Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
16.05.98
Eletti, amici
cari, il mio Amore vi sostiene, il mio Amore vi dà vigore. Abbandonatevi,
fiduciosi, al mio Amore e non abbiate paura: da me venite, Io vi ho creato, Io
vi ho sostenuto ed a me state tornando. Sia gioioso anche questo, ultimo,
tratto di cammino. Sia gioioso, perché già Io sono in voi e già voi siete in
me.
Sposa amata, non
venga mai meno la fiducia in me: nei momenti difficili, nei momenti della
tribolazione Io sono il vostro sostegno. Questo, che attraversate, è l’ultimo
tratto del cammino. Seguitemi con umiltà e docilità. Non mancheranno i
sacrifici, non mancheranno i problemi; ma Io sono con voi. Questo vi basti per
affrontare con serenità ogni situazione, per affrontare con fiducia ogni
sacrificio. Se Io, Io, Gesù, sono con voi, se sono con voi, chi può esservi
contro? Che può fare un uomo che Io non permetta? Siete perseguitati dal mondo?
Siete umiliati ed offesi? Siate lieti, perché avete una sorte simile a quella
che ebbe il vostro Signore.
Non siete compresi
da nessuno? Ebbene, prima di voi, Io stesso ho sofferto questa stessa
situazione. Soffrite moralmente, per l’indifferenza, per la freddezza grande
dei cuori? Pensate a quanto ho sofferto Io, Io, Gesù.
Amati, queste vostre
sofferenze, patite per amore, sofferte per mio amore avranno frutti molto
abbondanti. Chi soffre con me, chi patisce per me godrà con me, godrà, quanto
mai ha goduto, perché le mie gioie non sono quelle del mondo. Le mie delizie il
mondo non le può offrire, perché non le possiede.
Amata sposa, giorno
dopo giorno vi avvicinate alla meta: le sofferenze di ora sono un nulla a
confronto con le gioie che avrete, quando potrete restare sempre accanto a me.
Continuo a chiamare a me i figli di tutto il mondo: sono gli operai dell’ultima
ora che desidero nella mia vigna santa. Quelli della prima ora già sono
all’opera da tempo, quelli della seconda e terza, altrettanto; ci sono quelli
dell’ultima ora che stanno per entrare chiamati da me. Vengano! Vengano, perché
Io desidero dare anche a loro una paga, abbondante e pienamente soddisfacente;
vengano a me, perché c’è un compito da assolvere per ciascuno di loro.
Amata sposa, non si
meravigli nessuno, se Io voglio premiare anche coloro che solo in ultimo sono entrati:
costoro non sono quelli che, chiamati e richiamati, non sono mai entrati, sono
quelli che non avevano capito bene, quelli che non avevano luce sufficiente per
vedere. Ora lo Spirito d’Amore è entrato in loro, li ha illuminati e scaldati
col suo fuoco. Essi entreranno, pieni di entusiasmo, ed opereranno con tutte le
loro forze. Io li guarderò con Amore ed anche di essi mi compiacerò.
Sposa cara, nessuno
invidi il fratello dell’ultimo momento, nessuno faccia come quegli operai che
rimproverarono il padrone per aver dato agli ultimi la stessa paga dei primi.
Desidero che i miei diletti, che gli amici fedeli condividano con me il loro
parere: quello che Io voglio anche essi vogliano, quello che Io desidero anche
essi desiderino. Chi è mio vuole sempre quello che Io voglio ed ama la mia
volontà, rinunciando alla sua.
Sto chiamando da
tutta la terra, sto chiamando gli amati figli perché vengano a vivere nel mio
giardino. Tutto è pronto e ognuno ha il suo posto assegnato, ognuno il suo,
tutto speciale; devono solo raggiungerlo, devono solo entrare di loro volontà.
Amata, Io chiamo,
chiamo, ma non costringo nessuno a seguirmi: desidero libera adesione, desidero
libera scelta. Ecco quello che stai pensando: “Se gli uomini sapessero quanto è
importante aderire subito a questo invito, se capissero ciò che sta accadendo,
certo, ognuno si precipiterebbe ai piedi del mio adorato Gesù per fare tutto
ciò che egli vuole e non perderebbero neppure un istante. Gli uomini, però,
poco comprendono, poco comprendono, perché la loro mente è troppo lontana da
Dio, troppo immersa nelle realtà del mondo, nelle realtà, vane, del mondo. Gesù
adorato, da’ luce alle menti, da’ luce, da’ luce, Amore, da’ luce ed ognuno
vedrà e capirà; da’ il tuo fuoco ed ognuno verrà a scaldarsi, senza perdere un
attimo. Gesù, abbi pietà di questa povera Umanità, smarrita e disorientata
senza di te!”
Amata, darò luce,
darò la mia luce al mondo che desidera vedere e ne darò in abbondanza; ma
resteranno ciechi coloro che si rifiutano, decisamente, di vederla. Scalderò il
mondo. Certo, scalderò il mondo col mio fuoco d’Amore; ma rimarrà gelido colui
che se ne tiene lontano, volontariamente.
Amata, ho pietà, ho
tanta pietà di questa, povera, Umanità: perdendo me, ha perso tutto, perdendo
me, ha perso la gioia, ha perso la pace, ha perso il senso dell’esistenza. Non
abbandonerò, certo, le mie creature predilette: neppure una deve sentirsi
abbandonata.
Prega, prega: con la
preghiera, continua, il tuo cuore resta sempre nel mio, lo consola della
dimenticanza di molti e della superficialità di altri. Chi mi consola sarà a
sua volta consolato e riuscirà a dare ai fratelli la mia consolazione.
Vivi in me, amata
sposa; chiedimi e sarai esaudita, bussa alla mia porta e sempre ti aprirò.
Chiedi per te e per i fratelli. Chiedi con umiltà e massima fiducia: chi chiede
ottiene; a chi bussa sarà aperto.
Gli operai
dell’ultima ora già si appressano. Lavoreranno anch’essi per me; quando tutto
il lavoro sarà ultimato, allora sarà il momento della paga. Ti dico, mia amata,
che ciascuno sarà soddisfatto di ciò che riceve: avrà molto di più di quanto si
aspetti; godrà e gioirà assieme a me e benedirà, sì, diletta, benedirà, a non
finire, questi momenti di grande sacrificio, capirà che proprio questi sono
stati i più costruttivi.
Amata, il nuovo
giorno è alto nel Cielo. Donami di questo ogni istante, donami ogni attimo;
offri, generosamente, per quelli che anche oggi nulla mi porgeranno. Da’ gioia
al mio Cuore e consolalo di tante amarezze.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
16.05.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli amati, la
gioia dimori in voi e la pace sia nel vostro cuore. Siate pieni di speranza,
perché voi la riponete in Gesù. Egli vi guarda con Amore, con tenerezza: il
cammino che fate è a lui gradito. Dovete solo arrivare fino in fondo, superando
con le vostre gambe gli ultimi ostacoli.
Figli, Io vi sono
vicina, lo sapete; ma non posso fare quello che voi dovete fare. Vi sostengo,
vi sorrido; ma voi dovete procedere con coraggio fino alla fine sulla strada di
Gesù.
Vi vedo, spesso,
impazienti: la promessa è troppo bella e vorreste che fosse subito realizzata.
Ma Gesù vi chiede anche questi sacrifici: aspettare il suo tempo, che egli non
rivela; seguire la sua logica che è spesso imprevedibile. Vi ho detto che per
ognuno di voi accadrà qualcosa, a sorpresa:
Gesù ama fare delle
sorprese, delle belle sorprese a quelli che ama tanto e che tanto l’amano.
Spesso vi ha parlato di operai che lavorano nella sua vigna per un dato
salario. Vi ha parlato di quelli della prima ora e di quelli dell’ultima ora
che possono prendere la stessa paga. Amati, Gesù è generoso e dà sempre molto
più di quanto uno si aspetti: vedrete, vedrete quello che avrete, se sarete capaci
di andare fino in fondo, senza mai stancarvi prima!
Amati, quando si
opera per il Signore bisogna seguire la strada che egli prepara, che spesso
diverge da quella che uno ha pensato per sé e vi sono dei momenti d’incertezza:
seguire la sua o seguire la propria? La sua appare difficile assai, onerosa
assai, irta di spine, tanto da non potervi appoggiare un piede, senza pungersi
profondamente. In genere gli uomini, all’inizio, si spaventano, si dicono:
“Come farò? Ci riuscirò? Sarò capace?” Vedono, invece, la propria più facile e
piana: mentono a se stessi e dicono che in essa non vedono proprio alcuna
difficoltà. Questo avviene, perché non riflettono bene: sono superficiali ed
insensati nel loro modo di ragionare. Spesso, assai spesso scelgono quest’ultima
strada, ma ben presto si devono rendere conto che le spine sono molte, gli
ostacoli insormontabili, la rovina sempre più grande, man mano che si procede.
Figli cari, Gesù
sceglie per voi sempre il meglio e non va mai in rovina chi a lui si affida.
Figli, amati figli, siate tutti di Gesù. Datevi a lui, datevi a lui, senza
preoccuparvi di nulla: il suo Amore sarà la vostra gioia, il suo Amore sarà la
vostra pace; ogni minimo sacrificio sarà, abbondantemente, ricompensato. Dico
ai figli più lontani: figli, amatissimi figli, lasciate le cose del mondo e
correte, correte verso Gesù! Qualcuno di voi dirà: “Madre, Madre cara, non
abbiamo la forza; le gambe non ci sorreggono, il cuore è debole”. Questo dico a
costoro: chiedetemi aiuto, chiedete il mio aiuto; vi vengo incontro, vi porto a
Gesù, vi porto Io a Gesù! Se volete, vi porto sulle braccia, come portavo il
piccolo Gesù.
Venite a me! Venite:
voglio salvarvi tutti, vi voglio tutti santi, tutti santi, dal primo
all’ultimo! Qualcuno aggiungerà: “Madre, ho molto peccato, sono stato indocile
e disobbediente; Gesù avrà disgusto di me?” Ecco quello che vi dico, figli
amatissimi: Gesù vi attende, vi attende per stringervi per primi tra le sue
braccia, vi attende per amarvi per sempre e farvi felici, riempirvi di ogni
gioia, ricolmarvi di ogni delizia. Venite tra le mie braccia: Io stessa vi
conduco a Gesù, Io stessa vi conduco a lui! Venite, però, venite subito,
subito!
Vi
amo. Ti amo, figlia cara.
Maria
Santissima