Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

15.05.98

 

 

Eletti, amici cari, vivete bene questi giorni. Vivete secondo la mia volontà questi, grandi, giorni. Vivete sempre con me questi giorni, così significativi, così conclusivi.

 

 

Amata sposa, resta stretta al mio Cuore, resta, felice, nel mio Cuore ardente. Fra tanto freddo, solo in esso puoi trovare il calore che cerchi; fra tanto buio, solo in esso trovi la luce che ti serve per vedere bene le cose. Amata, tutto trovi in me; non cercare nulla fuori.

Il gelo ha invaso la terra, una nebbia, densa e cupa, l’avvolge: il mio nemico compie la sua opera nefasta, senza sosta; il mio nemico non si concede un attimo di riposo, perché è nel suo piano mettere sossopra il mondo, da me creato. Agisce con astuzia il nemico e trova i miei figli deboli ed incapaci di reagire; agisce, senza tregua, e trova gli uomini torpidi e superficiali. Ottiene molto, perché più nessuno si oppone a lui. Ottiene grandi risultati, perché i figli si sono allontanati dal Padre che immensamente li ama, che solo li sa guidare. Non può guidare bene chi non ama; ma può guidare benissimo solo chi ama moltissimo.

Quale Amore più grande di quello di un Padre che ha dato egli stesso la vita alle sue creature, che le ha dotate del suo soffio Divino e le ha destinate ad un’eternità di felicità assieme a lui, le ha destinate a divenire un tutt’uno con lui?

Sposa cara, questo è il fine, ultimo, della creatura umana, questo è il sublime fine di ogni creatura, che Io creo con l’anima. Se gli uomini pensassero a questo, se gli uomini ci pensassero, continuamente, se essi ascoltassero le mie parole, se fossero più saggi e meno superficiali nell’affrontare la vita, ti dico, sposa mia, che tutti sarebbero felici, felici di vivere, felici di esistere, felici nella buona sorte e felici anche nel momento della prova, ben sapendo, ben consci che tutto volge al bene, ben consci che la gioia ed il dolore sono mezzi per giungere al, grande ed unico, traguardo che è lo stesso per ogni uomo, docile ed obbediente, è lo stesso per tutti.

Amata, vedo il tuo pensiero nascente, pensi: “Quando l’uomo è pieno di problemi, quando il male morde la sua mente o il suo corpo, non riesce, non riesce ad essere felice, non riesce neppure a pensare alla gioia e si lamenta, geme, come Giobbe, desiderando solo la tua pietà, Gesù adorato, desiderando solo che tu, Altissimo, ti pieghi su di lui per sanare le piaghe.”

Ebbene, se l’uomo m’invoca, se l’uomo, nel dolore, m’invoca, mi cerca, m’implora, Io, Io, Gesù, subito mi piego su di lui, subito mi preoccupo di sostenerlo e dargli vigore. Quanti, però, nel dolore m’invocano con umiltà, m’implorano per aver sollievo, senza imputare a me la colpa dei loro guai? Chi alza la testa, superbo, chi non usa il tono dimesso non riesce ad avere sollievo dal suo dolore.

Imploratemi, uomini della terra, imploratemi con fede, con sicurezza di essere esauditi; non cercate prima l’aiuto ed il sostegno di stolti servi del mio avversario e per ultimo, senza alcuna fiducia, venite a me! In questo modo non posso darvi il sollievo che vi necessita, perché voi stessi lo respingete. Vedi, sposa mia, vedi come l’uomo ha quello che cerca: ottiene, se chiede, ottiene tutto da me, se chiede con cuore docile e sincero; ma nulla, se nulla vuole, se nulla chiede.

Dico ai figli di tutta la terra: Io, Io, Gesù, sono morto per ciascuno di voi; ho dato la mia vita per ogni uomo, ho dato la mia vita e poi me la sono ripresa, perché Io, Io, Dio, sono il padrone della vita e la posso dare, la posso riprendere, a mio piacimento; l’ho voluta offrire la mia, grande, sofferenza, l’ho voluta offrire al Padre, liberamente, perché voi, tutti voi, poteste un giorno giungere alla più grande felicità.

Il Paradiso era chiuso, era chiuso per gli uomini, dopo la grande disobbedienza iniziale; Io, Io, Gesù, ho spalancato le porte ed ho fatto entrare i giusti, i degni di tutti i tempi. Sempre, da allora, esse sono aperte per accogliere coloro che scelgono di entrarci. Sposa amata, sposa diletta, chi crede in me e fa le opere, che Io voglio, entra nel regno della felicità; ma chi non vuole, chi non vuole credere si preclude la felicità, si preclude il Paradiso.

Voglio insistere su questo concetto, che gli uomini non vogliono bene imprimersi nella mente. Spesso essi sono assai superficiali nelle loro scelte, sono superficiali e stolti nell’affrontare ogni giorno la vita: credono di ottenere tutto, senza fare nulla; curano bene il corpo, ma trascurano l’anima, alla quale bisognerebbe volgere la massima attenzione.

Figli cari, vi ricordo che è il corpo che seguirà la sorte dell’anima e non viceversa. Voi curate attentamente il corpo, lo curate, scrupolosamente, come se da esso dipendesse tutto; ebbene, sappiate che, se anche riuscite a vivere un pochino di più, per le attente cure che prestate ad esso, sempre, sempre dovete morire, perché la morte, la morte è l’ultimo debito che dovete pagare a me. Tutti devono saldarlo; chi prima, chi un poco dopo; ma tutti devono saldarlo.

Pensate, pensate ai grandi uomini del passato, pensate ai re potenti che nulla si facevano mancare: ogni cura aveva il loro corpo, ogni agio la loro vita; eppure sono morti, è venuto anche per loro il giorno, unico e definitivo, che ha concluso la loro esistenza. Che hanno ottenuto con le attente cure al corpo? È divenuto immortale? Hanno fatto la stessa fine degli altri, privi di mezzi e trascurati!

Sposa cara, gli uomini sbagliano continuamente, perché non sono riflessivi; sbagliano, perché si lasciano annebbiare la mente dall’astuto ingannatore che conosce tutta la loro debolezza e gioca le sue carte con facilità. Dico agli uomini del mondo: non occupatevi del vostro corpo più del necessario, curatevi, invece, attentamente della salute dell’anima. Quella curate con massimo scrupolo. Un’anima bella avrà anche un corpo simile; ma un’anima malata si trascinerà dietro anche il corpo che subirà la sua stessa sorte.

Sposa cara, vivi nella gioia, vivi nella pace. Ti offro questo nuovo, grande, giorno per viverlo per me, con me, stretta al mio Cuore, per darmi la gioia che molti mi negano.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

15.05.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli miei amati, vivete nella gioia di Gesù, godete la pace, che egli vi dona. Non temete il temporale che si approssima: siete nel rifugio più sicuro; Gesù vi protegge, Gesù vi tiene vicino a sé ed Io sono sempre con lui.

Ho chiamato i figli di tutto il mondo, ho chiamato a raduno i miei piccoli, perché il pericolo è grave per chi si trova sotto la tempesta, senza possibilità di riparo. Alcuni figli hanno capito subito e sono corsi a me, come bimbetti tra le braccia della mamma; sono corsi subito ed Io li ho messi già al sicuro. Altri hanno atteso un po’, ma poi si sono decisi a fare altrettanto; altri, dopo incertezza e titubanza, hanno seguito i fratelli. Per tutti costoro c’è un riparo sicuro; ma quanti, quanti sono rimasti ancora allo scoperto, pur vedendo il Cielo farsi sempre più cupo! Il mio Cuore materno geme per questi amatissimi che non vogliono mettersi al riparo, sottovalutando la situazione.

Amati figli, aiutate quelli che avete intorno, aiutateli a comprendere, pregate per loro, fate sacrifici ed offriteli a Gesù. Dite così: “Gesù mio adorato, ti offro questa rinuncia, questo sacrificio. Te li offro per quel fratello che ancora non crede, che non spera, che si sente smarrito ed angosciato. Gesù mio, abbi pietà di lui, usa la tua, infinita, misericordia e salvalo; anche per lui hai versato il tuo sangue prezioso, fino all’ultima goccia!

Siate fervorosi nella preghiera, miei amati, siate fervorosi nella preghiera: Gesù ha un cuore dolcissimo e vi ascolterà, vi esaudirà, vi benedirà.

Nel mondo sono molti gli smarriti, sono molti i dubbiosi che non sanno ancora imboccare la strada della salvezza: occorrono molta preghiera e molto sacrificio da parte di chi ha ben compreso, di chi ha tanta luce Divina. Figli cari, ripeto ciò che un giorno già vi dissi: molte anime si perdono, per mancanza di preghiera, molte anime si perdono, perché non hanno chi preghi per loro.

Piccoli miei, voi siete nella luce, voi avete nel cuore la gioia di Gesù; non perdete un solo attimo e date a lui il vostro tempo. Ogni istante donatelo con generosità. Chiedete la salvezza delle anime, implorate la salvezza delle anime e non vi smarrite, non vi avvilite, se vedete che i risultati non sono quelli sperati: Dio ha i suoi tempi che non sono i vostri tempi e quello che non è accaduto in tanti anni può accadere in un attimo soltanto! Abbiate fiducia, abbiate sempre fiducia in Gesù. Abbiate completa fiducia in lui. Qualunque cosa accada, egli sia la vostra forza, la luce che vi guida, la speranza che mai abbandona. Ognuno di voi sarà provato in modo diverso. Non fate caso a ciò che accade all’altro: per ciascuno c’è un piano diverso. Gesù ha fatto tanti progetti, sublimi, d’Amore quanti sono gli uomini sulla terra e ognuno ha il suo che è diverso da quello dell’altro. Tutti, però, convergono nel fine: la felicità completa, la felicità in Dio.

Lasciatevi condurre, figli cari, lasciatevi condurre dall’onda soave dell’Amore Divino. Tutti, tutti gli uomini dovrebbero capire quant’è importante abbandonarsi a tanta soavità e dolcezza! Fate tutto ciò che è nelle vostre possibilità fare, fate tutto quello che da voi dipende, tutto, senza nulla tralasciare; Gesù vi sorriderà e completerà, a modo suo, l’opera che voi avete iniziato su suo consiglio. C’è un delicato ed importante compito per ogni persona, un compito che deve essere assolto, bene ed in fretta, in questi tempi. Nella preghiera ognuno capirà qual è il suo. Nella preghiera Gesù si farà chiaramente capire.

Figli, figli amati, lasciate le cose vane, respingete le vanità, che il mondo vi porge a piene mani; volgetevi a Gesù, pensate a Gesù, donate la vostra vita a Gesù. Donate ogni istante di vita a Gesù; poi, gioite, cantate, esultate, siate sempre nella pace.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima