Opera scritta
dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
24.04.98
Eletti, amici
fedeli, vi amo, immensamente. Sentite in voi la gioia di essere amati, e vi dia
consolazione nel momento della prova.
Sposa amata, la
grande purificazione sta toccando il culmine. Accettate con docilità la mia
volontà; ad ognuno chiedo una cosa differente, secondo la meta che desidero
raggiunga. Sentitevi sostenuti sempre dal mio Amore. Non vi colgano mai lo
scoramento e la disperazione, anche se talora le pene si fanno molto incisive:
tutto ciò che soffrite è finalizzato al bene, al bene vostro, al bene dei
vostri cari, al bene di tutta intera l’Umanità.
Sposa cara, quante
volte ho sentito le tue parole: “È dolce, è dolce Gesù soffrire per te, con te,
in te!” Queste desidero sentire dai miei amici; anche con il dolore, tollerato con
pazienza e per mio amore, voi date testimonianza edificante. Non traditemi,
figli cari, non lasciatevi insidiare dal nemico che usa arti assai sottili per
sedurre il mondo. La mia Chiesa sia sempre la vostra guida: le verità, che la
Chiesa proclama, sono le mie Verità e devono essere seguite da ogni cristiano.
Il nemico, terribile e ferocissimo, sta creando sempre più confusione, grande
confusione anche nel mio popolo, creando movimenti che sono in opposizione fra
di loro. Alcuni di essi insinuano il dubbio su alcune verità di fede; non
lasciatevi confondere. Io, Io, Gesù, ho posto un capo visibile, che voi dovete
seguire: le sue parole sono le mie parole, la sua guida è la mia guida. Badate
bene di non staccarvi dal suo insegnamento, ascoltate le sue parole e
trasformatele in vita. Egli sta toccando tutte le sfere della vita, perché
l’uomo non deve stare nell’ignoranza, deve ben capire la differenza tra ciò che
è bene e ciò che è male.
Sposa amata, Io sto
per venire nel mondo come il più grande Re, come il Re dei re, ma vedo che il
mondo non si prepara ad accogliermi. I miei messaggeri stanno ripetendo il
grandissimo annuncio, i miei messaggeri non tacciono, ma parlano,
continuamente, perché il mondo creda e si prepari, creda e si liberi dalla
grande ignoranza, creda e si lasci guidare verso la nuova realtà.
La luce, che Io
mando, vuole squarciare le tenebre; ma esse in certi punti sono così dense e
fitte che non ne lasciano passare neppure un solo raggio. Il mio nemico opera
senza sosta su di un popolo, divenuto debole più che mai, fragile più che mai,
debilitato al massimo, perché privo di cibo santo.
Amata, sono pochi
coloro che si accostano ai Sacramenti, sono pochi coloro che hanno capito
l’importanza ed il valore del Sacramento, che Io, Io, Gesù, ho istituito! Come
vedi, come continui a vedere, le mie Chiese sono vuote, frequentate per lo più
da anime che entrano più per abitudine che per amore. Finché dura questo grande
squallore, come può il mondo cambiare?
Io, Io, Gesù, mi
offro al mio popolo, mi offro, generosamente, ogni giorno. Io, Io, Gesù, vivo e
vero, sono sull’altare! È il mio corpo che Io offro nell’Eucarestia, il mio
corpo, Santissimo, che entra in voi per farvi sempre più simili a me.
Vedi, sposa mia, con
quanta generosità mi offro? Vedi, mia amata, com’è sempre ben imbandito il
banchetto? Puoi anche constatare, però, che gli invitati sono sempre in esiguo
numero e di scarsa qualità. Se l’uomo non è ben forte non può resistere alla
prova, non può sostenerla, perché certo il nemico, prima di lasciare la preda
che già ha afferrato, impegna tutte le sue forze per trascinarsela via.
Sposa cara, l’ho
ripetuto sempre ai miei amati*: non permettete all’astuto nemico di prendere il
predominio su di voi, non permettetegli di rendervi schiavi in alcun modo,
perché vi dico che egli non abbandona assai presto la preda: è assai difficile
sfuggire alle sue insidie.
In questo tempo,
conclusivo e grandissimo, Io concedo grazie speciali, specialissime a coloro
che sono caduti nel grave peccato, concedo tutte le grazie, necessarie al
ravvedimento ed alla salvezza.
Dico, quindi, ai
miseri che stanno nel fango: coraggio, rialzatevi! Io ve lo dico, Io, Io, Dio,
che vi ho creato, Io, Io, Dio, che vi ho amato sin dal primo momento, Io, Io,
Gesù, che vi ho salvato da sicura rovina, pagando per voi ogni debito. Io vi
dico: rialzatevi e camminate; lasciate la miseria, nella quale siete caduti, e
drizzatevi verso la luce che brilla anche per voi.
Dico queste parole,
sposa cara; ma chi mi ascolta, chi mi obbedisce, chi mi segue? La forza la
dánno i sacramenti; sono essi i canali che portano la mia linfa vitale e guai a
chi li disdegna! Occorre riconciliarsi con me attraverso il Sacramento, che Io
ho istituito; poi, occorre nutrirsi del mio corpo molto spesso per mantenere la
forza ed il vigore in questo tempo di tremendi attacchi. Altra via, sposa cara,
altra via, mia amata, non c’è; questa è e non altra, diversa da questa. Chi
capisce questa lezione si salva; chi, invece, continua ad ignorarla non può
accedere alla salvezza.
Dico agli uomini di
tutto il mondo: siate umili, siate docile cera nelle mie mani Divine; siate
docili ed Io farò di ciascuno di voi un meraviglioso capolavoro. Siate pronti a
farvi cambiare il cuore, non opponetemi resistenza ed Io farò di ogni cuore un
gioiello simile al mio.
Sposa cara, il mio
Amore vuole raggiungere ogni uomo. Sposa cara, si salva, sempre, colui che
vuole salvarsi e si rovina solo colui che vuole rovinarsi. Io, Io, Gesù, chiamo
a me ogni creatura da ogni angolo della terra, la chiamo per accoglierla nel
mio regno di gioia e felicità senza fine. Venga a me chi vuole aderire
all’invito, venga subito a me, senza porre indugi, senza lasciarsi torturare da
dubbi inutili e dannosi.
Un nuovo, grande,
giorno è sorto. Quanti oggi capiranno l’urgenza di tornare a me? Quanti
rifletteranno su queste mie parole che pronuncio nel cuore dei miei figli?
Sposa cara, sia anche oggi assidua e profonda la tua preghiera: molte anime
avranno anche oggi grazie speciali e nuove opportunità di salvezza.
Prega, diletta.
Prega e sacrificati per chi è già sull’orlo dell’abisso e non vuole rendersene
conto.
Il mio Cuore ti
accoglie. La mia tenerezza ti sostiene.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
*amati = gli uomini
Opera scritta
dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
24.04.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli amati, figli
cari, ricordate in questo tempo, così burrascoso, le parole di Gesù: “Avrete
pene e dolori nel mondo. Sarete perseguitati, per il mio nome. Molti parleranno
male di voi; pochi vi ameranno. Gioite, quando vi trovate in questa condizione.
Gioite, perché ogni dolore sarà, adeguatamente, ricompensato ed ogni pena si
trasformerà in merito.”
Figli tanto amati,
Gesù è stato perseguitato dal mondo, Gesù è stato condannato dal mondo, ma egli
ha vinto il mondo, ha vinto il mondo col suo sacrificio; ebbene, anche voi, che
unite il vostro sacrificio al suo, vincerete il mondo. Gesù vive glorioso, dopo
la resurrezione, e voi con lui risorgerete, con lui vivrete nella gloria.
Piccoli cari, le
pene, che oggi soffrite, per suo Amore, per seguirlo, per testimoniarlo, sono
un nulla a confronto con le sublimi gioie che godrete e che, in parte, già
godete nel vostro cuore. Siate, quindi, pazienti nelle tribolazioni, siate
pazienti e sappiate attendere nella pace del cuore e nella gioia i tempi che
Gesù ha stabilito per voi. La vostra sofferenza non finisce fino a quando non
si compie il tempo da Dio stabilito. Miei piccoli, c’è un tempo per ogni
sofferenza, c’è un tempo per ogni pena, c’è un tempo per ogni cosa. Finirà,
miei cari, finirà anche la vostra tribolazione, finirà il vostro tormento,
finirà e voi trionferete assieme a Gesù trionfatore.
Il mondo si diletta
di calunnie e mormorazioni di ogni genere, il mondo vive di queste cose, si
pasce a questo pascolo, preparato dal grande ingannatore; voi, figli amati,
vivete santamente, testimoniate Gesù, senza timore, proseguite nella via di
luce, che egli vi ha tracciato.
Voi mi ripetete:
“Mamma cara, le spine sono numerose, le spine bucano i nostri piedi,
continuamente. Non c’è tratto che non ne abbia molte ed assai dolorose.”
Ebbene, questo lo
so, questo lo vedo; pensate che il cammino di Gesù sia stato meno doloroso?
Pensate alle spine che lo hanno accompagnato per tutto il percorso terreno,
fino alla sua coronazione, quando esse penetrarono profondamente nel suo capo,
adorabile e santissimo. Come vedete, il vostro Signore vi ha preceduto in
tutto, vi è stato di esempio. Imitatelo, portando fino in fondo la vostra croce
che pesa, certo, talora pesa molto e vi sembra di non farcela più a sostenerla.
Egli, però, il vostro Signore, non è lontano mai da voi, egli è sempre vicino e
vi aiuta nel momento di massima spossatezza. Vi aiuta Gesù. Non temete: vi
aiuta Gesù ed Io sono sempre con lui a fianco a voi. Proseguite giorno dopo
giorno. Proseguite, senza fermarvi. Proseguite fino alla conclusione.
Voi dite: “Quando
sarà la conclusione? Quando finiremo di penare?” Vorreste una quantificazione
del tempo e lo chiedete a me, lo chiedete agli amici, non finite di chiederlo a
voi stessi. Io vi dico: pazientate e non siate inquieti; i tempi ormai sono
giunti! I tempi sono questi, nei quali vivete. L’ho ripetuto innumerevoli
volte, l’ho ripetuto, continuamente; ma voi non mi credete e sospirate, gemete,
vi lagnate, in continuazione.
Anche oggi v’invito
a sopportare con pazienza ogni pena, ogni dolore, ogni tormento, per amore di
Gesù: vedrete crescere in voi i sublimi doni, vedrete aumentare la fede in voi,
crescere la gioia, fiorire la speranza, sbocciare sempre più la carità.
Quando Gesù
comparirà, voi, come bimbi che vedono tornare la Mamma partita per un lungo
viaggio, tirerete un sospiro di sollievo, un grosso sospiro di sollievo: sarà
la fine delle pene, dei tormenti, sarà la fine dell’attesa, sarà l’inizio di
una grande e splendida felicità accanto a lui.
Ancora un poco,
figli miei, ancora un poco, figli cari, poco, poco e sarete liberi e felici,
liberi ed esultanti con Gesù che viene a spezzare le vostre funi. Consolatevi,
a questo pensiero, e sopportate con amore e per amore di Gesù ogni
tribolazione: tutto diverrà merito, grande merito.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima