chi deve dare esempio di
amore e di zelo non lo fa; chi deve fare da guida si nasconde per evitare
l’onere!
Sposa diletta, perché non sono amato Io, Io,
Gesù, che tanto amo? Perché sono abbandonato Io che cerco ogni uomo per
riportarlo nel rifugio sicuro? Certo, il gran nemico ha operato contro di me,
ma il gran nemico è solo un miserrimo schiavo, legato ad una catena. Egli nulla
fa se l’uomo non glielo permette. Vedo che molti vanno vicino a lui, molti che
hanno lasciato me, cercano gioia lì, dove solo dolore ci sarà.
Amata sposa, verrà il momento dell’annientamento
del mio nemico antico; verrà, è vicino assai questo momento, ma chi si è
lasciato avvincere dalle sue spire non potrà più liberarsene. Questo è il tempo
di acquistare meriti, questo, perché le tentazioni sono molte, le insidie dovunque,
gli esempi edificanti assai pochi. L’uomo che agisce bene tra tanti giusti fa
poca fatica, ha tutto favorevole; l’uomo che deve andare controcorrente fa
molta fatica, deve penare assai, specialmente se gli ostacoli sono numerosi.
Ebbene, mia diletta, mai come oggi l’uomo deve impegnarsi, a fondo, per fare il
bene, deve impegnarsi veramente e supplicare da me luce per capire ciò che è
bene e ciò che è male.
Le coscienze si sono ottenebrate, al punto da far
confondere anche coloro che hanno più scienza. Sono tempi assai duri per voi,
piccoli miei, per voi che mi avete dato la vostra vita ed aspettate da me
tutto. Avrete tutti, piccoli miei, avrete quanto mai l’uomo sulla terra ha
avuto. Abbiate fiducia, confidate in me ogni giorno. Qualunque cosa accada, abbiate
piena fiducia in me, Dio, che tutto posso ciò che voglio e per voi, fedeli che
mi avete offerto il vostro essere, voglio la più grande felicità.
Sposa amata, non mi servono le offerte dell’uomo:
non ho bisogno delle sue ricchezze; solo il cuore desidero, solo l’amore, un
poco d’amore, quello di cui è capace. Tutto mi appartiene ciò che è
nell’Universo, tutto è mio: Io, Io, Dio, l’ho creato e, ad un mio cenno, si
compie quello che desidero avvenga. Solo i cuori umani non sono sottomessi a
questa Legge: l’uomo, libero nel suo agire, può rispondere o può negare se
stesso, può offrirmi il suo essere o può anche rifiutare. Questo ho voluto Io,
Io, Dio, all’inizio della creazione, e questo sarà fino alla conclusione della
storia.
Oggi la mia sofferenza è grande, perché gli
uomini si vanno allontanando sempre più da me. Vedo che il mio nemico riesce a
fare di alcuni ciò che vuole e ottiene quello che chiede; quindi, chiede sempre
di più. Ottiene ciò che cerca, quindi, cerca sempre di più. Perché gli uomini gli
obbediscono? Quante volte ti sei fatta questa domanda, piccola mia: perché
continuano ad allontanarsi dalla luce per affondare nelle tenebre più cupe?
L’ho spiegato, piccola mia, l’ho spiegato: la
natura umana è rimasta profondamente ferita dal peccato d’origine. L’uomo,
sanato da me, deve però usare intelletto e volontà per risalire la china: la
salvezza si ottiene col sacrificio, non automaticamente. È proprio il
sacrificio che oggi l’uomo rifiuta, anche il minimo, anche quello più
insignificante.
Amata, sono molti coloro che si perdono in questo
tempo, molti che muoiono nel peccato mortale e non hanno saputo cogliere le
infinite occasioni di salvezza, che Io ho offerto.
Ogni anima viene seguita da me con massima
attenzione. Non sono Io, Io, Dio, che abbandono le anime peccatrici, ma sono
esse che abbandonano me, Dio, per inseguire fole ed idoli di ogni genere. Chi
si perde vuole proprio perdersi. Chi si perde è divenuto come il cieco che ha
vista buona, ma si rifiuta di vedere, come il sordo che ode benissimo, ma sente
solo quello che gli piace sentire.
Sposa amata, ti ho concesso la perseveranza
finale come dono di fedeltà; la concedo anche a coloro che tieni stretti per
mano. Proseguite, anime belle; il mio vento d’Amore vi conduce, a vele spiegate.
La riva ormai è giunta; guarda, amata sposa, che lido splendido si prepara ad
accogliervi.
Amata, con immenso dolore devo dire che chi è
fuori in questo grande momento è come una fragile imbarcazione, assalita dai
flutti di una grandissima tempesta: sarà molto difficile recuperare il tempo,
perduto nell’insipienza e nelle vanità.
Siano unite e continue le preghiere per questi
miseri che si dibattono nella furia del mare: il nemico non dà loro tregua,
perché volontariamente si sono sottomessi a lui. Supplicate insieme per loro,
perché il tempo è scaduto e molti sono i chiamati a brevissimo termine.
Ecco: il mio grande giorno è in arrivo; anche il
mio popolo non l’attende. Giorno di fuoco è il mio per tutti coloro che sono
nel male, per coloro che, chiamati, non hanno risposto, cercati, non si sono
lasciati trovare, amati, non hanno minimamente corrisposto.
Diletta, ancora un poco e tutto giungerà a
conclusione. Sto mettendo le ultime tessere ed il grande mosaico è al completo.
Vivi in me. Godi le mie delizie. Attendi nella mia pace.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli
ultimi tempi
08.02.98
La Mamma parla agli eletti
Piccoli, siate lieti, siate nella pace: Gesù è
con voi, Gesù è per voi. Egli vi offre i più grandi doni. Egli vi offre le sue
meraviglie. Potete procedere sereni nel cammino: siete accompagnati e seguiti
dalla Madre più tenera che esista, dal Padre più splendido che c’è.
Sì, figli cari: Gesù ama, ama, immensamente, come
una Madre che si preoccupa del suo piccolo, come se fosse l’unico al mondo.
Amati figli, qualcuno si chiede: “Può pensare in
maniera individuale a me Dio che deve provvedere a miliardi e miliardi di
individui? Non sono io, piccolo essere fra tanti, cosa di poco conto davanti
alla sua potenza e maestà infinita? Tutto è stato creato dal Signore Altissimo
e a tutto presiede il grande Re: tra tante occupazioni, può egli pensare a me,
così minimo?”
Figli cari, nessuno di voi faccia un tale
ragionamento, nessuno di voi si ritenga minimo davanti agli occhi di Gesù. Una
madre, che ha tanti figli, li ama smisuratamente tutti: l’amore non diminuisce,
aumentando il numero dei figli, ma resta sempre tale, immenso per ciascuno di
essi. Parlo di una madre del mondo che ama con sentimento umano che, per
grande, per forte che sia, esce sempre da un cuore di uomo. Dio ama, ho detto,
ciascuno di voi, come se fosse l’unico nell’Universo, perché il suo Amore non
ha limiti di tempo né di spazio né d’intensità. Tutto in Dio Altissimo è
infinito, tutto smisurato, tutto perfetto.
Figli miei amatissimi, ciascuno di voi è ora –
ora, in questo istante nel quale parlo – davanti allo sguardo di Gesù. Egli vi
guarda ad uno ad uno con la più grande potenza d’Amore, conosce ogni palpito
del vostro essere e nulla gli è nascosto di ciò che pensate, di ciò che fate.
Figli cari, siete i grandi gioielli di Dio, le
perle, preziose, che ornano la sua corona regale: voi starete sempre con lui,
lo vedrete ed esulterete di grande gioia che non avrà mai fine. Egli vi ricolma
dei più splendidi doni; ogni giorno sarete più ricchi e più sorpresi, nel
constatare questo così splendido arricchimento.
Qualcuno può pensare: “Perché ad alcuni tanto, ad
altri meno, ad altri, ancora, niente? Perché tutto questo?”
Non ha senso una simile domanda. Dio dona a
tutti, a tutti indistintamente i suoi doni; ma li offre gradualmente. Se uno sa
accogliere bene il primo ed utilizzarlo in maniera appropriata, ci saranno gli
altri di seguito, sempre in numero maggiore, secondo la nuova capienza. Se uno
rifiuta il primo o non lo utilizza per niente, mettendolo da parte come cosa
poco gradita, non avrà l’altro; finirà, quindi, col rifiutare le delizie
volontariamente, avendo rinunciato ad accoglierle.
Capite, figli cari, come Gesù non fa preferenze,
ma ama tutti allo stesso modo. C’è chi accoglie questo grande Amore e se ne
imbeve, per così dire; c’è, invece, chi non assorbe che poco; c’è, poi, chi è
come pietra, sulla quale scivola l’acqua e non penetra nell’interno. Capite,
così, come mai ci sia questa, grande, differenza tra uomo e uomo.
Pensate ai grandi, amati da Dio, pensate ad
Abramo, a Mosè, a Davide, ai meravigliosi santi di ieri e di oggi. Perché
costoro hanno raggiunto le più grandi vette? Perché essi, figli cari, si sono
sempre più inabissati nell’Amore, stupendo ed infinito, di Dio, si sono
sprofondati in esso, fino a restarvi immersi totalmente, fino a divenire una
goccia che diviene un tutt’uno con lo stesso oceano.
Capite bene, figli: Dio vi offre tutto, tutto, offrendovi
addirittura se stesso, sì, se stesso nella SS.Eucarestia. Dipende poi da voi
perdervi in lui, totalmente, oppure restarne lontani.
Figli amati, nessuno si perde, senza che lo
voglia: Dio opera con grande potenza per la salvezza di ognuno; dipende sempre
dalla libera volontà la scelta. Oggi, amati figli, v’invito a lasciarvi
completamente permeare dall’Amore Divino: siate come gocce che vogliono
scomparire nell’immenso oceano che è Gesù per divenire sempre più un tutt’uno
con lui.
Il processo si concluderà, definitivamente e
meravigliosamente, nel momento della sua venuta nella gloria. In quell’attimo,
grandioso ed unico, accadranno le cose più stupende ed il cerchio per voi si
chiuderà per l’eternità.
Figli, scegliete un’eternità di grande felicità
con Gesù. Fate questa scelta ora, volendo ciò che egli vuole, operando sempre
secondo le sue Leggi sante. Io sono con voi e vi amo, immensamente.
Ti
amo, figlia cara.
Maria
Santissima