Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.03.98

 

 

Eletti, amici fedeli, vengo per darvi la gioia che il mondo vi nega. Vengo per portare il Paradiso in terra e la terra nel Paradiso. Non tardo: attendetemi. Non tardo: siate pieni di speranza.

 

 

Sposa amata, il mio giorno è ormai vicino, è il grande giorno, che non solo tu, piccola, attendi, che non solo coloro che hai preso per mano attendono, ma anche Io, Io, Gesù, attendo. Se il vostro cuore mi brama, se il vostro cuore mi desidera tanto, il mio, colmo d’immenso Amore, ancora di più, molto di più. Sposa cara, che desidera colui che ama, che desidera, se non di fare completamente felice l’amato? Non vuole il suo dolore, non vuole che soffra: desidera vederlo gioire.

Amati, vedo che siete tutti nel tormento, vedo che le vostre sofferenze sono aumentate. Vi dico: beato l’uomo che soffre e pena per servirmi, beato colui che soffre grandi tribolazioni per me, Dio: ne avrà grande ricompensa! I giorni passano, i giorni volano e la mia venuta, visibile, si avvicina sempre più. Il mio Cuore la desidera, ardentemente. Il mio Cuore vuole che siate finalmente felici. Vengo per liberarvi da tutti i mali. Vengo, lo ripeto: per liberarvi da ogni schiavitù. Vengo per farvi comprendere la grandezza del mio Amore. Vengo perché capiate l’intensità del mio Amore. Nel vostro cuore già sentite la mia presenza, viva, che in questi tempi è stata sempre più percettibile; ma accanto allo spirito avete anche un corpo: non siete angeli, non vi ho voluto angeli. Voi avete, come mio dono, un corpo, un corpo sensibile che è un tutt’uno col vostro spirito. Non pensate, non pensare, sposa amata, che Io vi abbia creati così, a caso; non pensare a questo: il corpo, che Io ho voluto per voi, ha una grandissima importanza. Quando esso, a causa del peccato d’origine, si separa dall’anima, si dissolve secondo le leggi naturali, non per questo cessa di essere il vostro corpo. È dono, splendido, il vostro corpo: esso avrà la stessa sorte dell’anima. La separazione è solo provvisoria: alla fine dei tempi, sposa amata, ogni anima riprenderà il suo corpo, proprio quello che ha avuto in vita, non altro.

Amata sposa, voglio che tu comprenda sempre di più quanto è grande il mio Amore per voi; la mente umana non riesce a comprendere, se non gradualmente. L’uomo spesso ha un comportamento sbagliato col suo corpo: o l’esalta eccessivamente, considerandolo quasi un idolo da adorare, o lo disprezza tanto da non dargli che poca importanza, considerandolo quasi una cosa da disdegnare. Entrambi gli atteggiamenti sono sbagliati: il vostro corpo è legato intimamente alla vostra anima; amatelo, come si conviene, considerando la sua sorte futura legata a quella dell’anima, alla quale appartiene. Prima del peccato originale, le cose erano ben diverse: il corpo godeva di una grande armonia, godeva, gioiva accanto all’anima novella che amava Dio e lo lodava continuamente, percependone ovunque la presenza. Amata sposa, com’era felice l’esistenza allora dell’uomo, felice ed armoniosa in una realtà stupenda, voluta da me! Ho creato l’uomo per la felicità. L’ho creato libero, libero, però, assolutamente libero e gli ho spiegato ciò che doveva e poteva fare, ciò, invece, che non doveva e non poteva fare. La bella creatura, da me voluta, gioiva e godeva in un mondo di gioia e di pace. Questo era il suo destino originale: vivere nella grande felicità con me, accanto alla sposa, che Io, Io, Dio, gli avevo dato. La libertà, però, che Io gli avevo dato, implicava una scelta, scelta tra ciò che poteva fare e ciò che non gli era lecito fare. L’uomo, sin da allora, non fu obbediente: un nemico astuto lo tentò, ma egli cadde e disobbedì.

Sposa amata, sposa cara, l’uomo da allora tende sempre alla disobbedienza; perse allora la grande felicità, nella quale l’avevo posto; rischia anche ora di perdere il destino di felicità, al quale l’ho preparato.

Tu mi dici: “Mio, adorato, Gesù, molti uomini d’oggi non capiscono bene le cose, non colgono bene il senso della loro vita: sono stravolti da una realtà che li distoglie sempre più da te, Altissimo Dio, meraviglioso e Santo.”

Sposa cara, Io parlo nel cuore di ogni uomo della terra, Io parlo a ciascuno, non solo a chi mi ha conosciuto ed è stato consacrato a me col Battesimo. Parlo anche agli altri, sposa cara: Io sono Dio di tutti, sono l’unico Dio e altri non ce n’è, al di fuori di me. Quando l’uomo s’inginocchia e prega, quando l’uomo si volge col suo cuore all’essere che ama, senza ben conoscere, egli si rivolge sempre a me; mi chiama con un nome o con un altro, m’immagina in un modo o in un altro, ma sempre a me tende, sempre a me, unico Dio. Ogni uomo sente in sé, perché Io così voglio, di avere un grande destino, ogni uomo ha in sé un’intuizione di eternità.

Sposa cara, ricordi i tuoi pensieri allorché, piccola ancora, ti sentivi gioiosa nel profondo, gioiosa, per il dono della vita, gioiosa, perché sentivi in te che questa vita, che Io ti avevo donato, non era cosa da poco, ma dono meraviglioso che sempre sarebbe durato? Questa intuizione ti rese subito felice, creò in te una misteriosa e profonda felicità che non andò mai via, neppure quando la vita si presentò con le sue nubi tempestose. Docile ed obbediente, seguisti il mio insegnamento, la mia guida. Io, Io, Gesù, senza che tu bene proprio capissi, ti presi per mano, ti condussi sul mio sentiero, ti riempii di felicità, ti aiutai a superare gli ostacoli, ti strinsi stretta a me, quando le spine si presentavano troppo dolorose. Ti rivelai nel cuore tanti segreti; parlai con tenerezza infinita al tuo cuore, così, come fa un padre con la figlia, tanto amata.

Perché, piccola mia, non perdesti mai la grande gioia di vivere, anche se non mancò certo il travaglio della vita? Perché, diletta, ti sei lasciata stringere al mio Cuore, guidare dal mio Amore, condurre nella mia luce. Diletta, bisogna essere docili e non ribelli, docili alla mia parola che parla, parla, continuamente, al cuore di ogni uomo. Come Padre amoroso parlo; come Padre, pieno di tenerezza infinita, parlo; come Padre, che ha un meraviglioso progetto per ognuno, parlo: se il figlio ascolta la mia voce, se il figlio mi presta attenzione, Io, Io, Dio, lo guido dolcemente e gli faccio conoscere tutto.

Amata, chi non capisce è perché non vuole capire, è ribelle nel suo cuore, vuole procedere a modo suo, accecato dalla superbia e dall’orgoglio. L’uomo, umile davanti a me, può godere subito le mie delizie.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.03.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, Gesù è il vostro, grande, amico: se egli è con voi, chi può essere contro di voi? Sia lieto il vostro cuore e non impaurito. Chi ha Dio nel cuore può procedere sereno, perché la potenza è in lui, la Sapienza cammina con lui. Amati, il mondo tornerà a Dio: lo Spirito agisce nel nascondimento; lo Spirito ispira la Chiesa. Fidatevi dell’azione dello Spirito che vuole rinnovare ogni cosa.

Un nemico terribile ha agito in questi tempi, ed ha distolto l’uomo dal suo Creatore, dal suo Salvatore, ha sviato le menti, ha reso gelidi i cuori. Dio, però, non vuole la rovina dei suoi figli, non vuole che essi si perdano. Dio è un Padre amorosissimo che ora desidera che tutti i figli tornino a lui. Li ha lasciati liberi nella scelta. Essi hanno provato quanto è dolorosa la vita senza di lui: molti hanno lasciato la casa paterna, molti se ne sono andati lontano, ma hanno trovato solo delusione e tormento.

Ecco: hanno capito, come il figliol prodigo, com’è dolce la casa del Padre e com’è amara la vita lontano da lui. Il mondo dà solo lacrime e tormento, il mondo delude, il mondo non ama, il mondo inganna e tradisce; Dio è gioia e consolazione, Dio è Amore immenso che mai può ingannare, mai può tradire. Quanti figli, che sono lontani, alla luce dei grandi fatti, capiranno questa, splendida, verità! Penseranno con nostalgia alla casa accogliente e lieta del Padre, illuminata dalla sua luce, scaldata dal suo Amore, piena della sua tenerezza! Vedranno, figli cari, vedranno la loro miseria, constateranno la misera condizione della loro vita meschina. Non gemete, amati figli, per la situazione attuale di molti: torneranno, torneranno costoro, subito; metteranno le ali ai piedi, vi dico, allorché Dio Altissimo scoprirà tanti inganni nascosti, renderà palese la menzogna nascosta, renderà più sottile il velo che copre gli occhi dei popoli.

Sì, state certi: Dio compirà le più grandi meraviglie per salvare il suo popolo e metterlo in salvo. Chi capirà in tempo vedrà sorgere il giorno della salvezza. Chi tornerà in tempo alla casa verrà sostenuto ed aiutato dai fedeli servitori di Dio e poi verrà accolto con gioia dal Padre amoroso che farà una gran festa per lui e lo rimetterà al suo posto d’onore.

Figli cari, non fate come il fratello del figliol prodigo, non dite, come lui: “Perché questi devono essere accolti in tal modo, dopo aver commesso tanti errori? Perché fare una grande festa per costoro che non la meritano?” Non dite questo, figli amati! Dio è un Padre amoroso che non si compiace della rovina dei suoi figli, ma li vuole salvare tutti, li vuole attirare a sé per renderli felici! Siate generosi e misericordiosi come generoso è il Padre e misericordioso! A voi, figli amati, nulla sarà tolto, nulla sottratto; avrete tutto ciò che avete meritato, avrete la più grande ricchezza, una parte di essa la state godendo già da ora. Essi hanno, invece, tormenti e sofferenze, grande tormento e terribili sofferenze, perché non hanno capito l’Amore di un Padre, splendido. Voi non potete immaginare quanto soffrano costoro. Voi non potete immaginare quanto sia piena di angoscia e di tormento la loro vita in questo momento e lo sarà ancora fino al momento nel quale prenderanno la grande decisione, spinti dai fatti, grandiosi e decisivi, che accadranno.

Figli, le vostre preghiere stanno per essere esaudite: torneranno, torneranno molti fratelli, feriti e percossi dalla vita che hanno scelto; ma voi, assieme al Padre, siate pronti ad accoglierli, a medicare le loro ferite, a fare festa, assieme a loro! Figli, figli amati, Io sarò assieme a voi e a loro. Vi amo. Ti amo, figlia amata. Vivete nella letizia e nella pace del cuore.

 

                                                                                              Maria Santissima