Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.05.98

 

 

Eletti, amici cari, aprite il vostro cuore al fratello che vi sta vicino, apritelo al prossimo che vi tende la mano: non siate insensibili al grido del dolore del mondo. Date e vi sarà dato. Offrite e vi sarà offerto da me con grande larghezza.

 

 

Sposa amata, grandi doni elargisco ogni giorno a voi che mi appartenete, grandi doni ad ogni uomo; ma sono in molti a non volerne godere, adeguatamente! Amata, Io dono la luce, ma gran parte del mondo preferisce le tenebre, rifiuta la mia luce; Io dono il fuoco del mio Amore, ma quanti lo accolgono e lo donano, a loro volta, agli altri? A che serve una splendida giornata di sole per chi si è chiuso dentro una stanza con le finestre sbarrate? Non serve a niente: per lui sarebbe uguale una giornata cupa e piovosa oppure ventosa oppure tempestosa.

Amata sposa, i miei doni devono essere colti, devono essere capiti, voluti, desiderati, utilizzati. Chi è colui che capisce i doni? Chi è colui che utilizza i miei doni? Chi è colui che prende gioia da essi? È quello che mi ha spalancato il suo cuore, è colui che si è fidato di me, che ha confidato in me, che ha volto il suo sguardo, supplicante, verso di me.

Amata, Io, Io, Gesù, desidero solo che l’uomo si apra al mio Amore, si apra e faccia quello che Io gli chiedo. A chi è misero chiedo poco; a chi è ricco chiedo in proporzione. Nel momento del giudizio terrò conto di ogni povertà e a chi poco ha avuto poco sarà chiesto, ma da chi molto ha avuto molto esigerò. Nessun dono, che offro, deve restare inutilizzato, nessun dono deve essere lasciato in disparte, come se non ci fosse. Guai, guai sposa cara, guai, ripeto, a chi rifiuta i miei doni! Guai a chi finge di non riceverli per non metterli a frutto!

Pensi che siano pochi coloro che operano in tal modo? Fingono di non riconoscerli per non corrispondere! Stolti ed insensati: si può ingannare Dio? Si può ingannare me? Tutto vedo, tutto conosco e di tutto tengo conto! Vedi, amata, quanto elargisco in questo tempo, splendido e terribile? Vedi che abbondanza di ricchezza spirituale riverso sulla terra? Gli uomini, tuttavia, restano nella più grande aridità, gli uomini vivono nella più grande miseria spirituale, pur essendo ogni giorno ricoperti di beni di ogni genere.

Pensi, mia amata, che il mio giudizio finale sia lo stesso per quelli ai quali poco è stato elargito e per quelli ai quali tanto è stato dato? No, no, ti dico; per gli uni ci sarà molto rigore, per gli altri molto meno! Fra i vari popoli, quale, secondo te, sarà giudicato con maggiore severità? Certo, certo, quello cristiano, il popolo più ricco di doni spirituali. Chiedo molto a questo, mio popolo, prescelto, perché molto, molto ho donato, molto sto donando; molto esigo, quindi, assai di più che da tutti gli altri popoli messi insieme.

Ci riflettano su queste, mie, parole i cristiani che vivono nella superficialità e nella insensatezza! Un padrone venne un giorno a riscuotere il suo dai suoi dipendenti. Ad uno aveva assegnato un grande fondo con casa e campi fertili e ben irrigati, ad un altro un fondo più piccolo sempre con casa e buona abbondanza d’acqua, al terzo poi un fondo assai più piccolo meno irrigato e più faticoso da lavorare. Ebbene, questo padrone, che viene a riscuotere il suo, a chi chiederà di più: al primo, al secondo o al terzo? La risposta è assai facile: egli chiederà al primo moltissimo, al secondo meno, al terzo meno ancora. Se il primo non gli dà ciò che richiede dovrà risarcirgli il danno nel tempo; così vuole per il secondo ed il terzo, ma con questi sarà meno esigente, molto meno esigente. Colui che ha avuto un fondo ricco e produttivo è il cristiano, colui che ha conosciuto la buona novella, che Io ho predicato; egli dovrà far fruttificare il mio per poi restituirmi ciò che mi spetta. Gli altri*, dei quali ti ho parlato, rappresentano le altre religioni, quelle ancora imperfette, ma pur sempre valide. Ecco, da costoro, da quelli che non fanno perché non sanno, esigerò meno, assai meno. Ognuno, a questo punto, prenda bene in esame la sua situazione, la esamini con molta attenzione, senza superficialità, senza alcuna superficialità. Quanti sono coloro che hanno ricevuto molto, molto, moltissimo da me? Quanti sono coloro che nuotano nell’abbondanza di bene, da me offerto?

Sposa cara, a costoro chiederò conto di ciò che hanno fatto di questi beni. Li ho dati perché se li godessero soli, soli e lasciassero gli altri nel bisogno oppure li ho dati in grande abbondanza perché godessero loro e tutti quelli che stanno intorno? Quelli che massimi doni hanno ricevuto sono i miei consacrati, quelli ufficiali e quelli non conosciuti come tali, ma resi miei sacerdoti, per mia imposizione. A costoro ho affidato molto, una ricchezza assai grande e chiederò ben presto conto a ciascuno dell’uso che ne ha fatto. Le anime, assetate e bisognose, che dovevano essere sfamate e dissetate hanno trovato veramente cibo e bevanda? Quelle stanche e smarrite hanno trovato veramente riposo e ristoro? Quelle disorientate hanno trovato luce e guida? Io, Io, Gesù, sposa cara, opero attraverso la mia rete di servitori, il primo dei quali è il mio Vicario in terra. Poi ci sono tutti gli altri che formano una grande piramide, nella quale ognuno ha il suo posto ed ognuno deve operare nel posto dove si trova, nel momento nel quale lo richiedo e con la strategia che Io voglio sia usata.

Amata mia, questo ora sta per accadere: chiedo il resoconto a ciascuno del servizio che mi ha reso. Sono quel padrone, del quale ti ho parlato e torno nel mondo per prendere ciò che mi appartiene. Si prepari ciascuno, facendosi bene il conto, prima che Io stesso glielo presenti.

Tu pensi: “Mio Gesù, troverai tutti un po’ mancanti, perché siamo imperfetti. Abbi misericordia! Ti supplico: abbi misericordia, considera con pietà la nostra situazione! Non usare, mio amato Dio, la tua perfetta giustizia, altrimenti chi si può salvare?

Non temere, sposa amata; nessuno abbia paura: conosco bene ogni cosa, conosco il vostro cuore e la vostra mente, a perfezione. Certo che userò la mia misericordia, ma voi siate più perfetti possibile nell’operare, fate il massimo e godrete la mia luce per sempre.

Amata sposa, vengo per togliere ogni pena dal mondo, vengo per spezzare tutte le grosse catene, che vi avvincono. L’ultima, la più terribile, che spezzerò è quella della morte.

Gioisci, sposa. Gioisci in me e servimi con amore.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

*gli altri = di coloro che seguono pseudoreligioni, non conoscendo il Vangelo, non per loro colpa

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.05.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli amati, Gesù sta davanti a voi, Gesù vi guarda con immenso Amore. Sentite sempre su di voi il suo sguardo e questo vi aiuti in ogni circostanza, questo vi aiuti in ogni momento.

Figli amati, nella gioia Gesù è con voi, ma spesso nella gioia l’uomo non pensa a Gesù: si sente forte, si sente vigoroso, si sente libero. Nel dolore Gesù è con voi; allora gli uomini cercano Dio, quando la sofferenza morde le loro carni o la loro mente.

Ebbene, il dolcissimo Gesù è sempre pronto a divenire il compagno dell’uomo, sempre, quando fa il bene, quando gioisce nel bene o soffre nel corpo e nell’anima. Gesù, però, figli cari, si separa dall’uomo, quando questi fa il male, quando prepara il male nella sua mente e nel suo cuore. Allora, allora c’è la grande separazione da Dio.

Amati figli, chi sono coloro che si sentono soli? Sono sempre quelli che operano nel male. Questi devono sentirsi tali, perché Dio non è mai dov’è il male. Se Dio non c’è, il suo posto viene subito occupato dal principe delle tenebre che si fa suggeritore, ingannatore, guida del malizioso.

Amati, il bene viene sempre da Dio: egli è il bene. Il male c’è nel mondo, per opera dell’ingannatore che seduce l’uomo e lo rende suo schiavo. Amati, ora vi accorgete che accadono tante cose terribili nel mondo, ogni giorno ne sentite notizia ed inorridite. Dio non è mai nel male, Dio non è nella sciagura; sia ben fermo questo concetto nella vostra mente. Quante volte sento che si attribuisce a Dio la responsabilità del male che accade nel mondo; figli, figli, non accada mai a voi di fare lo stesso, neppure per un attimo, neppure per un solo attimo, in un fuggevole pensiero. Che offesa fate a Dio Altissimo, a Gesù Santissimo, quando attribuite a lui la causa delle catastrofi, delle rovine, delle cose terribili che accadono nel mondo!

Amati, l’uomo malizioso con la sua malizia procura molti danni, l’uomo superficiale con la sua superficialità fa un numero grande di guai. L’uomo senza Dio, per scelta, si fa insidiare da un nemico che non riposa né giorno né notte. Gesù ve l’ha spiegato tante e tante volte: se egli non avesse impedito l’azione di molti, di molti folli, presi dalle forze del male, essi avrebbero distrutto il mondo intero. Ecco l’azione di Dio: attenua spesso e riduce il male, che gli uomini compiono, non permette che tutto vada in porto, altrimenti, altrimenti, figli, sarebbe stata già la catastrofe!

Amati, pregate e supplicate, pregate e supplicate, senza mai stancarvi, affinché Dio impedisca alla malizia umana di esplodere come una bomba che tutto distrugge, che tutto trascina nella sua follia.

Amati, l’uomo è sempre libero, assolutamente libero di scegliere tra il bene ed il male, ha le due strade sempre aperte davanti a sé: può scegliere una o l’altra in ogni momento e questo fino alla fine della sua vita. La conseguenza delle scelte oggi sono sotto gli occhi di tutti, sono visibili.

Gesù, che tanto ama il mondo, non permetterà che esso venga distrutto, completamente, ma lascerà che i maliziosi agiscano in parte, secondo il loro talento. Le conseguenze saranno attenuate, limitate, ma non completamente eliminate!

Non abbiate paura, piccoli miei, non abbiate paura, angeli miei: apro il mio manto e vi accolgo tutti, come pulcini, impauriti, che cercano le ali della Madre. Non avrete freddo, amati, sotto le mie ali, non avrete terrore sotto le mie ali: vi difenderò, vi proteggerò. Siate nella gioia. Siate nella pace.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, piccola, mia, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima