Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

12.06.98

 

 

Eletti, amici cari, il lungo giorno, senza tramonto, vi trovi tutti già nel mio Cuore, tutti pronti a spiccare il grande volo con me.

 

 

Sposa amata, il mio popolo è in attesa, è in attesa del suo Signore che viene per riempirlo di gioia e di pace. Il mio popolo ha acceso le fiaccole ed ognuno le tiene ben in vista; il mio popolo loda ed adora il suo Signore, mentre attende la sua, piena, manifestazione.

Anche gli altri popoli mi attendono. In ogni uomo, dal cuore puro e dalla mente illuminata, c’è, c’è questa sublime e misteriosa attesa. L’anelito verso l’infinito l’ho posto Io, Io, Dio, nel profondo di ogni creatura perché non si scordi mai del suo Creatore, del suo Salvatore, dello Spirito d’Amore che vuole permearlo.

Sposa, il tempo è giunto, il tempo, nel quale ogni uomo, che mi ha tanto invocato, può vedere il mio volto. Sono entrato in un corpo umano, ho preso un corpo umano proprio perché ogni uomo si sentisse consolato, sostenuto, immensamente amato.

Diletta, mi vedrete, mi vedranno: tutto il mondo mi vedrà. L’anima ed il corpo formano un tutt’uno, per mia volontà, sposa cara; Io ho voluto alcune creature solo formate da spirito, altre anche di corpo. Più volte ti ho spiegato che grande importanza ha il corpo, perché Io l’ho voluto per voi; fa parte integrante del vostro essere. Quel corpo, che muore imperfetto, rinascerà diverso: l’anima ed il corpo formeranno un tutt’uno armonioso e gioioso per i salvati che vedranno la gloria di Dio.

Amata, desidero che ogni uomo conosca la salvezza, desidero che ogni uomo si salvi e nessuno si perda. Voglio ogni creatura felice di una nuova felicità che si può gustare anche sulla terra, divenuta un Paradiso. Anche la pace sarà per tutta la terra e l’avrà ogni uomo di buona volontà; l’avrà chi prima l’ha preparata nel suo cuore.

Amati, spalancate questo vostro cuore: lasciate che Io entri e lo rinnovi, lasciate che Io entri e lo cambi, lasciate che Io entri e lo riempia del mio Spirito. Soltanto coloro che avranno in sé il mio Spirito Divino vedranno, felicemente, la grande alba luminosa, che già incede ed ha mostrato le sue luci.

Il mio regno, quello da voi sempre invocato, occuperà tutta la terra, da un lembo all’altro di essa. Il mio regno non conoscerà tramonto o oscurità, perché Io sarò il nuovo sole che lo illuminerà, sole che non conosce mai consunzione, sole che resterà sempre col suo caldo raggio che dà vita.

Sposa cara, la nuova Gerusalemme sta per scendere dal Cielo, come gemma di vivissimo splendore; scende dal Cielo per dimorare sulla terra ed abbagliarla col suo splendore. Preparatevi voi, eletti, preparatevi, prescelti, perché il giorno è venuto: è questo, che vivete! Ogni tribolazione scemerà nel più sublime gaudio, ma non per tutti, sposa cara, non per tutti; avrà chi avrà fatto bene le sue scelte giorno dopo giorno, ben attento ad operare secondo il mio volere, non secondo il suo volere.

Ora le mie creature, obbedienti, docili e fedeli, soffrono, soffrono e gemono nel travaglio; ma ciò che nascerà sarà splendido. Questi ormai sono gli ultimi giorni; viveteli pieni di speranza ed in piena fiducia, viveteli nel mio Cuore Divino che è divenuto un grembo che vi accoglie. Non abbiate paura dei grandi cambiamenti in atto. La partenza sembra opera umana; ma l’arrivo sarà solo opera Divina.

Sulla grande clessidra dell’Universo c’è scritto ‘FINE’, non annullamento, non annientamento, ma fine, fine, amata, di una lunga era ed inizio di una diversa, tutta nuova, tutta luminosa. Vedi quel breve tunnel, diletta, vedi il breve tunnel, che ti mostro? Esso è la via d’accesso verso la nuova storia umana. In quel tunnel resteranno tutte le opere di malizia, tutti gli orrori, che la terra ha commesso; in quel tunnel resteranno tutto il fango e la sporcizia accumulati. Chi uscirà fuori sarà uomo nuovo per una storia tutta nuova.

Amata, guarda bene la scena, che ti mostro: essa è assai significativa. Guarda come l’Umanità intera deve attraversare questo varco; guarda bene l’entrata e l’uscita. Dimmi cosa osservi.

Mi dici: “Mio Gesù, vedo un’enorme massa che entra, ma vedo ben pochi, in proporzione, uscire. Quelli, però, che lo fanno sembrano libellule leggere e felici che si librano nel Cielo, senza peso e senza difficoltà. Molte anime, che sono entrate, non le ho viste più uscire; perché, mio Signore?

Dove sono finite?”

Amata sposa, tutta l’Umanità, ho detto, tutta intera l’Umanità deve passare quel tunnel, che ti ho mostrato. Ogni uomo ci passerà. Coloro, però, che si sono troppo appesantiti in esso resteranno e non riusciranno ad uscire; coloro, invece, che già prima si sono liberati da tutti i pesi, come leggere libellule, usciranno e non sosteranno per niente, si libreranno nel nuovo Cielo, terso, trasparente, cristallino, ed in esso troveranno la grande felicità, la vera gioia, la completa pace.

Tu mi chiedi: “Mio, adorato, Gesù, che succederà alle anime che sono restate sotto il buio tunnel?” Te lo mostrerò, sposa amata; questo te lo mostrerò al momento opportuno.

Vieni a gioire in me anche in questo giorno, che il mio Amore ti ha donato. Vieni a godere la mia pace, che Io offro sin da ora a chi fedelmente mi ha servito, a chi ha aiutato il prossimo ad operare con fedeltà, giustizia ed amore verso di me, verso le mie Leggi.

Guarda, piccola mia: al di fuori del tunnel c’è una figura, dolcissima, che attende le anime in volo. Riconosci il volto soavissimo di mia Madre che, per mio volere, è divenuta anche vostra Madre.

Ella sorride, sorride, gioiosa, mentre accoglie i suoi figli, raggianti di gioia!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

12.06.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, vivete la gioia di appartenere a Gesù, vivete per lui ogni istante della vita.

Figli cari, quando sorge il giorno, quando la luce entra nella vostra stanza, prima ancora di pensare a ciò che dovete fare, ringraziate Dio per il dono della vita, per il dono del nuovo giorno, per il dono della luce: tutto, figli cari, proviene da lui. Ringraziatelo, continuamente, perché nulla avreste, se egli non volesse.

Il primo pensiero al mattino sia per lui; nessun altro pensiero preceda. Appena aperti gli occhi, fate il segno della Croce e dichiarate il vostro amore a Dio, consacratevi a lui attraverso di me e offritegli la giornata, ogni istante di essa. Sia sempre questa la vostra, prima intenzione.

Figli, Dio merita adorazione continua, Dio deve essere adorato in ogni istante di vita. Più volte l’ho ripetuto, più volte l’ho ribadito; ma ancora lo farò, sempre, perché i miei piccoli si scordano ben presto le cose!

Figli amati, se voi imparate a ringraziare Dio per ogni cosa, ad implorarlo, prima di prendere qualunque decisione, se voi affidate tutti voi stessi a lui, vi dico che sarete felici, sarete pienamente realizzati. Dio vuole entrare nella vostra vita in modo speciale, vuole essere invitato come ospite dolcissimo, ospite d’onore. Gesù vuole vivere con voi, vuole camminare con voi lungo le strade, vuole stare alla vostra mensa; ama conversare con voi! Tutto dipende da voi. Scegliete di essere suoi, tutti suoi, sempre suoi, senza mai vergognarvi.

Quanti figli si tengono nel nascondimento, perché, pur credendo, vogliono compiacere al mondo, pur credendo, vogliono essere graditi al mondo, senza opporsi alle storture che esso propone!

Figli amati, figli, tanto amati, non fatelo! Non fatelo: questo è male, è molto male! Quanto dispiace a Gesù un simile comportamento, quanto lo addolora!

Quale padre non soffre, quando vede che il figlio si vergogna di lui? Se ciò offende un padre umano, pensate quanto debba ritenersi offeso il Padre Divino!

Figli cari, dovete essere orgogliosi della vostra religione, dovete essere felici di appartenere a Gesù, di servirlo e dovete parlare di lui con gioia, con orgoglio; gli occhi devono essere pieni di luce, mentre pronunciate il suo nome, il cuore battere forte nel petto, per l’emozione! Ognuno deve capire che a lui appartenete, che di lui siete, che al suo servizio volete restare, sempre.

Figli cari, in questi tempi, conclusivi, bisogna che la vostra vita divenga preghiera, divenga continua preghiera. Non lasciate che passi un solo istante vuoto: quel vuoto mai più lo potrete colmare.

Pregate per i peccatori. Pregate per coloro che sono lontani. Pregate per quelli che non sanno pregare. Pregate per quelli che non vogliono pregare. Pregate per quelli che sono impediti dall’azione dell’avversario astuto. Pregate per i miseri di tutto il mondo, perché, figli cari, questo è il grande tempo di esami per tutti, per tutti, figli cari: per quelli che hanno compreso e per quelli che non hanno compreso! Chi si è ben preparato li affronta con serenità, perché sa di doverli affrontare; ma chi non ci ha pensato, chi non si è preparato, questi come farà? Non c’è che pochissimo tempo per imparare e prepararsi: in questo, breve, lasso occorre fare tutto!

Figli, pregate! Pregate! Supplicate Gesù che usi la sua infinita misericordia verso questa, povera, Umanità che è rimasta cieca ai segni grandiosi e sorda ai continui richiami. Offrite ogni giorno qualche sacrificio; Gesù ha il Cuore generoso e dolcissimo: li accoglierà ed avrà ancora compassione!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima