Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
19.02.98
Eletti, amici, miei, cari, questo è il momento
della massima tribolazione del mondo. Questo, però, è anche il tempo che si
apre alla più grande gioia, tempo di tormento, prima della rinascita.
Sposa cara, un altro giorno si apre luminoso per
te; vivilo, serenamente, con la gioia del cuore e la speranza, sempre viva, che
il tormento avrà breve durata e la gioia infinita.
Vedo come il mio, acerrimo, nemico si dà da fare
per fare soffrire i miei amati: ogni giorno ne escogita una nuova per farli
tremare, gemere, impaurire e poterli, così, attrarre a sé e renderseli schiavi.
Sì, amata sposa, il serpente antico ora sta usando la strategia della
disperazione: tinge il futuro di nero per far diminuire sempre più la speranza,
fino a perderla completamente. Nessuno si lasci tentare da questa sua, nuova,
astuzia: il futuro è il mio futuro ciò
che accadrà non è opera di uomo, ma opera mia, di Dio, che attuerò il mio
progetto d’Amore per ogni uomo che ha creduto in me. Tutta la gioia, che gli
insensati hanno tolto dalla terra per le loro azioni malvage, tutta la
restituirò a chi ha sperato in me, a chi si è abbandonato a me, come bimbo tra
le braccia della madre. Sposa cara, godrà di più chi non mi ha fatto alcuna
resistenza, chi si è lasciato condurre dall’onda soave del mio Amore.
Sposa cara, lì, dove vedi tanto dolore, vedrai
grande gioia e chi ha sofferto, senza mai distogliere lo sguardo dal mio volto,
vedrà sorgere un’epoca felice, quale mai prima c’è stata. Amata, chiedo ai
miei, fedeli, amici di non disperare se per un momento il sole si oscurerà,
perché una nube, nera e densa, passerà davanti. Nessun timore: non accade nulla
che Io non permetta; ciò che avviene nella vita di ogni uomo ed in quella
dell’Universo intero è sempre sotto il mio controllo.
Sposa cara, tu mi dici: “Gesù, mio, adorato, usa verso il mondo la tua infinita misericordia.
Abbi pietà di questa generazione, smarrita e testarda; il tuo Cuore dolcissimo
perdoni ed accolga ogni uomo, desideroso di entrarvi!”
Diletta, chi anela a me mi avrà, mi avrà subito,
perché altro non desidero se non di porre la mia tenda in ogni cuore umano e
regnare su di esso. Da me, sposa amata, proviene ogni bene. Da me proviene solo
bene. Ho progetti di pace per tutta l’Umanità e voglio che ogni uomo s’immerga
nell’abisso del mio Amore; non costringo, però, alcuno a fare una scelta che
non desidera.
Vedi, amata: nelle mie Chiese ogni giorno mi
offro come cibo santo. Le porte delle Chiese sono aperte ed Io, Io, Gesù, sono
lì che attendo. Osserva quanti sono coloro che anelano a me, quanti coloro che
hanno sete della mia acqua, pura e limpida. Guarda chi accoglie l’invito, che
Io porgo ogni giorno. Quei pochi che entrano spesso sono spinti più
dall’abitudine che dall’amore; vedo tanta freddezza in alcuni, tanta
indifferenza in altri. Questo mi fa soffrire, profondamente. Io, Io, Gesù, sono
un fuoco d’Amore che vuole incendiare il mondo, sono un fuoco che contiene
infinite fiamme che vogliono entrare in ogni cuore umano e sciogliere il grande
gelo che c’è in esso.
Sposa cara, durante l’Eucarestia Io parlo ai
cuori che a me si offrono, Io parlo, dolcemente, accarezzo l’anima con infinita
tenerezza. Diletta sposa, quale dono più grande potevo fare, quale dono più
grande di quello che ho fatto? Offrire il mio corpo santissimo alle mie
creature predilette. Il mio corpo, vivo e vero, è veramente il massimo dono!
Come vedi, però, non costringo nessuno a cibarsene; sono lì in silenzio ed
attendo. Offro molto, sposa cara, offro tutto, sposa diletta, ma ottengo assai
poco: intorno al mio tempio la vita ferve e a me vengono pochi; al mio
banchetto, santissimo, partecipano sempre meno ed Io resto solo col mio immenso
Amore!
Non sono amato, sposa mia, non sono amato che da
pochissimi! I miei doni non sono desiderati né apprezzati né accolti. Questa è
la mia terribile passione e voi, diletti, voi, amici fedeli, la state vivendo
con me. Un dono che non viene accolto, un dono che non viene apprezzato è un
dono che non deve essere più offerto. Sì, sposa amata, chi non mi desidera, chi
non mi ha desiderato non mi avrà. Quello che ho offerto generosamente, senza
essere compreso, non lo offrirò più. Chi non ha voluto al tempo della grande
misericordia non avrà più al tempo della grande giustizia. Ecco perché ti dico
che ognuno avrà secondo la sua scelta.
Come vedi, in questo momento intorno a te c’è la pace,
c’è ancora grande abbondanza di doni, che vengono offerti con massima
generosità a chi li desidera. Questo è; ma questo non continuerà ad essere,
sposa amata.
Non gemere, mia diletta, non aver paura: chi
riposa, felice, nel mio Cuore resterà felice in esso, perché ha scelto una
fortezza inaccessibile al nemico. I guai saranno per tutti coloro che, pur
vedendo la porta spalancata del rifugio sicuro, ci hanno girato intorno e sono
andati di qua, sono andati di là, ma non si sono decisi mai ad entrare, per
timore di dover affrontare troppi sacrifici, - dicono loro – per poco amore,
dico Io.
La porta della grande fortezza si chiuderà, sposa
amata, si chiuderà assai presto, sposa diletta. Chi si troverà dentro sarà al
sicuro e potrà guardare dalle feritoie, come il nemico astuto si accanisce
contro coloro che non hanno voluto entrare, che non si sono fidati del loro
Dio, Creatore dell’Universo e Salvatore del mondo. Non si sono fidati
dell’Amore infinito e hanno preferito cadere nelle mani del suo nemico.
Sposa cara, non ho più tempo da offrire e ai
dubbiosi, agli incerti non restano che briciole, solo briciole, le ultime
briciole. Vedi: un nuovo, grande, giorno è sorto. Sia preghiera in ogni
istante, sia offerta per tutti coloro che sono ancora nel dubbio e
nell’incertezza. Come al tempo del diluvio, tutto accadrà improvvisamente,
senza che alcuno se lo aspetti. Come al tempo di Sodoma e Gomorra, la grande
corruzione scomparirà dalla terra, il peccato verrà lavato e l’Umanità
purificata da ogni macchia. Quando questa purificazione sarà conclusa, Io, Io
verrò e sarà pace, sarà la grande pace; sarà felicità, la grande, completa,
felicità. Sia sereno il tuo cuore. Riposa in me, diletta sposa. Anche oggi
avrai le mie delizie.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
19.02.98
La Mamma parla agli eletti
Cari figli, vivete in serenità questi tempi
difficili; Io vi sono accanto, sono sempre vicino a chi mi invoca, sempre
accanto a chi mi desidera. Gesù vi ha messo nel mondo come lampade, ben accese,
che fanno luce ovunque sono poste. Siete la guida per molte anime, che egli ha
posto sul vostro cammino. Non turbatevi, se vedete che le cose si mettono assai
male. Certo, il nemico di Dio gioca le sue ultime carte con astuzia, ma Gesù è
colui che guida la storia: non permetterà che avvenga ciò che può essere nocivo
alle anime, ma solo ciò che serve alla loro salvezza.
State fiduciosi nel mondo e operate secondo le
Leggi Sante: è Gesù che v’illumina il cammino; seguitelo senza paura, ovunque
egli vi conduca. Si sta appressando il tempo della grande penitenza: chi si è
preparato l’affronterà serenamente; chi, invece, ha agito da ribelle dovrà
soffrire molto, ma se si piegherà, docile, troverà il perdono e la pace.
Piccoli cari, Io non voglio che alcuno si perda:
vi ho parlato e vi parlerò attraverso gli strumenti, che Gesù ha scelto. Verrà,
certo, un momento nel quale non sentirete più la mia voce amorosa; ma allora
ciascuno di voi mi sentirà presente nel suo cuore e non dovrà temere.
Figli cari, non sono mai lontana da chi mi cerca;
quando avete paura, chiamatemi con fiducia ed attendete, perché non lascio mai
solo il figlio nel bisogno. Gesù mi ha affidato un compito meraviglioso, che Io
svolgo con grande gioia: è quello di aiutarvi e proteggervi in ogni situazione,
come madre amorosa che veglia il suo bambino. Voi tutti siete i miei bambini
amati, voi tutti siete i piccoli che amo, infinitamente. Non importa se avete i
capelli bianchi, siete stanchi e carichi di anni, siete sempre i miei
amatissimi figli, che voglio condurre verso la gioia e la pace.
Amati figli, vi chiedo di essere solidali fra
voi: aiutatevi nel bisogno e non permettete che nessuno langua, senza aver
fatto tutto per sostenerlo. Voi siete l’amato popolo di Dio, il primo nucleo
del popolo santo che deve mostrare agli altri la via luminosa. Non vi siano
discordie fra di voi; tutti capiscano quanto vi amate, tutti comprendano che
siete di Gesù, che seguite Gesù, che servite Gesù. Davanti all’uomo, che ama
dell’Amore Divino, il nemico trema e si allontana: egli vuole l’odio e la
divisione; l’amore e la concordia lo tengono lontano. Non sparlate mai di un
fratello; anche se molti sono i suoi difetti, compatitelo ed aiutatelo, come
potete. Unite sempre le preghiere a sostegno di chi è debole, di chi è nella
prova, di chi ha grande sofferenza. Le preghiere unite compiono i più grandi
miracoli, Gesù le ascolta sempre e le esaudisce, secondo il suo disegno.
Ora vedrete avvenire dei fatti imprevedibili: non
vi mettano ansia e preoccupazione. Non dite: “È avvenuto qualcosa che mai
immaginavo e mi sento smarrito.” Dite così: “Si sta realizzando il disegno
Divino e Gesù m’indicherà la strada da percorrere, in qualunque circostanza.”
Così sarà, figli cari. A voi è chiesta solo la risoluzione dei problemi che
sono alla vostra portata; quelli più grandi li risolverà Gesù.
Piccoli, ogni giorno si dovranno presentare in
molti al tribunale Divino, più che nel passato; la chiamata è generale da ogni
parte del mondo. Mettete ogni fratello bisognoso nel Cuore pietoso di Gesù e
raccomandatelo alla sua misericordia. Siate gli angeli che vegliano sopra ogni
fratello, conosciuto o sconosciuto, gli angeli della terra che si uniscono a
quelli del Cielo. Durante la SS.Eucarestia avvengono miracoli grandissimi, in
quel momento vengono elargite le grazie più splendide. Chiedetele.
Vi
amo. Ti amo, figlia cara.
Maria
Santissima