Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
21.03.98
Eletti, amici
cari, restatemi fedeli, testimoniatemi con coraggio; se qualcuno si vergogna di
me, anche Io mi vergognerò di lui davanti al Padre. Questo è tempo di coraggiosa
testimonianza: dimostrate con la vostra vita di appartenermi.
Sposa amata, ecco
davanti a te un mondo che mi ha girato le spalle e che continua a girarmi le
spalle. Ecco davanti a te un mondo che pecca gravemente e non vuole riconoscere
il suo errore, ma persevera nel male. Ho permesso che tutto ciò accadesse
affinché l’uomo capisse che il peccato è contro se stesso e che le mie Leggi
sono Leggi d’Amore che tutelano la creatura umana.
Amata, per te le mie
Leggi sono gioia, lievi da seguire, sono guida luminosa che conduce alla pace
profonda del cuore. Questo dovrebbe accadere per ogni uomo della terra che le
ha incise nel suo cuore e che non deve che guardare in esso, scrutare in esso e
seguire la strada che Io ho tracciato.
Amata, Io, Io, Gesù,
soffro con ogni uomo che soffre, gemo con ogni uomo che geme; ora il genere
umano sta attraversando un periodo assai doloroso: la grande disobbedienza, la
grande ribellione ha provocato un oceano di male, un oceano di dolore che fa
gemere la terra. Un pianto continuo, un lamento continuo si alza da essa verso
di me. Mi si chiede il perché di tanto male, il perché di tanta sofferenza, il
perché di tale tormento. Non manca, sposa amata, chi attribuisce a me la colpa
di ogni malanno e mi gira le spalle, rifiutando il mio aiuto.
Mia piccola, sento
le tue parole ogni giorno, parole di dedizione ed abbandono; mi dici: “Gesù adorato, opera sempre su di me, secondo
la tua volontà; fa’ di me quello che desideri. Adorato, talora chiedi
l’assenso, talora operi, senza interpellare la creatura. Ebbene, Dio, Signore
della mia vita, a me non chiedere mai nulla: opera secondo la tua Sapienza,
secondo il tuo volere, secondo la tua logica! Sia fatta sempre e soltanto la
tua volontà; la mia, fa’ che sia sempre conforme, perfettamente conforme a quella tua.”
Sposa fedele, l’uomo,
che si è abbandonato a me, deve fidarsi di me e fidarsi significa accettare il
mio progetto, fatto secondo un fine sempre felice. Amata, chi compie il male,
ribellandosi alle mie Leggi, dà, è vero, un grande dolore a me, ma nuoce
soprattutto a se stesso; se questo non lo comprende subito, perché il male ha
anche una sua attrattiva, lo comprende dopo, quando ne paga tutte le
conseguenze. Il male, che c’è oggi, conduce con sé un tormento profondo che
dilaga dovunque. Perché questo finisca occorre che ogni uomo ritorni a me,
subito, senza indugio, ritorni a me con la mente, col cuore, con tutta l’anima.
Prometto al mondo un futuro splendido; per ogni uomo c’è un progetto, sublime,
d’Amore, progetto che può venire realizzato soltanto, però, con la sua collaborazione.
Il mio Vicario in
terra sta facendo il giro del mondo, portando il mio messaggio d’Amore. Lo
ascoltino gli uomini, lo ascoltino tutti i popoli e le nazioni: non parla un
uomo, parla Dio a tutti.
Si emendino dai loro
errori, correggano le vie sbagliate ed Io cancellerò ogni castigo e darò la mia
benedizione a tutta la terra.
Amata, ora ti mostro
una scena, significativa: vedi la nuova terra, vedi la nuova realtà come
potrebbe essere, se gli uomini subito mi obbedissero. Guarda intorno che
bellezza, che armonia, che serenità sui volti degli uomini! Una natura
incantevole accoglie un popolo felice, un unico popolo, fatto di tanti popoli.
Vieni! Vieni in questo luogo, beato: come puoi sentire, si parla un’unica
lingua e tutti si comprendono. Come puoi vedere dai volti e dal colore della
pelle, le razze sono diverse, ma il linguaggio è lo stesso; il Dio, che adorano
e lodano, sono Io, Io, l’unico che ha abbracciato l’intero genere umano. Questo
accadrebbe nel giro di pochissimo tempo, se gli uomini subito obbedissero, se
lasciassero la loro cattiva condotta e si gettassero, pentiti, ai miei piedi. Io,
Io, Gesù, li perdonerei subito e non mi ricorderei più del passato.
Il mondo può
salvarsi, se vuole farlo, ma deve cambiare subito, deve affrettarsi, prima del
grande segnale che determinerà la fine di un’era. Come Padre amoroso, sto
seguendo le mie creature, sto chiamandole a me, perché la grande casa è ormai
ultimata, anche l’ultima pietra è stata posta.
Per ogni figlio è
pronto un posto di grande agio: deve solo affrettarsi ad occuparlo. Il mio
messaggio è giunto, ormai, ad ogni cuore e attende rapida risposta. Guarda,
piccola mia, qual è la risposta di molti al mio invito: invece di percorrere la
strada che Io ho indicato, vanno a gruppi, assai numerosi, assai lontano dal
luogo indicato, chi devia a destra, chi a sinistra. La mia porta è aperta; ma nessuno
la cerca! Ecco, sposa cara, la mia, grande, pena nel vedere questo, continuo,
rifiuto: tra poco, come sai, questa porta sarà chiusa e chi non ha voluto
entrare prima non potrà più farlo dopo, troverà chiuso e busserà, busserà,
senza ottenere alcuna risposta!
Vedo sul tuo volto
una grande tristezza: gli uomini di questo fine millennio sono ancora più
ribelli di quelli del passato; non capiscono, perché non vogliono comprendere,
non vedono, perché da sé si sono bendati gli occhi. La porta della grande felicità
è aperta per tutti; ma pochi, come vedi, l’hanno compreso.
Lo Spirito Santo
chiama ad entrare: pregate, pregate tutti insieme, fedeli, pregate, fedeli
amici, affinché il mondo creda, creda subito e si salvi! Voglio mostrare il mio
volto amoroso, voglio offrire la mia tenerezza. Chi la desidera l’avrà.
Sposa amata, ti
offro questo nuovo, grande, giorno. Vivilo in me, con me, operando per me.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli eletti degli ultimi tempi
21.03.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli cari, figli
amati, Gesù mi permette anche oggi di venire da voi tramite questo strumento. Beneditelo
e ringraziatelo in ogni istante, perché grande è la grazia che vi concede,
gratuitamente, non, figli, per i vostri meriti, ma per la sua infinita bontà. Egli,
il Buon Pastore, è venuto a cercare tutte le sue pecorine e le ha trovate. Ognuna
aveva una piaga profonda da guarire, ognuna era piena di dolore e di
smarrimento; egli si è preso cura di tutte e sta guarendo le piaghe; con grande
Amore lo sta facendo, piegandosi su ciascuno di voi.
Gesù ha mandato me
nel mondo per salvare il mondo, per indicare ad ogni uomo la via della salvezza;
ha mandato la Madre incontro ai figli per convincerli a tornare alla casa
paterna. Gesù vuole il risveglio delle coscienze ed ha mandato la Madre sua
come ultima ancora di salvezza.
Figli amati, sono
tra voi da anni, parlo ogni giorno al vostro cuore, perché ci sono figli
lontani che devono tornare alla casa del Padre; vi sono figli smarriti che
hanno bisogno di sentire la voce soave di una Madre amorosa; ci sono figli in
cammino che, però, procedono con troppa lentezza: devono affrettarsi; ci sono,
infine, figli già arrivati, ma, ormai sfiancati dalla spossatezza, rischiano di
crollare per via. Ecco il compito della Madre: richiamare, continuamente, i
lontani e mostrare loro la grande miseria, nella quale sono caduti. Il compito
è di far affrettare quelli in cammino che indugiano per via e rischiano di non
arrivare mai; compito ancora è di sostenere quelli, già arrivati, che vedono
già profilarsi la casa, stupenda, del Padre, vedono già la sua, splendida, figura,
ma le forze stanno cedendo, perché l’ultimo tratto di strada è assai ripido e
la stanchezza è grande.
Figli cari, dico ai
figli, ancora smarriti e lontani: correte, lasciate tutto, correte, non
giratevi neppure indietro per un attimo; mettete le ali ai piedi, perché il
tempo non c’è! Dico la stessa cosa a quelli che procedono con troppa lentezza:
correte, correte, figli amati, non fate soste, non vi riposate per strada. Quando
sarete giunti a destinazione, allora, allora vi riposerete, troverete solo
allora il vero ristoro; ogni istante di vita è dono da non perdere. Dico, poi,
ai figli già sotto la casa paterna, ma tanto spossati da non riuscire a fare
gli ultimi passi: coraggio, coraggio, siete arrivati, siete giunti, siete già a
casa! Guardate me, seguite me: vi precedo e v’infondo energie.
Figli amati, un
grande, meraviglioso, dono c’è per tutti quelli che entreranno in tempo nella
casa del Padre, un dono, tanto splendido, che nessuno di voi può neppure
immaginare; è un unico dono, fatto di tantissimi doni che vi renderanno felici
per sempre.
Gesù sta
attraversando la terra in lungo ed in largo, sta attraversando la terra perché
il mondo si converta, perché si converta e goda presto le sue delizie. Il mio,
amato, figlio è in cammino, è diretto verso una terra piena di dolore e di
miseria: va a portare la consolazione di Gesù, la parola di Gesù, l’Amore di
Gesù. Ecco il mio, amato, figlio tra i più poveri della terra a parlare ai
cuori di pietra perché si aprano alla luce di Cristo!
Figli amati, ogni
volta che l’angelo bianco intraprende un viaggio, accompagnatelo con le vostre
preghiere; unite i vostri cuori e le vostre menti e pregate, pregate e chiedete
a Gesù il buon esito della missione. Io sono accanto a lui e lo accompagno
passo dopo passo, lo sostengo e lo conforto lungo il cammino. Ascoltate le sue
parole e sostenetelo con l’orazione continua: vedrete i grandi risultati che lo
Spirito otterrà! Non cedete alla stanchezza: questo è il momento di pregare,
intensamente. La preghiera sia profonda e alla fine, alla fine vedrete che il
mio Cuore Immacolato trionferà.
Pregate! Pregate! Pregate:
chiedete la pace del mondo, chiedete la conversione di tutti i peccatori! Gettatevi
ai piedi della Croce e supplicate! Io sono in mezzo a voi.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima