Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli eletti degli ultimi tempi
23.03.98
Eletti, amici
cari, ognuno di voi sta per essere chiamato; ognuno di voi si rallegri e sia
pronto nel suo cuore a rispondere, subito. L’attesa sarà breve e chi ha
sofferto con me, chi ha patito per me godrà, felice, nella mia gloria.
Sposa cara, vi
conosco ad uno ad uno; ogni piega del vostro cuore mi è nota, ogni pensiero
della vostra mente scruto: Io, Io, Dio, vi ho creati, Io, Io, Dio, vi ho dato
la vita. Vi ho voluti per me ed a me siete venuti. Vi ho chiamati e siete stati
obbedienti al mio richiamo. Siete il mio popolo scelto e su di voi regnerò come
il più grande Re: nessuno più soffrirà, perché giustizia e pace dimoreranno
ovunque. Il vostro transito nella nuova terra, promessa, sarà assai più
splendido di quello degli Israeliti; la terra che, darò, sarà completamente
rinnovata dal mio Amore e il passato, il passato, sposa amata, non si ricorderà
più. La preghiera delle anime belle, le preghiere dei fedeli, che a me si sono
offerti totalmente, salveranno il mondo.
Una piccola fiaccola
può produrre un enorme incendio. Ebbene, voi siete le piccole fiaccole, che Io,
Io, Gesù, ho acceso, e col vostro fuoco state incendiando il mondo. Voglio
cambiare ogni cosa, voglio che la gioia ritorni sulla terra, voglio che la pace
torni tra i popoli. Questo voglio e questo sarà, sposa amata. Chi si assocerà
al mio progetto godrà, infinitamente, con me.
Piccola mia, voi vi
siete associati a me e collaborate, dandomi ogni giorno ciò che vi chiedo: se
vi affido un compito, lo assolvete; se un sacrificio, lo fate; se vi chiedo una
mortificazione, non me la negate. Ecco il figlio obbediente che risponde sempre
con sollecitudine al Padre e sul quale il Padre può contare! Sì, amati, Io, Io,
Gesù, sono Dio e chi vede me vede il Padre, chi sente me sente il Padre. Voi mi
siete figli e per ciascuno di voi ho un sublime progetto; proprio per i figli
obbedienti questo progetto avrà piena realizzazione.
Pensa, sposa amata,
ad un padre che ha tanti figli, che ha un gran numero di figli: egli,
certamente, per realizzare qualunque suo piano conta su di essi e ad ognuno
affida un compito differente: chi deve fare una cosa, chi ne deve compiere
un’altra. Se tutti i figli sono docili ed obbedienti, il suo piano viene
realizzato subito e completato nel migliore dei modi; se, invece, alcuni figli
si ribellano e non obbediscono, allora, la piena realizzazione tarda, perché i
figli obbedienti devono fare anche quello che gli altri non hanno voluto
compiere. Quando poi il progetto sarà ultimato, sia i figli docili che quelli
ribelli vedranno la magnificenza di questo piano; ma che dovrà fare il padre:
premierà i docili ed anche i ribelli, darà a chi si è tanto sacrificato la
stessa cosa che offrirà a chi, invece, ha ritardato la realizzazione?
Se fosse dipeso dai
ribelli, mai il processo si sarebbe compiuto; ora che, invece, è concluso essi
vorrebbero la stessa parte di quelli che hanno cooperato. Dimmi, sposa amata:
che deve fare il padre? Dare agli uni ed agli altri la stessa parte? Sarebbe
grave ingiustizia; quindi, il padre darà tutto a coloro che hanno collaborato:
avranno il più grande premio. Per gli altri il destino sarà diverso.
Diletta, il mio,
sublime, progetto sta per concludersi, è un progetto che include ogni uomo
della terra. Pensa ad un grandioso mosaico, formato da miliardi di tessere:
ogni tessera è rappresentata da un uomo della terra; ad ognuno viene assegnato
un posto ben determinato. Nessuno sa quale esattamente sarà il posto, se al
centro o alla periferia; solo l’artista ha in mente l’insieme, perché lo ha
disegnato nella sua mente, prima di procedere.
Sto mettendo ogni
tessera al suo posto: il mosaico apparirà in tutta la sua bellezza, in tutto il
suo splendore. Vedrete, piccoli miei, vedrete che meraviglia! Vedrete che
incanto! Tutti ne resteranno stupiti ed estasiati: mai si era vista opera tanto
splendida dall’origine della storia! Nel momento nel quale tanta bellezza
comparirà davanti allo sguardo umano, certo, tutti daranno il loro assenso per
vivere questa nuova, splendida, realtà. Sposa amata, quello sarà però un
momento di grande delusione per i molti che non hanno voluto comprendere, per i
molti che non hanno voluto cooperare in tempo: vedranno, sposa diletta,
vedranno le meraviglie del mio Amore folle per l’Umanità, vedranno, sposa cara,
ciò che era nascosto, paleserò ciò che per secoli e millenni era rimasto
nascosto! Ma che merito c’è a credere a ciò che è davanti agli occhi, visibile
e tangibile? Nessun merito! Crederanno allora in molti, crederanno allora
tutti; ma sarà beato solo chi ha creduto, senza vedere, chi si è affidato a me,
senza conoscermi. Beato chi mi ha amato, anche senza poter contemplare,
pienamente, le mie meraviglie!
Sposa amata, quello
sarà il momento della grande felicità e della grande pena: felicità per chi ha
creduto in tempo ed ha cooperato per la realizzazione piena di quelle
meraviglie; pena profonda per chi ripercorrerà con la mente e col cuore il
tragitto fatto, le occasioni perdute, le molte chiamate, alle quali non ha dato
risposta.
Amata sposa, gli
occhi degli uomini vedranno le più grandi meraviglie compiersi proprio in
questo tempo: così ha deciso il mio Amore. La Madre Santissima mi è accanto.
Ella è la prima cooperatrice e sorride, felice, al pensiero della grande
felicità che toccherà a quei figli, che ella tanto ama. Ella è sempre vicina a
me; soffre con ogni figlio che soffre, piange con ogni figlio che è nel dolore.
Le sue mani sono sempre giunte in preghiera, in supplica affinché l’era del
grande dolore cessi e quella della grande felicità sorga.
Madre dolcissima,
giglio puro, le tue braccia amorose mi hanno stretto da bambino, mi hanno reso
felice, mi hanno accolto con infinita tenerezza! Madre meravigliosa, ti concedo
di stringere allo stesso modo molti tuoi figli, quelli che ai piedi della Croce
ti ho affidati; Io li accarezzerò tra le tue braccia e nessuna lacrima di
sangue solcherà più il tuo viso.
Vivete nella gioia,
piccoli miei: l’attesa, come già vi ho detto, sarà assai breve e la felicità
infinita, per intensità e per durata. Ti offro questo, nuovo, giorno, amata
sposa; vivilo con me, insieme a me, nel mio Cuore.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli eletti degli ultimi tempi
23.03.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli amati, questo
grande tempo vi porta alla nuova era, della quale voi già vedete l’alba.
Molti però in quest’alba
non sono entrati, perché, pur vedendo la luce, preferiscono il buio. Questi
figli sono la mia, grande, pena! Chi capisce e persevera nel male dimostra
grande malizia; chi capisce e persevera nell’errore ha colpa maggiore di chi
procede senza ben comprendere.
Gesù, nel giudizio,
terrà conto di tutto, figli cari! Gesù vede ogni cosa con massima perfezione.
Figli miei, anche
questo gran tempo penitenziale volge al termine: giorno dopo giorno si
esaurisce il tempo di grazia concesso.
Guardo il risultato,
guardo ciò che è avvenuto degli immensi doni elargiti da mio Figlio: i
risultati sono assai modesti; gli uomini non si sanno privare di nulla e pochi
hanno fatto sacrifici, pochi hanno donato qualche cosa a Gesù! È consumato
anche questo momento assai propizio e molti figli sono tali e quali: non c’è
contrizione nel cuore, non c’è pentimento!
Ricordate i
niniviti: alla predicazione di Giona, essi si convertirono, fecero penitenza
dal più grande al più piccolo, credendo a Giona che parlava per conto di Dio;
essi furono risparmiati ed ebbero in dono la misericordia Divina. Non fu così
per Sodoma e Gomorra, non fu così per quelli di Noè: essi anche, figli cari,
furono avvertiti, essi pure furono beneficati con grazie infinite; ma non
credettero, non si pentirono, non cambiarono e perirono tutti! Si salvò solo un
piccolissimo resto.
Anime belle, figli,
tanto amati, pregate e supplicate Dio affinché egli offra ancora i suoi doni al
mondo, affinché abbia pietà del mondo e non usi la sua grande e perfetta giustizia.
Anime belle, tutte donate a Dio, sia preghiera la vostra vita, sia offerta
continua. Il mondo vi umilia, vi emargina, vi tormenta; Gesù, prima di voi, ha
subito la stessa sorte. Egli ha vinto il mondo e voi, che siete suoi, con lui
vincerete il mondo, vi salverete e con voi verranno coloro che hanno seguito il
vostro esempio. Pregate per coloro che non vogliono comprendere, pregate ed
offrite sacrifici, pregate, senza sosta, perché, come accadde in precedenza,
anche essi non abbiano a subire la stessa sorte.
Anche in questo
giorno sono venuta da voi piena d’Amore. Gesù me l’ha concesso: Gesù vi ama,
immensamente, e vuole che vi stia vicino per rincuorarvi e ridonarvi vigore e
forza, vuole che consoli i miei, amati, figli e li accarezzi soavemente per
lenire il loro dolore, per consolarli dalle aspre fatiche, per mostrare ad essi
la tenerezza Divina.
Ho accompagnato
l’angelo bianco nel suo viaggio. Gli sono stata vicino ed ho benedetto quelle
folle di miseri che hanno chiesto il mio aiuto; le ho benedette attraverso la
sua benedizione. Li ho guardati bene nel volto: molti hanno grandi segni di
sofferenza. Il mio sguardo si è posato sul mio Gesù, fermo in mezzo a loro. I
nostri occhi si sono incontrati; Gesù ha capito il mio dire, silenzioso. Le
parole sono state queste: Gesù, Figlio adorato, questa folla, immensa, di
poveri implora il tuo intervento; applaude il tuo Vicario in terra, perché
anela a te, Re giusto e misericordioso. Gesù mio, cambia la loro condizione,
abbi misericordia, opera un risveglio nei cuori più induriti; toglili, amato
Figlio, dalla loro, terribile, condizione di disagio!
Gesù non mi ha
risposto con parole, ma mi ha fatto uno splendido sorriso: ho capito che tutto
cambierà in quel paese. Dio ha benedetto quella terra ed essa si cambierà da
deserto in giardino, irriguo e felice.
Figli, sia ardente
ogni giorno la vostra preghiera: la Chiesa orante aiuterà la Chiesa ferita che,
per volontà Divina, guarirà e trionferà. Non abbattetevi, per le difficoltà del
momento, non abbattetevi, figli; proseguite, proseguite, pieni di speranza e
vigore. Gesù si dona a voi ogni giorno: egli è la speranza ed il vigore.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima