Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.05.98

 

 

Eletti, amici cari, per poco ancora dovete attendere, per poco penare, in attesa del mio ritorno glorioso, per poco ancora i vostri occhi mi cercheranno, senza potermi vedere. Vengo a voi, visibilmente: mostrerò il mio volto a chi ha tanto desiderato vederlo.

 

 

Sposa amata, vivi serena ed attendi con gioia i momenti, scelti dal Padre per il compimento di ogni cosa; non è, ormai, più lontano il grande momento, anelato dai miei prediletti ed atteso giorno dopo giorno: questi sono i tempi, piccola, mia, sposa, questi i momenti. Quando, però, avverrà ciò che voi più desiderate, saranno giunti i fatti, conclusivi, e tutto avrà pieno compimento.

Siete giunti, ormai, nell’ultima fase e ogni giorno accadrà qualcosa, ogni giorno più cose si succederanno. La fiducia in me e la speranza, non vengano mai meno. La vostra mente vi porterà a pensare a tante cose e il vostro cuore aumenterà i palpiti, per le forti emozioni che lo colpiranno. Così sarà. Così sarà, fino alla fine. Vedrete, ma non comprenderete; udrete, ma sarà assai difficile penetrare nel vero senso di ciò che avrete udito. Alzerete tutti il capo verso di me, in attesa, silenziosa ed umile, di una spiegazione, ma Io tacerò, Io non spiegherò; Io vi guarderò soltanto, in silenzio. Vi basterà il mio sguardo, vi dovrà bastare lo sguardo, silenzioso, quello che vi darò nel cuore e nella mente.

Chi ha fede in me sarà soddisfatto e pienamente appagato, ben conscio che alla fine verranno fatte le rivelazioni e comprese, pienamente, tutte le cose. Chi ha piena fiducia in me non si sentirà smarrito. Chi ha piena fede in me non perderà mai la speranza.

Sposa mia, gli ultimi momenti saranno prova per tutti, prova che precederà, poi, il grande evento finale. Vi ho preparato a questa prova, vi ho preparato, accuratamente: è come un esame, un esame, assai minuzioso, che dovete sostenere, è un esame, assai attento, al quale sarete sottoposti.

Sposa cara, quando la preparazione è stata scrupolosa, non c’è timore da avere, non ci sono dubbi e titubanze; c’è solo il desiderio di superare in fretta la fase più difficile, che è la prima, quella di apertura. Le altre saranno sempre più lievi. Diletta, chi mi ha ascoltato ed ha trasformato in vita vissuta il mio insegnamento ora me lo proverà, ora me lo dimostrerà.

La Madre Santa vi ha condotto a me, vi tiene per mano come Madre, amorosa e Santa, vi tiene per mano e vi presenta ella stessa a me, ad uno ad uno. Ella vi ha insegnato tante cose in questo tempo, così prezioso ed unico, vi ha insegnato tutto e ora vi presenta a me, piena di gioia, come fa una madre terrena che ha preparato bene i suoi piccoli, li ha vestiti, pettinati, curati in ogni particolare, quindi, li presenta al padre che li aspetta per condurli alla festa preannunciata.

Ella vi guarda, compiaciuta. Ella è contenta di vedere vicina la lieta conclusione di ogni cosa.

Il mondo vedrà la grande primavera, il mondo dimenticherà il travaglio del passato; ma il mondo sarà ridotto assai, rispetto a quello odierno: sarà come quando una pianta molto grande, ma ormai debilitata, viene potata perché si rinforzi; molti rami devono essere tolti, pochi restano, solo quelli necessari, pochi restano. A vederla, subito dopo la potatura, essa appare misera e bruttina; così resta però, per poco tempo, perché già i nuovi germogli appariranno subito dopo. Essi diverranno sempre più rigogliosi, fino a cambiare del tutto l’aspetto di quella pianta e renderla sempre più bella, sempre più rigogliosa.

Il mondo, che resterà, sposa cara, l’ho detto e lo ripeto, sarà un piccolo mondo, sarà un resto, non per mia iniziativa, ma per la volontà degli uomini, per scelta umana. Questo piccolo, piccolo, mondo, sarà l’inizio di un cosmo di grande immensità, un cosmo, pieno di meraviglie da vedere, da scoprire, da godere.

Le scelte, in gran parte, sono state già fatte; altre ancora si aggiungeranno, altre ancora verranno in seguito, all’ultimo momento. Sposa amata, ci saranno i lavoratori dell’ultimo momento, anch’essi godranno e gioiranno assieme agli altri, perché Io, Io, Gesù, sono un padrone assai generoso e chiamo ad ogni ora: chiamo al mattino, chiamo a mezzogiorno, chiamo nel pomeriggio. Chiamo per lavorare per me; chi aderisce al mio invito viene pagato, generosamente.

Sposa cara, come vedi, il mio Cuore, che ti accoglie, ti riempie ogni giorno di magnifici doni, il mio Cuore ti offre continue delizie, da gustare e una di queste, sublime e continua, è la mia confidenza. Parlo con te come un padre che istruisce e guida l’amata figliola. Parlo a te come uno sposo che abbraccia l’amata sposa e le dona letizia e pace.

Il mio messaggio parla sempre d’Amore, parla sempre d’Amore, dell’immenso Amore, che provo per ogni anima che Io stesso ho creato. Potrei fare tutto, senza la partecipazione umana, non ho certo bisogno di cooperazione per operare ciò che voglio; desidero, però, far partecipare alla mia gioia i figli prediletti. Ecco: essi mi stanno intorno, come i piccoli bimbi che sono festanti ad una tavola, ben imbandita, e ridono, cantano, parlano, senza mai stancarsi; il padre li osserva ad uno ad uno e si compiace di loro. Le loro fisionomie sono differenti, ma il sorriso e la gioia sono in tutti gli stessi. Io, Io, Gesù, sono il Padre che osserva, che scruta, che guida ogni figlio fedele che sta intorno alla mia mensa; voglio che presto le porte si chiudano, definitivamente, ed inizi la grande festa che renderà tutti infinitamente felici.

Sposa cara, dillo e ripetilo a coloro che hai ben stretti nelle mani: ancora per poco dureranno il travaglio e la pena, ancora per poco ci sarà il dolore; questi sono gli ultimi momenti e il trionfo è vicino per coloro che l’hanno preparato ed atteso.

La Madre è davanti a me vestita con abito splendido, quello delle grandi feste, luminosa e bella, come il sole. Anche gli occhi vostri ben presto la potranno vedere.

Siate nella gioia. Siate nella pace.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.05.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli amati, sostenetevi a vicenda e siate disponibili l’uno verso l’altro. Figli cari, il mondo vi emarginerà sempre più, fino a combattere le vostre idee, le vostre opinioni, il vostro comportamento. Vi sentirete respinti, figli; ma proprio allora devono aumentare in voi la letizia e la pace, allora devono aumentare, perché la vostra sofferenza non è casuale, la vostra sofferenza è per Gesù, è derivata dalla vostra sequela a Gesù. Voi soffrite per fare la volontà Divina, voi soffrite per obbedire alle Leggi sante, ai precetti Divini; pensate, quindi, alle parole che Gesù disse: “Beati quelli che soffrono, per mio Amore; beati quelli che soffrono per fare la mia volontà: grande sarà la gioia che avranno, quando s’incontreranno con me!”

Figli, anche se le sofferenze morali e fisiche aumenteranno, siate sempre lieti nel vostro cuore: Gesù conosce la vostra situazione, Gesù sa tutto. Offrite a lui le vostre sofferenze, offrite a lui il martirio quotidiano. Nella preghiera troverete sollievo a tutte le vostre pene; Gesù vi accarezzerà, dolcemente, il cuore e voi vi sentirete sollevati e felici.

Amati, molti anni fa Io parlai a Fatima, parlai al mondo, attraverso la bocca dei piccoli: chiesi sacrificio, conversione ed obbedienza alle Leggi Divine. Dissi che la guerra sarebbe finita e che la pace sarebbe tornata, ma gli uomini sarebbero dovuti tornare a Dio, altrimenti altri flagelli avrebbero funestato il mondo.

Piccoli, pensate ora al mio grande dolore, nel constatare che il mondo non si è convertito, ma si è andato sempre più allontanando dal Vangelo. Che dolore, immenso, prova il mio Cuore, nel vedere che il peccato è un oceano, ormai sconfinato, che non recede, ma aumenta in ogni ambiente!

Figli, Gesù soffre, terribilmente, perché le anime si perdono, si perdono ogni giorno, in gran numero: ormai l’ateismo è dovunque; il mondo cristiano si vergogna di testimoniare la sua religione. C’è chi lascia la sua per abbracciarne altre, tanto grande è, ormai, ovunque la confusione! Guardatevi intorno, osservate quello che accade vicino e lontano: ormai, l’uomo desidera vivere senza regole, fare solo ciò che gli piace ed evitare il resto. Allora parlai con chiarezza; ora ripeto le stesse cose, che allora dissi e che non sono state ascoltate: il mondo deve convertirsi a Dio, deve fare penitenza e pregare, pregare molto! L’uomo si salverà solo con la preghiera ed il sacrificio. Voglio dire a voi, figli, ed a quelli del mondo intero: non pensate al divertimento, non pensate a vivere spensieratamente (vanamente) questo tempo, non cercate quelle gioie che portano poi alla rovina dell’anima; volgetevi a Dio e supplicate il suo perdono, per gli errori commessi, supplicate il suo perdono e fate subito penitenza, fate sacrifici per espiare, volontariamente, il male fatto. Vi dico che Gesù avrà pietà di voi e salverà la vostra anima. Dico ai figli più lontani: non vivete come se Dio non ci fosse, non vivete come le sue Leggi non esistessero; tornate a lui, pentiti e contriti, tornate a lui ed egli avrà ancora compassione di voi.

Desidero che i miei figli lontani siano tutti figli prodighi, siano figli prodighi che tornano pentiti e lacerati alla casa del Padre.

Figli amati, il Padre non vuole la vostra rovina; aspetta il vostro ritorno! Perché indugiate, perché non prendete la via di casa? Figli amati, se ora la porta è ancora aperta, tra poco Dio la chiuderà; che farete, che farete, allora, amati figli miei? Ascoltatemi! Ascoltatemi! Tornate! Tornate e sarete ancora perdonati; ma, se tarderete ancora, non avrete più perdono!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima