Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
10.02.98
Eletti, amici fedeli, il sole sorgerà. Il sole
tramonterà fino a quando verrà un giorno unico, speciale, nel quale esso
sorgerà luminoso come mai prima e non tramonterà più. Quello sarà il vostro
giorno felice.
Sposa amata, vedo un mondo tanto afflitto, vedo
un mondo tanto lontano dal mio Cuore, vedo un mondo lacerato, profondamente. Vedo
creature, fatte per gioire, gemere, profondamente; vedo la mia creazione
languire nelle doglie del parto. Diletta, questo, grande, dolore non viene da
me, non Io faccio soffrire; sono le mie creature predilette che si impongono,
reciprocamente, un giogo insopportabile. Il dolore, che ora è forte più che mai
nel passato, è conseguenza di un male che è divenuto tanto profondo e lacerante,
come non lo era stato mai.
Io, Io, Gesù, vedo la grande sofferenza, che gli
uomini si sono imposti, osservo le schiavitù, alle quali si sono sottomessi. Io
ho creato per la gioia e tutto il creato, nell’attimo della creazione, era un
sorriso di felicità: godeva la mia creatura prediletta, godevano le piccole
creature, da me volute; ovunque aleggiava il mio Spirito e l’esultanza era
dovunque. Così dovevano procedere le cose e l’uomo, di gioia in gioia avrebbe
scoperto le meraviglie, messe a sua disposizione, tutte splendide, tutte buone,
tutte da godere; ma l’uomo peccò di superbia e disobbedì, gravemente. La sua,
grave, disobbedienza tolse l’armonia che era in lui e quella che era intorno a
lui. Cadde il misero dall’alto della vetta sublime fino in fondo; cadde,
precipitò, rotolò fino in fondo! Vidi e mi addolorai, profondamente: l’uomo,
mio capolavoro, che aveva tutto, rimaneva privo di ogni cosa e avrebbe dovuto
risalire in secoli e millenni la faticosa china, con dolore grande, con
sacrificio continuo!
Sposa amata, chi disobbedisce deve soffrire molto
prima e dopo: prima sulla terra e dopo nel luogo di espiazione. Ho predisposto
ogni cosa nell’uomo perché possa osservare i miei comandi: le Leggi, che ho
imposto, sono profondamente incise nel suo cuore e il mio raggio è pronto per
guidare la sua mente. Nessun uomo è senza questa guida, neppure il selvaggio
che non ha conosciuto che l’ambiente, primitivo, nel quale vive. Non esiste,
sposa amata, l’uomo bruto di natura; esiste, invece, in grande quantità l’uomo
bruto, per scelta. Che colpa avrebbe l’uomo a vivere come una creatura
inferiore, se in lui non ci fosse la capacità di fare diversamente? Ha colpa
l’animale di essere tale, di agire come tale, di morire come tale?
Altra cosa è l’uomo, altra l’animale: ciò che
l’uomo possiede esso non ha. Contemplo con Amore la mia creatura prediletta e
mi compiaccio di essa, quando la vedo divenire sempre più simile a me, quando
la vedo risalire la china fino a giungere sempre più su. Sorrido alla mia
diletta e l’aiuto, la incoraggio, la benedico. Come già ti ho detto, vedo,
ormai, alcune creature volare alto; le vedo capaci di sublimi pensieri, le vedo
aspirare alle cime più elevate e metterci tutto l’impegno per raggiungerle.
Sposa amata, il mio Cuore esulta, per questo;
subito, subito vado incontro all’anima, tanto amata, e le dico: ti ho creata
proprio per questo. Ti ho creata con immenso Amore, ti ho creata solo per
Amore. Io, Io, Dio, non avevo bisogno di compagnia: sono perfetto in me stesso,
sono la felicità infinita; ma sono anche l’Amore eterno che, come sole, vuole
dare luce, calore, vita. Io sono la vita, Io sono l’Amore della vita, e da me è
venuta ogni vita, a me torna ogni vita. Ma non per tutte le cose vanno nello
stesso modo, sposa diletta, perché c’è vita e vita: c’è vita d’anima immortale;
c’è vita di essere inferiore. Ogni vita è cara a me, perché ne sono l’autore;
ma l’uomo è la perla, preziosa, che Io voglio incastonare nella mia corona regale.
Vedi come gli uomini si sono moltiplicati nei secoli e nei millenni? Vedi che
da pochi, che erano, ora sono divenuti miliardi?
Sposa amata, non pensare che ciò sia avvenuto per
volontà d’uomo. Questo risponde al mio volere. Nessuna creatura umana nasce,
senza il mio, grande, Amore e nessuna creatura è destinata a restare fuori dal
mio Amore: da me parte, a me deve ritornare. Per l’uomo, però, c’è sempre una
scelta, o fatta da me o fatta da lui stesso: quando le sue capacità non
permettono una scelta, Io, allora, Io, Dio, scelgo per lui, lo attiro a me e ne
riprendo possesso; quando, però, egli è in grado di discernere e decidere,
allora, ha l’obbligo di farlo e, secondo la sua decisione, godrà per sempre o
soffrirà per sempre.
Sposa cara, vedi quanto dolore? Vedi quante
speranze deluse? Vedi come cresce l’angoscia dei cuori? Vedi come lo
smarrimento è grande in ogni angolo della terra? Ebbene, questa situazione, che
tanto affligge l’Umanità, non durerà più a lungo; allorché il mio terribile
nemico sarà disarmato e ricacciato nell’abisso di fuoco, dal qual è uscito,
tutto muterà intorno: l’uomo sarà l’amico dell’uomo, il fratello amerà il
fratello e gli darà la mano, mani scure e chiare si uniranno, grande gioia sui
volti, grande esultanza nei cuori.
Questo avverrà assai presto, assai presto, perché
Io, Io, Gesù, lo voglio e quello che voglio accade come e quando lo desidero. Sto
per annientare la potenza del male, sto per annientare l’antico nemico che ha
sedotto le mie amate creature e le ha allontanate da me.
Sposa cara, faccio nuove tutte le cose: la terra
sarà terra nuova, il Cielo sarà Cielo nuovo e le creature umane saranno felici,
come mai prima. Il mio raggio luminoso attraversa l’Universo dolente e, come
all’inizio, così avverrà ora: lì, dove c’era dolore, ci sarà gioia; lì, dove
c’era lamento, ci sarà esultanza. Nulla resterà più come prima!
Ogni giorno vi parlo del prossimo futuro
armonioso e splendido perché sia più lieve il vostro cammino e più agile il
volo. Ecco, anime belle, ecco: si avvicina il vostro trionfo. La Madre ha
aperto le sue braccia. La Madre vi vuole tutte con sé. Ella intercede per
ciascuna di voi e vi ama, immensamente. Non nego mai nulla all’amatissima Madre:
quello che chiede avrà.
Il breve travaglio volge al termine, anime belle:
ancora un poco, poco, poco e il cerchio sarà chiuso.
Sposa amata, esulta nel mio Cuore e non temere
nulla.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
10.02.98
La Mamma parla agli eletti
Piccoli cari, vivete nella pace, vivete nella
gioia, che Gesù vi dona. Ancora un poco, amati figli, ancora poco, poco e la
pace sarà quella, splendida, che il vostro cuore sogna, e la gioia, quella
sconfinata, che Gesù vi ha promesso.
Certo, questi sono giorni di attesa, questi sono
i grandi giorni che precedono quello unico che non vedrà tramonto alcuno. Siate
pronti in ogni momento; l’attesa non vi stanchi, piccoli cari. Fate il bene,
fate ciò che a Gesù piace, seguite il suo cammino luminoso e poi non
preoccupatevi di altro: quello che accadrà sarà sempre per la vostra gioia.
Figli cari, nell’Universo ogni cosa è pronta; la
terra freme di gioia, il Cielo esulta di emozione, le acque ribollono nella
grande e splendida attesa. La terra grida al Cielo: “Felicità”, Il Cielo grida
al mare: “Felicità”. Si ode una sola voce, un solo canto: “Gesù torna, torna
Gesù a regnare sulla terra, non solo nei cuori, non solo nei cuori umani, ma
proprio come Re, come il più grande Re, tanto sospirato, tanto anelato da
coloro che in lui hanno creduto, per lui hanno lottato, a lui si sono
abbandonati. Beato chi ha creduto in Gesù, beato chi ha creduto in Gesù ed ha
fatto la sua volontà senza stancarsi per l’attesa!
Qualcuno mormora: “Quest’attesa dura da secoli e
millenni: quanto ci hai fatto sospirare Dio Altissimo, sole splendido, luce sfolgorante!”
Figli, è vero, l’attesa è stata assai lunga, ma
sarebbe stata molto molto più breve, se l’uomo si fosse sforzato di capire in
tempo il linguaggio Divino. Pensate al travaglio del popolo eletto nel deserto:
quanto durò! Perché, perché, figli amati, durò così a lungo? Per colpa di Dio o
per colpa dell’uomo ribelle, sempre ribelle e disobbediente alle Leggi sante? Molto
ha sofferto l’uomo e molto soffre ancora, per la sua eterna disobbedienza, per
la testardaggine di troppi! Quanti sono i docili, quanti i mansueti, quanti
coloro che anche oggi sono disposti a sottomettersi a Dio?
Il tempo della sofferenza è giunto al suo culmine
e il tempo del dolore al suo tramonto, non, però, per meriti umani, figli
amati, ma per decreto Divino che ha stabilito tempi e momenti entro i quali
ogni cosa avrebbe dovuto avere un suo compimento felice. Dio compirà proprio
ora, proprio in questo scorcio di secolo le sue grandi meraviglie. Siate chiusi
nel suo Cuore, state stretti a lui e le vedrete tutte, le gusterete tutte.
Figli, ogni giorno, nel quale vengo, vi annuncio
un prossimo futuro di pace e di gioia, pace, figli, pace per tutta la terra,
pace in ogni confine, pace universale! La terra brucia, brucia, perché attende
il suo Re, il suo Signore, il suo dominatore.
Figli cari, nessuno vi crederà, nessuno, certo,
può immaginare ciò che sta accadendo e quali meraviglie abbia preparato Gesù
per questi tempi. È lo Spirito che parla, è lo Spirito che annuncia, è lo
Spirito che rinnova: chi non ha lo Spirito in sé non può sentire nulla, né
vedere alcunché; ma chi lo ha lasciato entrare da Signore nel proprio cuore
capisce e conosce ogni cosa.
Figli cari, amati miei, spalancate le porte allo
Spirito che viene con potenza: egli vi parla un linguaggio speciale che resta
completamente sconosciuto a chi non lo possiede.
Sulla terra c’è una parte in piena luce, luce Divina,
luce splendida e sfolgorante che cresce sempre di più; vi è, poi, un’altra
parte sprofondata nelle tenebre più cupe.
Pregate. Pregate e sacrificatevi affinché queste
siano, presto, dissipate e restino solo luce e splendore dovunque.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima