Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
24.02.98
Eletti, amici fedeli, chi resta in me avrà la
pace, chi resta in me godrà senza fine: la vittoria sarà dei perseveranti. Chi
ha scelto il mio Cuore vivrà in esso; ma chi ha rifiutato la mia misericordia
vivrà senza di me.
Amata sposa, la mia misericordia abbraccia la
terra. Ho creato l’Universo per Amore e non distruggerò la mia creazione, ma la
farò sempre più splendida. Diletta, l’era che nasce sarà assai più bella di
quella che muore. Non ho creato per distruggere: l’Amore desidera vita, non morte,
e Io, Io, Gesù, sono l’Amore che vuole che risorga la vita, non perisca.
In questo tempo di ribellione e disobbedienza,
grande, gli uomini, nel nascondimento, preparano armi di grande potenza, armi
di grande distruzione. Il mio nemico ha infuocato i cuori di odio tremendo e
gli uomini si sono lasciati sedurre, ingannare. Enormi arsenali bellici sono
pronti per scatenare la più feroce guerra che mai ci sia stata; molti sono
coloro che si sono asserviti a questa mentalità di morte: è una follia diffusa
che va sotto il pretesto di autodifesa.
Se lasciassi fare, sposa amata, se permettessi a
ciascuno di fare secondo il suo talento, in breve dell’Universo intero (della terra) non resterebbero che le
ceneri fumanti. Ciò che Io, Io, Dio, ho creato, l’uomo non distruggerà; la modifica,
il cambiamento, il capovolgimento non saranno per opera umana, ma Divina. Ho
creato per la vita e la vita ci sarà. Chi ha cooperato con me avrà i miei tesori,
le mie immense ricchezze; le avrà, in abbondanza, e gioirà di esse.
Non temere, amata sposa, non temere i superbi e
gli arroganti che vogliono dominare il mondo, non temere coloro che alzano il
capo contro di me e mi sfidano, facendo apertamente quello che è male ai miei
occhi: oggi sono presenti; domani spariranno e di essi si perderà anche il ricordo.
Ricordi, piccola, la scena, che ti ho mostrato?
Quella che hai tenuta ben nascosta nel tuo cuore? Dov’era finita la potenza
umana? Dove la superbia? Dove la grande tracotanza? Dove le grandiose
costruzioni, i monumenti imponenti, che tutti ammiravano? Ecco la fine dei
superbi, ecco la fine delle loro grandi ricchezze: vite intere perdute dietro
ai beni terreni! Hai visto la conclusione del processo? Distruzione e silenzio!
A chi imputare la colpa? Chi è l’autore di tanti mali? Forse, Io, Io, Dio, che
tutto ho creato per il bene? Chi opera il male non distrugge me, ma se stesso. Chi
opera il male si prepara un futuro di morte! Chi medita la rovina per gli altri
l’avrà su se stesso e non scamperà! Pensa, amata sposa, ai grandi del passato,
pensa ai potenti imperatori, che venivano temuti, per la loro grandezza, che
venivano venerati, per la loro forza, e tenuti in massima considerazione, al
punto di non poter pronunciare il nome senza tremore, quasi fossero veri dei!
Pensa e rifletti: che ne è di loro? Sono cenere! La loro potenza dov’è finita?
Tutto è passato; a mala pena, ne resta un pallido ricordo!
Sposa amata, chi alza il capo contro di me cerca
la sua stessa distruzione, vuole la sua stessa rovina; quello che desidera
avrà, proprio secondo la sua, stessa, scelta! Vedi quanti potenti della terra
si trovano nella stessa condizione di quelli scomparsi? Quanti agiscono come
quelli scomparsi e si preparano a fare la loro stessa fine, entro breve spazio
di tempo!
Sposa amata, vivi nella pace, vivi serena con
quelli che hai preso per mano: la mia infinita misericordia vi avvolge tutti. Non
temete, piccoli che mi amate, non tremate, nel vedere tanti nemici ben
schierati, armati fino ai denti e pronti ad assalire; lasciateli pure fare, a
loro piacimento, non lo impedite: quando proveranno a versarvi addosso il loro
grande veleno, in un attimo li annienterò. I nemici vostri, amici fedeli, sono
gli stessi nemici miei: chi odia voi odia me, chi respinge voi respinge me, chi
assale voi non voi desidera colpire, ma me, Dio. Siate i miei, dolci,
consolatori in quest’ora, così dolorosa per me. Volevo dare solo gioia e pace,
ma solo in parte potrò elargire i miei, splendidi, doni: c’è chi non li vuole,
c’è chi li respinge, c’è chi li detesta. Chi opera nel nascondimento per
distruggere la vita altrui vedrà, invece, la fine della propria; chi accumula ricchezze,
tratte dalle tasche altrui, ne resterà prigioniero e perirà con esse.
Amata, gli uomini cercano di risolvere ogni cosa
senza di me, mi hanno estromesso dalla loro vita; si preparano una pace a modo
loro, una sicurezza a modo loro, una nuova civiltà a modo loro. Proprio quando
da ogni parte si griderà pace e sicurezza, quando l’uomo crederà di aver vinto la
sua battaglia senza di me, spesso contro di me, allora, allora con potenza
grande Io, Io, Gesù, interverrò e sconvolgerò ogni piano.
Sposa amata, tu mi hai messo al centro della tua
vita, tu hai fatto di me la tua stessa vita: lo Spirito Divino ti ha dato
questa luce e questa è ormai la tua strada. Hai, su mia richiesta, illuminato
anche le vie di molti fratelli che vivono come tu vivi. Ebbene, per voi, amici
cari, per voi, dolci compagni di quest’ora terribile, non ci sarà alcun
sconvolgimento: con mano materna vi tratterò, con tenerezza vi stringerò a me e
nessuno di quelli che tanto mi hanno amato e consolato in tempo di generale
abbandono, nessuno sarà strappato dal mio abbraccio soave. Non sarà per tutti
uguale la sorte, ma assai differente quella degli uni da quella di altri. Vi
chiedo un poco in più in questo, ultimo, tempo; vi chiedo qualcosa per darvi tutto.
Offritemi con generosità. Porgetemi, volentieri, il piccolo sacrificio: sarà
ben ricompensato. Sto per fare nuove tutte le cose: non distruggo il mondo, ma
lo rinnovo secondo la mia logica. Ci sarà, certo, un cambiamento, sposa cara,
stanne certa, ci sarà un grande cambiamento, ma non sarà quello che l’uomo si
accinge a fare, non quello che l’uomo ha in progetto di fare, sarà come Io, Io,
Gesù, ho progettato di attuare. I piani umani falliranno tutti. Comincerò a
rinnovare dall’alto e tutto diverrà splendido, com’era all’inizio della
creazione, all’alba dei tempi.
Nell’umiltà e nella penitenza attendetemi. Sia
gioioso il cuore e pieno di speranza viva, perché la mia venuta è certa, è
vicina, è imminente. Datemi ogni istante di vita ed Io lo riempirò di gioia e
di pace.
Vi
amo. Ti amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
24.02.98
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, oggi v’invito a rinverdire la vostra
speranza, v’invito ad attendere nella gioia i grandi eventi, che Gesù ha
preparato. Molti di voi sono nella sofferenza, e qualcuno si è lasciato cogliere
dalla tristezza; sono venuta a voi per rincuorarvi, per darvi pace e letizia.
Oggi è giorno di festa pagana per molti: quanto viene offeso il Cuore
Santissimo di Gesù!
Figli cari, Gesù vuole che siate gioiosi; ma
l’esultanza non deve mai sfociare nella sfrenatezza. Pensate ai grandi uomini,
tanto cari a Dio: essi vissero nell’abbondanza, ma del loro facevano godere
anche gli altri. Pensate ad Abramo, pensate a Davide, a Salomone, pensate a
tanti uomini, obbedienti e docili alla parola Divina: essi vissero a lungo e
poterono vedere figli e nipoti; poi, tornarono ai loro padri, sazi di anni e di
gloria.
Dio vuole la gioia, vuole che il suo popolo sia
nella letizia; ma spesso gli uomini non sanno divertirsi, senza cadere nel
peccato: distolgono lo sguardo da Dio e cadono nella più profonda miseria.
Oggi, figli, accade troppo spesso questo; molti sono i peccatori che, caduti,
non riescono più a rialzarsi, vengono colti dalle tenebre, quando non se
l’aspettano, e devono soffrire, soffrire molto.
Chiedo a voi, figli cari, in questi giorni di
grave sviamento, qualche piccolo sacrificio in più. Sì, amati: vi chiedo
offerta e penitenza; Gesù viene molto offeso e voi riparate, riparate ogni
giorno, offrendo qualcosa con grande amore. Figli, le cose del mondo sono tutte
passeggere, le gioie, che il mondo offre, sono di breve durata; rinunciate voi,
spontaneamente, per consolare il dolcissimo Cuore, che viene straziato
continuamente dai gravi peccati degli uomini che cercano la gioia, non quella
lecita, non quella pura del cuore, ma, piuttosto, quella dettata dalla
concupiscenza e dalla trasgressione.
Io chiamo i miei figli, li chiamo ad uno ad uno
come madre, assai preoccupata della loro sorte: essi camminano come ciechi,
come storditi e neppure guardano ciò che li aspetta. La gioia di un attimo può
divenire causa di un lungo dolore. Cercate, miei, amati, figli, cercate gioia
in Gesù. Quando pregate, quando vi rivolgete a lui, quando colloquiate con il
grande amico, egli vi dà la vera gioia, la vera pace, la letizia profonda del
cuore. Vedete come l’uomo, che cerca le delizie del mondo, è sempre inquieto,
sempre insoddisfatto, non è pago mai di nulla. Chi ha Dio, invece, nulla chiede
più, nulla cerca più, perché è pienamente realizzato.
Pregate, pregate tanto in questi tempi, duri e
difficili. Pregate perché gli uomini trovino rifugio in Dio, cerchino la sua
luce, le sue delizie, godano le sue gioie, pure. C’è bisogno di tanta, tanta
preghiera! Ogni preghiera, fatta col cuore, viene pienamente esaudita. Coloro
che pregano veramente col cuore sono assai pochi, ma davanti a Dio la preghiera
di un’anima soltanto, tutta a lui donata, può smuovere le montagne dal loro
posto, compiere i più grandi miracoli. Non siete voi che operate, figli amati;
è sempre Dio che opera attraverso di voi! Le grandi, splendide, opere non le
compie l’uomo, ma Dio attraverso le anime docili ed obbedienti.
Ogni anima, tutta volta a Dio, diviene come uno
specchio che irraggia la sua, splendida, luce: scalda ed illumina ovunque si
trovi. Lasciate, lasciate che Dio operi attraverso di voi: siate cera nelle sue
mani e fate sempre la sua volontà, fate tutto ciò che vi chiede, felici di
servirlo.
Adoratelo! Adoratelo! Adoratelo!
Vi
amo. Ti amo, figlia cara.
Maria
Santissima