Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli eletti degli ultimi tempi
31.03.98
Eletti, amici
cari, in me c’è la gioia, restate in me, in me c’è la pace, rimanete in me. Vi
ho scelto per me. Sia sempre volta a fare la mia volontà la vostra esistenza.
Sposa amata, ho
creato l’uomo per la felicità, l’ho creato perché godesse con me: non ho voluto
Io il dolore né il tormento era nei miei piani. Se l’uomo avesse risposto al
mio volere, se fosse stato figlio docile ed obbediente, la terra, che oggi
gronda sangue in ogni suo angolo, sarebbe un paradiso di delizie. Io, Io, Dio,
amo il mondo che ho creato, amo la mia creazione. Tutto è buono ciò che ho
fatto Io: Io sono l’Amore e da me escono solo cose buone. La terra, però, è
divenuta un luogo di dolore, un deserto senz’acqua, una foresta, selvaggia,
dove si annidano serpi velenose ed uccelli rapaci. Non era questo il mio
progetto, sposa amata, non era, certo, questo: volevo che la gioia dimorasse
sempre con le mie creature, volevo che esse potessero godere della mia
creazione, così piena di cose stupende, da non finire mai d’incantare.
L’uomo ha scoperto
solo una minima parte, ne conosce solo una minutissima parte; il resto lo
ignora. Certo, a quest’ora le sue conoscenze potrebbero essere assai più
approfondite, la natura benigna avrebbe aperto i suoi veli, se l’uomo lo avesse
meritato con un comportamento rispettoso ed attento. Io non l’ho ancora
permesso, Io, Io, Dio, ho lasciato che molto rimanesse nascosto, perché l’uomo
è divenuto un lupo rapace che non ama l’ambiente, nel quale vive, ma lo
distrugge con avidità. Ebbene, la natura è chiusa alla conoscenza e tale
resterà fino al giorno da me stabilito, da me voluto; allora, allora sposa mia,
come una rosa che apre i suoi petali, con un mio ordine, essa mostrerà tutto il
suo splendore, tutta la sua, immensa, bellezza; non ci saranno più arcani da
scoprire, per avidità, tutto si paleserà da sé e contempleranno le mie amate
creature ciò che mai da uomo è stato visto.
Amata sposa, voglio
che dei miei doni si faccia un giusto uso, voglio che essi servano a dare
felicità, non a toglierla, voglio che lo scenario del mondo cambi completamente
e la mia creatura prediletta si apra alla più completa conoscenza dello
splendido Universo, nel quale Io, Io, Dio, l’ho posta. Perché questo accada
deve cambiare la mente dell’uomo: essa deve lasciarsi guidare ed illuminare
dalla mia luce Divina; deve cambiare il cuore dell’uomo: esso deve farsi
infiammare dal mio Amore infinito.
La creatura umana,
fatta a mia immagine e somiglianza, deve divenire, per sua volontà, sempre più
simile a me, deve percorrere la via della perfezione, perché a questo l’ho
destinata. Gli uomini della terra devono fare tutti una scelta. Chi sceglie me,
liberamente, con me vivrà per sempre, le mie delizie godrà e la sua vita sarà
innestata nella mia, Divina. La scelta, sposa mia, deve essere libera, non
coatta: ho creato degli esseri liberi ed Io, Io, Dio, non voglio essere amato
per forza, non per costrizione, ma per libera scelta.
Ti ho più volte
detto in questi nostri, intimi, colloqui che questo è un tempo speciale,
specialissimo: così ha deciso il Padre. Questo è il tempo della più grande
svolta della storia umana: mai, diletta, mai, sposa cara, ce n’è stata una
grande, come questa che è già in atto.
Per secoli e
millenni la vita umana sulla terra è stata un travaglio ed una pena continua,
non per mia iniziativa, questo l’hai ben capito, ma per la continua ribellione
del genere umano alle mie Leggi sante. Ho posto nel cuore di ogni uomo dei
precetti da seguire perché la convivenza umana fosse felice ed armoniosa.
Guardati intorno, diletta, guarda come la convivenza umana sia all’opposto di
come Io l’ho desiderata! Perché è accaduto tutto questo? Perché?
Le mie Leggi sono
state, volontariamente, dimenticate e l’uomo ha osato porne di nuove,
sostitutive. Egli, uomo, ha osato mettersi al posto mio, al posto di Dio; ha
osato organizzare la sua vita senza di me, contro la mia volontà! Ecco il
risultato, ecco il risultato, sposa mia amata: egli è un grande infelice che
vive con altri, simili a lui, nella condizione di grande disagio.
Non era questo il
mondo che desideravo, sposa cara, non era questo! Se l’uomo fosse stato
sottomesso e docile alle mie Leggi, la vita sarebbe stata per ogni uomo un sublime
idillio d’amore con me, Dio; il dolore non avrebbe fatto la sua comparsa nel
mondo e la morte non sarebbe esistita col suo carico di angoscia e tormento.
Ebbene, mia amata,
Io, Io, Gesù, sono venuto sulla terra per ripristinare l’armonia primigenia,
per riportare l’uomo alla condizione iniziale, per farlo divenire armonioso e
puro, come quando l’ho creato e l’ho posto nell’Eden.
Oggi le mie creature
più belle, quelle che mi assomigliano, per loro scelta, devono vivere in un mondo
ostile e violento, devono subire dolore e tormento, proprio per la scelta che
hanno fatto; domani, però, non sarà più così. La divisione è già fatta; la
divisione l’hanno stabilita gli uomini stessi con le loro scelte libere. Amata,
ciò che sta per avvenire non è mia scelta, è scelta umana; ognuno in questo
tempo si è preparato quello futuro: come l’ha voluto, lo avrà, proprio come
l’ha voluto lo avrà.
Verrà il momento nel
quale con i vostri occhi vedrete la divisione, che Io stesso vi mostrerò; certo,
verserete lacrime per chi era tanto caro al vostro cuore e non può godere
subito le delizie preparate da me, ma, triste, deve andarsene verso il luogo di
lunga purificazione. Desidero, però, che siate pronti a questo momento. Nessuno
avrà ciò che non ha meritato; siate fiduciosi nella mia, perfetta, giustizia e
nella mia, infinita, misericordia.
Sposa cara, il nuovo
giorno, dono del mio Amore, entra nel mondo. Anche oggi voglio illuminare molte
menti e scaldare molti cuori. Si apra a me ogni uomo ed Io, Io, Gesù, opererò
il grande miracolo. Vivi nella pace, sposa cara. Vivi nella gioia, che ti dono.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli eletti degli ultimi tempi
31.03.98
La Mamma parla
agli eletti
Piccoli miei, vivete
nella pace e nella gioia del cuore: Gesù ritornerà sulla terra, tornerà ed essa
finirà di gemere e di soffrire. Egli desidera ardentemente tornare, desidera
rinnovare ogni cosa, desidera che il mondo abbia, finalmente, la gioia e la
pace. Egli è l’Amore, figli cari, egli è l’Amore infinito, egli è il bene.
Vedrete, vedrete, contemplerete le sue meraviglie, voi che avete creduto in
lui.
Molti sono gli
uomini che non vogliono cambiare vita, proseguono nella disobbedienza, non
pensano, non riflettono: quanto dolore dánno al mio Cuore materno! Io li amo
tutti e tutti vorrei stringere al mio Cuore; ma essi non vogliono, non vogliono
l’Amore di Gesù, non vogliono il mio! Questo tempo propizio, questo tempo di
grande grazia sta per finire; sì, figli, sì, figli: sta per terminare. È il
tempo concesso dal Padre agli uomini per supplicare il perdono dei propri
peccati; è un tempo, grande e meraviglioso, nel quale il Padre ha elargito
grazie infinite. Ma il tempo di grazia non è infinito, figli cari, non è infinito;
sappiatelo tutti, sappiatelo, miei amati! Sono tanti i figli che credono di
poter proseguire per sempre nel cammino sbagliato e pensano che Dio attenderà,
attenderà in eterno. No, figli, no, figli, così non è: c’è un tempo di grazia,
c’è un tempo di pazienza, c’è un tempo di misericordia; c’è, però, sempre,
sempre, quello della giustizia! Dio non può permettere che sempre i superbi
continuino nella loro opera, non può permettere che gli arroganti proseguano
nella loro arroganza!
Guardate il Cielo: al
mattino si schiarisce e diviene luminoso; poi, però, alla fine della giornata,
la luce di nuovo dà il posto alle tenebre: è finita una giornata. Piccoli,
piccoli, miei, amati, riflettete sulla fine di tutte le cose: solo Dio è
infinito, solo le cose di Dio sono eterne; il resto è passeggero. Chi sceglie
le cose del mondo resterà assai deluso, perché esse tutte gli sfuggiranno di
mano; chi sceglie Dio e le sue verità godrà in eterno. Gesù invita il mondo
alla riflessione, Gesù invita ogni uomo a riflettere sulle realtà eterne. Il
mondo passa con tutte le sue vanità; resta solo ciò che appartiene a Dio.
Figli, amati figli,
ve lo dico, ve lo ripeto; fino a quando Gesù mi permetterà di venire a voi, lo
dirò: staccatevi col cuore dalle cose del mondo! Non strisciate per terra;
volate, volate alto, lì, dove c’è la luce che mai conosce tramonto. Lì, in
quella luce, solo lì, in quella luce, incontrerete Dio, vedrete il suo volto
splendido e con lui starete per l’eternità.
Cercate le cose del
Cielo e staccatevi dalla terra: chi striscia su di essa non potrà mai conoscere
i Cieli di cristallo, limpidissimo, dove si rispecchia la luce Divina. Il mondo
offre delusioni ed inganno, figli cari; chi ha scelto il mondo cadrà nella sua
trappola e non avrà più la forza di staccarsi.
Guardo con pena
immensa i tanti figli che hanno posto la loro speranza nelle cose del mondo,
ogni giorno di più attaccano il loro cuore ad esse e non fanno un solo passo
avanti nel processo spirituale. Li guardo e piango, perché sono miei figli, sono
miei, amatissimi, figli che si avviano verso la perdizione e la rovina.
Riusciranno in questo breve tempo che resta, riusciranno a sentire la mia voce
che, accorata, li chiama?
Pregate il Padre
Santo! Supplicate per loro, intercedete per loro e offrite sacrifici per la
loro anima! Unite le vostre preghiere alle mie; insieme, insieme, offriamole al
Padre per la salvezza del mondo. Procedete, fino a quando Gesù stesso vi
fermerà.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima