Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.04.98

 

 

Eletti, amici cari, il mio ritorno ormai è vicino. Nessuno sia nell’ignoranza; il mondo si prepari ad accogliere la nuova, grande, luce che viene per rischiarare le tenebre. Le ombre devono tutte scomparire e ogni angolo della terra deve essere luminoso e terso.

 

 

Amata, il mio ritorno sulla terra è assai vicino. L’ho annunciato ripetute volte, ma pare che il mondo non se ne vuole rendere conto. Molti continuano a procedere come se niente dovesse accadere. Molti vivono come se il tempo concesso dovesse durare per sempre.

Osserva i fatti che avvengono ogni giorno, scruta il Cielo che si fa sempre più chiaro: tutto annuncia un cambiamento, radicale. Ogni cambiamento, lo sai, sposa cara, porta un poco di sconvolgimento. Anche questo lo farà, mia diletta. Mai una svolta è stata tanto energica quanto questa che viene, mai il mondo è stato tanto impreparato ad accoglierla quanto questo, nel quale state vivendo.

Il mio popolo, amato, che deve essere guida agli altri, è stremato di forze. Il nutrimento gli è stato elargito, elargito con grande abbondanza, ma il cibo è stato rifiutato e viene rifiutato, continuamente! La mia mensa è ben imbandita ed i miei ministri sono pronti ad offrire il cibo; ma vedo che pochi sono coloro che si accostano, pochi. Alcuni hanno vesti lacere ed indegne, ciononostante, osano accostarsi, assumendo, così, un cibo che non li nutre e li edifica, ma li condanna.

Amata sposa, i miei canali sono aperti; sempre meno sono coloro che vi attingono, sempre in numero più esiguo. Capisca il mondo, capisca il mondo, in fretta, a quale punto della sua esistenza è, ormai, giunto. Finisca la baldoria dei goderecci, finisca lo sviamento generale; si pensi al Cielo, si lascino le vanità della terra!

Sposa cara, chiamo e richiamo i miei, amati, figli; ma essi continuano ad ignorare il mio richiamo d’Amore! I fatti significativi avvengono in tutto il mondo, ma nessuno pone mente ad essi, nessuno ci bada. Si attribuisce tutto al caso, si fanno strane ipotesi; nessuno vuole, invece, riflettere alla mia luce.

Sposa cara, offro luce abbondante a chi ne desidera, offro la mia luce a chi vuole vedere bene per capire meglio. Il mio Cuore è aperto, è spalancato perché ogni uomo possa entrare e salvarsi. Venga ognuno, pieno di fiducia, venga a me! Venga colui che è nel buio: Io farò dissolvere le tenebre dell’ignoranza. Venga colui che è nel dubbio: Io lo aiuterò a credere sempre di più. Venga colui che è angosciato: Io gli toglierò l’angoscia e gli darò sollievo. Venga a me il malato: Io lo guarirò col mio Amore. Venga a me colui che si sente debole e fiacco: Io, Io, Gesù, gli darò energie sufficienti per procedere. Venite a me, uomini di tutto il mondo, di ogni religione, di ogni colore: voglio che il mio regno sia pieno di fiori di ogni tipo. Non solo le rose splendide saranno presenti, non solo i gigli, candidi e profumati si troveranno, ma anche le timide pratoline, le umili violette, i piccoli non-ti-scordar-di-me. L’esile fiore di campo da me non viene disprezzato.

Sposa cara, ti ho già mostrato un giorno il mio giardino fiorito; ora ti mostro le nuove meraviglie che si aggiungono a quelle già presenti. Osserva, amata, osserva il giardino in ogni sua parte: vedi come i fiori sono di ogni specie. Il tuo sguardo si ferma sui fiori più vistosi, quelli più nobili; ma osserva meglio ed accanto ad essi vedrai una miriade di fiorellini colorati, piccoli, piccoli, ma molto graziosi, con colori magnifici e petali vellutati. Guarda da questo lato, verso oriente: vedi un grande prato, fiorito, i cui fiori sono in numero eccezionale, piccoli, variopinti, profumati, deliziosi. È un piacere guardarli: formano un tappeto splendido. Ti dico che ad essi se ne aggiungeranno altri e poi altri; tutto sarà fiorito di questi fiori, anche quella parte che vedi ancora senza colore (sono le religioni minori). Verso occidente vedi rose e gigli altissimi e splendidi, ma vi sono anche molti spazi da riempire, c’è una gran parte da complementare (sono i cristiani che mancano). Ebbene, in questo, breve, arco di tempo ogni angolo di questo giardino deve riempirsi di fiori: non resteranno spazi vuoti né verso oriente né verso occidente. Vedi quella roccia, grigia, che sembra spoglia e disadorna? Osserva come già sta crescendo nelle fessure qualche pianta, ardita, che sta estendendo i suoi rami da ogni lato. Ebbene, presto, assai presto la roccia non si vedrà più, il colore grigio scomparirà, perché la pianta che sta crescendo l’abbraccerà tutta e la coprirà di candidi boccioli.

Sposa cara, chi desidera vivere nel mio giardino ed opera per riuscirvi lì vivrà e godrà del suo splendore. La mia presenza sarà continua e le mie creature predilette potranno parlare con me, faccia a faccia. Pensa, pensa a quali meraviglie vada incontro l’Umanità, obbediente, docile, disponibile a fare ora il mio volere!

Chiedo ora un poco di sacrificio, qualche rinuncia; ma il premio sarà stupendo e duraturo.

Parla al mondo, parla al mondo delle meraviglie, che ha preparato per esso il mio Amore: l’uomo potrà avere tutto, l’uomo potrà godere le gioie più sublimi, se vuole, se le desidera, se opera per possederle. La strada è semplice: obbedienza alle mie Leggi, docilità alla mia volontà.

Sposa cara, ripetilo: il mio Amore per ogni uomo è immenso e nessuno si senta trascurato, si senta disamato. Ognuno ha pronto il suo posto nel mio giardino e lo avrà, se vuole: tutto dipende dalla sua scelta.

Sposa cara, le piccole rinunce, i minimi sacrifici daranno un massimo risultato: è incomparabile il confronto tra ciò che voi mi offrite e quello che Io vi darò. L’uomo offre doni miseri, come le sue forze possono porgere; ma Dio offre doni Divini, incomparabilmente più grandi!

Amata, sappi che Io, Io, Dio, apprezzo anche i più piccoli sacrifici, apprezzo anche le minime offerte. Tutto quello che viene da un cuore puro mi è gradito. Siate come bimbi che porgono ogni giorno al padre il piccolo fiore che egli gradisce. Abbiate la purezza e l’innocenza del bimbo ed Io, Io, Gesù, vi alzerò fino a me, vi stringerò tra le mie braccia e vi colmerò di doni, immensi. La via la conoscete. Percorretela! Percorretela ogni giorno; Io vi conduco, Io vi guido, se lo volete.

Sposa cara, il nuovo giorno sta sorgendo. Vivilo in me. Vivilo per me.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.04.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli amati, confidate in Gesù, abbandonatevi a Gesù e lasciate che egli vi conduca ogni giorno attraverso i suoi sentieri. Alcuni figli hanno paura di lasciarsi andare. Alcuni temono di abbandonarsi. Dico a questi figli: Gesù vuole darvi solo gioia e pace; non pensate a lui come ad un giudice severo e rigoroso che vuole punirvi, per le vostre mancanze. Egli è tenerezza è dolcezza, infinita; come potete avere paura di lui? Può un bimbo avere paura di sua madre? Può un figlio aver paura del padre che gli ha dato la vita?

Figli amati, lasciate che Gesù entri, pienamente, nella vostra esistenza, lasciate che ne diventi il Signore. Egli desidera solo il pieno abbandono, il pieno abbandono alla sua volontà per fare cose stupende in voi. L’uomo, che si è rifugiato in Dio, deve solo lasciarsi condurre e fare ciò che egli chiede di fare. La sua vita diviene serena e gioiosa e le spine, che pur si trovano, pungono di meno, i rovi sono sopportabili.

Pensate alla vita dei santi che vi hanno preceduto: pur nelle sofferenze, pur nel tormento, essi non finivano mai di gustare le delizie Divine, le dolcezze dell’Amore di Dio.

Oggi v’invito al totale abbandono alla volontà Divina: siate docili, siate tutti per Gesù non a parole soltanto, però; nelle opere dovete dimostrare di appartenergli! Vi sono dei figli che pregano, che frequentano pure i Sacramenti, ma non fanno la volontà di Dio e fanno scelte che sono negative. Costoro non possono avere gioia, non possono possedere la pace.

Figli, tante e tante volte l’ho ripetuto: Gesù vuole essere amato col cuore, non a parole, non a promesse, ma col fare quello che a lui piace! Ogni giorno vi viene chiesto qualcosa; date con generosità, date con piena disponibilità. Se voi offrite il vostro poco, Gesù sempre ricambia col suo moltissimo ed, in più, vi darà il resto, al suo ritorno.

Piccoli miei, ancora poco ed il mondo avrà una bellissima sorpresa, ancora poco ed il mondo resterà stupito ed incantato, per le meraviglie che Dio compirà sulla terra. Oggi chiede a ciascun uomo di fare la sua piccola parte, di fare dei passi verso di lui. Egli, però, non resta lì ad attendere, non resta impassibile ad aspettare, va incontro al figlio che lo cerca; desidera solo vedere che in lui c’è la volontà, decisa, di raggiungerlo. Il resto lo compie il suo, immenso, Amore.

Figli cari e tanto amati, ripetete al mondo che Dio è Amore, è Amore infinito; ripetete al mondo che Dio è bontà, bontà infinita e vuole salvare l’Umanità, non distruggerla. La sua ira dura un solo attimo; la sua tenerezza è per sempre. Dite al peccatore di andare a Gesù con coraggio, di gettarsi, pentito, ai suoi piedi. Dite al peccatore che Gesù perdona, perdona sempre, perdona tutto: bastano solo un atto di contrizione e una promessa sincera che sgorga da un cuore pentito. Basta poco, basta poco, perché Gesù ha già pagato il debito dell’Umanità: Gesù con la sua morte ha saldato ogni debito; ha pagato col suo sangue. Non dimenticatelo mai: ha pagato col suo sangue, versato fino all’ultima goccia! La terra l’ha assorbito tutto. La terra è stata benedetta con una benedizione eterna, perché ha bevuto il sangue, santissimo, del Figlio di Dio, fatto Uomo.

Siate nella pace, figli cari, siate nella gioia. Via la mestizia dal vostro viso, via la mestizia dal vostro cuore: lo Sposo sta per fare la sua, grande, festa nuziale! Il banchetto è pronto, è sontuoso, è magnifico. Gli inviti sono stati estesi; ma pochi sono accorsi, felici: c’è chi non crede; c’è chi indugia. C’è chi teme. Occorre correre, correre, invece, perché lo sposo è già presso la porta e, quando la chiuderà, sarà troppo tardi per coloro che sono restati fuori.

Amati, adorate, adorate, adorate Gesù!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia cara.

 

                                                                                              Maria Santissima