Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

15.04.98

 

 

Eletti, amici cari, se il mondo non torna a me dovrà subire la mia giustizia: chi rifiuta la mia misericordia cadrà, inesorabilmente, nella mia giustizia.

 

 

Sposa amata, questa generazione non vuole ascoltare, non vuole capire! Passa il tempo, trascorrono le stagioni, ma nulla cambia, niente muta nel comportamento degli uomini che vivono lontani, assomigliano a quei bambini che, ormai, non vogliono obbedire più a nessuno: non ascoltano i genitori, perché li tediano, non ascoltano i maestri, perché li affaticano e non seguono che i loro capricci.

Sposa cara, questa generazione, gelida, non vuole capire, quando parlo con tenerezza, non vuole ascoltare la voce del mio Cuore amorosissimo; continua a procedere per conto proprio ed agisce come se Io non fossi, come se Io non esistessi! Quanti su questa terra, diletta, quanti, che mi hanno conosciuto e sono stati battezzati, non mi tengono in alcuna considerazione: vivono senza di me, proseguono senza di me e progettano il futuro senza di me; non ascoltano, quando parlo, non odono, quando chiamo, non vedono ciò che accade, non credono se non alla propria stoltezza!

Sposa cara, lo ripeto: sono venuto per salvare i peccatori. Per questo, mi sono fatto Uomo, mi sono incarnato. Col mio martirio ho dato ad ogni uomo la possibilità di salvarsi e venire a me. Ciò, però, non può avvenire automaticamente: l’uomo deve chiedere la salvezza, deve desiderare la salvezza, deve tendere alla salvezza! Essa non è gratuita se non per coloro che non sono in grado di intendere e volere. Ripeti le mie parole a chi abbia ancora orecchi per ascoltarle: chi non desidera la salvezza non l’avrà, chi non opera per ottenerla non l’avrà, chi vive come se Io non fossi non mi avrà.

Non impongo all’uomo di credere né di applicare le mie Leggi sante; ma lascio ciascuno libero di fare secondo una sua scelta. Chi desidera il Paradiso avrà il Paradiso; chi desidera la rovina avrà la rovina. Non si salva, amata, non si salva chi non si converte. Guai all’uomo che, avendo davanti a sé una tavola ben imbandita, rifiuta il cibo e si lascia morire di fame! La responsabilità è sua e non può certo rimproverare nessuno della propria rovina!

Ebbene, intorno a te, vicino a te c’è chi rifiuta ogni aiuto, c’è chi rifiuta ogni grazia, c’è chi respinge ogni dono! Sposa amata, chi muore d’inedia, per opera sua, non può imputare colpa a me, Dio, che concedo abbondanza di beni anche a chi non meriterebbe, assolutamente, nulla!

Amata, faccio piovere sui buoni e sui cattivi, do cibo agli uni e agli altri. Concedo grazie, infinite, anche a chi non me le chiede: ogni uomo è un gioiello assai prezioso ai miei occhi, è una ricchezza preziosa per me. Chi mi desidera può chiamarmi, può invocarmi con cuore fervente: Io gli vado incontro e non lascio che consumi tutte le sue energie per raggiungermi. L’uomo deve solo mostrare il desiderio profondo di raggiungermi.

Diletta mia, Io, Io, Gesù, non desidero che questo: andare incontro ad ogni uomo, prenderlo per mano e condurlo a me. Chi, però, non vuole decidersi, chi si lascia tormentare e distruggere dal dubbio e dall’incertezza, costui non può procedere, costui crolla, per la disperazione, alla prima prova significativa.

Amata, chi mi ama deve fare la mia volontà, deve procedere sulla via che Io gli indico. Questo è tempo di prova, di grande prova: l’oro va purificato al crogiuolo e l’amore dell’uomo si prova nel dolore, nella privazione. Amata sposa, chi ha fede deve continuare a confidare in me, anche se tutto gli si rivolta contro. Resteranno con me, subito, intorno a me, subito, solo coloro di fede provata; gli altri procederanno per strade differenti, secondo il mio giudizio.

Amata, non spaventarti se accadono ora cose mai successe prima, se si prospettano pericoli mai corsi in precedenza e nemmeno immaginati. Un terribile nemico eccita gli animi, un terribile nemico cerca d’insidiare e condurre alla disperazione. La Madre mia vi ha già messo in guardia. Non temete, non angosciatevi, per cose che potrebbero accadere: sapete bene che ciò che Io non permetto non accade. Non permetterò mai una prova insopportabile: ogni pena è commisurata alle forze per sostenerla. Ti dico, mia amata, che il serpente antico continuerà ad insidiare sempre con maggiore veemenza, perché sa che il suo tempo sta concludendosi e le anime verranno liberate dai suoi inganni. Prenderà ciò che già gli appartiene; altro non gli concederò.

Diletta, sii forte, non si turbi il tuo cuore con pericoli e minacce di ogni genere. Io ti ho avvolta col mio Amore, eterno, e in me avrai tutto, in me ogni delizia. Prosegui con pace e gioia nel tuo cammino: le asperità non mancheranno, ma le supererai con me. Il tempo si è fatto assai breve e il mio ritorno è sempre più vicino. Metterò ordine sulla terra, metterò armonia in ogni angolo d’essa. La terra, l’ho già detto, ma lo ripeto, diverrà un Paradiso, il Paradiso scenderà in terra. Chi vive in Paradiso? Chi gode le delizie del Paradiso? Sono le anime che si sono purificate, che hanno espiato le loro colpe, hanno cercato la mia luce e l’hanno avuta.

La terra-Paradiso non potrà avere in sé anime ribelli e indocili né cuori pieni di malizia ed inganno. Capisci, quindi, il senso del mio discorso? Sposa cara, ti è chiaro ciò che intendo dire?

Il dolore, il tormento, le pene che sono sulla terra hanno questo preciso fine: purificarla da tutte le lordure, purificarla, fino a renderla monda in ogni suo angolo. Come si pulisce un giardino, ingombro di rami e foglie secche, così i miei angeli sono all’opera per ripulire la terra del suo marciume. Ogni sua parte deve risplendere di luce. Ciò che accadrà non ti meravigli, perciò; attendi nella gioia del cuore e nella pace. L’armonia interiore diverrà armonia esteriore!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

15.04.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli amati, figli cari, amatevi, amatevi e servitevi l’un l’altro. Gesù vuole che vi amiate con l’Amore suo. Lasciate che il vostro cuore sia inondato dal suo Amore, prima; poi, voi lo donerete al fratello. Piccoli, non può dare chi non possiede, non può dare chi non possiede nulla. Gesù vuole che attingiate alla sua fonte perenne, vuole offrire con larghezza i suoi doni non perché li teniate solo per voi, non perché li godiate soltanto voi; desidera, invece, che tutti ne godano coloro che avete vicino. Desidera che ne usufruiscano anche i lontani, i più lontani, perché voi col pensiero, con l’intenzione, con la preghiera potete volare sugli oceani, potete attraversare i continenti.

Siate un solo pensiero, siate un solo cuore, figli cari. Nessuno invidi i doni degli altri, ma supplichi che presto il mondo intero possa vivere sotto un unico Pastore. Chiamate Gesù a regnare sulla terra. Chiamatelo giorno e notte, chiamatelo, senza sosta, chiamatelo, senza stancarvi; Gesù ha il Cuore dolcissimo, ascolterà la vostra preghiera, ascolterà il vostro dire, ascolterà ed esaudirà.

Dalla terra si alza un gemito profondo, dalla terra si alza verso il Cielo un grande lamento di dolore. Il grido del misero egli lo ascolta, il lamento del povero egli non lascia inesaudito: Gesù tornerà sulla terra, tornerà per regnare, tornerà per portare gioia e pace infinita.

Il suo ritorno è certo; ma voi potete affrettarlo, servendolo con amore e docilità ogni giorno. Chi è obbediente ed attivo al servizio di Dio chiama sulla terra grazie su grazie. Queste risvegliano i cuori e le coscienze: anime ardenti si uniscono ad anime ardenti e Gesù viene sempre più servito, adorato, cercato, invocato. Questa forza orante che esce da cuori ardenti intenerisce Dio: il Padre Santissimo manderà il Figlio a regnare sulla terra. essa rifiorirà, figli cari, rifiorirà e si coprirà di mille, piccoli, fiori di ogni colore e di ogni specie. Non resterà ancora a lungo arida la terra, no, figli amati; statene sicuri, siatene certi. Gesù desidera più di voi riportare ovunque la sua gioia e la sua pace, ma vuole essere invocato, supplicato, atteso da più anime possibile.

Quando egli tornerà, troverà ad attenderlo il suo popolo al completo? Chi ha conosciuto Gesù deve prepararsi ad accoglierlo degnamente. È popolo privilegiato quello dei battezzati, è popolo eletto quello dei battezzati; ma saranno tutti pronti ad affrontare questo splendido evento, unico e sublime?

Da secoli e millenni si attende il ritorno glorioso di Gesù; ma il Padre ha già stabilito i suoi tempi: questi sono i tempi, questi sono i sublimi tempi che annunciano il grande ritorno.

Siate nella gioia, figli cari, siate nella gioia, mentre portate la vostra croce, siate nella gioia, anche se la croce è assai pesante e voi procedete piegati in due. Siate lieti anche nella grande sofferenza, perché essa, proprio essa vi prepara, adeguatamente, all’incontro con Gesù. Chi accetta di portare la croce, per suo amore, chi offre a lui ogni suo dolore, costui godrà, godrà le gioie più sublimi al momento del ritorno: Gesù, con un dolce sorriso lo accoglierà tra le sue braccia ed ogni pena, ogni dolore si dissolverà. Allora, allora, solo allora cadranno le catene, cadrà ogni catena e sarete liberi e felici in un mondo libero e felice, assieme a fratelli liberi e felici. Il mondo intero sarà liberato dalle sue grandi piaghe, sarà guarito dalle sue, terribili, malattie; ma guai a chi non ha voluto cooperare alla sua rinascita, guai a chi ha tradito, ingannato, guai a chi ha venduto Gesù per pochi denari: triste sarà la sua sorte!

Operate, operate con ardore ed attendete pieni di speranza, attendete pieni di fiducia, attendete e supplicate per il ritorno di Gesù.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia cara.

 

                                                                                              Maria Santissima