Opera scritta
dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
07.04.98
Eletti, amici
cari, ancora un poco, poco, poco e verrò per darvi la pace e la felicità. Chi
crede in me e nelle mie promesse non attenderà invano: Io, Io, Gesù, non deludo
mai. Chi è in me, in questo, grande, momento storico in me resterà per sempre;
ma chi, per sua scelta, non è in me in questo tempo, conclusivo, corre grave
pericolo di essere estromesso dal mio regno di pace e felicità.
Sposa amata, da
molto parlo al mondo attraverso i miei, docili, strumenti: quelli ordinari e
quelli straordinari. Sono entrato nelle case a portare la mia parola, sono
entrato per portare pace e gioia subito, per promettere un’era di grande
felicità, quale mai c’è stata. Gli scettici indagano nelle S. Scritture per
vedere se in esse sia esposto questo mio progetto; chi legge con cura ed
attentamente la mia parola e le dà la giusta e vasta interpretazione, vi trova
tutto. Ho già detto tutto nel mio libro santo, tutto ciò che il mondo deve
sapere. Nei nuovi messaggi, che dono ai miei prediletti, non c’è una nuova rivelazione,
viene ricordata l’unica, viene ripetuta in alcune sue parti perché il mondo
l’abbia presente.
Sposa, mia, diletta,
molti figli miei sono distratti, sono svagati; tutti intenti alle brame della
terra, non colgono le meraviglie della mia parola, la leggono distrattamente,
non riescono a coglierne bene il profondo significato. Sposa cara, occorre la
mia luce per accostarsi bene alla mia parola, occorrono umiltà e desiderio
sincero di parlare con me. Nessun uomo può comprendere ciò che ho detto, ciò che
ho trasmesso, il mio linguaggio di ieri, quello di oggi, se non si accosta a me
come bimbo al padre. Il bimbo vuole conoscere ed il padre gli spiega,
gradualmente e dolcemente; più si apre il suo intelletto e più la sua parola
(del padre) si fa posto in esso. Così opero Io, Io, Dio, mia diletta. Pensa a
ciò che è accaduto a te: un giorno ti ho chiamato a leggere con amore la mia
parola. Ho messo nel tuo cuore un grande desiderio di conoscermi sempre meglio.
Ti sei accostata alle S. Scritture, come bimba gioiosa e desiderosa di entrare
in quel mondo meraviglioso. Non la curiosità ti ha spinto, non il desiderio di
ampliare la tua cultura; ti ha spinto l’amore, l’amore, profondo e sincero, il
desiderio di conoscermi sempre di più per amarmi sempre di più. Quanta dolcezza
entrava in te ogni giorno! Tanta era che non ti saziavi mai di leggere per
godere sempre di più la sublimità della mia vicinanza.
Ecco: Io ero il
Padre, buono e paziente, che insegnava alla sua creatura prediletta la strada
per la grande e vera felicità. In questi anni l’hai percorsa con me ed ancora
sei in cammino. La meta, ormai, non è lontana. Gioisci ed esulta, sposa cara,
perché Io, Io, Dio, mi sono piegato su di te. Come il più dolce dei padri, ti
ho istruito, ti ho riempita di doni; continuo ad istruirti perché anche tu lo
faccia con gli altri, ti continuo a riempire di doni perché tu li possa porgere
a chiunque li desideri.
Se il mondo capisse
quanto è grande il mio Amore per ogni uomo, quanto è splendido il suo destino originario,
ti dico che sparirebbero dalla faccia della terra l’angoscia, il tormento, il
senso di solitudine, sparirebbero lo smarrimento dei cuori e la disperazione.
Come può essere
triste un bimbo che ha il padre accanto a sé e la Madre che non distoglie mai
lo sguardo da lui? Questa è la condizione di ogni uomo della terra; ma spesso
egli non se ne accorge di questo, perché non riflette, perché pensa poco,
perché si lascia trascinare dalle vanità del mondo.
Sposa cara, ogni
uomo è stato creato per essere felice, felice con me, felice nel mio regno,
splendido, di pace ed Amore. Se sulla terra restassero solo i buoni, i giusti,
i docili, gli obbedienti alle mie Leggi, ci sarebbe la felicità? Se il male dei
cuori sparisse, ci sarebbe la felicità, ci sarebbe la gioia anche sulla terra?
Diverrebbe la terra un Paradiso anticipato?
Pensa e rifletti,
piccola mia. Pensate e riflettete, tutti voi che ricevete queste, mie, lettere
d’Amore. Ebbene, questo sto proprio per fare: portare il Paradiso sulla terra e
portare la terra in Paradiso.
Tutto parte dai
cuori umani. Essi vanno mutati, purificati, riempiti di linfa Divina. Devono
scomparire quelli di piombo e ogni cuore deve essere palpitante di vita, di
vita nuova, di vita vera, di vita Divina. Ecco che la terra, abitata da questa
generazione, rinnovata e Santa, diverrebbe un giardino, splendido, rigoglioso e
felice.
Sposa cara, ripetilo
pure al mondo, dillo con gioia: “Gesù sta facendo nuove tutte le cose. Gesù
vuole cambiare la faccia della terra. Gesù ama la terra, che ha creato, e non
permetterà che essa venga distrutta dall’insipienza umana.” Ripetilo, bimba
mia, ripetilo a chi non ha capito. Se Io, Io, Gesù, avessi voluto la
distruzione del mondo, non avrei posto un freno alla grande follia umana che
questa rovina già l’avrebbe fatta.
Il mondo non sarà
distrutto, sposa amata: questo non lo permetterò. Il mondo sarà, invece,
rinnovato, abbellito, restaurato, reso splendido, come mai lo è stato. Il mondo
nuovo sarà abitato dagli uomini nuovi, coloro che si sono lasciati rinnovare
dal mio spirito Divino.
Amata sposa, il
passato non si ricorderà più, nella grande felicità non sarà più presente il
momento del dolore, il ricordo del dolore: questa rimembranza renderebbe meno
viva la gioia.
Amata sposa,
rincuora i fratelli. Ognuno sopporti con pazienza il breve travaglio: la grande
gioia è vicina. Ognuno comincia già a percepirla nel suo cuore. Vedi come i
giorni trascorrono, rapidi. Essi portano via le pene, i tormenti e lasciano il
posto ad altri, nei quali si manifesterà una gioia sempre nuova, sempre
crescente. Donatemi, amati, ogni attimo della vostra vita, ogni palpito del
vostro cuore ed ogni pensiero, ogni anelito sia per me. Fate così ed Io, Io,
Gesù, vi donerò tutto quello che il vostro cuore puro desidera avere ed
aggiungerò quello che il vostro cuore puro neppure osa sperare.
Porta al mondo,
scricciolo mio, porta al mondo il mio, grande, progetto d’Amore. Ogni uomo
capisca quanto è importante la sua vita davanti a me.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
07.04.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli miei, figli
amati, siate nella gioia di Gesù, siate nella pace di Gesù. Non vi lasciate
cogliere dalla tristezza; lasciatevi, invece, inondare di letizia. Il vostro
cuore, ardente d’amore, loda Gesù, adora Gesù, attende Gesù. Egli vi avvolge
col suo Amore, vi fascia con la sua tenerezza. Gesù non vi lascia un solo
momento: è in voi e, quando lo benedite, lo adorate, non dovete uscire da voi
stessi, ma entrare in voi stessi.
Figli cari, che
meraviglia avere Gesù nel cuore! Che gioia essere consapevoli di questo,
splendido, dono! Nell’Eucarestia Dio entra in voi! Gesù, vero Dio e vero Uomo,
entra in voi; ma, quando trova una dimora accogliente ed adeguata, non esce
fuori dal cuore, resta per sempre in esso! Ogni uomo gli prepari un’accoglienza
adeguata ed egli sarà felice di dimorare in lui.
Anche oggi v’invito
ad essere lieti e gioiosi nel profondo, perché la felicità si addice a chi
appartiene a Dio, non la tristezza, non la paura, non l’angoscia. Guardo i miei
figli nel mondo, vedo le loro pene, vedo la loro, grande, mestizia e dico:
perché, figli amati, perché, figli cari, volete soffrire tanto, quando la gioia
potrebbe essere la vostra compagna, la pace la delizia del vostro cuore?
Cercate i beni
passeggeri, vi affannate tanto per cercare quello che non conta e tralasciate,
invece, ciò che è più importante! Siete tristi, preoccupati, pieni di angoscia.
Molti di voi hanno beni abbondanti, ma non per questo sono felici, hanno
piaceri, ma non per questo riescono ad essere soddisfatti. Dico a voi, figli:
Gesù attende una vostra parola, attende una vostra richiesta, attende una
vostra risposta; ditegli “sì” e siate nel cuore disposti a fare ciò che egli vi
chiede. Vedrete i miracoli del suo Amore, vedrete le meraviglie della sua
tenerezza: ogni tristezza sarà mutata in gaudio, ogni malinconia in gioia. Ogni
angoscia scomparirà, perché egli verrà ad abitare in voi e con lui la vita
cambierà, subito.
Figli cari, sento le
vostre parole che dicono: “Madre cara, anche noi che crediamo ed adoriamo Gesù
giorno e notte. Abbiamo le nostre, piccole, pene ed anche a noi coglie, in
qualche momento, la tristezza.”
Figli cari, così è,
perché ancora non siete arrivati al
traguardo: piccoli miei, siete in cammino. Sarete perfettamente felici e sempre
felici, allorché sarete arrivati. Prima ci saranno delle fasi di pena e di
dolore, benché Gesù dimori in voi: egli vi prova, piccoli miei. Egli vi stringe
al suo Cuore dolcissimo, ma anche, per qualche attimo, si fa sentire meno. Non
per questo vi ha lasciato, ma desidera che procediate come se foste soli: la
madre non porta sempre in braccio il proprio bambino, talora, vuole che il
piccolo cammini da solo, che proceda con le sue gambine; non si allontana mai
da lui, certo, ma desidera vederlo andare un pochino indipendente.
Gesù è una Madre
dolcissima, premurosa e Sapiente; voi siete i suoi piccoli. Egli vi ricolma di
premure e tenerezze; ma talora, per un pochino, vuole vedere che sapete fare
anche senza queste sue delizie.
Figli, procedete
nella pace del cuore: vi ho detto che Gesù è sempre in voi, anche quando non ne
cogliete la presenza. Non abbiate paura, fate in modo che la dimora sia sempre degna
e vi dico: egli mai si allontanerà da essa. Ascoltate le mie parole e pensate
che la meta è ormai vicina, pensate che essa è splendida. Sia viva in voi la
speranza e smisurata la fiducia in Gesù ed in me.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima