Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
25.05.98
Eletti, amici,
vi amo di Amore immenso. Sia questa la vostra gioia e altro non cercate, altro
non desiderate. In me tutto avrete, in me tutto troverete, in me c’è ogni felicità,
in me la grande pace: restate in me, venite a me! Questo tempo, grandioso,
rivelerà sempre più evidente la mia presenza, viva, nel mondo.
Sposa amata, il
Paradiso esulta, esulta, al pensiero che la terra si unirà, saldamente, per
sempre ad esso, in modo specialissimo. Vieni con me; oggi voglio che la tua
felicità sia grande: ti mostro le meraviglie di un regno felice, le meraviglie
di un regno di pace infinita. Ecco: vedi le immense distese verdeggianti, vedi
l’infinito spazio, che il tuo sguardo non riesce ad abbracciare. Ecco la luce
soave ed azzurrissima che investe ogni angolo del luogo dolcissimo. Come vedi,
qui non c’è più alcun ricordo, neppure lontano, della vita frenetica della
terra; qui c’è una luce che proviene da me, qui c’è la gioia che Io dono, la
pace che è frutto del vero Amore. L’armonia, profonda ed unica, lega assieme
tutte le creature che hanno sul volto un sorriso di massima soddisfazione
interiore.
La prima anima che
ti accoglie in questo luogo di delizie è quella che tanto ti ha amato in vita e
ancora di più ti ama ora che vive nella mia luce perenne. La madre della terra
ti viene incontro con dolcissimo sorriso sul volto e ti guarda, piena di gioia:
il tuo cammino ella lo sta seguendo giorno dopo giorno, con trepidazione. Ella
deve dirti, rivelarti una notizia, che il tuo cuore desidera tanto: anche il
suo sposo, presto, verrà in questo luogo di delizie, verrà molto prima del
tempo a lui destinato per la purificazione, perché le tue preghiere assidue e
il tuo abbandono totale a Dio hanno ottenuto per lui la grazia. Tutto il
Paradiso è in festa per ogni anima che raggiunge la gloria. L’amato tuo padre
terreno sta, quindi, per raggiungere la grande felicità, grazie alle preghiere
della sua, piccola, figlia che mai l’ha dimenticato, ma l’ha pensato con amore
e l’ha raccomandato a Gesù con fiducia.
Piccola cara, vedi
come la preghiera compia grandi, immensi miracoli. L’uomo, che prega, aiuta
prima i consanguinei, prima quelli più vicini, poi anche gli altri, fino a dare
grazie a tutta intera l’Umanità. Le anime del purgatorio, amata sposa,
soffrono, soffrono, terribilmente; ma le loro sofferenze possono essere
attenuate ed abbreviate dalle preghiere delle anime belle, a Dio gradite.
Pregate sempre, pregate continuamente per loro, pregate ogni giorno, tanto,
tanto, intensamente, e le loro pene saranno minori. Vedi quell’angolo di
Paradiso, dove altre anime cantano e lodano, felici? Ebbene lì è il suo posto,
lì andrà, felice, il tuo amato padre.
Sposa cara, hai un
compito, assai importante, ancora da svolgere: anime purganti attendono di
essere liberate, per le tue preghiere; anime in pericolo avranno grazie nuove
che, se le coglieranno, le faranno volare verso la salvezza. Vedi, amata: nel
Cielo azzurro, cristallino, splende un sole meraviglioso che mai tramonta. È la
mia luce, perenne, che qui rende tutto splendido.
Guarda quelle figure
femminili che si muovono con leggiadria, cantando felici: sono le anime di
giovani fanciulle, morte per la crudezza dei cuori umani che le hanno sacrificate
in tenera età. Il mondo le ha dimenticate; Io le ho accolte subito nel mio
regno d’Amore e di felicità infinita.
I corpi, che vedi,
sposa amata, non sono i loro corpi terreni, come sai; sono, però, i corpi che
avranno allorché ci sarà il giudizio finale ed ognuno riprenderà il suo corpo
terreno, trasfigurato e perfezionato. Guardale: come sono belle nella loro
diversità, perfette nei lineamenti e nell’armonia del corpo!
Vedi, sposa: qui
nulla di imperfetto c’è, ma tutto è bellezza, tutto splendore, tutto soavità.
Gli uomini torturano
con malvagità; Io, Io, Gesù, accolgo subito in Paradiso le anime innocenti, che
m’invocano, e la loro pena di un attimo si trasforma in gioia perenne.
Amata sposa, vedendo
tanta gioia e tanta bellezza qui, certo, non è facile tornare nello squallore
della vita terrena, nel gelo di un mondo senz’amore! Anche questa pena del
ritorno ti sarà data come merito che si trasformerà in grazie per te, per tutti
quelli più vicini e per l’intero genere umano. Ogni sofferenza, patita per me e
con me, si trasforma in merito grande e in grazia. Ecco, la madre terrena ti
guarda: nel silenzio di questo, lungo, sguardo c’è un discorso profondo. Il suo
sguardo ora si distoglie da te e, supplichevole, si volge verso la Madre, mia,
Santissima che le risponde con un dolcissimo sorriso, rassicurante: che
meraviglia d’Amore in questi sguardi! La madre terrena raccomanda la sua
creatura, ancora in cammino, alla Madre Celeste; ella rassicura che la
protezione ci sarà, che l’aiuto non verrà mai meno.
Amata sposa, qui si
sa assai bene che l’anima in cammino è sempre libera, perfettamente libera
nella sua scelta, quindi, c’è sempre, fino all’ultimo, il pericolo di
deviazione. Vedi come il Paradiso si preoccupi delle anime che sono ancora
sulla terra, racchiuse in un corpo vivente? In Paradiso si prega, si supplica,
s’intercede. Le grazie vengono concesse in questo tempo, così decisivo, e
vengono concesse in grande quantità; ma occorre che gli uomini le sappiano
cogliere, prontamente.
Amata, la tua sosta
nel luogo della grande felicità, per oggi, è finita; ma ancora, spesso, ti
condurrò, mia amata. Odi le ultime note del dolcissimo canto che si alza a lode
della Madre, mia, Santissima. Vedi: tutte cantano, tutte le anime felici, anche
la madre tua terrena che non cessa di guardare la Madre meravigliosa che le ha
fatto una così dolce promessa (protezione
speciale della figlia tanto amata).
Questa, splendida,
visione ti sia sempre presente nel cuore e ti ricordi che quello è il luogo che
Io, Io, Gesù, ho preparato per le anime belle che desiderano vivere con me per
sempre.
Sii nella gioia.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
25.05.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli cari, vivete nella
pace di Gesù e godete la gioia che egli vi dona. Figli, il mondo vi odia? Prima
di voi ha odiato Gesù! Il mondo vi respinge? Prima di voi ha respinto Gesù! Il
mondo vi guarda con sospetto e non ascolta le vostre parole? Ha fatto così
anche con Gesù! Figli, ripeto quello che più volte vi ho detto: il servo non è
da più del suo padrone. Voi siete i servi di un grande Signore, del più grande
Signore: egli vi ha mandato nel mondo per portare la sua parola, per spargere
il suo seme santo.
La sua parola non fu
accolta allora e non è accolta nemmeno ora; il suo seme viene perseguitato,
perché ritenuto troppo scomodo da far resistere. Un solo seme santo che bene si
radichi, riesce a far seccare tanti altri, maligni, che sono intorno.
Figli cari, il mondo
vi respinge, ma voi non gemete, per questo, non gemete, figli miei cari, ma
rallegratevi: la vostra tristezza si trasformerà in gaudio e la vostra pena in
esultanza.
Gesù verrà,
visibilmente, a guidare la storia e l’Umanità intera sarà abbagliata dalla sua
luce. Verrà, figli cari, verrà in un giorno che nessuno immagina, verrà in una
ora che nessuno aspetta; verrà, certo, e voi alzerete il capo e vedrete
apparire, improvvisamente, il suo volto bellissimo. Vedrete il suo sguardo
dolcissimo. Quello, figli miei, sarà il momento più bello! In un attimo,
scorrerà davanti ai vostri occhi interiori la vostra vita; tutta intera, in un
solo momento, passerà davanti a voi: vedrete il passato e sarete assai felici
del tempo dedicato a Gesù, al suo servizio, alla sua adorazione. Alla fine del
rapido ‘excursus visivo’, egli vi mostrerà il posto, al quale siete stati
destinati, il posto, che col vostro vivere quotidiano vi siete scelti.
Piccoli cari,
questo, sublime, momento va preparato per tempo, questo, sublime, momento può considerarsi
un esame, basato su ciò che uno ha preparato e su ciò che uno ha tralasciato
nel suo tempo favorevole. Allora, solo allora, piccoli miei, vedrete la grande
differenza che c’è tra i cuori sinceri, tra i cuori puri e senza malizia, che
hanno gioito in Dio, lasciando alle spalle le vanità del mondo, ed i cuori
maliziosi, che hanno inseguito le vanità del mondo, senza lasciare spazio a
Dio.
Guardo con dolore i
figli che ridono, ridono, spensierati, come se la gioia vana di un momento
potesse divenire gioia di sempre! Guardo e piango, perché la loro rovina è
ormai prossima ed essi sono figli tanto amati, per i quali Gesù ha dato la sua
vita, ha sparso tutto il suo sangue. Per loro il suo immenso sacrificio è stato
inutile, è stato inutile! Poveri figli miei che si trastullano in vanità, si
lasciano irretire da un avversario, assai astuto, che non risparmia certo colpi
e si prepara a trascinarseli via come sua preda! Ho provato tutto, ho parlato
al cuore di questi miseri, li ho avvicinati ad uno ad uno per condurli a Gesù;
ma essi non hanno voluto darmi ascolto!
Gesù soffre tanto in
questo tempo, conclusivo, perché deve condannare, mentre avrebbe voluto solo
dare pace e gioia; deve usare la sua, perfetta, giustizia mentre desiderava
concedere la sua infinita misericordia!
Figli, ogni giorno
inginocchiatevi davanti al Crocifisso ed implorate da Gesù misericordia:
misericordia chiedete per voi e per il mondo, misericordia per chi non si sente
degno della misericordia, misericordia per chi non chiede misericordia,
misericordia per questa povera Umanità, smarrita e sviata, che ha perso
completamente l’orientamento!
Vi amo. Vi amo
tanto, figli cari!
Ti
benedico, mia piccola!
Maria
Santissima