Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
19.03.98
Eletti, amici
cari, siate saldi nel bene, resistete alle forze del male. Il mio Amore vi
sostiene. Il mio Amore vi renderà felici.
Sposa amata, un
nuovo, grande, giorno di grazia si alza per te e per molti: vivilo, secondo il
mio volere, vivetelo, secondo la mia volontà. Piccoli sacrifici vi chiedo,
minimi sacrifici per darvi, al momento stabilito, un grande premio. Venite a me
con gioia. La strada che state percorrendo è luminosa; dovete solo giungere al
traguardo e il traguardo, ormai, è vicino. Chi pensa di dover ancora camminare
a lungo si sbaglia; c’è un velo spesso che nasconde la visione della meta, ma
essa è ormai lì, a poca distanza da voi.
Amata sposa, il mio
Cuore amoroso nasconde agli uomini ciò che a loro potrebbe far male; in questo
tempo, conclusivo, però è bene che tutti capiscano dai segni che molte cose
stanno per cambiare, che tutto deve mutare, tutto, per mia volontà.
Sposa cara, i segni
presenti sono molto loquaci, i segni evidenti parlano un linguaggio universale,
un linguaggio, che tutti possono capire. Ogni giorno dà un ammonimento nuovo,
ogni giorno si accende un’altra luce nel fitto buio che avvolge ancora le
nazioni. Parlo con chiarezza, perché voglio che tutti sentano e capiscano, che
ognuno dica: “Quello che è capitato lì può accadere qui, vicino a me.
Sicuramente, il cerchio si stringerà per tutti: devo subito riflettere sulla
mia vita; voglio e devo mettere ordine alla mia vita.”
Guai, mia diletta,
guai alle vite disordinate, guai alle vite insensate! Guai a chi lascia passare
questo tempo preziosissimo, senza coglierne il significato! Guai agli stolti di
questo momento! Guai a chi continua a perseverare nel male e nella
disobbedienza! Le mie creature predilette languono in tutta la terra, languono
ed offrono a me ogni giorno i loro sospiri e le loro lacrime.
Guai, sposa cara,
guai a chi fa soffrire, a chi impone tormento ad un innocente! Guai, se
persevera in questo suo, terribile, errore! Non sono insensibile al dolore
degli innocenti: i loro gemiti colpiscono il mio Cuore. Non se la caverà con
poco l’ingannatore, non passerà, senza inciampo: il male, solo pensato e non
ancora compiuto, ricade su colui che l’ha architettato. Quanti, sposa amata,
sono coloro che compiono il male e s’illudono di non essere mai puniti! Quanti
proseguono nel grave peccato e non vogliono pensare a niente! Quanti, sposa
amata, agiscono giorno dopo giorno contro me e contro il fratello che hanno
vicino! Costoro procedono baldanzosi e sicuri di sé, costoro procedono senza
fermarsi un attimo a riflettere e meditare sulla loro condizione. Quanto dolore
provocano questi ribelli, quanto dolore a me ed al loro prossimo! Una nuvola di
tenebra li avvolge ed essi pensano di procedere nella luce.
Ecco chi deve temere
il futuro, ecco chi dovrebbe tremare, al pensiero di ciò che accadrà: questi,
sposa cara, questi insensati che seminano scontento e dolore, pene e tormento,
ignorando il comandamento, il grande e sublime comandamento dell’Amore, che Io,
Io, Gesù, ho dato all’uomo!
Figli del mondo,
ognuno viva questi giorni come se il suo giudizio fosse assai vicino; ognuno
viva come se il suo ultimo istante di vita fosse ormai giunto; ognuno cammini
guardando il Cielo e non la terra. Distogliete, uomini del mondo, distogliete
gli occhi dalla terra e mettete ali possenti, ali che vi possano sostenere per
un lungo volo; non strisciate, come bestie immonde, non strisciate sul vostro
ventre! Chi guarda il Cielo cerca le cose del Cielo; chi guarda la terra
diviene schiavo dei beni vani e del suo ventre che esige sempre di più.
Vedo molte larve che
prima erano uomini, vedo dei bruti, dall’aspetto immondo che tali sono
diventati per opera del loro peccato. Ho creato il genere umano perché godesse
con me, l’ho creato per condividere con ciascuno la mia, infinita, felicità. In
me ogni ricchezza è infinita ed ho voluto che la mia creatura prediletta ne
facesse parte. Nessun uomo è stato creato per strisciare, come verme immondo,
tutti, invece, per volare in alto, sempre più in alto, fino alle vette più
sublimi della conoscenza e della felicità. Non può volare; però, non può volare
chi non ha ali, non può volare, può solo procedere con lentezza chi non ne è
munito.
Sposa cara,
rallegrati e gioisci, perché questo è il tempo dell’allegrezza: i segreti,
ancora da rivelare, nascondono sorprese splendide, che l’Umanità neppure può
immaginare lontanamente.
Ho grandi progetti,
ho grandi progetti di gioia infinita, di felicità, mai vissuta, di pace
universale; chi mi ha obbedito, chi ha seguito con amore le mie Leggi, le ha
rispettate e le ha applicate alla sua vita entra, a pieno merito, nel segreto
di felicità infinita, che dono ai miei fedeli. Ci sono
anche segreti
dolorosi da rivelare, quelli che fanno oggi tanta paura; questi, però, sono per
coloro che questo hanno procurato per sé, questo hanno cercato, questo deciso e
voluto.
I miei strumenti, al
mio ordine, si muoveranno, insieme, a rivelare i segreti che a lungo sono stati
nascosti: godranno i giusti, godranno i buoni, esulteranno i miei amici,
fedeli; ma i malvagi resteranno colpiti e pensosi, rivedranno il loro passato,
penseranno agli inganni ed ai tradimenti. Ciascuno avrà davanti a sé le
sequenze della sua vita sbagliata.
Sposa cara, questo è
l’ultimo dono che farò ai miseri che mi hanno ingannato e tradito, questo
l’ultimo dono. Sono Dio Amore, sposa cara, sono Dio bontà: prima di condannare,
voglio offrire a ciascuno l’opportunità di ravvedersi. Chi lo farà, chi lo farà
e tornerà a me con cuore contrito avrà il perdono. Le preghiere delle anime
belle aiuteranno l’Umanità intera. Si creda in me. Si torni a me. Si faccia
penitenza in questo tempo di penitenza: questo è il gran tempo, da utilizzare
in ogni suo attimo.
Sposa amata, resta
in me. Non gemere, per le piccole pene, che ti chiedo: la preghiera, unita alla
sofferenza, è una forza poderosa. Prosegui e sii nella pace.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
19.03.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli amati, anche
oggi Gesù mi concede di stare con voi, di parlarvi come Madre amorosa che vuole
guidare i figli alla santità. Questo desidero, piccoli miei, questo desidero:
che ognuno di voi sia santo, felice accanto a Gesù. Voi appartenete al popolo
scelto, voi siete coloro che devono guidare gli altri popoli. Il primo popolo
scelto fu quello degli ebrei, il popolo eletto che doveva essere guida e
lucerna per gli altri; ora il popolo, che Gesù ha voluto con la più grande
missione, è proprio quello dei cristiani cattolici.
Avete, figli cari,
un meraviglioso compito, un compito impegnativo e grande. Ciascuno di voi lo
assolva bene: questo è un momento assai importante per voi. Il mondo è divenuto
pagano; ma lo Spirito Santo vuole risvegliare la fede nell’unico Dio, vuole che
il mondo creda e si salvi, vuole che creda e passi da una vita tribolata ed
infelice ad una vita gioiosa e piena di bellezza. Quale ruolo, quindi, avete
voi, voi, amati figli? Quale ruolo, se non quello di testimoniare ogni giorno
con la vita che appartenete a Gesù?
Vi ho detto che in
questo momento, così importante, è necessario testimoniare proprio con le
opere, più che con le parole. Sentite ovunque pronunciare valanghe di parole:
gli uomini d’oggi non conoscono più il silenzio. Ma non sempre la vita
corrisponde alle parole, che vengono dette: si dice con le labbra: “Gesù, ti
voglio bene”, si leggono lunghe preghiere, orazioni dopo orazioni ma, poi,
quando è il momento di testimoniare con la vita, allora, allora, non si
risponde coerentemente.
Figli amati, sono
molti coloro che hanno lo sguardo rivolto a voi, sono molti che osservano
quello che fate: il vostro comportamento può servire da sprono, da incitamento,
da scintilla, della quale lo Spirito si serve per dare esempio concreto ad
un’anima ancora nel dubbio. Amati figli, Gesù vi ha fatto suoi strumenti: siate
docili, disponibili, siate pronti a fare ciò che vi chiede, tutto ciò che vi
chiede. Siete i suoi, nuovi, discepoli: egli vi riempie del suo Spirito, vi
riempie del suo Spirito perché andiate nel mondo e portiate frutto ed il vostro
frutto si veda. Figli, qualcuno di voi si è fatto pensieroso in questo tempo;
dice tra sé: “Se mi espongo troppo in questo mondo pagano di ribelli, rischio
molto. Sarebbe molto meglio stare nell’ombra per non subire vessazioni.” Gesù
stesso, in alcuni casi, vi suggerisce la prudenza; in altri, però, vuole la
testimonianza piena. Non preoccupatevi, figli cari, non preoccupatevi di ciò
che dovete dire o fare: lo Spirito vi guiderà e farete e direte esattamente ciò
che serve dire e fare. Non abbiate paura, nel portare avanti la vostra
missione, non abbiate alcuna paura, perché chi opera per Dio viene condotto da
lui.
Con dolore vedo
molti figli che, pur professandosi cristiani, si nascondono per non
compromettersi, hanno vergogna di palesare, apertamente, la propria fede. A
questi figli voglio dire: amati, siate sempre orgogliosi di essere di Gesù; se
voi vi vergognate di lui, anch’egli si vergognerà di voi davanti al Padre! Non
abbiate mai paura, quando dovete dare testimonianza, non abbiate paura, perché
la forza non vi viene da potenza umana, ma da potenza Divina. Grandi cose
farete, figli, se seguirete la via che Dio vi indica. Non voi, però, operate,
ma egli in voi.
Oggi, ancora,
v’invito alla preghiera continua, fervida, profonda. Vedo con gioia alcuni
figli accostarsi molto spesso ai Sacramenti, rafforzandosi sempre di più. Fate
buona scorta, fate come le formichine che nell’estate si preparano tanto cibo
per il lungo inverno. Questo è ancora un tempo di grazia, è un grandissimo
tempo di grazia; l’inverno è ormai arrivato, non quello meteorologico, ma
quello dello spirito. Chi ha buona scorta non patirà, attingerà a quelle
risorse; ma chi non si troverà nulla da parte languirà, languirà, miseramente.
Pregate. Pregate e
supplicate perché l’inverno sia cortissimo, perché il suo rigore sia abbreviato
ed attenuato. Io prego con voi e vi benedico.
Maria
Santissima