Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
04.05.98
Eletti, amici
cari, esultate nell’attesa, esultate, perché il tempo è questo, il giorno è
vicino. Siate attivi nel servizio a me, uniti fra voi e pieni di carità verso i
fratelli.
Sposa mia, il tempo
si appressa, il tempo dei fatti unici e grandiosi si sta compiendo. Sia letizia
la vostra vita. Ogni giorno che nasce è un grande dono, che deve essere messo a
frutto: fate di ogni istante di vita un idillio d’amore con me. Sposa mia, oggi
il mio sguardo si posa sulla gioventù del mondo e vedo i loro cuori delusi,
vedo il loro sguardo spento: sono delusi, perché l’avversario ha creato per
loro false attese che si sono risolte in delusioni; hanno lo sguardo spento,
perché hanno cercato lì, dove niente si trova. Le loro mani sono vuote e la
loro mente insegue il nulla.
Amata sposa, provo
un grande dolore, nel vedere questa generazione, così smarrita e scontenta, che
cerca, cerca, ma non prova gioia in nulla. Questi, sposa cara, non sono stati
aiutati abbastanza, questi non hanno avuto esempi, non hanno avuto
testimonianza, navigano in un mare tempestoso e non hanno compreso neppure il
pericolo che corrono. Non tremi il tuo cuore: il mio sguardo è su ciascuno di
loro; voglio ancora parlare al cuore, voglio illuminare le menti, ma occorrono
esempi buoni e testimonianza continua da parte di chi ha me nel cuore.
Piccola cara, hai
giovani menti affidate; conducile a me, conducile a me con dolcezza e soavità. Vengano
i piccoli sulla mia spiaggia; vengano a me ed Io li ristorerò, li guarirò,
curerò tutte le loro piaghe e vedranno la salvezza. Chiedo a tutti coloro ai
quali sono state affidate giovani vite di operare attivamente in modo che
volgano lo sguardo verso i veri valori e tralascino le vanità e le
insensatezze.
Diletta, un grande
compito è il tuo. Conducilo a termine bene e non stancarti, anche se i tempi
sono duri e le delusioni continue. Semina per me, sposa cara, semina nel cuore
dei piccoli il buon seme che darà ottimi frutti. Semina, senza stancarti,
perché queste anime hanno sete del mio Amore, sono arse di sete; ma talora non
trovano nessuno chi porga loro dell’acqua pura da bere. Desiderano il mio cibo santo,
ma non c’è chi mostri loro la strada.
Ho mandato per le
strade anime piene del mio Spirito. Ho mandato incontro a questi giovani anime
piene del mio Spirito. Queste daranno acqua pura. Queste indicheranno la via,
luminosa. Queste saranno guide sante.
Amata, i fatti, che
si susseguiranno, aiuteranno molte anime ad aprirsi a me ed a maturare, in
fretta: voglio che torrenti di misericordia, voglio che torrenti, impetuosi, di
misericordia si riversino sull’intera Umanità, prima del mio grande ritorno.
Deve sovvenire* la
terra, deve capire ogni uomo che Io, Io, Gesù, sono Amore, gioia e pace. Chi
attinge alla mia fonte avrà tutto questo. Ogni uomo si procuri qualcosa per
attingere alla mia fonte. Chiedo solo poco per porgere tutto. Chiedo poco per
dare le cose più splendide.
Amata, la grande chiamata
è cominciata: giovani, vecchi, tutti devono venire a me. Ognuno sarà chiamato
per nome in poco tempo. Non si trovi in giro, nessuno spensierato, non si trovi
in giro, nessuno distratto ed immerso in pensieri vani; ognuno, sposa cara,
ognuno stia ben sveglio e pronto a rispondere alla chiamata. Non ammetto
indugio: voglio risposte, rapide e sicure! Non ammetto dubbio: ognuno deve aver
pensato ed avere la risposta pronta!
Sposa cara, il tuo
sogno non è stato vano: ho voluto annunziarti quanto sta per accadere in modo
che tu sia pronta ed, insieme a te, siano pronti anche gli altri che hai
intorno ed hanno preso la tua mano.
Ti ho detto di
vivere nell’esultanza del cuore, perché è momento di gioia per chi mi ha
seguito, fedelmente, è momento di gioia e non di dolore, è momento di
esultanza, perché, quando c’è un raccolto, esso è abbondante per chi ha ben
seminato, è gioia grande per chi ha saputo sacrificarsi a tempo opportuno, è
gioia immensa per chi vede ormai biondeggiare al sole le sue messi rigogliose.
Ieri è stato il mio giorno,
il giorno che l’uomo deve offrire a me. Pochi, assai pochi si ricordano di
questo precetto! Io attendo, attendo un pensiero, un sospiro, un anelito; ma
quante volte la mia attesa è vana! La domenica il mio popolo ha troppi impegni:
pensa allo svago, al riposo; pensa a tutto, ma non a me!
Figli cari, vi ho
lasciato liberi per sei giorni, mi sono tenuto un solo giorno; anche questo mi negate?
Venite a me! Venite a me: vi devo parlare, vi devo aiutare, perché siete troppo
poveri, pur nella ricchezza materiale, siete miseri, pur nel grande benessere! Voglio
porgervi la mia ricchezza che è infinita, il mio vero benessere che non è soltanto
quello del corpo, che voi andate cercando.
Voglio porgervi una ricchezza
che mai si esaurisce ed un benessere che non è effimero. Dedicate a me questo
giorno, che Io ho consacrato; non voglio solo un pensiero fuggitivo, non voglio
che mi dedichiate soltanto una briciola di tempo, distrattamente.
Sposa cara, dico
agli uomini di tutto il mondo: siete deboli, siete deboli, perché avete
lasciato la mia mensa; siete arsi di sete, perché avete disertato la mia fonte.
Ebbene, Io, Io, Gesù, voglio dimenticare il passato, voglio darvi un futuro
felice, ma di una felicità che non tramonta. Venite a me! Pensate a me! Tornate
a me! La mia mensa è ben imbandita e vuole accogliervi, vuole ridarvi la gioia.
Solo in me c’è gioia, solo in me c’è quello che vi può rendere appagati. Sia
rivalutato il mio giorno: sia la domenica volta a me, offerta a me con amore!
Lasciate le vanità, lasciate le follie, uomini; venite a me: quello che
cercate, Io ve lo dono!
Sposa cara, ogni
attimo di questa giornata sia per me: consolami dell’avarizia di molte anime.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
*sovvenire = ricordare
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
04.05.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli miei amati,
torrenti di grazia scendono sul mondo, torrenti di grazia su questa Umanità,
così piena di dolore: Gesù non dimentica il suo popolo, Gesù ama teneramente il
suo popolo; molti sono gli smarriti, molti quelli che hanno scelto una via
sbagliata.
La scena di questa,
povera, Umanità è davanti gli occhi di Gesù. Vedo una profonda tristezza sul
suo viso; vedo un dolore profondo nel suo Cuore! Gli idoli si sono
moltiplicati, gli idoli sono innumerevoli; gli uomini continuano a sostituirli
a Dio, al vero Dio, all’unico Dio! Davanti a lui la scena dolorosa di questo
abbandono: gli uomini adorano queste costruzioni ingannevoli, si lasciano
stordire da gioie fugaci che lasciano delusioni profonde. La preghiera viene
spesso abbandonata, la preghiera viene tralasciata; al colloquio con Dio si preferisce
il colloquio con una macchina che non ha anima, che non ha cuore, che è solo
costruzione umana. Gesù vede questa folle corsa verso il nulla e cerca di
fermare questa follia collettiva, ma l’uomo risponde da ribelle, con la
risposta che l’antico ingannatore ha sempre dato: “Non serviam.
Non servirò. Non obbedirò. Non mi sottometterò!”
Figli cari, figli,
tanto amati, pensate: quanto dolore prova Gesù in questo tempo di grande
apostasia, di generale ribellione alle sue Leggi! Egli non vuole la rovina di
tutti; desidera che ognuno pensi, che ognuno rifletta, desidera che ognuno
rientri nella ragione. Figli, figli cari, angeli della terra, messi davanti ai
fratelli perché ne colgano l’esempio, siate luce per i popoli, siate fiaccole
ben accese che si vedono da lontano e guidano il viandante smarrito.
Figli, figli cari,
siate il sale della terra, siate il sale che dà sapore a tutto. Non restate più
nel nascondimento; con coraggio uscite all’aperto e testimoniate Cristo al
mondo che l’ha dimenticato, che l’ha tradito, che l’ha ingannato! Testimoniate
Gesù ai fratelli che vogliono sostituire le loro leggi alle sue Leggi.
Testimoniate Cristo a coloro che dicono: “Bene. Bene”, mentre nulla va bene. Testimoniate
Gesù a coloro che lo cercano, ma trovano grossi ostacoli per incontrarlo.
Figli cari, andate
incontro al fratello nel buio, andate incontro al fratello, misero, che
sbaglia, continua a sbagliare e non trova nessuno sul suo cammino, pronto ad
aiutarlo. Non chiudete gli occhi sulle grandi necessità, non chiudete le
orecchie al lamento del povero che grida e nessuno lo ascolta.
Figli cari, grande
desolazione c’è sulla terra, grande desolazione nei cuori, perché hanno
lasciato Dio, perché hanno preferito le tenebre alla luce. Grande desolazione
c’è intorno a voi, perché chi vi circonda non ha trovato ancora il raggio guida
che possa condurlo a Gesù. Voi, figli, voi siate quel raggio guida! Voi siate
quel raggio guida con l’esempio, quando serve anche con la parola, sempre,
comunque, con la testimonianza. Figli amati, Io vi guido. Non temete nulla,
perché Io sono sempre con voi e Gesù è sempre in mezzo a noi.
Ogni volta che Dio
vi chiede una testimonianza coraggiosa, datela, datela e non vi colga il
dubbio, non vi colga la paura, nessuna incertezza.
Questa povera
Umanità, dilaniata da mille errori, ha bisogno di testimoni forti, sicuri e
coraggiosi.
Voi siete ben
preparati. Voi siete i testimoni che servono, le anime, luminose, che Gesù
manda incontro a quelle senza luce. Andate, andate ad incontrare il fratello ed
eseguite la vostra missione con gioia, con esultanza, con il Cuore pieno
dell’Amore di Gesù.
Vi
amo. Ti amo, figlia cara.
Maria
Santissima