Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.05.98

 

 

Eletti, amici cari, il mio giorno è sempre più vicino. Grande è il mio giorno! Glorioso è il mio giorno! Unico è il mio giorno! Preparatevi a viverlo con me.

 

 

Sposa amata, questo mio Cuore ti accoglie e ti fa vivere come in una reggia, dove regnano bellezza, gioia e pace. Questo è il regno preparato per ogni uomo sulla terra, questo il regno di gioia e di Amore che voglio per ogni essere umano.

Quando creo un’anima e la pongo nel corpo a lei destinato, preparo anche un posto nel mio regno, un posto, adatto a quell’anima. Come una mamma, quando aspetta un bimbo, prepara il corredino e nulla tralascia di ciò che serve al piccolo, così, Io, Io, Dio, preparo ogni cosa che serve alla giovane vita, che Io faccio nascere sulla terra. Nel mio regno di gioia, di pace, d’Amore, c’è un posto per ogni uomo della terra. “Chi può accedere – ti chiedi – in questo luogo di delizie?”

Rispondo: può accedere ognuno che voglia entrarvi ed accetti il mio invito.

Come sopra ti ho spiegato, ho per ogni uomo della terra un posto; egli deve solo operare per raggiungerlo, deve operare nell’arco della sua vita, lunga o breve che sia.

C’è l’uomo della terra che non ha mai conosciuto il mio nome, che ancora non conosce il mio Vangelo, non per sua negligenza; ebbene, pensi che costui non possa raggiungere il suo posto?

Sposa amata, Io, Io, Gesù, sono il Signore di ogni uomo: a qualunque razza appartenga egli è mio, a me deve giungere e da me deve essere giudicato alla fine della sua vita.

Sposa cara, chi non mi ha mai conosciuto può ricevere un giudizio assai più benevolo di quello che ha colui che mi ha ben conosciuto ed ha portato in vita il nome di cristiano: a chi molto ha avuto, diletta, molto sarà chiesto; a chi poco ha ricevuto poco sarà chiesto.

Il giudizio non sarà uguale per ogni uomo: il ricco, che tanto mi può dare, tanto mi deve porgere, tanto, in proporzione alla sua ricchezza; il misero, che poco possiede, poco mi deve dare, perché non chiedo ciò che egli non possiede. Se l’uomo vive, seguendo in modo attento le mie Leggi che sono scritte nel suo cuore, egli può certo, salvarsi, anche se non è un cristiano e non è stato battezzato*.

Ogni cristiano, mia amata, deve divenire missionario: deve predicare al fratello, che ha vicino, che ha intorno, il mio Vangelo; ma, prima di predicarlo a parole, deve predicarlo con la sua condotta, con le sue opere, giuste ed irreprensibili, deve predicarlo con un comportamento che edifichi e testimoni al mondo le meraviglie del mio Amore. Ecco il grande compito che hanno i miei discepoli, ecco il compito, che ho assegnato ad ognuno del mio popolo. Compito grande ed impegnativo, compito splendido che tende ad un unico, grande, fine: fare di tutti i popoli un unico popolo, di tutte le nazioni un’unica nazione, fare del mondo intero una unica famiglia, la mia famiglia. Questo compito non è svolto secondo le mie direttive dall’uomo di questo tempo: molti del mio popolo scelto hanno scordato di farlo; curano bene se stessi e si dimenticano del resto.

Io, Io, Gesù, verrò sulla terra, verrò e chiamerò per nome uno dopo l’altro tutti i membri del mio popolo scelto. Ad ognuno chiederò conto della missione che ho assegnato e ognuno dovrà rispondere, darmi conto di tutto.

Il mio ritorno, come spesso ti ho ripetuto, è assai vicino. Il mio ritorno è tanto anelato da alcuni e tanto, tanto da altri; ma c’è chi non lo desidera, c’è chi preferisce vivere nel buio, nella nebbia, densa e fitta, perché le sue opere sono malvagie e teme il mio sguardo, teme il mio giudizio.

Amata, per costoro il giorno del mio ritorno sarà tristissimo, giorno di dolore e di angoscia, giorno di tormento e di pianto.

Sposa mia, la tua adorazione dà gioia al mio Cuore e la tua obbedienza, amorosa, mi dà tanta consolazione. Vedo il tuo zelo e mi rallegro; ma quanti, in questo momento storico, quanti sono coloro che mi chiamano in tal modo e quanti, invece, quelli che mi respingono con una continua disobbedienza alle mie Leggi sante? Quanti coloro che a me non pensano e delle mie parole neppure si curano?

Amata, il tempo è giunto: il tempo è questo. Verrò, verrò, sposa mia, verrò, verrò e non tarderò; ma la mia venuta, la mia, gloriosa, venuta non sarà gioia per tutti, non sarà letizia per tutti, non sarà festa per tutti, com’era nel mio piano che fosse: grande festa per il popolo di Dio, grande festa nelle case degli eletti, felicità sconfinata per chi mi ha chiamato, servendomi, docilmente, giorno dopo giorno; non così sarà per coloro che mi hanno tradito, mi hanno ingannato, per quelli che hanno disprezzato le mie Leggi ed i miei precetti hanno ritenuto inutili ed onerosi. Nel mio regno di gioia, di pace e d’Amore, sposa cara, non entreranno gli adulteri, i viziosi, i maligni, i ladri, gli imbroglioni e neppure gli ignavi, i superficiali, gli indolenti, gli operatori di male.

Amata, pensa e rifletti su quello che dico: un agricoltore, che voglia preparare un campo alla semina e desideri fare un ottimo raccolto, prima di gettare la nuova semente nel campo, lo prepara, toglie ogni erba cattiva, dissoda la terra; il seme non potrebbe mai crescere bene e fruttificare in un campo ingombro di erbacce di ogni genere. Ti pare? Ebbene, Io, Io, Gesù, sono quell’agricoltore: ho davanti il mio campo, che è l’intera terra. Questo campo voglio che dia magnifici frutti; desidero che nessun seme si secchi ma ognuno, che getto. divenga pianta rigogliosa e felice. Perché questo accada ho ordinato ai miei angeli di dissodare bene le zolle, di preparare con cura ogni cosa. Quando tutto sarà concluso, getterò la manciata di semi, preziosi; ognuno di essi darà frutto in abbondanza e presto il terreno sarà una distesa, felice, di piante ondeggianti alla dolce brezza Divina.

Sposa cara, ciò che non serve verrà tolto; tutto ciò che non serve sarà tolto! I miei angeli hanno grandissime falci in mano e sono all’opera su tutta la terra: non deve restare una sola erba nociva.

Vedi: la mia mano stringe un pugno di sementi, preziose. Queste saranno la nuova generazione che abiterà la terra, felice.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

*…battezzato = coloro che non hanno conosciuto Gesù e il Vangelo

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.05.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli amati, figli cari, la gioia di Gesù sia in voi, la pace di Gesù sia nel vostro cuore.

Vedete quanti doni vi vengono elargiti giorno dopo giorno? Siate grati, siate grati a Dio, per tanta generosità e rispondete alle sue grazie con umiltà ed obbedienza. Voi siete i figli che hanno ascoltato la sua parola. Voi siete i figli che gli sono restati fedeli.

Figlia cara, oggi hai avuto una visione: Dio aveva nelle mani un pugno di semi. Egli si accinge a gettare quei semi in un terreno ben fecondo, liberato da ogni erbaccia, pronto ad accoglierli ed a farli germogliare.

Pregate, pregate, supplicate che a quei semi, così ridotti*, se ne aggiungano degli altri. Supplicate e pregate perché molti fratelli operino in modo da essere lanciati nel terreno santo come semente che deve preparare il futuro raccolto, molto abbondante, figli cari, molto abbondante.

Guai a quei semi che non stanno in quel pugno santo! Guai a quelli che non si sono fatti accogliere, a quelli che si sono rifiutati di entrare!

Figli cari, figli amati, guai ai ribelli, agli indocili, ai peccatori incalliti, guai a quelli che non vogliono sentire, non vogliono vedere, non vogliono capire! Che devo dire oltre a quello che ho già detto? Che devo aggiungere ancora alle mie parole? Tutto vi ho detto in questi anni, tutto vi ho detto! Dovete solo ripassare, continuamente, la lezione e tradurla in vita vissuta. Certo, questa è la parte più difficile; lo so.

La Mamma vi ha parlato con immenso Amore, vi ha stretti tra le sue braccia con infinita tenerezza; ora, però, pur standovi sempre vicina, vicina, vuole che camminiate con le vostre gambe. Dovete procedere con le vostre gambe, ognuno per conto suo, ognuno nel posto dove si trova, ognuno ben sicuro di se stesso.

Figli amati, questo è il tempo dell’esame, questo è il gran tempo dell’esame, tempo, che vi ho preannunciato, tempo, per il quale vi ho preparati. Non vi addolorino queste, mie, parole; ora neppure potete comprenderne bene il significato, ma tra poco lo comprenderete, tra poco lo comprenderete bene. Io sono con voi. Io non vi lascio. Restate saldi nella fede. Operate il bene giorno dopo giorno e non abbiate poi nessuna paura, nessun timore.

Vi ho spiegato in questi anni ciò che dovete fare; vi ho poi condotto sulla via di luce, sulla via, luminosa, che dovete percorrere. La state, infatti, percorrendo; dovete solo procedere fino alla fine, fino alla conclusione, senza timore né incertezze. Se Io sono con voi – Gesù è sempre con me – quando qualche momento di tristezza vi coglie, il nostro nome sia il vostro conforto, la vostra luce, il sostegno che mai viene meno.

Figli cari, anche oggi v’invito ad amarvi, ad amarvi, profondamente. Vedo che ancora ci sono dissidi fra di voi, dissidi ed incomprensioni; vedo il fratello pronto a criticare l’altro fratello: vedo che la mia lezione da alcuni non è stata ben capita. V’invito a riflettere e correggervi affinché il vostro comportamento non vi procuri dolore, tormento e delusione. Sappiate che colui che ha il cuore pieno di sentimenti negativi non godrà, perché chi fa il male non può avere, come ricambio, il bene.

Amatevi, figli miei, amatevi, come Gesù vi ha insegnato! Usate carità verso tutti e perdonate ai vostri nemici, perdonate e non mantenete alcun rancore. Non date giudizi, non date giudizi, ma lasciate a Dio ciò che a Dio appartiene. Voi, figli, buoni e saggi, intercedete per tutti e per ciascuno, offrite sacrifici ed offerte per tutti e per ciascuno. Questo dovete fare. Lasciatevi condurre dall’onda, soave, dell’Amore Divino; lasciatevi condurre, docili e lieti, sicuri che da Dio proviene solo bene.

Vi dono anche oggi la mia benedizione, speciale. State nella pace e date pace.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima

 

*pochi