Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

10.06.98

 

 

Eletti, cari amici, avrete tribolazioni. Avrete tribolazioni: il mondo ve le darà, sempre più. Ma consolatevi, consolatevi: Io ho vinto il mondo; voi siete miei e vincerete il mondo, come Io l’ho vinto.

 

 

Sposa cara, non dimori che un attimo la tristezza nel tuo cuore; vivi la gioia di essere mia, vivi la gioia di essere la mia sposa diletta, amata immensamente dal tuo Signore ed accolta nel suo Cuore. Questo ti basti, questo ti deve bastare, perché altro non avrai: il mondo, sviato, nulla offre a chi mi appartiene, se non tribolazioni, umiliazioni, offese.

Amata, gioisci, quando sei tribolata per mio amore, gioisci, quando subisci tribolazioni per la mia sequela. Sii tanto gioiosa, quando sei tribolata, perché hai coscienza di dare gioia a me, a me, Dio, che sono il tuo Salvatore, sono il Creatore che ti ha dato la vita, sono lo Spirito d’Amore che, entrato in te, permea il tuo essere e lo vivifica.

Amata, più ti accosti alle mie meraviglie, quelle che compio ogni giorno nel tuo essere, più comprendi che oceano infinito è il mio Amore, un oceano, dove ogni creatura umana deve immergersi per essere felice! Amata, in me c’è tutto; in me trovi tutto ora, in me troverai tutto per l’eternità.

Talora, mia, piccola, sposa, pensi al passato, alle cose perdute del passato, a quelle restate nel cuore e mai scordate: dolcezze che mai possono essere dimenticate. Talora, pensi: “Sono andate, non ci sono più; sono perdute, come acqua che è passata e non si sa che fine abbia fatto!”

Sposa cara, consolati ed esulta, perché non è così, non stanno proprio così le cose: chi è in me troverà ogni dolcezza perduta, troverà tutto quello che pensava ormai trascorso per sempre. Ti chiedi come accadrà, ti chiedi come questo potrà accadere?

Sposa amata, sposa diletta, Io opero, misteriosamente, con grande potenza. Capirai bene allorché tutto si compirà; vedrai le grandi meraviglie dell’Amore Divino che non è amore umano. Non è amore di uomo quello che Io dono: nessun uomo può donare quello che Io offro, nessun uomo può offrirlo! Confida in me, piccola sposa, fedele e docile, confida in me sempre. Spera in me, piccola mia, spera contro ogni speranza; le tribolazioni, che pur permetto, hanno una precisa funzione, le tribolazioni che permetto hanno un preciso significato: servono, sposa, servono per la salvezza delle anime; servono, diletta. Occorre che con amore me le doniate perché il mondo abbia le grazie in abbondanza per avere la forza di rialzarsi dall’abisso, nel quale sta precipitando.

Sposa cara, conto su pochi fedeli. Fra costoro c’è chi ha in sé il seme, maligno, del dubbio: alla prova conclusiva costui non reggerà. Il manipolo dei miei, già esiguo, potrebbe ancora assottigliarsi, divenire un minuto resto; con esso ripopolerò la terra e farò di essa il più splendido giardino, più ancora di quanto non fosse all’inizio.

Amata, come vedi, rinnovo le mie promesse, continuamente, rinnovo le mie promesse in un momento di prova e di travaglio; il grande travaglio, però, ricordalo, piccola cara, il grande travaglio prepara alla vittoria ed alla gloria. La mia morte come Uomo (Dio) è stata dolorosissima. Ho dato la mia vita, per Amore, ma poi me la sono ripresa, perché Io, Io sono il padrone della vita: la posso dare e riprendere. L’ho data per voi, l’ho data a voi con immenso Amore; l’ho data per poi riprendermela come cosa che mi appartiene.

Amata sposa, dopo il grande travaglio conclusivo, sono quindi risorto; ora il genere umano avrà il travaglio conclusivo: sarà la morte che precederà la resurrezione alla vita nuova. Il seme che muore dà molto frutto; quello che, invece, vive non produce nulla. Gli uomini devono morire alla vita antica per risorgere a quella nuova. Questo processo è già iniziato nel cuore dei miei più fedeli: la loro vita non è quella di prima, la loro esistenza non è più la stessa del passato. I miei fedeli, hanno lasciato il mondo e vivono per me. I miei fedeli non rimpiangono nulla del passato, perché sanno di trovare tutto in me; questo pensano, questo credono e questo avranno.

Perdetevi in me, anime belle, perdetevi completamente in me; non cercate nulla nel mondo, non chiedete nulla al mondo: il mondo sta scegliendo di vivere senza di me, sta cercando di fare dimenticare le mie Leggi sante. Gli uomini, sposa mia, stanno costruendo un mondo senza Dio; ebbene, dovranno constatare coi loro occhi che, senza di me, nulla si può fare, dovranno constatare presto il loro, pieno, fallimento: Io, Io, Dio, sono tutto; chi vuole fare a meno di me ha fallito.

Ecco: un grande, nuovo, giorno si è affacciato alla tua vita. Vivilo secondo la mia volontà. Cammina in punta di piedi su questa terra che ormai è tutta di fuoco; cammina per questo breve tratto che tanto ti fa soffrire. Questo Io ti chiedo; questo offrimi, amata. In ogni giorno, che ti concedo, avrai le delizie del mio Amore, ma avrai anche le amarezze del mondo senza Dio! Immersa nella mia dolcezza, avrai la forza di sopportare la grande amarezza. Sosta un attimo sulla terra, quanto basta per compiere la tua missione. Sosta quanto basta; prendi poi il volo e vieni a me, resta in me! Ancora poco, poco, poco e vedrai la conclusione di ogni cosa.

Il mio avversario sta tirando, a sua volta, le somme; prende il suo ed opera con molta ferocia: non vuole perdere nulla di ciò che ha raccolto. Ma Io, Io, Gesù, mia amata, sventerò il suo piano, proprio con la vostra, attiva, cooperazione.

Vivi in me, diletta; ancora un poco di travaglio e poi solo gioia!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

10.06.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, piccoli miei, anche oggi Gesù mi concede di parlarvi: siate nella gioia, siate nella pace; vi dono la gioia di Gesù, vi dono la pace di Gesù. Il mondo non sa dare gioia, perché non la possiede; il mondo non sa dare pace, perché non l’ha.

Figli cari, chiedete i doni di Gesù, chiedeteli con insistenza e con purezza di cuore: chiedete ed otterrete; bussate, figli, figli cari, bussate e vi sarà aperto. Molti non ottengono, perché non chiedono e non chiedono, perché non hanno fiducia: non credono che Gesù tutto opera per chi lo invoca con sincerità ed insistenza.

Amati, quanti figli soffrono terribili pene, terribili pene e potrebbero esserne subito liberati! Esse divengono sempre più pesanti, sempre più faticose da tollerare, fino a condurre alla disperazione. Basterebbe che costoro alzassero il viso al Cielo, al Cielo, immenso, al Cielo, infinito, dal quale piovono tutte le grazie: Dio ascolta il grido del povero, Dio ascolta la supplica del misero; le sue orecchie sono sensibilissime e gli occhi pieni di pietà!!!

Gli uomini, però, continuano a guardare alla terra, continuano a rivolgere ogni fiducia a degli uomini, come loro, spesso gravati di più pesi di quanti essi stessi non abbiano. Figli cari, dove manca Dio entra la superstizione. Oggi la superstizione ha preso il posto di Dio in tante anime che vanno verso la rovina! Figli cari, non chiedete a maghi, ad indovini, a fattucchieri come sarà il vostro futuro, non chiedete a loro, come molti miei, amati, figli ancora fanno! Tutto è nelle mani di Dio: rivolgetevi a Dio, rivolgetevi con fiducia solo a lui che ogni cosa conosce e che solo vi può aiutare. Non lasciatevi ingannare da un nemico, molto astuto, che vi trascina lentamente verso la grande rovina, senza che neppure ve ne accorgiate!

Figli cari, immergetevi sempre più nell’immenso oceano d’Amore che è Gesù, sempre più, sempre più, fino a restare del tutto sommersi dalla sua, sublime, soavità! Lasciate che egli prepari le vostre giornate, lasciate che provveda anche alle più piccole cose; lasciatelo operare dentro il vostro cuore: siate docili, docili all’opera sua!

Voi dite: “Madre Santa, a noi pare di essere già docili, docili; a noi pare di fare quello che Gesù dice”. Bene, figli, fate sempre di più e sempre meglio! Non dispiacete in nulla al dolcissimo Gesù; non dispiacetegli neppure nelle minime cose, in quelle che spesso vengono tralasciate.

Sorvegliate le vostre azioni, siate perfetti e figli, siate perfetti, perché Gesù è perfetto. Siate sempre più simili al Divino Maestro che vi vuole come lui.

Figli cari, cosa opera Dio in voi giorno dopo giorno? Vi trasforma, vi cambia; entrando, vivo e vero: Anima, corpo, Divinità nel vostro, povero, essere, egli compie i miracoli più grandi, se trova docilità, umiltà, disponibilità.

Figli cari, pensate al più grande miracolo che avviene ogni giorno in tutte le parti della terra?

Pensate che il piccolo pezzo di pane ed il vino si trasformano nel corpo e nel sangue di Gesù! Pensate che egli non si limita a divenire tale, ma vuole darvi ancora di più, ancora di più: vuole entrare in voi, vuole entrare nel vostro, misero, essere per renderlo sempre più simile al suo, Divino!

Figli, siate felici. Siate felici, pensando alla grande tenerezza di Dio per voi!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia cara.

 

                                                                                              Maria Santissima