Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli eletti degli ultimi tempi
24.03.98
Eletti, amici
cari, l’alba avanza e diviene sempre più luminosa. Attendete con gioia di
esserne completamente immersi. Nel vostro cuore è radiosa, ma i vostri occhi
ancora non possono percepirne la luce. Perseverate fino a quando Io, Io, Gesù,
vi fermerò, chiamandovi per nome ad uno ad uno.
Sposa cara, se gli
occhi del corpo potessero vedere la luce di un’anima donata a me, se potessero
contemplare questo spettacolo, resterebbero incantati.
Quando un’anima mi
appartiene, perché a me si è tutta donata, Io la ristoro con il mio Amore, che
è per lei linfa vitale, e la sua bellezza cresce sempre più, la luce si
diffonde ovunque, la mente diviene limpida e tersa, il cuore si libera dai
sentimenti negativi e si riempie di quelli sublimi. Ogni pensiero viene
purificato, ogni palpito viene rivolto a me, Dio, come lode e ringraziamento.
Ecco allora che i desideri della carne divengono sempre più tiepidi, la spinta
alle cose terrene sempre più debole. Quando Io, Io, Gesù, entro in un’anima, la
soddisfo pienamente, la riempio di me stesso, la sazio di me. Ella, felice,
desidera conoscermi sempre di più, sempre meglio, cresce il suo desiderio di
conoscenza ed implora l’anima, implora il mio aiuto. Io, Io, Gesù, mi dono
gradualmente, aumentando sempre più la capienza del cuore umano.
Il peccato d’origine
ha fatto un danno enorme: l’uomo è ferito profondamente; occorrono tempo e
pazienza per risanare la profonda lacerazione. Io, sposa amata, Io, Gesù, ho la
pazienza, ho una pazienza infinita e concedo il tempo; ma questo ha un termine
ed entro questo termine deve avvenire tutto. Quando, però, l’anelito dell’anima
verso di me è molto cresciuto, Io non la lascio soffrire, opero con potenza per
soddisfarla, pienamente, e riempirla tutta di me. L’anima, che mi appartiene
veramente, null’altro desidera che di stare con me, parlare con me, vivere con
me, raggiungere me. Ecco, allora, che il passo estremo non fa più molta paura:
esso è l’ultimo balzo verso di me, è la porta che conduce alla gioia infinita,
alla soddisfazione completa, alla realizzazione piena.
Amata sposa, metto
in ogni anima, che creo, l’anelito verso di me; questo anelito può crescere, a
dismisura, fino a fare il cammino che ti ho indicato oppure può attenuarsi
sempre più, fino a spegnersi quasi completamente. L’ambiente, nel quale l’anima
è posta, ha una grande influenza: le persone che la circondano possono essere
di aiuto o di danno. Il piccolo che viene alla luce deve essere aiutato, deve
trovare dei cuori pronti ad amarlo, veramente, prodigando a lui non solo il
cibo del corpo, ma anche quello dello spirito. Con parole adatte il piccolo deve
essere condotto a me, deve essere portato nel mio tempio ed aiutato a capire, a
pregare, a donarsi al suo Signore.
Una società sviata
non potrà dare nessun aiuto in questo senso; anzi, contribuirà a spegnere
l’originario anelito verso di me, Dio. Amata, una società, divenuta pagana, non
produrrà frutti buoni: ogni albero dà il frutto che ha. Sposa cara, questa
società, nella quale vivi, è divenuta ormai pagana: ognuno s’impegna a
procedere per conto suo, senza seguire le mie Leggi sante e fa ciò che è male
ai miei occhi, procedendo su vie sbagliate che non desidera correggere, ma che
peggiora sempre più. Che accadrebbe, sposa amata, se Io, prontamente, non
intervenissi? Che accadrebbe, diletta, se Io lasciassi che le cose procedano
sempre in questo modo? Ebbene, anche i frutti buoni si guasterebbero, anche le
menti illuminate si annebbierebbero e i cuori, palpitanti d’amore,
cambierebbero in mezzo a tanto gelo.
Sposa cara, devo
agire, potentemente e rapidamente, per riportare sulla via giusta questa società
sviata. Devo purificare: ammonire, chiamare con voce potente. Devo, infine,
togliere da mezzo ciò che non si è fatto purificare; lo sai, diletta, lo sai,
dall’esperienza quotidiana, che un frutto guasto fa guastare tutti gli altri,
se non si toglie rapidamente.
Di frutti guasti in
questo mondo d’oggi ve ne sono molti. Ho atteso a lungo; se attendessi ancora,
non solo essi non risanerebbero, ma si guasterebbero anche quelli che mondi
sono restati.
Amata, l’opera, già
iniziata, deve proseguire e la grande purificazione ci sarà, non fatta singolarmente
soltanto, ma anche collettivamente: ciò che è guasto va tolto, ciò che non
serve va eliminato. Non posso più attendere, sposa cara. Non posso più
aspettare, non posso più pazientare!
Resta nel mio Cuore,
che ti accoglie, e non temere e non tremare; ciò che ti ho preannunciato
accadrà entro breve spazio di tempo. Vedi: la porta del mio Cuore è aperta, è
ancora aperta; concedo la possibilità a chi desidera di entrare e trovare
sicuro rifugio. Venga il mio popolo santo; venga a me, senza indugio, venga a
me!
Queste porte
verranno chiuse, sposa cara, verranno chiuse e nessuno più entrerà. Tutto
accadrà; i segni preliminari sono presenti, ma i distratti non vedono, gli
sviati non sentono, i viziosi non vogliono togliersi dal loro fango! Su di essi
si abbatterà la grandine, su tutti coloro che, pur vedendo, non hanno voluto
vedere e, pur sentendo, non hanno voluto sentire.
Non ti colga la
tristezza, piccola mia: vedi quanti passano davanti alla mia porta, la vedono
aperta, ma non entrano, sanno che Io li aspetto, ma non entrano, sanno che
tanto li desidero, ma non vogliono venire a me! Li attrae il mondo, li chiama
il mondo, li avvince il mondo con i suoi inganni.
Amata, il mio dolore
cresce sempre più, vedendo crescere la stoltezza umana; ma lascio a ciascuno la
scelta: chi è libero continui ad esserlo. L’attesa, ormai, non è lunga, sposa
cara. Non pensare alle parole di Paolo che attendeva allora il mio ritorno
glorioso; se allora era ancora lontano, ora è diverso: esso è vicino, assai
vicino, è imminente. Gioisci e con te gioiscano coloro che hai preso per mano:
vedrai i Cieli aperti e gli angeli scendere e salire intorno a me.
Persevera nel bene.
Servimi.
Ti amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli eletti degli ultimi tempi
24.03.98
La Mamma parla agli eletti
Figli amati, Gesù vi ha chiamati; avete risposto, prontamente. Ora Gesù
v’invita ad essergli accanto per la realizzazione del suo, grande, progetto.
Ogni giorno vi presenta gioie e sofferenze, incomprensioni e tribolazioni di
ogni genere. Gesù vede la vostra vita: i suoi occhi sono sempre posati su di
voi. Sopportate con pazienza. Come egli è paziente con i peccatori, anche voi
siatelo nell’accogliere ogni giorno come egli ve lo manda. Alcuni dicono:
“Madre Santa, vedo le cose peggiorare. La mia vita è divenuta assai faticosa e
la salute è instabile. Tutto pare crollarmi intorno”.
Figli cari, Gesù vuole questo sacrificio da voi, Gesù ve lo chiede per
la salvezza di tante anime.
Offrite con generosità, offrite con generosità a Gesù che tutto vi ha
donato, senza risparmio.
Questo è il momento di offrire, di offrire tutto al grande Re che
possiede ogni ricchezza, ma desidera tanto il vostro amore. Siate grandi nel
porgerglielo: egli merita tutto!
Figli cari, con
dolore vedo la freddezza del mondo: Gesù dona, dona ogni giorno le cose più
belle, ma non viene ricambiato che con l’ingratitudine! Vedo figli che non
hanno mai tempo per lui, che hanno lasciato passare questa occasione, preziosa,
senza coglierne il valore. Parlo di questo tempo di Quaresima, tempo
meraviglioso di grazia, da tesaurizzare in ogni istante.
Figli cari, com’è
importante avere ben capito quello che sta accadendo!
Chi ha capito i fatti
presenti non faticherà a cogliere quelli futuri. Il processo, iniziato, si
avvia a conclusione e non vi saranno grandi sorprese, imprevedibili, per chi è
vissuto vicino a Gesù, per chi si è rifugiato nel suo Cuore Santissimo. Quello
che accadrà è stato tutto preannunciato, tutto quello che era possibile capire.
Gesù, infatti, non svela tutto neppure ai più intimi; la mente, infatti, la
mente umana non è in grado di cogliere tutto e Gesù, che ne conosce ogni piega,
vuole evitarle uno sforzo inutile. Pensate, figli cari, a quando Gesù rivelò ai
discepoli quello che gli sarebbe accaduto di lì a poco: rivelò che sarebbe
morto in croce, quindi, risorto dopo tre giorni.
Dai fatti che
successero si capisce che essi non avevano compreso nulla, benché avesse parlato,
esplicitamente; capirono solo dopo, a fatti avvenuti, capirono, quando la mente
era divenuta tale da poter afferrare anche questi fatti, grandiosi, mai
accaduti.
Grandi cose stanno
per avvenire; ma Gesù ne rivela solo una minima parte anche ai suoi più fedeli:
egli sa che la loro mente è ancora chiusa e più oltre non si può andare.
Figli cari, amati,
verrà un giorno, certo, verrà, nel quale la comprensione sarà totale, vedrete
la realtà senza velo e vi chiederete come sia stato possibile tanto buio in
tempo di grande luce.
Chi ha creduto senza
nulla vedere ed ha operato secondo la volontà Divina proverà una grandissima
gioia. Gesù ora non rivela che in parte: vuole che l’uomo corra a lui, per
amore, per puro amore, non per interesse e neppure per paura. Se gli uomini
sapessero la grandezza delle sue meraviglie, quelle preparate per ognuno che
obbedisce, subito accorrerebbero, in massa, verso tanto splendore: sarebbero
attirati, per interesse. Se, invece, fossero le minacce di terribili castighi a
farli stare in riga, essi sarebbero spronati solo dalla paura.
Figli, amati e tanto
cari al mio Cuore, Gesù va adorato, perché è Gesù, è Dio, è Creatore, è
Salvatore, è Spirito d’Amore che avvolge il mondo per rinnovarlo e farlo felice
coi suoi doni.
Amatelo così, senza
alcun interesse e timore. Amatelo, perché è il vostro, meraviglioso, Signore e
vi ama, vi ama, infinitamente! Benedite il suo progetto su di voi e
assecondatelo. Benedite il suo progetto sull’Umanità intera e cooperatevi.
Benedite il giorno nel quale ha pensato al vostro essere e vi ha fatto
esistere. Dite in ogni istante, con me: “Benedetto sia tu, Signore Altissimo,
benedetto ogni atto della tua volontà! Possa sempre la mia essere conforme,
perfettamente conforme alla tua, Amore”.
Figli, offrite ogni
istante di vita a Gesù. Dategli solo gioia e mai dolore.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima