Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
07.05.98
Eletti, amici
cari, il mondo ha voluto affondare nel fango. Io l’ho posto in un bel giardino,
fiorito; ma gli uomini hanno strappato i fiori, hanno distrutto il fogliame,
hanno calpestato i miei doni: hanno cercato il fango. Ora fango hanno; sognano
il bel giardino fiorito di prima, ma non alzano un dito per riaverlo.
Sposa mia, amata,
che vivi nel mio Cuore e respiri il profumo del mio immenso Amore, ho dato agli
uomini uno splendido giardino, ricco di ogni delizia; ho dato agli uomini i
doni più belli, li ho elargiti giorno dopo giorno a tutti, ai degni ed agli
indegni, ai buoni ed ai cattivi, ai saggi ed agli stolti. Ho dato. Ho dato e
non ho ritirato mai i miei doni. Sposa cara, se Io ritirassi i miei doni, se
Io, Io, Gesù, ritirassi i miei doni, il mondo avrebbe fine, immediatamente, e
nessuno potrebbe sopravvivere. Ogni uomo distratto si desterebbe dal suo
torpore, il dormiglione sorgerebbe, immediatamente, dal letto; lo stolto
comincerebbe a ragionare subito, ma non ne avrebbe più il tempo. Così dovrei fare,
diletta, così dovrei fare per dare una gran lezione a chi l’ha meritata; ma
punirei assieme all’ingiusto anche il giusto e pagherebbe, assieme al
colpevole, anche l’innocente. Il mio Amore, infinito, non permette tutto ciò.
Continuo ad elargire
i miei doni. Continuerò ad elargire i miei doni al mondo che non li apprezza;
ma darò dei segni, ammonitori, dei segni, continui, dei segni, significativi,
perché tutti possano capire, affinché tutti possano recedere dalla loro,
stolta, condotta e comprendere il loro errore.
Sposa amata, ogni
uomo è creato per la felicità, ogni uomo deve aspirare alla felicità, ma non a
quella dei sensi esterni, fugace e poco durevole, deve aspirare alla vera,
grande, felicità, quella che solo in me esiste. La vita umana, mia piccola, è
un cammino verso di me, è un cammino verso la luce che è in me, soltanto in me.
Quando capiranno ciò i miei figli, le creature, amate, che Io, Io, Dio, ho
creato? Io sono Dio, Creatore, Io sono Gesù, Dio, Salvatore, Io sono lo Spirito
d’Amore che vuole possedere ogni creatura del mondo: ogni creatura prediletta
mi appartiene, ogni creatura prediletta è mia, per me l’ho creata ed a me deve
venire! Ebbene, questi, continui, ammonimenti, che ogni giorno vedi accadere, a
questo servono: a chiamare a me il mio popolo che si è scordato del suo
Creatore, del suo Salvatore, sfugge all’Amore e preferisce l’angoscia alla
felicità.
Amata sposa, chi
sfugge me, chi respinge me cade, inesorabilmente, nelle unghie del mio
avversario che sta facendo un buon raccolto, perché le anime non hanno più
forza per resistere alle sue insidie. Prepara trappole e tranelli il maledetto,
prepara trappole e tranelli, in continuazione! Ci cadono dentro in gran numero,
perché hanno la mente ottenebrata, la vista debole e l’udito spento.
I fatti si
succederanno, rapidamente: voglio che, in fretta, il mondo comprenda che
l’euforia delle piccole vittorie deve dare posto all’euforia delle grandi
vittorie, quelle vere. Non s’illudano gli uomini di fare il mondo secondo un
loro criterio, non si facciano troppe illusioni! Ho concesso a tutti molto
tempo per operare; ma le cose non sono migliorate: sono mancate l’obbedienza e
la docilità, è mancata la sottomissione alla mia Legge.
Amata, osserva,
attentamente, ciò che avviene nel tuo, amato, paese: ognuno si è dato una legge
di comodo, ognuno procede secondo un suo criterio di comodo; le mie Leggi sante
sono state dimenticate, dimenticate, volontariamente, perché scomode. Ciascuno
fa il suo, pessimo, gioco: opera senza di me, opera contro di me. Gli
ammonimenti blandi non vengono colti; servono quelli più rigorosi, sempre più
rigorosi per riuscire a capire.
Ebbene, quello che
il mondo vuole avrà: desidero che, presto, ogni tassello del grande mosaico sia
al suo posto. Perché questo accada servono obbedienza e sottomissione. A
ciascuno è assegnato un posto, il suo posto, che deve raggiungere presto perché
il mosaico possa essere completato nel tempo da me stabilito. Prenderò nelle
mie mani le diverse tessere per porle al posto destinato. Tutte devono occupare
lo spazio ad esse riservato; se una sola mancasse, l’armonia non sarebbe
completa.
Leggo nella tua
mente il pensiero nascente, leggo le parole che vuoi pronunciare, prima ancora
che la tua bocca le formuli: “Se alcune tessere del grande mosaico non sono
pronte per essere poste in ordine, come può essere completata l’opera in sì
breve tempo?”
Amata, vedrai
l’opera completa ed armoniosissima; ma non porti queste domande: non sono uomo,
sono Dio, tutto posso ciò che voglio e nulla costituisce per me impedimento.
Riposa, serena, sposa cara. Rimani, serena, nel mio Cuore, goditi le delizie
del mio Amore e non porti altri problemi, oltre a quello di servirmi, servirmi
con zelo, testimoniarmi, testimoniarmi con coraggio, adorarmi, adorarmi sempre.
Lo sai, perché più volte l’ho detto, quanto è dolorosa la mia passione, questa
mia, ultima, passione, per la perdita delle anime! Lo sai quanto dolore mi
dánno quelle anime che, pur ammonite, ammonite, chiamate e chiamate, non dánno
alcuna risposta: perseverano nel male, cercano il male e sfuggono il bene. La
loro volontà, ormai, è volta a fare quello che a me dispiace e altro non
cercano. Sono appagate dal pugno di cenere che stringono; non vogliono sentire
ragione: se vedono il sole, dicono di preferire l’oscurità; se vedono esempi
edificanti, dicono di preferire quelli che operano come essi operano. Chiamano
la ragione stoltezza, la stoltezza saggezza; il bene lo definiscono male, il
male chiamano bene e il giusto ingiusto. Hanno stravolto tutto nella loro vita
e si pongono come esempio a molti altri che li seguono!
Sposa amata, quale
dolore più grande di questo? Vedere i figli amati sull’orlo dell’abisso,
incapaci di vedere quello che sta accadendo! Questo è l’ultimo momento della
grande scelta. Questo è l’ultimo momento che concedo agli indecisi, a coloro
che ancora hanno conservato un barlume di buon senso.
Prega e non
stancarti affinché questi sappiano raccogliere tutte le forze ed opporsi
all’avversario, feroce.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
07.05.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli amati, devo
ripetervi sempre la stessa frase, che infinite volte vi ho ripetuto: le pene
del momento non sono comparabili con le gioie del futuro, non è nulla quello
che soffrite ora, in confronto a quanto godrete al ritorno di Gesù. Siate
gioiosi, mentre procedete, siate gioiosi e pieni di speranza. Ogni giorno vi
porta la sua tribolazione; ogni giorno giungono, però, il conforto ed il
sollievo che Gesù vi offre con generosità.
Pregate! Pregate,
incessantemente, per quelli che gemono, gemono pieni di dolore e di angoscia,
ma non sono capaci di alzare gli occhi a Dio, perché non si fidano; cercano
l’uomo per averne sollievo, ma non trovano che delusione. Costoro, questi
miseri si lasciano prendere dalla disperazione e dallo sconforto. Molti sono
già in questa condizione e molti si troveranno, presto, così; ma Gesù li vuole
salvare, vuole anche per loro la gioia.
Figli, cari figli,
portate queste, povere, anime a Gesù; portatele a lui: avranno sollievo,
avranno conforto, avranno pace. Chi cerca la felicità in Gesù non resterà
deluso; chi cerca la pace in Gesù la troverà e tutto muterà nella loro vita.
Piccola cara,
sopporta con pazienza quello che accade nella tua vita: questa, minima,
sofferenza è il piccolo prezzo della massima gioia che si appressa, ormai, si
appressa sempre più.
Il mio sguardo
amoroso è sempre posato sui miei, amati, figli: conosco i vostri problemi, li
conosco assai bene e vi aiuto a risolverli. Ho detto che vi aiuto a risolverli;
ma non posso farlo Io al posto vostro. Intercedo per ogni figlio e chiedo a
Gesù grazie e forza perché ognuno possa proseguire fino al momento conclusivo.
Figli cari, certo, è
più facile la sequela di Gesù per chi è già in lui, per chi ha cercato riparo
nel suo Cuore Santissimo: costui vede la frana giungere, desolante,
distruttiva, sconvolgente, vede la frana, ma si trova in un riparo sicuro e confortevole.
Da anni sto
preparando i figli al grande cambiamento di rotta della storia. Da anni ho
avvertito i miei figli. Tutti coloro che mi hanno prestato attenzione ora
camminano, spediti, verso il traguardo ormai vicino; tutti coloro che hanno
chiuso nel cuore e nella mente le mie parole volano, volano verso Gesù, come
aquile verso il sole: la speranza è grande, la gioia sempre presente, la
fiducia è smisurata. Ebbene, questi figli sono la mia gioia, non mi dánno
preoccupazione. Seguo con lo sguardo attento il loro volo, seguo con immenso
Amore il loro procedere: li vedo attivi, attenti, pronti all’incontro sublime.
Ho parlato per tutti i figli. Ho parlato per tutti i figli, non per alcuni
figli. Dove sono gli altri che pur avrebbero dovuto sentire la mia parola? Dove
sono andati? Vedo un folto stuolo di smarriti; vedo un folto stuolo di
disperati che procedono, sostenendosi l’uno all’altro: sono ciechi, sordi,
zoppi, che procedono, chiedendo e cercando aiuto reciproco! Che pena prova il
mio Cuore per costoro! Che grande pena prova l’Anima mia! Che posso fare per
costoro che hanno occhi, ma non vogliono vedere, hanno orecchi, ma non vogliono
sentire, hanno gambe buone, ma procedono, zoppicando e brancolando nella
nebbia?
Io prego Gesù per
ciascuno di loro; unite le vostre preghiere alle mie: insieme, riusciremo a
salvarne tanti. Gesù vuole anche per loro realizzare il suo, sublime, progetto
d’Amore e proverà ancora a smuovere la loro volontà, a vincere la grande
passività.
Figli, aprite bene
gli occhi, aprite bene gli occhi per vedere i segni dei tempi! Vedrete che essi
sono maturi, sono maturi per la conclusione, che Gesù ha preparato. Ho detto
che i tempi sono maturi: si deduce dai segni palesi e significativi; ma sono
pronti i miei figli, sono pronti ad adeguarsi alla nuova condizione?
Pregate: solo nella
preghiera troverete gioia e sollievo.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima