Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
01.03.98
Eletti, amici
fedeli, desidero che ogni uomo della terra possa pienamente realizzarsi in me.
Lo Spirito Santo scende sulla terra per aprire i cuori ed illuminare le menti e
chi crederà sarà salvato.
Sposa amata, la
terra sta per rinnovarsi nei cuori e nelle menti degli uomini: lo Spirito opera
con potenza e, come raggio luminoso e benefico, fa dischiudere i fiori del mio
giardino e li rende sempre più vellutati e luminosi. Guai a chi non vuole
accettare di essere attraversato da questo raggio di vita che agisce con
potenza su ogni uomo! Il Padre mio, nella sua, immensa, bontà, vuole salvare il
mondo, non condannare il mondo; ha operato già nel passato cose meravigliose,
ma ora ne farà anche di più grandi per indurre gli uomini a credere, a convertirsi.
Sposa cara, s’alza
il giorno e muore il giorno, sembra che questo procedere debba durare in eterno,
senza mutare; l’uomo non vuole capire che ogni alba, che sorge, è dono, è grazia,
è elargizione, generosa, del Padre. Per ogni uomo c’è un giorno, nel quale
vedrà l’alba e non più il tramonto. Gli uomini d’oggi, mia diletta, continuano
ad essere amorosamente chiamati; ma continuano a non rispondere! I segni si
susseguono nella natura e negli avvenimenti che accadono; ma i miei figli si
rendono ciechi per non vedere e sordi per non udire. Chi è nel peccato continua
a vivere in esso; chi è nell’errore prosegue la sua folle corsa verso il
baratro.
Sposa, ora sei
felice con me, come sposa tra le braccia dello sposo più amoroso e sublime; non
tu hai scelto me, ma Io ho scelto te per tenerti sempre accanto e farti felice.
La tua risposta è stata pronta e sollecita, entusiasta e senza titubanza. Vedi,
sposa mia: hai tutto; Io ti ho tolto tutto il superfluo per darti solo me e
realizzare, pienamente, il tuo essere.
Amata sposa, assieme
a te, ho chiamato alla felicità altre anime; ho chiamato, ma ho trovato una
barriera di opposizione, ho trovato un muro, solidissimo, che non ho voluto
abbattere perché, sposa diletta, Io lascio ognuno libero nella sua scelta,
libero di fare a suo modo, libero di operare, secondo il suo talento. Amata, la
felicità non è riservata a pochi: i chiamati sono tanti, ma gli eletti restano
in pochi! Con questi pochi, che mi hanno seguito, amato, obbedito, costituirò
un mondo nuovo, pieno di delizie Divine e scompariranno il dolore, il male, la
morte. In queste ore, che tu trascorri con me, quanti, che si sono allontanati
dalla mia luce, stanno concludendo il loro cammino terreno!
Guai all’uomo che
vive come se non dovesse mai morire! Guai all’uomo che confida in se stesso e
nella sue deboli forze! Concedo a tutti il tempo necessario per riflettere e
tornare a me, concedo ogni possibilità all’uomo di accedere alla via di
salvezza; ma deve ben comprendere che verrà sempre il suo momento, verrà,
quando non lo crede, verrà, quando non l’aspetta, verrà e deve trovarsi pronto
ad affrontarlo.
Amata sposa, tu
gioisci e sei nella felicità, per la scelta che hai fatto; ma in questo momento
nel mondo c’è chi sta per affrontare la sua più grande prova e non si è
preparato a farlo.
Il mio Cuore è
gioioso, per ogni anima che ha confidato in me, che si è abbandonata in me, ma
geme e soffre molto per quella che si avvia verso la perdizione e continua a
procedere con grande insipienza.
Amata, mia, sposa,
hai visto quanta felicità c’è nel Paradiso, hai sentito i canti di gioia: la
gioia è sublime, la pace è ovunque. Vedi, amata: questa è la destinazione di
ogni uomo; c’è un posto pronto per ciascuno, c’è un posto col suo nome. Questo,
mia piccola, Io, Io, Dio, ho preparato. Questo è il luogo da me predisposto. Non
è nel mio progetto il dolore né alcun luogo di pena e dolore; esso è scelta
fatta sempre dall’uomo che è libero di operarla, a suo piacimento. Ti ho
mostrato il luogo di purificazione, dove sono tormento e tanto tanto dolore:
occorre lavare le proprie vesti, prima di accedere nel mio regno. Per fare
questo si procede per gradi sotto la guida, sapiente, di uno spirito celeste.
Le sofferenze sono grandissime! Se gli uomini si ricordassero di più di queste
povere anime, molte di esse non sosterebbero tanto tempo!
Sposa cara, le anime
belle possono molto per quelle purganti: non tralascino mai di aiutarle ad
uscire dal dolore per giungere, finalmente, alla grande gioia. Molti sono in
questo tempo coloro che stanno scegliendo la via peggiore, la via della rovina
eterna. Il nemico mio sta convincendo il mondo dell’inesistenza dell’inferno: è
la sua grande astuzia. In questo modo sono numerosi coloro che cadono
nell’inganno e si perdono.
Amata, capisca
l’uomo che non ha più tempo per fare lunghe riflessioni: le gemme, ormai, si
sono aperte ed è pronta la nuova fioritura; l’albero, che è rimasto inerte, si
seccherà e un albero secco non serve che ad essere bruciato.
Diletta, non si
aspettino altre rivelazioni, non si aspettino altri messaggi per convertirsi e
credere al Vangelo: bastano queste, che ho fatto ad alcune anime, bastano
questi messaggi, che ho già dato. Sposa, il mondo deve già aver capito che sto
per venire, che sono già dentro la mia casa e scruto l’operato dei miei figli. Il
poco, che ho concesso, si è consumato; adesso è il momento, è giunto il
momento, è presente il momento della chiamata di ognuno, secondo il suo turno, di
ognuno, secondo la sua ora. Da tempo vi ho istruiti, da molto vi sto parlando. Chi
ha posto mente alle mie parole non lascia che gli sfugga neppure un solo
istante, perché sa che ognuno di questi potrebbe essere l’ultimo.
Gioite in me, anime
belle e non preoccupatevi di nulla. Date esempio col vostro comportamento, date
testimonianza con le vostre parole; chi capirà e seguirà le vostre orme vedrà
mutare il buio in luce, il gelo in calore, il deserto in terra irrigua e
felice. Chi, vedendovi, vi disprezzerà, per il vostro fervore verso di me,
resterà nel suo buio, nel suo gelo, nel suo deserto per sempre.
Amami, sposa cara. Resta
in me: ti offro anche in questa giornata le mie, grandi, delizie, le mie,
sublimi, delizie. Vivi in me. Resta in me. Sii felice in me.
L’uomo, ogni uomo
faccia le sue scelte, in fretta, le faccia, come tu le hai fatte, ed avrà a sua
volta la grande felicità, ora, sulla terra, e poi, sempre in crescendo, per
l’eternità: prima nel tempo, poi fuori dal tempo.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
01.03.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli cari, Gesù vi
chiama alla perfezione, Gesù vi chiama ad essere sempre più simili a lui. Voi
dite: “Mamma cara, Gesù è Dio, è perfezione; noi siamo piccoli, deboli, abbiamo
in noi la fragilità, dovuta al peccato originale. Come fare per imitare tanta
perfezione, tanto splendore? Come poter assomigliare ogni giorno di più al
nostro adorato Gesù?”
Figli, deve essere
questo l’anelito della vostra esistenza di ogni giorno, di ogni attimo. Se Gesù
ve lo chiede, se la Madre ve lo chiede, significa che la via non è impossibile
da percorrere, significa che avete ciò che serve per procedere. Dio vi ha
creato a sua immagine e somiglianza e vuole che voi vi eleviate fino a lui per
regnare con lui per sempre. Quando operate fate sempre questa riflessione. Quando
operate, dite a voi stessi: “Sono un figlio di Dio. Egli è mio Padre: mi ha
creato un giorno per poter stare felice accanto a lui, devo, quindi, essere
sempre degno di questo onore, devo fare in modo di assomigliare a questo,
splendido, Padre che ho nel Cielo.”
Figli, con amore,
con devozione, con ardore recitate spesso il Padre nostro. Ogni giorno fate
questo esercizio e riflettete sulle frasi che dite, riflettete e cercate di
penetrarne bene il significato. Quando la tristezza si fa sentire, quando
qualche prova vi abbatte, quando qualche difficoltà vi spaventa, allora,
pensate che siete figli di Dio, di Dio che vi è Padre. Pensate a quale Padre
avete in Cielo, pensate al suo Amore infinito; concentratevi bene su questo
pensiero e nel vostro cuore adorate Dio, adorate Dio, ringraziandolo di avervi
voluti, di avervi pensati, di avervi creati, di avervi sostenuti in vita fino a
questo momento, sublime, nel quale siete in grado di dire coscientemente,
ardentemente: “Padre, ti adoro. Padre, ti
ringrazio. Padre, sono felice di essere tuo figlio. Padre, voglio essere il
figlio obbediente che ti dà sempre gioia. Voglio, adorato Padre, che la mia
volontà sia sempre conforme alla tua volontà.”
Figli cari, vedrete
sparire ogni tristezza, scomparire la malinconia e la debolezza divenire forza,
lo scoramento coraggio, la pena gioia. Vedete tanta tristezza intorno a voi. Vedete
occhi pieni di pena e di sconforto in persone che pur vivono nel benessere, che
hanno non solo il necessario per vivere, ma anche tanto superfluo: basta una
piccola prova per condurre all’avvilimento, alla depressione, talora proprio
alla disperazione. Figli, questo accade, quando nel cuore non c’è Dio, quando
esso si è allontanato da Dio e non crede, non ha fiducia, non spera, non ama.
In ogni istante di vita siate sempre tutti volti a Dio: il bimbo, che cammina
vicino al padre, non ha nessuna paura; se poi il padre lo stringe tra le sue
braccia, si sente sicuro e gioioso, guarda intorno i pericoli, vede le cose
spaventose, ma la sua manina si posa sul viso del padre e scompare la paura. Voi
camminate col Padre, meraviglioso, che vi ha creato. Quando il percorso di vita
si fa particolarmente difficile, egli vi prende tra le sue braccia; potete,
certo, vedere i pericoli intorno ma siete con lui, siete vicini a lui. Egli è
Padre, è Padre amorosissimo: siate pieni di fiducia, pieni di gioia; procedete
in serenità.
Figli cari, quanti
momenti difficili ci sono stati anche per me! Il mio Cuore è stato sempre in quello
del Padre Santissimo e la mia volontà sempre conforme alla sua. Mi sono sentita
figlia amatissima anche nel momento del massimo dolore, specialmente in quel
momento.
Figli, nella prova
sentitevi tra le braccia, saldissime, di un Padre che vi ha creato, per Amore,
e vi vuole per sé, che vi sostiene in ogni passo del vostro cammino.
Gioite in Dio, figli.
Gioite in Dio che vi ama, immensamente. Siate sicuri, sicurissimi del suo
Amore.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima