Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
07.03.98
Eletti, amici
cari, nel mio Cuore c’è la dimora ideale per voi: ogni vostra aspirazione santa
viene soddisfatta. State in me, riposate in me: vi dono tutto e non avrete più
bisogno di alcunché, perché Io, Io, Gesù, soltanto posseggo ciò che voi
desiderate.
Sposa amata: Io sono
colui che può dare la completa felicità, Io soltanto. Piccola mia, lascio
libero l’uomo di cercare in ogni direzione: solo in me riposa il suo cuore.
Molto dono a chi anela a me: i più grandi doni può ricevere, ma gradualmente, i
più splendidi doni.
Alcuni di voi sono
già ricchi, vivono nella pace e nella gioia ed attendono solo il pieno
compimento di ogni cosa: sono coloro che si sono lasciati condurre dall’onda
soave del mio Amore e null’altro attendono se non il compimento di questo
processo. Alcuni sono ancora al principio: sono quelli che non si sono fidati
completamente di me; costoro a volte credono a volte dubitano, si pongono mille
perché e cercano qua e là le risposte.
Sposa amata,
all’uomo che crede, all’uomo che si abbandona totalmente a me le risposte le
dono Io stesso, Io, Gesù: nel cuore e nella mente agisco potentemente. L’anima,
che si è rivolta a me, vedrà schiarirsi sempre più il suo orizzonte e capirà
ciò che prima le era molto arduo comprendere, arriverà per intuizione, guidata
sempre da me.
L’uomo, che si è
abbandonato solo a metà, non può ricevere questo dono, perché non ha piena
fiducia in me. Ho detto e ripeto che l’uomo che ha fede può ottenere e compiere
i più grandi miracoli, non egli, però, ma Io, Io, Gesù, che opero in lui.
Amata sposa, come
desidererei che ogni uomo avesse il coraggio di abbandonarsi a me, senza
restare sempre saldamente ancorato alla sua logica, alle sue idee, alle
attrattive della terra! Questo totale abbandono, solo questo totale abbandono
offre a me la prova che l’anima mi appartiene.
Sposa cara, quante
meraviglie posso compiere in chi ha piena fiducia in me! Non passa giorno che
Io non offra i miei splendidi doni. Il Paradiso del credente non comincia dopo
la sua morte; il Paradiso del credente incomincia sulla terra e prosegue dopo.
Se anche il corpo soffre e si purifica, non per questo viene meno la gioia del
cuore, la pace profonda dell’anima. Se anche la mente soffre assieme al cuore,
per la malizia del mondo, per le continue offese ed umiliazioni, non per questo
viene meno la gioia del cuore né la pace. Le cause delle sofferenze umane sono
moltissime; l’uomo non cerchi di spiegarsele né per sé né per ciò che accade
agli altri. Non si giudichi pieno di colpa colui che è piegato dal dolore: può
non avere colpa e soffrire molto, per un motivo che Io, Io, Dio, soltanto
conosco. Siate invece tutti persuasi che ogni dolore, ogni pena, ogni tormento,
che Io permetto, è sempre per ottenere un bene superiore, sempre per una
crescita spirituale.
Quando un dolore vi
colpisce e questo non è la conseguenza del male da voi compiuto, allora, ha un
suo profondo significato che a voi è assai difficile comprendere. Chinate il
capo, umili ed obbedienti, accettate tutto con pazienza, per mio amore, e
sappiate che la durata viene decisa da me. Non cercate di togliervi dalle
spalle una croce, che voi non avete cercato, ma che vi è stata imposta; non
cercate di farlo: finireste col vedervene addosso una ancora più pesante,
ancora più dolorosa di quella che portavate. Accettate, anime care, accettate
dalle mie mani ogni cosa con fiducia ed attendete i miei tempi. Conosco la
vostra capacità di sopportazione, conosco ogni cosa; non vi sfianco oltre le
vostre forze. Statene pur certi.
Amate creature, che
il mio Cuore ha voluto, amate creature, che Io ho creato per la felicità più
sublime, sapeste quanto è grande l’Amore che provo per voi, sapeste quanto è
sublime ed immenso! Ognuno di voi, se ci pensasse più spesso, sarebbe pieno di
gioia e di esultanza e la tristezza non sosterebbe neppure per un attimo nel
suo cuore! Non posso togliere completamente il dolore, non posso toglierlo:
ogni cosa deve aspettare il suo tempo.
Sposa amata, il
momento ormai è assai vicino, il momento ormai è quasi giunto, nel quale tutto
ciò che ti ho detto in questi anni avrà pieno compimento. Vivi ogni giorno con
la pace nel cuore, piccola mia, vivi ogni giorno con la gioia nel cuore. Attendi
sempre ogni cosa da me e non aspettare nulla dagli altri: ti basti ciò che ti
dono ogni giorno, ti basti il mio Amore. Altro non chiedere; hai già tutto.
Il percorso davanti
a voi, amici fedeli ed amorosi, è ormai breve, si è fatto breve: tutto deve
compiersi, perché questo è il tempo. Sopportate con pazienza il tormento
quotidiano, che Io permetto: non vi ho caricato di un peso insopportabile, ma
molto al di sotto delle vostre forze. Portatelo fino alla fine, senza mai
ribellarvi. A nessuno ho rivelato con esattezza quando ogni fatto avrà
compimento, non cercate di qua e di là, incuriositi, notizie speciali.
Attendete, amati,
attendete nella pace, nella gioia, nel silenzio, attendete che tutto si compia,
secondo i tempi che Io ho stabilito. Sposa cara, ti ho mostrato tante scene del
futuro, scene gioiose, scene dolorose: si riferiscono sempre alle scelte di
ciascuno. Ebbene, quello che ti ho mostrato avverrà presto: grande gioia per
chi ha creduto e si è preparato, grande esultanza per i veri figli di Dio,
docili, obbedienti, abbandonati al suo volere.
È vicina, sposa mia,
è vicina l’ora della verità: nulla che è nascosto resterà tale, nulla che è
sconosciuto resterà tale. Una grande luce, sfolgorante, proveniente da me,
rischiarerà a giorno ogni angolo della terra e non ci sarà luogo in penombra né
con poca luce: voglio, diletta sposa, che gli uomini conoscano bene ogni cosa,
che capiscano quale splendore abbia la verità e quale buio la menzogna. I
giusti splenderanno come stelle e il mondo resterà abbagliato dal loro fulgore;
ma i maliziosi, gli imbroglioni, gli ipocriti, coloro che si sono nascosti
dietro la menzogna verranno tutti smascherati!
Diletta, ecco:
spunta il nuovo, magnifico, giorno, dono sublime del mio, grande, Amore. Vivilo,
come Io desidero: accetta la mia volontà. Volgiti sempre a me, confida in me,
abbandonati a me e non temere, non tremare per nulla. Chiedi e ti sarà concesso:
quello che chiedi avrai, diletta, secondo la mia logica.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
07.03.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli amati, vengo a
voi col cuore colmo d’Amore, vengo a voi col Cuore colmo di gioia. Perché, vi
chiedete, oggi la Madre del Cielo è particolarmente gioiosa? Il motivo è presto
spiegato: vedo la grande luce avanzare sempre più verso i miei, amati, figli;
vedo il tempo del dolore e del pianto tramontare sempre più. La luce avanza e
le nubi tempestose, davanti ad essa, indietreggiano. Vedo la felicità, grande,
pura, totale, avanzare verso il santo popolo di Dio, vedo i volti illuminati,
vedo le forze del male indietreggiare sempre più. Cristo avanza nel mondo, come
stella fulgidissima; i cuori ardenti ne avvertono il fuoco, le anime belle
fremono di gioia, perché il grande giorno non deve farsi attendere ancora a
lungo. Nel cuore i miei diletti già avvertono una grande pace: viene il dolcissimo
Gesù; viene per liberare il mondo dai suoi pesi, ormai insostenibili! Vedo il
suo volto raggiante, vedo il volto, splendido, di mio Figlio, Dio e Uomo, vero
Dio e vero Uomo! L’Universo intero ne è abbagliato. L’Universo intero sussulta
di felicità.
Figli, vedo presente
il dolore, vedo il mondo gemere sotto un giogo, pesantissimo, che si è dato; questo
pesa, soprattutto, sui più miseri, sui deboli, su coloro che non sanno
difendersi. Costoro piangono, ma nessuna lacrima cade inosservata. Ecco: giunge
l’avvocato Santissimo. Ecco: viene l’amico dei miseri. Ecco: viene colui che
salva e incede nel mondo, ma il mondo ancora non se ne avvede! Solo chi ha la
luce dello Spirito sente nel silenzio profondo i suoi, meravigliosi, passi
felpati. Com’è dolce quell’incedere! Com’è soave quel profumo!
Gioite, uomini santi
della terra, gioite, giusti che seguite i precetti Divini, che tutti hanno
dimenticato! Gioite, perché Gesù è entrato nel mondo! Che bella sorpresa per
chi l’ha amato! Che splendida sorpresa per chi l’ha aspettato! Viene in punta
di piedi, viene a liberare i prigionieri, viene a consolare gli afflitti, viene
per inaugurare un’era di felicità, senza uguali, di grazia, mai goduta! Viene
il Santissimo Figlio di Dio, viene! Esultate monti, colline, esultate, campi
coltivati, perché il Re dei re incede, lentamente. I monti si abbassino per
rendere facile il cammino; le colline si spianino; i campi si coprano di fiori
deliziosi e vellutati per accogliere il Re che viene! “Quando vedremo il nostro,
adorato, Re? – si chiedono le anime, già piene di esultanza misteriosa – lo
desideriamo, lo amiamo! Con lui vogliamo vivere e gioire.”
Non tarderà a
manifestarsi a ciascuno di voi, piccoli miei. Restate fermi ai vostri posti;
non correte qui o lì per vederlo, per incontrarlo: egli sa dove siete, conosce
le vostre abitudini. Non voi dovete correre dove egli sta; egli stesso viene
con potenza e stuoli, infiniti, di schiere angeliche lo accompagnano: non viene
più nel dolore, figli amati, non viene nell’umiltà; viene nella gloria, nella
più splendida gloria.
Figlia amata, lo
vedranno prima i suoi amici, prima i più fedeli, i più amorosi, i più zelanti;
poi, sarà il turno degli altri, secondo una sapiente gradualità. In ultimo, egli
sarà visibile anche ai suoi nemici. Tutti lo vedranno, figli miei, tutti, anche
coloro che lo hanno rinnegato, tradito, offeso, come Giuda. Sì, figli miei:
tutti i Giuda del mondo presto vedranno Gesù; ma non sarà gioioso il loro
incontro, non sarà gioioso, perché egli li ha chiamati, ma non ha ottenuto
risposta, li ha abbracciati col suo Amore, ma è stato respinto, li ha invitati
alla sua, splendida, festa, ma non ha ottenuto che rifiuti ed offese.
Gesù, figli miei, si
farà vedere da tutti, proprio da tutti. Siate felici, piccoli miei. Siate
felici con me.
Vi
amo. Ti amo, figlia, cara e devota.
Maria
Santissima