Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
20.05.98
Eletti, amici
cari, ecco: un altro, grande, giorno dono ai miei diletti, giorno, pieno del
mio Amore. Sappiatelo vivere, figli del mio Cuore. Sappiate vivere ogni giorno
in me come se fosse l’ultimo della vostra vita.
Sposa amata, sii
lieta, quando apri gli occhi al mattino: un giorno di grazia ti ha concesso il
mio Amore, un giorno in più per amarmi, adorarmi, servirmi. Chi ha ben compreso
questo ha guadagnato la sua vita; chi non l’ha compreso rischia di perdere la
vita.
Amata sposa, ogni
uomo, che riflette e vive come creatura dotata d’intelletto e volontà, si deve
chiedere a che serva la sua vita, quale sia il fine della sua vita, da chi abbia
ricevuto questo, sublime, dono e quale sia il traguardo al quale tende.
Amata, non
giustifico chi, creato come uomo, sceglie di vivere come bruto: costui non è
affatto giustificato, perché i talenti che ho donato devono essere tutti messi
a frutto. Vedi in questo, significativo, tempo storico quanti sono coloro che
si dimenticano la loro dignità di uomini e vivono come animali senz’anima, senza
intelletto? Quale pena prova il mio Cuore per ciascuno di essi!
Quante volte ti sei
chiesta, piccola, mia, amata, come fosse possibile che un uomo potesse vivere
senza pensare alle cose che contano, pur dotato di mente; che un uomo potesse
vivere senza capire quello che veramente conta, pur essendo dotato di
intelletto!
Amata, la risposta è
sempre la stessa, la risposta è questa: l’uomo non vuole comprendere ciò che
gli comporterebbe sacrifico e rinuncia, impegno e fatica. Pensa, piccola cara,
a quando dovevi alzarti di buon’ora per recarti a scuola e spesso dicevi: “Com’è
duro questo sacrificio; come sarebbe, invece, dolce stare sotto le coperte, al
caldo!” Ebbene, passarono gli anni e quel sacrificio rimase ben inciso nella
tua mente. Da esso, però, sono usciti frutti che ora godi, gioiosamente: com’è
stato prezioso quel sacrificio che pur allora ti sembrava grandissimo e quasi,
talora, insostenibile, per il gran freddo della stagione invernale!
Amata, questo è un
semplice esempio, basato sulla tua esperienza, un semplice esempio che, però,
fa comprendere quanto sia necessario il sacrificio per ottenere, poi, la
ricompensa.
L’uomo stolto non
riflette su questo, non riflette e tralascia di affrontare tutto ciò che porta
con sé fatica: anche il pensiero, anche il solo pensiero, talora, gli sembra
oneroso!
Amata sposa, esigo
che l’uomo usi bene intelletto e volontà: intelletto per comprendere ciò che Io
voglio da lui; volontà per fare ciò che gli ordino. Nessuno, che sia vissuto
come se non possedesse questi doni, sarà giustificato, nessuno, sposa mia! I
talenti che ho dato li riprenderò indietro un giorno, certo; ma li voglio con i
frutti, con i frutti adeguati! Sono un padrone assai generoso, infinitamente generoso,
anche esigente, molto esigente.
Rifletta su queste,
mie, parole colui che vive nell’insensatezza, colui che continua a vivere
nell’indolenza ed agisce con grande superficialità, facendo solo ciò che gli
garba e tralasciando sempre ciò che lo impegni.
Amata sposa, Io
dico, Io, Gesù, dico al mondo in quest’ora, così grave e significativa: ogni
uomo pensi e rifletta bene sul significato delle sue azioni. Ogni uomo prenda
piena coscienza di ciò che fa, che ha fatto e che vuole fare. Nessuno viva da
stolto, perché non sarà felice la sorte degli stolti; viva, invece, da saggio
che ben comprende quanto sia importante vivere secondo il comando che Io, Io,
Dio, ho dato.
La Madre mia vi ha
invitato a leggere bene, con attenzione, il libro del profeta Isaia: leggete e
riflettete. Leggete tutti e riflettete sulle mie parole, che metto sulle labbra
di questo, grande, profeta. Ebbene, le sue profezie continuano a realizzarsi
anche in questi tempi; state tutti pronti, amici, state proprio ben pronti,
senza distrazioni e deviazioni di alcun genere. Parlo come Padre amoroso a chi
mi ascolti, attentamente, dico molte cose ai figli, obbedienti e docili;
nascondo soltanto ciò che potrebbe essere nocivo per loro. Sapere certe cose è
bene per l’uomo al fine di facilitare la sua preparazione e tenere sempre
all’erta la sua attenzione; altre rivelazioni sarebbero per lui di danno,
perché egli non avrebbe sempre la forza di abbandonarsi a me con fiducia, ma si
farebbe prendere da altri sentimenti che lo farebbero agire male.
Amata sposa, conosco
ogni pensiero della vostra mente, conosco ogni anelito del vostro cuore, tutto
vedo, tutto percepisco: vi scruto, quando vegliate e quando dormite. I vostri
sospiri sono tutti contati. Amata, il mondo, che mi vuole tenere fuori dai suoi
progetti, il mondo, che vuole progettare senza di me, si preclude da sé la
gioia, la pace, la salvezza. Ripeto al mondo ciò che il mondo deve sapere, ciò
che deve ben conoscere in questo, grande, tempo: senza di me, senza di me, Dio,
voi nulla potete fare e i vostri progetti non andranno mai in porto. Se voi
procedete così, le vostre città con i superbi palazzi, che avete costruito,
saranno deserte e le piazze, immense, resteranno vuote. Quello che avete
accumulato per chi sarà? Non per voi! Avete faticato, ma non godrete il frutto
della vostra fatica. Avete coltivato vigne, ma voi non ne berrete il vino. Vedrete,
sì, il grano biondeggiare nei campi, ma non mangerete il pane, perché esso sarà
per un altro, un altro che, invece, non ha fatto alcuna fatica.
Voi pensate in
questo momento ad azione umana; non è così: non gli uomini impediranno il
godimento della vostra fatica, ma Io, Io, Dio, lo farò. Tutti quelli che hanno
progettato senza di me, contro di me, contro i miei fedeli, non godranno, ma
dura sarà la loro sorte, secondo la scelta che hanno fatto.
Sposa cara, nel
corso della storia molti sono stati i miei persecutori, molti i nemici, molti
gli avversari che hanno assalito me nei miei, fedeli, amici e li hanno
umiliati, li hanno colpiti, ma nessuno di essi, sposa mia, è rimasto impunito,
nessuno! Chi colpisce me nei miei, fedeli, amici prepara la sua stessa rovina.
Sposa, sii nella
pace e nella gioia. Dona le mie delizie a chi le desideri.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
20.05.98
La Mamma parla
agli eletti
Vi amo, figli cari,
vi amo, immensamente. Vivete nella gioia, vivete nella pace, che vi dona Gesù.
Il grande giorno, unico, senza tramonto, vi darà i doni più belli, quelli che
mai avete avuto. Attendete, quindi, con gioia il compimento della storia:
grandi sorprese sono riservate; sorprese piacevoli sono pronte per i figli,
obbedienti. Avrete, avrete ciò che pensate; avrete, avrete ciò che neppure v’immaginate:
grande allegrezza nelle tende dei giusti; tutti sorrideranno, per la felicità
nuova. Ecco, Io gioisco già con voi. Io sono una Madre, felice, di un popolo
nuovo, quello che Gesù ha scelto, quello che Gesù mi ha preparato!
Figli cari, come
vorrei vedere tutti felici e riuniti insieme; come vorrei che ciò accadesse!
Non sarà così, se gli uomini non si affrettano a cambiare, non sarà così, se
gli uomini continuano a perseverare nel male: in una casa, in una stessa
famiglia, uno sarà preso, uno lasciato; nello stesso posto di lavoro uno
resterà, gli altri dovranno andarsene; nello stesso luogo quelli che operavano
fianco a fianco saranno separati. Ci sarà la grande selezione, ci sarà la
grande divisione anche nel popolo prediletto; differenza, quindi, tra chi ha
obbedito e chi non ha obbedito, tra chi è rimasto fedele alle santi Leggi e chi
ha alzato la spalla, pensando che più nulla sarebbe accaduto, che mai nulla
sarebbe accaduto.
Figli cari, figli,
tanto amati, come potete mai pensare che il giusto abbia lo stesso trattamento
dell’ingiusto? Come, mai, potete pensare che chi fa il male e nuota nell’errore
possa continuare a farlo, senza mai essere fermato?
Figli cari, che
vivete nel fango, cercate di pensare a ciò che operate e non vivete con
insensatezza, non vivete con stoltezza! Quando mai è accaduto che il testardo
facesse una fine lieta?
Amati, vi parlo col
Cuore pieno di dolore, vi parlo col Cuore pieno di afflizione: cambiate vita,
figli cari, cambiate vita, subito! Ora vi chiamo, ora, ancora, vi indico la
strada; ma, tra poco, non potrò più farlo e ognuno resterà lì, nel posto che si
è scelto! Bene starà chi bene ha scelto; male starà chi male ha scelto; male,
malissimo starà chi ha preferito camminare da solo, non con Dio!
Figli cari di tutto
il mondo, guardate il mio volto, guardate la mia tristezza, profonda: è per
voi, è per il vostro comportamento, è per la vostra trascuratezza che sono nel
dolore! Non voglio che il nuovo regno sia formato da pochi, non voglio che sia
formato solo da un resto; desidero che sia pieno di figli, felici, che sia
popolato da tutti, miei amati, nessuno escluso.
Vi chiamo per venire
da Gesù. Vi aiuto, se volete, vi aiuto, se volete; ma voi dovete ascoltarmi,
dovete aprire le orecchie! Se vi parlo, volgetevi a me, aprite bene le orecchie
del cuore: vi parlo con Amore, perché Gesù me lo permette; vi parlo con Amore,
perché Gesù lo vuole! Ma ripeto che sta per venire il momento, nel quale tutto
si compirà, tutto avverrà, tutto accadrà!
I fatti si
aggiungeranno ai fatti, gli avvenimenti agli avvenimenti. Figli cari, non
sempre potrò fare quello che ora faccio. Questo è un tempo di rapidi
cambiamenti; siate pronti ad accogliere le parole di Gesù nel vostro cuore. Apri
il cuore; apritelo ed egli lo purificherà e lo ristorerà: lo purificherà di
ogni malizia e lo ristorerà con le sue delizie!
Da anni vi parlo,
figli del mondo, da anni vi parlo, da anni ripeto le stesse cose, da anni
ripeto sempre le stesse cose, perché voi ascoltate, ascoltate, in apparenza, ma
spesso le parole non si trasformano in vita vissuta.
Figli, tanto amati,
figli diletti del mio Cuore, siate operosi nel bene. Procedete, procedete nel
bene e testimoniate con coraggio Gesù in ogni giorno della vostra vita.
Vi amo. Vi amo tutti
e vi benedico ad uno ad uno.
Ti
amo, figlia cara.
Maria
Santissima