Opera scritta
dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
29.04.98
Eletti, amici
cari, preparatevi al grande incontro, preparatevi con amore e coraggio. La
Madre mia, Santa, vi tiene per mano e vi conduce a me.
Sposa amata, ormai
l’incontro è vicino. Sii gioiosa ed affronta con coraggio l’ultimo tratto del
cammino che resta. Il mondo non ti promette niente, il mondo nulla può dare a
chi appartiene a me. Chi sta in me gode già le mie delizie. Chi è nel mio Cuore
vive in una reggia, immensa, dove ci sono sempre cose nuove e sublimi da
scoprire. Beato l’uomo che scopre presto il tesoro, che Io, Io, Dio, ho messo
nel suo cuore e s’ingegna a tirarlo fuori, cercando il mio aiuto!
Siete i miei,
piccoli, bambini che vogliono conoscere il creato, stupendo, che ho fatto.
Ebbene, piccoli miei, vi condurrò, vi condurrò a scoprirlo; Io stesso vi
mostrerò le infinite bellezze nascoste nell’Universo, vi mostrerò lo splendore
di ogni cosa.
Amata, non ho creato
tante meraviglie solo per me stesso: chi ama vuole mettere a parte delle
proprie ricchezze tutti coloro che gli appartengono, non desidera godere da
solo tanto bene. Io, Io, Gesù, vi amo, vi amo, immensamente: siete la mia gioia
e la mia consolazione in questo tempo di tanto dolore e di grandi offese, continue.
Ho creato cose
stupende, figli cari; le ho create per voi, per farvele conoscere e godere.
L’uomo, nell’arco della sua vita, non riesce a godere che poco, assai poco:
l’intera creazione, con le sue meraviglie, resta nascosta al suo sguardo.
Sapessi, piccola, mia, amata, sapessi cosa nasconde l’Universo! Sapessi quali
meraviglie vi sono, che mai l’uomo ha scoperto, mai ha conosciuto! Desidero
mostrarle ai miei amati, desidero palesarle ai miei fedeli che hanno creduto in
me, che hanno confidato in me e non hanno mai perso la speranza, neppure nei
momenti più difficili della vita.
Sposa amata, chi mi
ha dato prova di fedeltà sarà assai premiato, perché questo è tempo per me di
grande passione e pochi sono coloro che mi sono restati fedeli, molti, invece,
mi hanno abbandonato e si sono costruiti un mondo senza di me, fanno progetti
per il futuro sempre senza di me. Sono anime queste che un tempo mi
appartenevano. Sono anime che si sono offerte a me col sacramento del
Battesimo. Sono anime, che l’avversario feroce ha fatto di tutto per rubarmele
e ci è riuscito, perché ha trovato in esse troppa debolezza e poca fede vera.
Amata, tu pensi:
“Certo, la debolezza è di ogni uomo; l’ha di natura. La causa è da ricercarsi
nella colpa originale che ha mutato, profondamente, la natura umana; la fede,
invece, è un dono che uno può avere o può non avere.”
Certo, la debolezza
è insita, profondamente, nella natura umana; ma Io, Io, Dio, ho dato tutto ciò
che occorre per vincerla. Non ho lasciato l’uomo solo col suo male, profondo;
l’ho dotato di doni sufficienti a vincere se stesso, se vuole farlo. Chi non lo
fa, sposa amata, chi non lo fa è perché non desidera farlo, non perché non
possa farlo.
Come potrei
giudicare con severità un uomo che non compia ciò che gli è impossibile
compiere? Giudico con severità chi, pur potendo, non fa, pur avendo le
capacità, non le usa bene.
In quanto alla fede,
essa, certo, è un dono, è il più grande dono che ha l’uomo, è il dono che lo
rende ricco, felice ed in pace anche durante le traversie della vita. C’è chi
la possiede questa, grande, ricchezza e c’è chi non la possiede, non per colpa
mia, sposa cara, ma per sua medesima colpa. Dono la fede a chiunque la
desideri. Apro la mia porta a chiunque bussi con decisione ed insistenza. Quale
padre dà mai una cosa cattiva ad un figlio che gli chieda del pane per nutrirsi
e della bevanda per dissetarsi? Chi gli dà una cosa cattiva, quando vede la
buona disponibilità del suo cuore?
Riceve, mia diletta,
il dono della fede chi lo desidera: lo riceve, in misura del suo desiderio.
Amata, la tua stessa esperienza ti guidi a comprendere: hai bussato ed Io ti ho
aperto; hai chiesto di conoscere sempre di più ed Io ti ho accontentato; ti ho
mostrato un mondo, sublime, nel mio Cuore Divino e tu sei entrata, incantata e
felice, per le meraviglie che ti mostravo. Ti ho preso per mano e tu, felice,
mi hai seguito. Ora cooperi con me, attivamente, facendo la mia volontà ed
annullando la tua. Come puoi constatare, chi cerca trova, chi chiede ottiene, a
chi bussa viene aperto. Non riceve niente chi non chiede niente: bisogna essere
assai arditi nel cercare i miei tesori e non ci si deve fermare al primo
ostacolo. Io, Io, Gesù, amo i coraggiosi, apprezzo coloro che mostrano
coraggio, ardimento e decisione.
Chi nuota nella sua
grande debolezza, perciò, è perché non usa i miei doni per vincerla, si
compiace del male e continua a farlo. Chi non ha fede è perché non cerca
questo, grandissimo, tesoro, perché è appagato dal pugno di polvere che ha
nella mano. Chi abbraccia, poi, credenze sbagliate anche è da rimproverare,
perché usa male le facoltà del suo intelletto: non pensa, non riflette, non
coglie le gravi carenze della fede che ha abbracciato, si accontenta del poco
per non affaticarsi a cercare il vero tesoro. Come vedi, c’è sempre colpa
nell’uomo che cade in rovina.
In questi ultimi
tempi la mia, infinita, misericordia sta elargendo doni, mai offerti così in
precedenza. Voglio, sposa cara, che ogni uomo trovi salvezza, pace e gioia.
Voglio che questa mia, splendida, creazione venga conosciuta ed apprezzata,
come merita. Chi vuole, quindi, vincere la sua debolezza può farlo, può farlo
con fatica sopportabile.
Chi desidera
rafforzare la sua fede me lo chieda; Io altro non desidero che di
accontentarlo.
Amata sposa, non
crucciati, per la testardaggine di molti: sta per giungere per tutti il
momento, nel quale dovranno ben aprire gli occhi del cuore e quelli della
mente. Allora, allora, sposa amata, sarà il momento della scelta definitiva e
nessuno potrà più dire: “Non ho compreso. Non ho capito bene.” Io farò
comprendere bene ogni cosa e vorrò, subito, la risposta. Chi desidera la
salvezza l’avrà.
Piccola mia, resta,
serena, nel mio Cuore, godendo anche oggi le delizie che ti ho preparato.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
29.04.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli cari, miei
amati, state andando, come uccelli dalle forti ali, verso Cieli azzurri e
limpidissimi. Il volo è alto e faticoso; ma Io vi precedo, vi guido, vi
sostengo. Prendete riposo, appoggiandovi al mio Cuore e, poi, proseguite nella
letizia e nella speranza. Presto arriverete e avrete riposo e pace, godrete
delizie, mai godute, e vedrete meraviglie, mai vedute.
Beato il figlio che
ha ascoltato, attentamente, le parole della Madre, beato il figlio che ha
obbedito sempre: ora non ha che da proseguire il suo, sublime, volo; la fatica
è minima, la gioia non viene mai meno e la pace rasserena in ogni istante il
cuore.
Piccoli, tanto cari,
si avvicina il mio mese, quello dei fiori e delle rose, a me tanto care.
Mostratemi il vostro amore, offrendomi ogni giorno un fiore fresco. Sapete qual
è quello che Io preferisco: quello che viene da un cuore docile ed obbediente
che si offre, totalmente, alla Madre che lo riempie di tenerezza.
Figli cari, certo,
sono felice, quando riempite gli altari di fiori naturali profumati e belli; ma
essi devono essere accompagnati da azioni che dánno gioia al mio Gesù e non che
l’offendono.
Quanti sono i figli,
quanti quelli che non tralasciano di fare doni di tale genere, ma che non
accompagnano con offerte, veramente gradite a Dio ed a me!
Oggi v’invito ad
offrire le vostre preghiere per quei peccatori che, chiamati e richiamati, non
vogliono prestare orecchio alla voce di Gesù che li vuole salvare. Figli cari,
questi sono in grande pericolo, questi sono in grandissimo pericolo! Per alcuni
di essi è pronta una prova molto dura, anch’essa, però, volta alla loro salute
spirituale. Sosteneteli, figli amati, sosteneteli con il vostro amore fraterno!
Gesù ha atteso con grande pazienza. Gesù non attenderà più a lungo, perché i
tempi sono ormai giunti e non si può più aggiungere altro. Li vedo questi miei,
poveri, figli, li vedo, mentre continuano nella spensieratezza e nella crapula:
non vogliono liberarsi dal vizio, non vogliono staccarsi dal peccato grave! Per
chi non mi obbedisce, per chi non si lascia guidare, docilmente, non posso fare
nulla, non posso fare più nulla! Gesù ha dato ad ogni uomo la piena libertà di
scelta; egli vuole che rimanga sempre libero, fino all’ultimo, suo, respiro.
L’avversario è molto
deciso a far strage di anime deboli e testarde. Questo secolo sta per
concludersi e con esso anche il suo potere sugli uomini; si sta dando un gran
da fare per non perdere nulla di ciò che ha messo insieme in questo tempo.
Pregate, figli!
Pregate assieme a me! Pregate con ardore ed Io intercederò ancora per ogni
peccatore. Si apra il suo cuore alla luce, si apra il suo cuore, subito, perché
in molti casi i giorni sono davvero contati e non ce saranno altri! Tra voi ci
sia unione e pace, ci sia amore e piena carità. Sostenetevi a vicenda e fate
una splendida catena d’amore, anello ben saldo vicino ad anello della stessa
saldezza.
Vedrete, vedrete,
figli cari, che il maligno perderà sempre più potere su di voi e perderà anche
potere sui fratelli deboli per i quali pregate fervidamente. Se il nemico
allenterà la morsa, molti riusciranno ad avere ancora forza per reagire. Molti
figli si salveranno, per le vostre preghiere. Davanti a me c’è Gesù, splendido
e sorridente; vi benedice e vi guarda ad uno ad uno con grande dolcezza.
Coraggio, piccoli
miei! Dategli sempre gioia e consolazione con la vostra obbedienza.
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima