Opera scritta
dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
18.04.98
Eletti, fedeli
amici, il mio Cuore è ardente d’Amore, ma viene tradito ed ingannato da molti
che pur appartengono al mio gregge prediletto. Consolate il mio Cuore.
Accettate con pazienza la croce e portatela con amore per offrirmi gioia e
sollievo dalle mie, grandissime, pene.
Sposa amata, le mie
sofferenze sono infinite, perché coloro che sono più beneficati da me sono
quelli che più mi ingannano, più mi tradiscono, più dimostrano ingratitudine:
agiscono contro di me, agiscono contro le mie Leggi, operano contro i fratelli
e provocano intorno dolore e desolazione! Tra costoro, in gran numero, sono i
battezzati, in numero notevole, sono coloro che appartengono al mio gregge,
tanto amato, scelto e prediletto! A che servono le mie parole, quelle che ogni
giorno porgo loro con tanto Amore, se essi neppure le ascoltano, neppure ci
badano, nemmeno le cercano e non le desiderano?
L’anno zero, sposa
cara, l’anno zero è ormai arrivato ed essi perseverano nel male, essi
perseverano nel tradimento e nell’inganno! Che accadrà per loro, quando alla
misericordia seguirà la perfetta giustizia? Che accadrà, quando tutte le porte
saranno sbarrate dai miei angeli ed i canali sigillati? Che accadrà a coloro
che sono restati fuori, lì, dove solo tenebre resteranno e dolore e desolazione
e infelicità? Vedo la loro vita, condotta nell’aridità, vedo la loro vita,
trascinata avanti nella desolazione. Vedo crescere in loro la paura, aumentare
l’angoscia, ma rimanere sempre inerte la volontà. Non posso fare nulla con chi
è deciso nel male, con chi è incallito nel peccato e non intende smuoversi
dalla sua condizione.
Sposa cara, sappia
il mondo, sappia che ormai non c’è più tempo per indugio e riflessioni lunghe: si
converta ogni uomo, si converta e torni alla vita vera! Tutti stanno per cadere
gli idoli; sì, sposa cara: li infrangerò Io, Io, Gesù, con le mie mani, li
infrangerò tutti e nessuno resterà in piedi. Guai a colui che su di essi si è
appoggiato! Guai a chi ha creduto in dèi falsi e bugiardi, che la mente,
sviata, ha costruito! Io, Io sono il vero Dio. Io sono l’unico e non vi è altro
Dio, al di fuori di me!
Sposa cara, sposa
fedele, se non fosse per le anime ardenti, se non fosse per le anime belle che
mi adorano giorno e notte, che brillano vicino a me, come il lume che arde
continuamente davanti al mio tabernacolo, se non fosse per queste, la mia ira
già avrebbe distrutto ogni cosa vana e dei miei nemici, operatori di tanto
male, non ne resterebbe in piedi neppure uno solo, neppure uno soltanto.
Amata, il mio Cuore
è consolato solo da queste anime ardenti, non certo da quelle che mi rivolgono
di tanto in tanto qualche, fugace, pensiero né da quelle che accendono lumi, ma
hanno il cuore gelido, neppure da quelle che leggono preghiere e non alzano mai
gli occhi dal libro. La mia grande gioia sono le anime che si sono offerte a
me, totalmente, col cuore, quelle che mi benedicono, per tutto ciò che offro
loro, quelle che non distolgono mai lo sguardo da me e fanno della notte giorno
e del giorno una continua preghiera di abbandono e di ringraziamento. Queste
anime belle hanno tenuto fermo il mio braccio, queste anime che sono candidi
fiori intorno al giglio, più splendido e profumato, che è la Madre, mia, Santissima.
Nel mio grande
dolore, nella mia ultima e terribile passione, per la perdita delle anime, il
mio sguardo si posa su questi fiori e trovo consolazione e gioia in essi.
Viene, però, il giorno, grande ed unico; viene, incede il giorno che segnerà la
conclusione di un’era e l’inizio di una diversa, completamente diversa, era di
luce e di splendore grande, era di pace e pace sublime, era di felicità, di
grande felicità. Il giorno, del quale ti ho parlato, amata sposa, è alle porte.
In quel giorno – ormai giunto – il tempo si fermerà e la clessidra, la grande
clessidra del tempo, resterà solo un vago ricordo. La vita del mondo sarà
mutata, all’improvviso; tutto avverrà, rapidissimamente, in un batter di
ciglia. Molti, sposa amata, moltissimi non avranno neppure il tempo di
elaborare un solo pensiero, di articolare un semplice suono che tutto sarà già
avvenuto, tutto sarà compiuto e definito.
Sposa mia cara,
sposa fedele, com’è significativo ciò che sta per accadere, com’è sconvolgente
per la vita sulla terra! Ogni uomo si prepari, ogni uomo, nel suo cuore,
ascolti la mia voce che parla, ascolti la mia voce che chiama, ascolti la mia
voce che avverte! Sposa mia, nessuno, proprio nessuno faccia finta di niente!
Nessuno proceda oggi come se davanti avesse ancora un lunghissimo percorso da
fare! Nascondo al mondo parte del mio progetto: voglio che ognuno proceda per
fede, con fede, che abbia fiducia in me, che viva nella speranza della
realizzazione delle mie promesse. Chi di me si è fidato non resterà, certo, deluso:
darò molto a chi mi ha dato; darò tutto, subito, a chi si è donato a me,
totalmente, ed ha consacrato a me la sua esistenza.
Sposa, viva bene il
mondo questi tempi, grandiosi ed unici, viva nell’attesa della piena
realizzazione di ogni desiderio di felicità. Saranno felici gli uomini. Sì,
sposa cara: saranno, finalmente, felici gli uomini; avranno ora ciò che da
secoli e millenni hanno desiderato, inutilmente. Tutto è pronto, ogni cosa è
preparata con massima cura. La mia parte è completa; ma gli uomini devono fare
la loro. Ogni uomo mi deve dimostrare di aver fatto qualcosa, di aver fatto
fruttare, adeguatamente, i talenti concessi; allora Io, Io, Gesù, gli andrò
incontro, lo stringerò tra le mie braccia e la sua vita diverrà gioia, senza
fine!
Ripeto, sposa cara,
ripeto che il giorno, grande ed unico, è assai vicino, è assai vicino. Chi si è
preparato per tempo esulti nel suo cuore, perché tutte le sue catene, dico:
tutte le sue catene cadranno ed egli resterà libero, libero e felice in me,
libero e felice con me.
Guarda, amata sposa:
sono sorte le luci del nuovo, grande, giorno. Vivilo con gioia. Vivilo con la
pace nel cuore. Vivilo con me, in me, per me.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
18.04.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli cari, il buio
viene avanti, ma voi siete nella luce. Il buio fa tanta paura, per i pericoli
che nasconde, ma chi è in Gesù, chi vive in lui non vedrà mai l’oscurità: egli
è il sole che rischiara il vostro universo, egli è la stella, luminosissima,
della vostra esistenza.
Figli cari, con la
vostra luce illuminate il mondo, con la luce, che Gesù vi dona, rischiarate la
via di quelli che avete vicino. Non tenete per voi i grandi doni, che Dio vi
elargisce; fatene parte con i fratelli, fatene partecipi quelli che avete
intorno.
Figli cari, la fede
si è affievolita in tutto il mondo. Mio Figlio ha detto ai suoi discepoli:
“Andate e predicate il Vangelo a tutte le genti. Chi crederà e sarà battezzato
si salverà; chi non crederà non potrà farlo.” Ebbene, figli, sta finendo il
secondo millennio ed ancora molti, moltissimi non conoscono Gesù. Egli è il
Salvatore di ogni uomo! Egli è il Salvatore del mondo!
Ogni giorno,
attraverso l’Eucarestia, egli rinnova il suo, sublime, sacrificio; in gran
numero essi vengono celebrati in ogni parte del mondo: sono i suoi meriti, sono
i suoi, infiniti, meriti che reggono l’Umanità.
Gesù, però, non
vuole fare tutto da solo, egli vuole per sé cooperatori, vuole anime che si uniscano
a lui, che uniscano la loro umanità alla sua Divinità. Partecipate in molti
alla Santa Eucarestia, partecipate in gran numero. Siate assidui frequentatori
del tempio santo di Dio!
Amati, spesso, vi ho
parlato dell’importanza della S.Messa che ha un valore
infinito; ma in questi tempi, così difficili, occorre che siano in molti a
parteciparvi, in numero sempre crescente.
Dio, per i meriti di
suo Figlio, uniti ai meriti di altre anime zelanti, salva, perdona, allevia
castighi, rimette gravi colpe, abbrevia le calamità.
Ho già parlato
spesso di questo al mondo; ma i miei figli, amati, sono divenuti pigri: tutto
costa loro troppo sacrificio! Sono distratti, superficiali e disattenti; non
osservano, non scrutano i segni dei tempi. Se osservassero, se scrutassero,
capirebbero che molto è cambiato, che molto è cambiato e molto di più sta per
cambiare. Si chiederebbero, se fossero più attenti: “Come mai questa svolta,
così rapida, così repentina? È opera di uomo oppure è opera di Dio che vuole
attuare nel mondo il suo progetto?”
I credenti dicono:
“Quello che accade non è mai casuale. Dio permette o vuole qualcosa;
diversamente, questo non avverrebbe.” Costoro vedono in ogni evento la mano
Divina, capiscono ed intuiscono quello che accade e ciò che sta per accadere.
Molti strumenti, che Gesù si è scelto, che egli ha voluto, ripetono la, grande
e sublime, novella: Gesù tornerà sulla terra. Gesù sta per tornare sulla terra
proprio ora, proprio in questo tempo. Questa svolta non è, quindi, di natura
umana: la spinta è Divina; la cooperazione, volontaria o involontaria, è umana.
Chi crede esulta nel suo cuore e pensa: “Questi sono i tempi, questi i momenti.
Tutto è pronto. Gesù scenderà sulla terra a compiere l’opera.”
Chi ha ben capito questa
verità si prepara, si prepara ad accogliere il Re della storia, il Re,
splendido e meraviglioso, che torna sulla terra, pieno di gloria e di
splendore.
Il credente è
gioioso, è felice, è pieno di speranza. Il non credente non pensa a tutto
questo: la luce Divina non è in lui, vive nella dimensione umana e non capisce
l’intimo significato degli eventi. Pensa, quindi, ad una svolta umana, pensa
che la macchina umana si sia messa a correre, come mai nel passato; sente
quindi nel cuore uno strano smarrimento, un’arcana paura. Non capisce e non si prepara. Costui rischia di essere
travolto dagli eventi che si susseguiranno in rapidissime fasi, così, come mai
in passato è accaduto.
Amata figlia,
crescerà la pena nel cuore di alcuni figli obbedienti, docili e fedeli; ma
crescerà anche l’angoscia in altri cuori, staccati, gelidi, razionali. Guai a
chi non comprende bene il senso di quello che sta avvenendo! Guai a chi si
lascia sorprendere impreparato!
Siate luce, siate
luce per i fratelli. Date a tutti la luce di Gesù.
Vi
amo. Ti amo, figlia cara.
Maria
Santissima