Opera scritta
dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
27.04.98
Eletti, amici
cari, il dolore dura un attimo; la gioia sarà senza fine. Il sacrificio,
volontario o involontario, offerto a me è una grande ricchezza, che mettete a
disposizione di tutta l’Umanità. Offritemi il vostro amore, offritemi ogni
stilla del vostro tempo: per voi, molte anime ritroveranno la luce; per voi, molte
si apriranno a me, come fiori in primavera ed Io farò cadere dentro la mia
goccia di rugiada celeste.
Sposa cara, sposa
amata, vi chiedo qualche sacrificio in più in questo, ultimo, tempo, vi chiedo qualcosa
per le anime bisognose che hanno perso il senso dell’orientamento. Siate
generose, anime belle; siate generose coi vostri fratelli nel bisogno! Se vi
chiedo un sacrificio, che in passato vi ho risparmiato, sapete quale ne è il
motivo, perché l’ho spiegato.
Vengano a me le
anime, vengano, perché voglio dar loro pace e ristoro! Non solo le piaghe
dell’anima desidero guarire, ma anche quelle del corpo. Chiedano con fiducia,
sposa amata, chiedano con fiducia le mie creature: non sono insensibile al grido
di dolore che si alza dal mondo intero, perché i mali sono innumerevoli, di
carattere spirituale e fisico. A tutti voglio dare sollievo; curo ogni
debolezza col mio Amore.
Sposa cara, sposa
amata, sto passando per le strade del mondo, sto percorrendo, a piedi, tutte le
strade del mondo, come facevo per quelle della Palestina. Pensa bene, rifletti,
sposa cara, sulla mia vita del passato sulla terra: educavo le folle, parlavo
loro un linguaggio comprensibile e semplice che potesse giungere fino al cuore;
mi portavano i malati nello spirito e nel corpo ed Io li guarivo. Ora sto
facendo lo stesso: passo per le vie della terra e tutte le sto percorrendo, di
continente in continente; voglio educare gli uomini, voglio dissipare la grande
ignoranza che regna dappertutto.
Parlo con vigore e
chiarezza attraverso i miei strumenti, attraverso i ministri, ordinari e
straordinari; parlo, continuamente, e non solo educo ed istruisco. Chi accoglie
in sé la mia predicazione e la rende viva ottiene delle grazie immense che non
vanno solo a sollievo dell’anima, ma anche a ristoro del corpo.
Diletta sposa, chi
mi supplica con piena fiducia e fa quello che Io dico, costui è pronto per
ottenere anche la guarigione del corpo, se essa può contribuire alla sua
crescita spirituale. Chiedano gli uomini, sposa cara, chiedano a me, con
fiducia! Può un padre amoroso dare una serpe ad un figlio che gli chiede un
pane? Voi date ai vostri figli non solo il necessario, ma, talora, anche il
superfluo, perché li amate e li amate, teneramente; se voi, che siete uomini,
agite in tal modo, tanto di più farò Io, Io che sono Dio Padre, pieno di Amore.
Riflettete,
riflettete bene: perché molti chiedono, ma non ottengono, chiedono, ma non
vengono esauditi? Pensate ancora al padre amoroso, del quale più sopra ho
parlato: quando un padre nega qualcosa al figlio? Quando? Soltanto se è certo
che ciò che chiede gli può essere nocivo, può danneggiarlo. Se il figlio chiede
cose buone, perché mai il padre, che ha ricchezza abbondante, deve negarle?
Sposa cara, questa
lezione tu l’hai capita da un po’; ma sono in molti a non aver ancora compreso
nulla. Gli uomini chiedono, chiedono; ma, spesso, molto spesso, se Io esaudissi
il loro desiderio, ne avrebbero solo danno. Quindi, non concedo.
Dico ad ogni uomo:
sia continua ed intensa la tua preghiera; lo Spirito Santo entrerà in te e ti
suggerirà ciò che devi chiedere per divenire santo e riuscire a toccare le
vette più alte. Tutto si può ottenere con la preghiera del cuore, tutto
conseguire. Ripeto: passo sulle strade del mondo e guarisco spirito e corpo dei
miei figli amati. Venga a me con fiducia, venga a me con umiltà chi è
bisognoso; venga intenzionato, deciso a seguire la mia via ed Io, Io, Gesù, lo
riempirò di doni sublimi.
Chi desidera chieda,
chieda, senza timore, ed attenda i miei tempi, i miei momenti, secondo la mia
logica; attenda con pazienza ed Io lo farò lieto.
Come in Palestina le
folle accorrevano e mi seguivano per ascoltare la mia parola e farsi guarire
dalle loro infermità, così facciano anche in questo, grande, tempo di grazia. I
mali sono molti, di ogni genere; ma a me nulla è impossibile. Chiedete!
Chiedete con fede, chiedete, sicuri di ottenere: chi chiede ottiene, a chi
bussa sarà aperto! Voglio che sbocci la fede in ogni cuore, come sbocciano in
questa stagione i fiori sulle piante. Voglio che si aprano a me ed Io li
benedirò ad uno ad uno, benedirò i nuovi fiori; li curerò di persona ed essi
riempiranno il mio giardino rendendolo splendido e profumato da mille, diversi,
profumi.
Ancora poco, ancora
poco, sposa diletta, ancora poco e la gioia scenderà a fiumi sulla terra,
fiumi, impetuosi, che annulleranno il dolore e le pene. La terra è arsa in
molti, suoi, punti: le valli ubertose sono poche e la zona di deserto assai
estesa. Voglio che cambi tutto, mia diletta. Voglio che il deserto scompaia,
completamente, desidero che di esso non resti traccia: fiumi di acqua devono
attraversarlo e renderlo terra felice e feconda. Io, Io stesso opererò il
grande miracolo, Io stesso lo farò e voi, voi anime belle, spose dilette,
coopererete sempre con me. Il mondo lasci i suoi errori e permetta a me di
operare con potenza.
Amata, dove c’è
docilità e disponibilità posso fare grandi cose, le vedrai ed il tuo cuore sarà
nell’esultanza, ma lì dove troverò resistenza, ribellione e disobbedienza non
opererò, ma toglierò ciò che è inutile e nocivo.
Sposa, resta fedele
e fiduciosa nel mio Cuore, vivi in me e dammi gioia con la tua continua
adorazione; la tua ardente preghiera otterrà innumerevoli grazie: ciò che
chiederai avrai, secondo la mia logica e nel mio tempo. Vivi nella gioia, vivi
nella pace.
Dona a chi ti è
vicino queste mie delizie.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
27.04.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli miei, piccoli,
che siete entrati nel mio Cuore, vi conduco dolcemente verso il lido tanto
sospirato, verso la grande gioia, duratura. Siete come piccoli bimbi che
camminano nel giardino Divino, attendono di vedere la piena manifestazione del
loro signore e contano i giorni, le ore, i minuti. Vi ho già detto che l’attesa
non è più lunga; ma per chi aspetta ogni attimo sembra lunghissimo, ogni
istante un’eternità. Anche questo è sacrificio; Gesù lo sa e anche questo verrà
considerato come merito: il sospiro per amore, l’anelito sempre più grande.
Figli, miei, amati,
quando l’uomo appartiene a Dio nel cuore e nella mente, tutto diviene merito,
tutto diviene atto d’amore. Capite bene quale enorme differenza c’è tra chi
crede e chi non crede.
Chi crede opera,
fatica, soffre, geme, ama in Dio; è come il bimbo condotto nel grembo materno,
che va dove la Madre lo conduce, viene nutrito con amore e cullato, dolcemente.
È gioiosa la sua vita, è piena di lieta speranza, perché chi conduce ama, ama,
teneramente; ama, ama, profondamente. Il piccolo bimbo sente la voce, soave,
della madre e la riconosce tra tutte; si rassicura al suono di essa, anche
quando intorno c’è qualche, strano, sussulto. Il piccolo sente che tra poco
dovrà uscire a vedere la luce e beato attende il grande momento, confortato
sempre dal dolce suono che ormai gli è divenuto familiare.
Ebbene, coloro che
sono entrati nel mio Cuore vivono dentro quello di Gesù, perché il mio Cuore è vivo
nel suo ed il suo palpita assieme al mio di immenso Amore.
Voi siete gli amati
bimbi, voi siete le creature predilette, che Gesù si è scelto. Ad uno ad uno vi
ha chiamato, ad uno ad uno vi ha benedetto nel momento, preciso, in cui voi
avete risposto: “Eccomi”. Ora vi conduce l’adorato Gesù, conduce la vostra
esistenza che è nascosta, come quella di un bimbo che deve nascere alla vita ed
attende, attende con gioia ed emozione il momento. Certo, la vostra vita è
nascosta in Gesù e, come bimbi, ogni giorno completate il vostro essere, vi
rinforzate nel Cuore dolcissimo che vi nutre e vi sostiene, come il grembo
materno. Ora per voi è vicino, vicino il momento del parto; già percepite
intorno dei nuovi suoni.
Ecco: il tempo si
sta compiendo e state per venire alla luce come, veri, figli di Dio, come
creature, tutte rigenerate dal suo Amore. Vi chiedete ogni giorno: “Quando
verrà il tempo? Quando il grande momento?” Fremete di emozione, al solo
pensiero. Vi dico che ormai siete quasi completi in tutto, come il piccolo che
ha raggiunto e toccato il nono mese di vita intrauterina.
Figli, preparatevi
al trionfo, preparatevi alla grande gioia, sublime: state nascendo alla vita
Divina e ormai il tempo è maturo. Gesù ha preparato ogni cosa, proprio come la
mamma che attende di abbracciare il proprio piccolo. Ella guarda con gioia i
minuscoli camicini, le cuffiette, quello che con tanto amore ha preparato e
pensa già alla felicità che proverà il suo bimbo, quando le tenere, sue, membra
saranno tra le sicure braccia materne. Sì, figli cari: Gesù è una Madre, è una
Madre dolcissima, amorosa, sapiente, che ha preparato ogni cosa per voi, suoi
piccoli bimbi, che nascete alla vera vita. L’attimo di dolore passerà presto: è
solo un attimo. Il momento del pianto sarà brevissimo e dopo la gioia, la
grande gioia, la felicità, l’immensa felicità!
Figli, anche oggi
v’invito alla gioia ed alla lode: le amorose braccia di Gesù vi accoglieranno.
Io, Io stessa vi porgerò, felice, a lui. Perseverate nel bene e non abbiate
paura del passaggio: Io vi conduco; Gesù vi accoglie.
Vi
amo. Ti amo, figlia cara.
Maria
Santissima