Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

11.02.98

 

 

Eletti, amici fedeli, se il mondo continuerà nella disobbedienza  e nella degradazione dovrà soffrire, dovrà soffrire molto. Vengo a riunire i miei eletti e poi, e poi sarà la conclusione, allorché consegnerò il regno al Padre.

 

 

Sposa amata, vedi come i giorni si susseguono, rapidi e veloci, uno dopo l’altro. La tempesta è già in atto in molte parti del mondo, a causa dell’odio che ha sostituito l’amore: i cuori sono gonfi di rancore e non vogliono sentire ragione. Guerre e calamità continuano, per queste ribellioni continue alla mia Legge santa, che ho scritto nel cuore di ogni uomo. Ogni uomo è il frutto di un grande Amore, del mio Amore. Ogni uomo è una perla, preziosa, che va rispettata e valorizzata. Ho detto ai miei: amatevi, come Io vi ho amato. Ho detto ad ogni uomo: ama con tutta l’anima me Dio che ti ho creato, che ti ho redento, che ti ho santificato; ama me e col mio Amore ama il tuo prossimo.

Sposa cara, questo comandamento non viene seguito, viene ignorato da molti che pur appartengono al mio popolo santo. Vedi, amata, vedi quanta sofferenza, quanta angoscia dovunque? Vedi come l’uomo è infelice anche nei paesi di maggiore benessere? Ho dato molto all’uomo di questi tempi, ho dato molto per incoraggiarlo a seguirmi nella via della perfezione; invece, lo sviamento nel benessere è stato peggiore: l’uomo ha usato i miei doni contro di me e contro i miei diletti.

Oggi chi mi segue deve molto soffrire, perché non viene compreso, non viene accettato: viene umiliato e perseguitato. Sempre è accaduto così nel passato, ma ora la situazione è peggiore. Ebbene, Io dico: chi perseguita un mio prescelto non perseguita lui, ma me; chi offende un mio prescelto non offende lui, ma me; chi respinge un mio prediletto offende me.

Prosegua pure il mondo in questa, continua, ribellione, prosegua in libertà; ma alla fine di questa strada, che sta percorrendo, troverà me, me, Gesù, che chiederò conto di tutto, proprio di tutto, sposa mia! La mia giustizia è perfetta, nulla sfugge alla sua rete sottilissima; ebbene, attraverso questa deve passare ogni uomo che ha perseverato nel male, senza mutare vita.

Osservo quello che accade in questo mondo, inquieto: soffiano venti di guerra in ogni angolo della terra e il fratello medita la morte del fratello. Si preparano armi potenti contro i miseri, indifesi: ancora si cerca di risolvere le questioni con la guerra che non ne ha mai risolto alcuna.

Diletta, Io chiedo pace ed amore al mondo, impazzito; continuo a chiedere ma le risposte sono odio e guerra, ribellione e superbia. Il passato non ha dato una lezione abbastanza significativa e le grandi sofferenze patite non hanno cambiato il cuore umano che si è indurito, fino a divenire di pietra. Ebbene, ho grandi progetti di pace e di gioia per l’intera Umanità, progetti, che attuerò nel giro di brevissimo tempo; ma coloro che trovo nella ribellione non entreranno in essi, non parteciperanno ad essi: verranno esclusi. Chi ora procede con superbia sarà abbattuto; chi ora procede pieno di prosopopea dovrà vedere e gustare l’amarezza della grande delusione!

Sarà la mia Croce a salvare il mondo: chi si piegherà davanti ad essa, chi si umilierà ai suoi piedi sarà salvo; ma, prima, grandi saranno le sue sofferenze, grandi, come mai sono state.

Sposa, volevo che il mondo passasse di gioia in gioia, volevo che passasse da uno stato di benessere ad uno stato di grado superiore, senza profonde lacerazioni. Sposa amata, Io, Io, Gesù, sono gioia e solo gioia vorrei dare. Io sono l’Amore e solo Amore vorrei che regnasse sulla terra; ma le mie creature predilette non vogliono quello che Io voglio, non seguono me, autore di ogni bene, ma il mio nemico, causa di tutti i  mali.

Diletta, il bene trionferà, sta certa: il bene trionferà. Presto ci sarà il grande cambiamento, ma non si passerà di gioia in gioia sempre maggiore, perché occorre che la marea di sudiciume scompaia col grande dolore: l’uomo non capisce che col dolore, non ragiona che con la sofferenza. Ho detto che il bene avrà la grande vittoria, ma prima ci sarà la più grande sofferenza che mai ci sia stata nella storia umana e ciò per purificare un oceano di sudiciume quale mai c’è stato simile.

Amata sposa, è giusto quello che hai pensato: da secoli e millenni parlo di un mio ritorno, a sorpresa: desidero, infatti, che i miei figli si facciano trovare pronti. Ognuno, infatti, degli uomini del passato ha visto me nella sua esistenza, me come traguardo della sua corsa. Nell’attimo del distacco dell’anima dal corpo avviene, sempre, il grande incontro con me e a questo incontro giungerà ogni uomo della terra, allorché è finito il suo cammino terreno. In questi tempi, però, accadrà qualcosa di speciale ed unico che mai in passato è avvenuto, perché il Padre Santissimo ha stabilito di realizzare un progetto, nascosto all’uomo in massima parte, un progetto che coglierà di sorpresa gran parte degli uomini. Proprio quando essi crederanno di essersi preparato un futuro a modo loro – un mondo basato su di un criterio umano, con leggi adeguate – proprio in quell’istante avverrà in un attimo un tale sconvolgimento che mai c’è stato simile: è la grande sorpresa preparata per questi tempi. In un batter di ciglio avverrà quello che in secoli e millenni non era mai accaduto.

Come vedi, piccola mia, il mondo non si aspetta niente, il mondo è già in gran parte convinto di avermi espunto dalla storia: l’uomo opera, secondo leggi che si è dato da solo, leggi di comodo, preparate dal mio nemico, tutte contro l’uomo, tutte per la sua rovina. Quando tornerò, troverò un mondo in grande ribellione, un mondo sviato e vacillante, ebbro di peccato e dolore. La mia Croce comparirà, visibilissima da ogni angolo della terra: sarà vessillo di salvezza per chi si piegherà ad essa; sarà rovina per chi non crederà e non vorrà sottomettersi.

Piccola mia, i tempi sono conclusivi di un’era di grande dolore, iniziata con la ribellione, conclusa ancora con la massima ribellione. Io, Io, Gesù, sono il Salvatore e chi crederà in me potrà giungere alla salvezza e godere. Capisca bene il mio linguaggio ogni uomo e si prepari ad accogliermi.

Ti amo, piccola mia. Resta in me e godi le delizie di questo, nuovo, giorno.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

11.02.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli miei amati, amate, amate ogni attimo di questo tempo, grandioso: è tempo di grazia, è tempo di misericordia, senza pari e ogni istante deve essere apprezzato, per quello che vale. Sapete che proprio ora stanno per completarsi i grandi progetti Divini sull’intero genere umano?

Il Padre Santissimo fissò questi tempi sin dai tempi più remoti; pensò ai suoi figli carissimi, pensò ad ogni uomo della terra ed il suo, immenso, Amore preparò un piano sublime per ciascuno di loro. Anche nel peccato, anche nella ribellione, Dio non abbandona la sua creatura prediletta: la sua fragilità commuove il Cuore Santissimo e dolcissimo. Tanto l’ama da mandare il Figlio suo dilettissimo a farsi Uomo nel mio seno verginale. Dal quel momento, grandioso, ha avuto inizio la prima parte del suo piano di Amore per l’uomo, per ciascun uomo.

Piccola mia, quanto siete cari agli occhi di Dio e quanta tenerezza egli vi offre! Ma l’imperfezione umana non riesce a capire, rende cieco l’uomo che pur vive nella luce ed ha vista acuta e rende sordo, l’uomo, che pur ha ottimo udito!

Figli cari, siete i benedetti del Cielo: il Paradiso è la vostra destinazione, il Paradiso la dimora, alla quale Dio vi ha destinati. Piccoli cari, il tremendo luogo di rovina eterna non è stato ideato, certo, da Dio! Tutto il male, il dolore, il tormento non vengono da lui! Voglio che comprendiate bene questa, grande, verità. Quanti figli mi dicono: “Madre perché esiste il luogo di grande tormento? Perché l’uomo può finire tra le unghie del nemico infernale e qui patire per sempre i più grandi tormenti?

Figli amati, questo luogo, tristissimo, non era certo nel progetto iniziale di Dio: l’uomo, nato dall’Amore, all’Amore doveva tornare. Il male è entrato nel mondo per opera dell’antico nemico che sedusse i progenitori ed ora continua la sua opera fino a quando ci sarà il ‘basta’ Divino. Allora cesserà la sua superbia, le creature avranno pace, l’insidia sarà debellata ed il nemico non nuocerà più a nessuno. Figli cari, fino a quel momento, fino ad allora il nemico tenterà, l’uomo cadrà nelle sue insidie e la rovina ci sarà per gli indocili ed i disobbedienti. Gesù vuole che ogni uomo si salvi, Gesù vuole che ogni uomo si santifichi sulla terra per volare, poi, verso la grande felicità. Offre grazie infinite in questo tempo, offre sempre la sua, grande, misericordia perché ognuno la colga, perché ognuno ne goda; ma non costringe nessuno ad accettare con la forza: l’uomo è libero, è libero e resta libero sempre, fino all’ultimo istante di vita.

Ho parlato della infinita misericordia Divina; ma devo ricordare anche che egli è giustizia perfetta e, come tale, deve agire nei riguardi di coloro che agiscono nel male e non si pentono!

Esiste, figli, esiste il luogo della grande felicità, che ho mostrato, anche visibilmente, ad alcuni miei figli; esiste il luogo di purificazione, dove l’anima, staccata dal corpo, espia e si purifica per essere degna del Paradiso; esiste, figli cari, anche il luogo tremendo, dove il dolore non purifica, ma resta per sempre, come lontananza perenne da Dio!

Piccoli miei, sono venuta sulla terra in questo tempo per prepararvi al grande incontro con Gesù. Vi conduco verso la santità: voglio vedervi tutti santi e felici. Il cuore Santissimo è la reggia che vuole accogliere ogni uomo; la chiave è stata consegnata a ciascuno: dipende dalla sua volontà utilizzarla o perderla.

Amati, vi conduco, come bambini e v’incoraggio, come fa la madre col suo piccolo che deve superare ostacoli che gli fanno paura: a volte lo tiene stretto, stretto, quando la situazione è difficile; a volte, lo lascia camminare da solo, quando sa che può farcela, ma non gli toglie mai gli occhi di dosso e lo guida con lo sguardo. Quando, però, la piccola creatura si ostina a non guardarla, allora, allora inciampa e cade.

Figli amati, Gesù mi manda da voi, per Amore. Lasciatevi condurre: voglio vedervi tutti felici!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia cara.

                                                                                             

                                                                                              Maria Santissima