Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
04.03.98
Eletti, amici
fedeli, ancora un poco di sofferenza, ancora un poco di tormento: soffrite con
me, soffrite per me. Io sono con voi e voi in me. Sia questo il vostro
conforto. Sia questa la vostra forza.
Sposa cara, l’anima,
che mi appartiene, deve vivere nella gioia profonda, qualunque sia la sua condizione:
la mia potenza la sostiene, la mia tenerezza la consola in ogni tribolazione. Diletta,
conosco a fondo ogni piega del vostro cuore, ogni angolo della vostra mente: le
tribolazioni che subite, quelle del momento, non sono superiori alle vostre
forze, non lo sono e non lo saranno. Ognuno di voi ha una croce differente da
portare, ognuno ne porta una, proporzionata alle sue spalle. Non gemete,
quindi, non vi affannate per liberarvi dalla croce che avete, perché proprio in
grazia di essa voi arriverete alla gloria con me, glorioso.
Sposa amata, come
vedi, il mondo rifiuta il sacrificio, non accetta di fare alcuna penitenza e
cerca di liberarsi dalla croce che porta; ma, diletta, questo sforzo è inutile:
chi cerca di liberarsi dalla croce, che Io, Io, Gesù, permetto, si carica di
una più pesante e faticosa; chi rifiuta il sacrificio fatto per me ne dovrà
subire di più grandi ancora, imposti dagli uomini. Chi non fa penitenza in
tempo opportuno la dovrà fare controvoglia in altro momento e molto più
rigorosa.
Sposa amata,
prendete dalle mie mani ciò che Io vi porgo per il vostro bene e fidatevi
sempre di me che vi amo, infinitamente. Chi cerca consolazione altrove non la
troverà; chi confida nell’uomo resterà sempre deluso; chi confida in me avrà
molto più di quanto possa immaginare.
Sposa amata, resta
in me, lasciati condurre fiduciosa da me. Il mondo non offre, perché non ha
nulla da porgere che possa soddisfare un cuore che anela a me; volgi, quindi, le
spalle al mondo, sposa amata: ciò che offre è miseria. Io, Io, Gesù, ho la più
grande ricchezza, posseggo tutto! Venga a me ogni uomo, cerchi me ogni anima,
si volga a me ogni creatura amata; ho dato l’essere ad ogni uomo proprio per
Amore, proprio perché possa egli divenire erede della mia ricchezza: egli mi è
figlio ed Io, Io, Dio, gli sono Padre.
Quando con devozione
recitate il Pater Noster, soffermatevi sulle frasi
che pronunciate, riflettete sul loro significato. È la preghiera che Io vi ho
insegnato; recitatela spesso durante la giornata; fatelo, riflettendo, però,
sul suo profondissimo significato. Ogni uomo non è solo sulla terra, non è un
atomo grigio in un deserto infinito, come gli stolti ripetono. Ogni uomo è un
figlio, amatissimo, curato, sostenuto da un Padre che lo riempie di tenerezza e
di premure. Se solo pensasse a quale sorte Io, Dio l’ho chiamato, se l’uomo
d’oggi pensasse qual è la sua dignità, quanto è splendido il futuro, che Io ho
preparato a ciascuno, se questo gli uomini pensassero, nessuno sarebbe più
nella tristezza, nessuno si affannerebbe più a cercare di qua e di là e sarebbe
appagato, pienamente appagato di ciò che possiede. Io, Io, Dio, porgo a
ciascuno quello che gli serve per realizzare il suo destino eterno e non faccio
mai mancare il necessario a questo fine.
Diletta sposa, gli
uomini hanno sempre il viso volto alla terra e sono attaccati ai suoi beni,
quasi fossero gli unici che contano. Io voglio, invece, che le mie creature
predilette alzino gli occhi verso il Cielo, voglio che aspirino soprattutto a
quelli celesti; avranno quelli della terra solo quanto basta per conquistare
gli altri, quelli veri, quelli eterni.
Amata sposa, sono
gli uomini che devono conformarsi alla mia logica, non Io alla loro. Attendo
che gli uomini cambino il cuore e la mente; voglio che si conformino alla mia
logica, ma essi perseverano nella loro e non mutano mente, non cambiano il
cuore. Nella preghiera quotidiana, amata, chiedete pure, chiedete al Padre che
vi ascolta, chiedete quello che desiderate di più; ma nella richiesta
adeguatevi sempre alla sua logica, alla sua volontà. Io, Io, Dio, voglio che
tutti siate felici, che tutti possiate godere le gioie più sublimi. Vi
esaudisco sempre, amati figli, certo, vi esaudisco, ma solo in relazione al
fine ultimo da raggiungere.
So che ogni uomo
tiene moltissimo alla sua salute; so che la malattia mette grande avvilimento,
infinita tristezza: voi amati, lo ripetete continuamente. Prima che voi apriate
bocca, Io, Io, Gesù, ho già compreso quello che mi volete dire: tutti
desiderate essere forti, sani, longevi e pieni di consolazioni.
Ebbene, quello che
voi volete anch’Io lo voglio; ma, se la vostra forza vi porta alla superbia, se
la vostra salute aumenta l’orgoglio e se la longevità nuoce per la vostra
anima, Io, Io, Dio, Padre che vi ama immensamente, vi privo di un po' di forza,
lascio che venga meno la salute, vi chiamo a me, prima che possiate nuocere a
voi stessi con una vita lunga ed insensata. Vedi, sposa amata, come nella vita
di ogni uomo accadono molte cose e sono tante le vicende che si susseguono. Ebbene,
sappiate che nessuna di esse è casuale, nessuna senza significato, senza un
profondo significato. Veglio su ogni uomo, come madre amorosa sulla culla del
suo piccolo e neppure per un attimo distolgo lo sguardo da lui.
Esaminate, diletti,
esaminate nella pace e nel silenzio le vicende, varie, della vostra esistenza,
riflettete su di esse e scoprirete la mia mano provvidente in esse. Vi
accorgerete che mai siete stati soli, mai trascurati, mai abbandonati. La mia
tenerezza è per ogni uomo, la mia tenerezza sopra ogni creatura.
Sposa amata, sia
sempre lieto il tuo cuore, anche se nel profondo resta un’ansia misteriosa che
non riesci talora a spiegarti, considerata la tua, felicissima, situazione. L’ansia
misteriosa, mia diletta, Io, Io, Gesù, la permetto: essa è una molla che ti
concede di essere sempre ben desta, pronta, impedendo al torpore di prendere la
mente ed il cuore.
Amata sposa, un
altro, grande, giorno è sorto per te. Prendi dalle mie mani i doni, sublimi,
che ti porgo e sopporta con pazienza ed umiltà anche le piccole pene che sono
sempre presenti. Sia i doni che le pene aiutano a crescere sempre più nella
fede, rafforzano le ali che devono portare l’anima sempre più in alto per
unirsi un giorno per sempre con me, Dio, che la desidero tanto.
Sii felice, sposa
amata.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli eletti degli ultimi tempi
04.03.98
La Mamma parla
agli eletti
Piccoli cari, Gesù
vi desidera vicino, desidera che voi siate con lui ora per poi esserlo sempre: ora
per fede, domani nella verità rivelata. Questo è il momento del sacrificio,
figli amati: è sacrificio credere, senza vedere, è sacrificio credere a ciò che
non si vede, è sacrificio credere a ciò che in molti negano. È proprio questa
pena che dà il merito: che merito ci sarebbe a credere a ciò che è evidente, a
quello che viene svelato?
Piccoli cari, il
mondo continua a vivere senza Dio, il mondo opera senza Dio e non cerca la sua
ricchezza, infinita, ma i miseri beni che non durano. Vedete, amati figli, come
gli uomini si contendono i beni che non contano e non cercano, invece, quelli
eterni che dánno la vera ricchezza? Mostro la mia figura ogni giorno non solo
per dare felicità ai pochi che la contemplano, ma voglio anche che il mondo
sappia e capisca che Dio esiste e che è il Re della storia. Parlo ogni giorno a
voi, amati, attraverso questo, docile, strumento, non per fare felici voi soli,
che ascoltate ogni giorno il mio messaggio, ma perché il mondo sappia e creda
nella mia presenza viva nel mondo.
Questo è un momento
difficile della storia umana: mai l’uomo si è allontanato tanto da Dio, quanto
in quest’epoca, così dolorosa. Io vengo a rinfrescare la fede che si è spenta,
a farla rinascere nei cuori, vengo a guidare i dubbiosi, a confortare gli
afflitti, vengo a sollevare i caduti, ad illuminare coloro che sono nel buio,
ma cercano Dio nel loro cuore. Dio, nella sua, infinita, bontà, non ha lasciato
soli gli uomini di questa generazione, non ha lasciato che vagassero nel buio
ed annegassero nella loro incredulità. Egli, non solo ha lasciato aperti i
canali ordinari, ma ne ha creati degli altri, straordinari, in grande numero: vuole
illuminare il mondo intero con la sua luce, vuole risanare col suo Amore
l’Umanità, ferita dal grave peccato, colpita, continuamente, da un nemico
implacabile che domina da una parte all’altra del pianeta, sostenuto dalla sua
astuzia e terribile malizia. Vedi, figlia cara, quante vittorie sta ottenendo
anche tra i miei figli prediletti: egli penetra nei cuori, oscura le menti,
confonde le idee. Molti canali, ordinari e straordinari, non vengono proprio
utilizzati, per la sua malizia: egli lavora sull’incredulità e sullo
scetticismo. Sono in molti a dire: “l’inferno non esiste; chi mai deve crederci?
Il giudizio non esiste; ognuno è libero di fare ciò che gli piace.” Io ho
mostrato ad alcuni la presenza di queste realtà, ho fatto vedere ad alcuni,
ancora in vita, com’è terribile questo luogo (l’inferno), com’è doloroso il Purgatorio e com’è felice e stupendo
il Paradiso.
Chi ha avuto il mio
messaggio non lo tenga per, sé ma aiuti chi desidera a credere, a sperare, ad
aver fiducia, ad attendere, gioioso, il regno felice e ad operare perché si
realizzi presto e pienamente. Figli, aiutate coloro che cercano aiuto, illuminate
coloro che cercano luce. Siate grandi e generosi coi fratelli: non tenete solo
per voi un dono tanto grande e tanto splendido. Non disprezzate coloro che lo
hanno rifiutato, non imponete a nessuno le vostre idee: Dio lascia a ciascuno
la libertà, Dio lascia liberi, assolutamente liberi nella scelta. Pregate per
coloro che rifiutano tutto. Pregate per quelli che non credono in nulla. Supplicate
lo Spirito Santo che squarci con la sua potenza le tenebre e cambi i cuori e le
menti. Non giudicate, figli cari, non giudicate per non essere giudicati; non
condannate per non essere condannati. Siate misericordiosi ed avrete misericordia.
Figli, siate santi,
come Santo è Gesù. Imitatelo in tutto: come sarà bello, allora, il giorno del
vostro incontro con lui!!! Stupendo!
Vi
amo. Ti amo, figlia cara.
Maria
Santissima