Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli eletti degli ultimi tempi
03.03.98
Eletti, amici
fedeli, aprite bene gli occhi alla luce. Io, Io, Gesù, sono la luce, sono
l’unica fonte di luce: state in me e l’oscurità non tornerà più. Chi vive in me
sta sempre in pieno sole. Chi vive in me gioirà per sempre.
Sposa amata, Io, Io,
Gesù, sono la luce che non conosce tramonto. Quando tornerò sulla terra,
porterò la mia luce e fuggiranno davanti a me le tenebre che fanno paura, fuggiranno
per non tornare. Dove c’è il mio nemico ci sono tenebre. Dove c’è il terribile
avversario resta il buio. Chi lo segue preferisce le tenebre alla luce, perché
ama operare senza farsi vedere: nel buio l’inganno riesce meglio.
Amata sposa, quanti
inganni si tramano in questo momento! Gli uomini, iniqui, operano il male,
proseguono in esso e non pensano, non pensano che la loro opera è palese
davanti ai miei occhi! Tutto vedo, tutto scruto, tutto conosco! Verrà un
momento, sposa cara, nel quale la grande luce metterà in evidenza ogni cosa
nascosta. Vedranno gli uomini, vedranno e tremeranno, nel constatare che l’uomo
nell’oscurità ha preparato la rovina dell’uomo stesso; vedranno come in molti
cuori l’odio è divenuto il sentimento predominante e l’amore, il seme d’amore,
che Io ho piantato in ogni cuore, è sparito! Quanto sarà penoso quel giorno,
sposa cara! Quanto sarà triste quel momento, mia amata! Io stesso, Io, Gesù,
farò in modo che ogni cosa nascosta venga alla luce e mostrerò le opere
malvagie degli uomini, quelle fatte di nascosto. Permetterò questo perché gli
uomini ne abbiano disprezzo e mai più le compiano. Prima della grande gioia in
me, ci sarà il momento della verità: un momento, assai significativo, che
nessun uomo potrà lasciar passare, senza accorgersene. Come puoi constatare,
ora sono ancora molti coloro che vivono nel torpore, molti, benché lo Spirito
agisca nel cuore con potenza per risvegliarli e condurli alla scelta della
luce. Ebbene, in quel momento nessun torpore sarà più possibile: i fatti
saranno tali da indurre tutti a riflettere e tutti, sposa amata, capiranno
anche ciò che a lungo hanno cercato d’ignorare. Ebbene, quell’attimo,
specialissimo, vedrà le mie creature predilette tutte deste, tutte volte a me.
Non ci sarà più dubbio alcuno; ci saranno assensi o dissensi, ma sempre,
obbligatoriamente, una scelta.
Amata, per poco ogni
cosa si fermerà, la creazione sembrerà immobile, solo i cuori tremeranno e
pulseranno. Non temete, miei fedeli quel momento, non abbiate paura, restate dove
vi trovate e lasciate che Io operi con la mia Sapienza. L’uomo vorrebbe evitare
sempre i momenti di dolore, vorrebbe indugiare a lungo nel fare le scelte ma
per tutti viene il tempo di dare la sua risposta definitiva. Ti dico, mia
piccola, che è bene per l’uomo non attendere mai questo istante di tormento e
di angoscia, è bene che la scelta venga fatta con serenità, nella pace del
cuore, a tempo opportuno, nel tempo di grazia. Non lascino gli uomini, non
lascino sfuggire questo grande tempo, senza coglierne ogni istante; nessuno sia
così imprudente da attendere oltre per convertirsi, per credere ed operare!
Amata, non basta credere soltanto, occorre credere ed operare, secondo la
propria fede. Chi risponde all’ultimo istante non ha, però, più il tempo di
operare. Fate, uomini, ogni cosa fino a quando vi concedo la possibilità; non
sprecate occasioni, non sprecate la grazia, che vi concedo! Questo è ancora il
grande tempo di grazia: il giorno che vi concedo non deve passare inutilizzato;
dividetelo in istanti e non lasciate che se ne sprechi alcuno.
I miei occhi vedono
figli che ancora non capiscono quello che sta accadendo; hanno occhi, ma non
guardano, hanno orecchi, ma non sentono, non si accorgono di una luce che,
sempre più nitida, si avvicina, non odono la mia voce che, sempre più
percepibile, li chiama. Lo Spirito Santo chiama e desidera una risposta da
tutti; agisce nel profondo dei cuori e quelli che proprio non sono di pietra
dovranno smuoversi e rispondere! Guai a coloro che ancora rifiutano! Guai ai
testardi che restano fermi nelle loro posizioni, commettono il male e non si
emendano! Guai, mia diletta, a questi gelidi che rifiutano me, fino all’ultimo
istante! Vedrai venire con potenza lo Spirito Santo: verrà a mutare e
trasformare; renderà saldi i cuori dei paurosi e forti quelli dei timorosi.
Nessuno di quelli che si faranno permeare da lui avrà più paura: un nuovo
vigore cambierà ogni debolezza in forza.
Sposa amata, prima
della conclusione di ogni cosa, voglio dare la possibilità ad ogni creatura
umana di giungere a me. Chi vuole luce, chi anela alla luce l’avrà, sfolgorante
e splendida: gli mostrerò con chiarezza ciò che è bene, e ciò che è male. Chi
vuole vigore per meglio servirmi l’avrà tale da non riconoscersi più; chi
desidera la mia tenerezza per espanderla sui fratelli l’avrà in massima
quantità e farà felici molti.
Amata sposa,
chiedete col cuore, chiedete ed avrete quello che desiderate. Bussate e subito
vi sarà aperto. Voglio concedere molto, voglio offrire moltissimo: ho aperto le
cateratte del mio, infinito, Amore che vuole che tutti gli uomini si salvino,
che tutti possano giungere alla mia presenza per essere accolti nel mio regno,
senza lunghe attese.
Diletta, fiumi di
grazie scendono su questa Umanità, ingrata e deviata: lì, dove abbonda la
colpa, abbonda la grazia; lì, dove è massima la colpa, è massima la forza per
vincerla. Non voglio che i peccatori si perdano, desidero che capiscano e si
salvino tutti. Le suppliche dei miei fedeli amici, la loro perseveranza
otterranno luce e forza per i deboli. Non temere, piccola cara, ciò che
accadrà: tutto è volto al bene.
Confida in me.
Confidate in me, fedeli che mi ascoltate.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
03.03.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli amati, figli
cari, Gesù è luce, e chi ha scelto lui non conoscerà mai le tenebre. Egli vi
vuole illuminare tutti, vi rischiara la via, dove dovete passare. Avete
provato, figli cari, a passare per un tunnel tenebroso? I vostri occhi anelano
alla luce, non vedono l’ora di raggiungerla, di goderla, di stare in essa.
Cari piccoli,
l’anima, ogni anima anela alla luce, perché dalla luce proviene: è figlia della
luce. Anche nel cuore dei figli più indocili e disobbedienti c’è questo,
misterioso, anelito. Gesù lo conosce, solo Gesù lo conosce e l’aiuta a crescere
sempre più. Il nemico, invece, il nemico di Dio cerca di confondere le anime,
di farle smarrire, di distoglierle dal pensiero di Dio.
Nell’attuale società
ci sono molte distrazioni, per gran parte sono invenzioni dell’astuto
avversario che impedisce all’anima di pensare, di riflettere, di inseguire il
suo, naturale, anelito. L’anima nel gran chiasso non capisce, resta sviata e
stordita, diviene come ebbra. L’ebbro ha una visione deviata della realtà e
vede tutto attraverso la sua euforia, negativa; può commettere in tal modo i
più grandi errori.
Pensa, figlia cara,
all’opera del serpente sui giovani di oggi: li ha storditi, sviati, smarriti;
ora con lo stordimento totale della mente li trascina a sé per ghermirli, dopo
averli ben storditi. Questa sua, antica, tattica riesce con molti. I miei occhi
sono sempre pieni di pianto, nel vedere questa continua rovina. L’uomo ha una
grande dignità e Gesù la rispetta. L’uomo ha capacità di intendere e volere e
Gesù vuole che venga usata questa. Avere un gran dono, un dono, prezioso, e
lasciarlo inutilizzato è colpa, è grande colpa!
Le tentazioni, alle
quali sottopone il terribile nemico, sono continue; ma l’uomo ha piena facoltà
di evitarle, di sfuggire. Nessuno deve sentirsi sicuro nella tentazione; essa è
il primo passo verso la rovina. Non è Dio certo che tenta l’anima, è sempre il
suo nemico che opera.
Dico ai miei, cari,
figli: evitate le tentazioni, sfuggite ad esse. Sfuggitele con cura e non
permettete a nessuno di vincere su di voi. Piccoli cari, tanti di voi mi
chiedono: “Come devo fare, Mamma, per non peccare? Come devo fare per evitare
anche di commettere le minime colpe?”
Ecco, amati figli,
quello che dovete fare: non mettervi mai nell’occasione; tenetevi lontani
dall’occasione; state riservati, state lontani dal terribile nemico che vi
attira vicino a sé per poi mordervi. Gesù rimase nel deserto per tanti giorni,
anch’egli tentato dal terribile nemico, ma vinse, vinse, sempre, vinse pregando
sempre il Padre, rimanendo sempre intimamente vicino al Padre. Gesù, figli
amati, era libero, era liberissimo ed aveva un corpo umano, anch’esso soggetto
alla fragilità della carne; vinse, perché volle vincere, vinse sempre, perché
volle sempre liberamente farlo. Egli è il vostro esempio, è l’esempio da
seguire. La preghiera sia il vostro nutrimento quotidiano: chi prega è forte, è
vigoroso e non si lascia infiacchire dalle insidie del terribile nemico. La
preghiera, però, figli amati, deve essere profonda, non superficiale: chi prega
con le labbra e non col cuore non ottiene niente. Solo chi prega col cuore
resta unito a Dio, resta legato intimamente a lui e da lui ottiene forza e
sicurezza.
Come vedete, Gesù si
offre, generosamente, offre il massimo: offre se stesso. Non di tanto in tanto,
ma addirittura tutti i giorni si offre a voi e anche più volte in un giorno.
Figli, quale dono,
quanta generosità, quanta grazia, meravigliosa, vi viene elargita! Godete di
questo dono, splendido. Esultate, per ciò che avete. Nessuna tristezza vi
colga: Dio è con voi, Dio è per voi, Dio è in voi. Adoratelo! Adoratelo!
Adoratelo!
Vi
amo. Ti amo, figlia cara.
Maria
Santissima