Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
10.05.98
Eletti, amici
fedeli, la grande alba sta entrando nel mondo; ma prima devono fuggire tutte le
tenebre. La gran luce illuminerà il mondo ed esso sarà rischiarato, come mai in
precedenza. Il creato intero esulta nell’attesa; voi, amici, esultate assieme
ad esso.
Sposa amata, nella tua
casa c’è la pace, c’è la mia pace. Amata, voglio che la pace sia ovunque sulla
terra; perché questo accada occorre che ogni uomo sia uomo di pace, occorre che
in ogni cuore regni la pace.
Non può dare pace
chi non la possiede e non si può possedere la pace, se lo Spirito non la dona.
Amata sposa, ciò che
vi offro, ciò che ti offro è un piccolo anticipo di quello che darò tra poco a
tutti coloro che hanno creduto in me, che hanno avuto fiducia in me. La grande
pace verrà; verrà la grande pace, la pace universale: Io, Io, Gesù, la porto,
prima, nei cuori disponibili ad accoglierla, poi, in tutta la società terrena.
Sposa amata, ti
parlo sempre di gioia, ti parlo sempre di progetti gioiosi; parlo di gioia,
mentre gli uomini mostrano una tristezza sempre più grande, evidenziano
un’angoscia sempre più profonda. Solo chi è in me può sopportare bene gli
eventi di questo tempo; solo chi è in me può affrontare le difficoltà, che ogni
giorno si presentano, con animo sereno.
Ho chiamato tutti a
me, ho chiamato ogni uomo; ma solo chi mi ha dato risposta gode ora la pace e
la gioia, malgrado le grandi difficoltà di vivere in una società che ha
dimenticato i valori, che ha calpestato le Leggi sante.
Amata sposa, ora il
peccato non è solo individuale, è sociale, è profondo, è radicato, è comune!
Ebbene, mia amata, questa peste, questa, terribile, peste è difficile da
guarire e chi non ha operato; prima, si trova ad affrontare una situazione
insostenibile. L’uomo con le sue forze non potrebbe mai giungere a soluzioni
soddisfacenti. Le parole dei miei ministri non vengono affatto ascoltate. Essi
parlano parlano; ma i cuori, induriti, non ascoltano,
non si curano neppure di ascoltare!
Guarda, sposa amata,
guarda, alla vigilia dei grandi fatti, come le Chiese siano vuote e restino
vuote! Nulla è cambiato in questi ultimi tempi e nulla può cambiare, sposa
amata, perché i cuori sono distaccati da me. Gli uomini mi cercano solo nel
momento della grande sventura: nel benessere mi dimenticano. Le grandi prove
del passato a nulla sono servite: i miei figli hanno bisogno di lezioni, sempre
nuove. Ebbene, mia amata, se i miei figli hanno necessità di lezioni, sempre
nuove, quello che cercano avranno, quello che vogliono sarà. Nel dolore
imploreranno il mio perdono, cercheranno il mio volto ed Io sarò il loro Dio ed
essi saranno il mio popolo. Voglio dare gioia, diletta, voglio dare gioia ad
ogni cuore; ma non è questa la scelta che fa il mio popolo. Desidero attuare i
miei, grandi, progetti; ma gli uomini continuano a farne di loro, senza di me,
contro di me. Ho lasciato libertà; ma la libertà ha portato questi risultati,
che tu, sposa amata, puoi constatare giorno dopo giorno: la fede è divenuta
sempre più debole e l’arroganza dei superbi sempre maggiore.
Ecco quello che
accadrà ora, sposa cara, quello che accadrà non per opera d’uomo, ma per
volontà mia, per volontà Divina. Guarda questa scena; davanti ai tuoi occhi
stanno dei vasi di argilla, un gran numero di vasi di ogni dimensione e specie,
alcuni semplici, alcuni lavorati, alcuni colorati, altri dipinti con disegni
vari. Questi sono tutti davanti ai tuoi occhi; come puoi osservare, sono in
gran numero, sono in grandissimo numero. Osserva ora quello che faccio: tutti
li spezzo, tutti li frantumo e di essi non resta alcuno intatto. Guarda bene,
diletta: vedi solo cocci, una grande quantità di cocci. Neppure uno solo dei
vasi è rimasto intatto; si mescolano, assieme, i pezzi, quelli colorati, quelli
disadorni, quelli piccoli, quelli più grandi.
Ti chiedi cosa
significhi questa scena, che ti ho mostrato. Non è difficile capirlo: quei vasi
sono stati fatti da mano d’uomo; egli vi ha impiegato molto, molto a farli. In
essi non c’è la fatica di uno solo, ma di molti che, però, non hanno lavorato
insieme: ognuno ha operato per conto suo, a scelta sua ha modellato il vaso, ma
sempre senza chiedere il mio consiglio, senza cercare la mia guida. Essi
rappresentano i molteplici progetti umani, non inseriti nel mio, unico,
progetto Divino, ma autonomi, fatti secondo il proprio tornaconto, fatti senza
di me.
Come hai visto, Io,
Io, Gesù, ho spezzato ogni vaso, quello piccolo, quello grande, quello ornato,
quello disadorno. Hai veduto solo cocci e neppure uno solo è rimasto intatto.
Come hai ben compreso, Io renderò nulli i progetti fatti dagli insensati e
realizzerò, pienamente, quelli nuovi, che Io ho preparato per la nuova era di
pace e di felicità. Come hai visto frantumarsi quei vasi ad uno ad uno, quei
piccoli prima, quelli di media grandezza dopo, quelli più grandi per ultimi,
così vedrai cadere i progetti, secondo lo stesso ordine. Per ultimo, cadranno
quelli dei più potenti della terra che hanno disegnato una mappa del mondo
senza tenere conto di me, senza proprio considerare le mie Leggi, senza
prendere in considerazione la mia parola che pur da sempre è.
Sposa amata, guai,
guai, tre volte guai a chi ha programmato la sua vita senza di me, a chi ha
voluto togliermi dalla sua vita, estromettermi dalla sua esistenza: ora vedrà
frantumarsi la sua vita, come tu hai visto frantumarsi uno dopo l’altro i vasi
di argilla!
Ecco, ecco, mia
diletta: faccio nuova ogni cosa e nulla resterà più come prima. Gioisci ed
attendi che la mia mano compia l’opera che ti ho annunciato. Coopera, sposa
fedele, coopera al mio piano, coopera, attivamente, come già stai facendo. La
gioia e la pace cresceranno nella tua vita ogni giorno di più, come torrenti in
piena che invadono ovunque passino.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
10.05.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli cari, state
vivendo i tempi più difficili della storia, state vivendo gli ultimi tempi,
prima della nuova era che è agli albori. Vi invito a stare uniti a me.
Restatemi vicini, perché il momento richiede forza e coraggio.
Figli cari, confidate
in Dio e confidate anche in me: siete i miei, amati, piccoli e non vi lascerò
mai. Chi si rifugia in me non andrà perduto. Chi si rifugia in me vedrà
spuntare ovunque i fiori della grande primavera, preannunciata.
Due stagioni
procedono insieme sulla terra: una primavera delicata e splendida, quale mai
c’è stata così, e un inverno, rigido e terribile, disastroso e gelido, quale
mai c’è stato così. La terra si sta dividendo in due: c’è chi vive già la
grande primavera, la vive nel suo cuore e ne sente il dolce tepore; c’è chi,
invece, si lascia travolgere dal vento gelido di un inverno assai rovinoso.
Voi pensate: quando
mai l’uomo ha potuto fare simili scelte, quando mai le ha fatte? O vive nella
primavera o vive nell’inverno, senza poter fare una libera scelta. Così è per
le stagioni climatiche, ma non è così per quelle spirituali: lo Spirito ha
fatto sbocciare ovunque una stagione dolce e profumata di mille fiori diversi;
il terribile nemico di Dio ha preparato per i suoi seguaci un inverno così gelido
e tempestoso quale mai è riuscito a preparare sulla terra dei viventi.
Gli uomini, che si
sono lasciati ingannare, ora vengono trascinati dai vortici rovinosi e pare che
non abbiano più scampo. Questo, che soffrono, da sé l’hanno voluto! Questo, che
soffrono, da sé l’hanno scelto! Io sto raggiungendo questi miseri che sempre mi
sono figli; questi per i quali Gesù ha dato la vita, la vita, per Amore, per il
folle Amore che sente per ciascuno di essi! Li vedo in grande pericolo, li vedo
ed il mio Cuore vorrebbe salvarli, vorrebbe che capissero; ma non vogliono
ascoltare i miseri; sono sull’orlo dell’abisso, ma ancora proseguono come
ciechi, senza minimamente accorgersi di quello che sta accadendo!
Figli cari, questi, se
fanno un solo passo ancora, non possono più tornare indietro; unite le vostre
suppliche alle mie affinché non facciano il passo, non procedano da stolti ed
insensati.
Amati, i fatti di
questi giorni parlano chiaro: un torrente di fango e melma trascina via, senza
scampo, senza pietà; non si ferma quando ha cominciato a scendere, e travolge
ogni cosa, distrugge tutto, vite, cose, tutto. Non bisogna mai trovarsi lungo
la sua traiettoria: in quel momento non servono più le implorazioni, le
barriere. A nulla più servono queste cose.
Figli, amati figli,
ognuno si metta, bene al sicuro, in un luogo protetto e benedetto. Vi ho
offerto il mio Cuore che si trova in quello di Gesù; entrate subito, figli
amati, entrate subito, voi che ancora non l’avete fatto. Fuori ci saranno
dolore ed angoscia, ma dentro soavità e pace.
Figli cari, Gesù vi
offre ancora un’occasione; coglietela, subito, coglietela, senza indugio:
potrebbe essere per molti proprio l’ultima. Pregate con me. Pregate con me
affinché lo Spirito entri, impetuoso, nei cuori e li riempia di Amore, di
carità. Pregate e non stancatevi, perché nulla viene negato a chi implora con
cuore sincero, nulla viene negato agli arditi che hanno fiducia in Dio e
credono nel suo Amore. Figli, ogni istante di vita è dono, dono da utilizzare
al meglio.
Venite a me e
restate con me, figli smarriti: vi porto al mio Gesù.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima