Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

05.03.98

 

 

Eletti, amici, chiamo a me ogni uomo. Lo chiamo per nome. Chi desidera la felicità si affretti ad entrare, perché il tempo è concluso e il cerchio si chiude: chi è fuori non potrà più entrare; chi è dentro non potrà più aiutare.

 

 

Sposa amata, un nuovo giorno sorge per te, un altro giorno d’amore ti concedo, mia diletta, d’amore per me e per i tuoi fratelli. L’abbandono totale dell’anima infatti giova molto alla salute di tutto intero l’organismo umano. Vedi, amata, quanti sacrifici si compiono ogni giorno?

Ebbene, questi hanno il massimo merito, se si fanno con me, per me, per mio amore. Vedi: un sospiro, che esca dal petto di un mio fedele, ha un grande significato; non parlo poi di una lacrima, che mi venga offerta per amore.

Vedrete solo un giorno, al momento delle grandi rivelazioni, vedrete allora l’importanza dell’offerta totale della vita a me, Dio. Tu, sposa cara, sei felice, per le piccole delizie che ti offro ogni giorno: questo è solo un esiguo anticipo di ciò che offrirò a chi mi ha amato in questo tempo di generale abbandono.

Amata sposa, passano i giorni, dono prezioso del mio Amore, passano rapidi; ma per molti uomini non cambia nulla: il cuore resta gelido, la mente chiusa. Non mi ama il mondo, sposa mia, non mi desidera come Re, respinge le mie Leggi, non segue i miei precetti; se chiamo, non risponde, se parlo, non ascolta! Il mondo, diletta, ha stancato, ormai, la mia pazienza: fino a quando sopporterò questa generazione, malvagia ed ingrata? Ho fatto tanti doni, ho aperto nuovi canali di comunicazione; i doni vengono rifiutati, i canali neppure presi in considerazione, né quelli ordinari né quelli straordinari! Non posso più sopportare un simile comportamento, mia amata, non posso più tollerare un simile comportamento generale! Prega e supplica il mio Cuore perché conceda ancora qualche attimo perché il dubbioso possa vincere il dubbio, l’incerto l’incertezza, il debole la debolezza.

Sposa cara, prima del grande diluvio, le cose erano meno gravi di quanto non lo siano ora: mai l’uomo ha osato tanto quanto oggi sta osando, senza nemmeno pentirsi del suo errore, senza nemmeno ritenere errore il suo comportamento! Ai tempi di Sodoma e Gomorra la situazione era meno grave di quanto oggi non lo sia; anche allora l’uomo era meno colpevole di quanto oggi non sia. Venne il diluvio e distrusse ogni cosa, improvvisamente; gli uomini capirono che non era iniziativa umana quella che era stata presa, ma opera Divina. Molti, sposa mia, molti si disperarono e piansero; molti in quel momento, tremendo, si pentirono dei loro peccati, della loro disobbedienza, ma non per questo il diluvio si fermò: le acque crescevano, crescevano e travolsero tutto, spensero ogni vita umana. Quando a Sodoma e Gomorra piovve fuoco dal Cielo molti implorarono, molti supplicarono, molti capirono e si pentirono del loro peccato; ma non per questo il fuoco cessò: si spense ogni vita. In entrambi i casi ci fu solo un piccolo resto, che il mio Amore volle salvo; così, cominciò con essi la nuova vita.

Sposa amata, sposa fedele, il mondo non continui così, come sta facendo: usi questo, prezioso, tempo per fare penitenza, per supplicare il perdono, per cospargersi il capo di cenere e vestirsi di sacco, come fecero i niniviti, che furono perdonati. Diversamente, mia piccola, accadrà di peggio del diluvio, di peggio di quello che accadde a Sodoma e Gomorra. Guai se il castigo dovesse essere proporzionato alla colpa: le colpe del mio popolo sono innumerevoli, gli abomini che si compiono con massima disinvoltura sono, ormai, continui!

Sposa la mia pazienza è finita: gli uomini non si pentono dei propri errori, ma ne commettono sempre di più grandi! Il mio Vicario in terra parla con chiarezza al mondo e dice la verità; ma il mondo odia la verità, preferisce vivere nella menzogna, perché è divenuto discepolo del re di ogni falsità, lo segue e lo imita.

Diletta, ti ho spesso parlato dei grandi progetti di felicità che ho per ogni uomo della terra, progetti che si attueranno, sposa amata, secondo la scelta di ciascuno. Chi mi ha ascoltato ed ha compiuto le opere, che Io ho chiesto, avrà il premio che Io ho preparato; chi mi ha seguito con fedeltà, senza andare a destra o a sinistra, ma ha fatto la mia volontà, costui avrà un premio che mai è stato dato in precedenza a nessun uomo. Colui, però, che mi ha respinto, che non avrà ascoltato le mie parole, che ha rifiutato di attingere ai canali ordinari e straordinari, che non ha colto la grazia, che gli ho offerto, ebbene, sposa cara, malgrado le preghiere dei ferventi e la penitenza dei supplici, diletta, avrà un castigo quale mai è stato dato prima in tale modo.

Chiamo per l’ultima volta il mondo a conversione. Questa Quaresima è l’ultimo invito per molti; per moltissimi è l’ultimo invito a conversione. Lo Spirito d’Amore opera sui cuori, ma nulla può fare, se li trova chiusi e sbarrati; vuole illuminare le menti, ma nulla può fare con una volontà decisa al male.

Amata, questo tempo, conclusivo, vede molte anime in grande pericolo. Quando i fatti si susseguiranno, a catena, a che serviranno preghiere e suppliche, tardive? Il diluvio non si fermò, per le suppliche, né il fuoco cessò di scendere, per le implorazioni. L’acqua sommerse ogni cosa e solo Noè, con la sua famiglia, si salvò: un piccolo resto, quindi. Così a Sodoma e Gomorra: il fuoco distrusse ogni cosa, solo un piccolo resto, avvertito in tempo, ebbe salva la vita. Se il mondo non utilizza questo, grande, tempo per mutare vita ed emendarsi, capirà solo tardi quello che sta accadendo; ma il castigo non si fermerà, le implorazioni non saranno ascoltate e le suppliche saranno inutili.

Sposa amata, chi ha deviato si affretti a cambiare vita, chi è nell’errore si corregga, supplichi la mia misericordia ora, finché la concedo, invochi il mio perdono, finché lo offro! Amata, il tempo è finito: il mondo si converta e creda alla mia parola! Chi muta vita e viene a me col cuore contrito ancora sarà perdonato; ma è per poco, ancora, che durerà questo tempo di grazia.

Sposa cara, leggo il tuo pensiero, leggo la pena del tuo cuore. Per le preghiere dei miei diletti, dono nuove occasioni ai ribelli, agli indocili, agli insipienti; ma, se esse non vengono colte subito, se esse fanno la fine di quelle già in precedenza concesse, allora, amata, allora, amata sposa, ognuno avrà ciò che si è scelto. Certo, verserete lacrime amare per chi verrà travolto dalla sventura che si è cercato. Certo, piangerete lacrime di sangue, come le pianse la Madre mia Santissima davanti ad un mondo inerte. Ma Io, Io, Gesù, voglio per i miei fedeli la gioia e non il dolore: ci sarà, quindi, il dono sublime dell’oblìo, perché i miei fedeli devono godere una felicità completa, non turbata da nulla. Una totale felicità ci sarà, sposa amata, totale e sempre in ascesa, che durerà sempre. Questo è l’ultimo avvertimento per il mondo: si prepari e non indugi. Sposa fedele ed amata, resta sul mio Cuore ardente d’Amore e riposa in me nella gioia, sublime, che ti offro.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

05.03.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, vivete nella pace e nella gioia. Vivete nella pace in questo mondo, senza pace; vivete nella gioia in questo mondo, senza gioia. Gesù è la vostra pace. Gesù è la vostra gioia. Avete già un mondo nuovo in voi; lo avrete tra poco anche intorno a voi, figli cari, dovete solo attendere un poco, pazientare un poco, sospirare un poco. Siate umili e pazienti, siate semplici, come colombe, ma siate anche assai prudenti: sfuggite tutto ciò che è male, non mettetevi nell’occasione; state tra voi, figli cari, state tra voi ed evitate di sostare a lungo lì, dove c’è pericolo. Il nemico di Dio, come leone, ruggente si aggira intorno a voi, cerca di tendervi tranelli. Egli è abile, menzognero; state lontani da coloro che si sono fatti convincere da lui.

Figli cari, vi amo immensamente e voglio che tutti diventiate santi, santi, come Santo è Gesù. Immaginate che Gesù sia lì, lì, proprio in fondo alla strada, lì, davanti a voi: Gesù che vi sorride, che vi tende le mani, che vi aspetta, pieno d’Amore. Voi dovete andare da lui, ma vedete in questo, breve, percorso ancora qualche ostacolo. Guardate con paura l’ostacolo, ma al di là di esso c’è sempre la figura dolcissima del vostro, adorato, Gesù che continua a tendervi le mani. Correte per andare da lui! Se qualche spina vi fa soffrire, stringete i denti e procedete; se qualche nemico vi spaventa, non badategli e procedete; se suoni spaventosi vi vogliono dissuadere, procedete con coraggio: Gesù vi attende. Quando sarete da lui, egli sanerà ogni vostra ferita, egli vi stringerà al suo Cuore, vi guiderà dolcemente e voi, voi… dimenticherete tutto, immersi nella più grande felicità.

Figli cari, non parlo così per darvi coraggio solamente; come ho detto, è veramente: Gesù è davanti a voi e le sue braccia, spalancate, vogliono abbracciarvi, il suo Amore infinito avvolgervi, completamente. Procedete con coraggio. Nulla vi spaventi, nulla vi faccia temere; guardate, fissi, lui. Certo, il nemico non risparmia pene, certo, il nemico è pieno di odio e d’invidia, cerca di farvi spaventare, cerca di farvi cambiare via, perché è astuto e non vuole che siate felici. Gesù vi guida, ma non vi toglie i piccoli ostacoli: voi dovete giungere a lui di vostra iniziativa, per vostra volontà, perché siete liberi, figli cari, assolutamente liberi. Io vi dico: correte da Gesù. Vi dico: non temete nulla; guardate lui e sarete salvi e felici. Siate sordi al mondo e ciechi davanti alle sue, terribili, profferte. Non manca molto alla meta, non manca molto, ve lo dico Io, vostra Madre che, immensamente, vi ama.

Attenzione all’inganno del serpente che vi ripete di non fidarvi, di non attendere: v’insinua il dubbio e vi fa vedere gli ostacoli molto maggiori di quanto, effettivamente, non siano. Vi dice: “Gesù non viene, Gesù non torna; è tutta un’illusione, è tutto un sogno.” Le cose che sentite sono menzogne, inventate dal principe di ogni menzogna. Gesù tornerà, figli, tornerà; è già lì in fondo alla strada. Aprite bene gli occhi del cuore e osservate, attentamente: vedete già la sua luce, appare già il suo splendore. Gli occhi del corpo ancora non possono vederlo; lo vedranno, quando egli stesso strapperà il velo che li copre. Ascoltate le mie parole, credete alle mie parole e sarete felici sin da ora, sarete felici anche in mezzo alle difficoltà, felici nella prova. Vi sto vicino, figli cari, vi sto vicino e la mia mano si posa dolcemente sul vostro capo stanco, sul vostro cuore debole. Coraggio, amati figli, coraggio! La vostra Madre del Cielo è vicina a voi, è vicina, vicina e non distoglie mai lo sguardo dalle sue, amate, creature. Ancora un poco, piccolini, ancora un poco e ci siete.

                                                                                  Vi amo. Vi amo. Ti amo, figlia cara.

 

                                                                                              Maria Santissima