Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

13.06.98

 

 

Eletti, amici cari, vi offro le delizie del mio Cuore. Ve le offro, come anticipo, perché possiate essere lieti e sereni, prima ancora del compimento della vostra ora.

 

 

Amata sposa, nel mio Cuore c’è la grande gioia, nel mio Cuore c’è la pace, che il mondo non può dare, perché non la possiede. Ogni creatura prediletta troverà quello che desidera, ciò che veramente l’appaga solo nel mio Cuore. Chi va lontano da me si perde e non trova la strada; ma chi resta in me l’ha trovata, luminosa, sfolgorante di luce. Chi è in me vedrà crescere in lui la luce, fino a divenire un sole che mai tramonta.

Amata, si convinca il mondo, capisca il mondo che solo in me può avere quello che da sempre cerca senza mai riuscire a trovare! Guardati intorno, piccola, mia, sposa: vedi come sono in numero sempre più esiguo coloro che cercano me? Guarda ciò che accade nella tua città; così avviene dovunque: le mie Chiese sono vuote e le strade traboccanti di gente; le mie Chiese sono vuote e le strade troppo affollate. Perché, sposa amata, perché le mie, amate, creature non tornano dal loro Salvatore, non tornano a me che di gioia le voglio colmare, di pace riempire? L’uomo, che non cerca me, si prepara al dolore, alla grande mestizia, si prepara alla sofferenza indicibile. Il mio avversario non riposa, non riposa mai per cercare anime da asservire.

Chiedo alle mie creature predilette, chiedo, per l’ultima volta, di non perdere in sospiri neppure un solo attimo di vita; chiedo ad ogni creatura umana di correre al rifugio sicuro del mio Cuore, lì solo avrà la gioia e la pace in questo tempo senza gioia, in questo tempo senza pace.

Mia amata, chi si è unito a te molto ha già compreso, molto ancora capirà. Ho creato preziosi strumenti in tutto il mondo e attraverso di essi Io, Io, Gesù, irradio la mia, grande, luce, quella che tra poco abbaglierà il mondo intero.

Figli cari di tutto il mondo, avvicinatevi ai miei strumenti e vedete il loro volto, sentite la loro voce: Io parlo attraverso di essi, Io mi manifesto con chiarezza attraverso di essi. Non lasciatevi ingannare dai falsi profeti; avvicinatevi ai miei, preziosi, strumenti che portano la mia parola, che vi offrono i miei, nuovi, doni.

Amici, tutto vi voglio offrire; ma voi siete ancora lenti nel capire. Questa, vostra, terra si sta riempiendo di frutti gustosi; ma voi non siete capaci di assaporarli. Questa terra si trasformerà, in breve, in un Paradiso; ma chi non prepara se stesso ad entrarvi resterà escluso!

Come ci si prepara ad essere nuovi cittadini di una terra splendida? Ci si prepara nella mente e nel cuore: sia libera la mente dalle vanità del mondo, sia sgombera da esse; il cuore sia puro, privo di malizia. Non si entra nel luogo di festa, senza la veste, candida, che serve per accedere.

Amata sposa, più volte l’ho detto, ma continuamente lo ripeto: molti sono gli invitati, molti i chiamati, ma pochi gli eletti. Io, Io, Gesù, ho scelto, ho chiamato, ho invitato; ma pochi hanno risposto alla mia chiamata. Guardati bene intorno, sposa mia: capirai come coloro che mi appartengono siano assai pochi!

Sappiate, uomini della terra, sappiate, amati, che non voglio essere adorato per forza, non voglio neppure essere adorato per timore: non è la paura dei castighi che deve indurvi all’obbedienza. Voglio essere amato, perché sono Dio, il vostro Creatore che vi ha chiamati alla vita per Amore, per immenso Amore; voglio essere amato perché sono il vostro Salvatore che ha dato tutto il suo sangue per voi, per il vostro riscatto, pagando un caro prezzo! Voglio essere amato, perché sono lo Spirito d’Amore, che solo Amore vuole offrire alle sue creature e permearle di sé!

Sposa cara, non costringo nessuno ad amarmi, se non mi vuole amare, a servirmi se non mi vuole servire. Le mie braccia sono spalancate. Venite a me, per libera scelta; Io non vi costringo! La mia è la via luminosa che conduce alla felicità completa; ma molti in questo tempo hanno preferito il sentiero, buio e scivoloso, del mio avversario!

Sposa cara, non rattristarti per questo: a tutti, a tutti darò la possibilità di cambiare rotta; non abbandono l’anima sviata, non l’abbandono mai. Offro doni e grazie, ma sta poi a lei coglierle ed usarle!

Sto per dare al mondo altri segni, altri fatti accadranno; ma i ciechi non apriranno gli occhi ed i sordi non si decideranno ad aprire gli orecchi, Io però, Io Gesù offrirò ancora. Colga il mondo, subito, questo momento di grazia, lo colga, perché cesserà, cesserà, non durerà per sempre!

Sposa amata, la grande luce avanza ma, come vedi, gli uomini continuano ad inoltrarsi nelle tenebre, ingannati da un avversario, astuto ed ingannatore, che promette la gioia che non può dare, la pace che non possiede! Amata, ripeti il mio messaggio, ripetilo infinite volte, perché il tempo è ormai giunto nel quale tutto si compirà in un istante!

Vivi bene questa, nuova, giornata, che il mio Amore ti offre. Vivi nella pace del cuore, dono, sublime, del mio Amore. Riposati nel mio Cuore, che hai voluto come tuo rifugio sicuro. Come te, facciano gli altri che hai preso per mano. Lasciatevi andare, anime belle, lasciatevi andare all’onda soave della mia tenerezza che è infinita. Immergetevi in quest’oceano di dolcezza e siate felici!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, sposa diletta.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

13.06.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, vivete nella gioia di Gesù, vivete nella sua pace. Non vi sia giorno sconsolato per voi che a Gesù vi siete donati, non ci sia giorno di grande tristezza, perché non si può avere Gesù nel cuore ed essere tristi. Certo, il travaglio è presente e il dolore spesso è bruciante. Gesù non permette mai una sofferenza superiore alle forze umane. Il dolcissimo Gesù è sempre vicino a chi soffre, innocente, a chi soffre, donandogli la sua pena: è come una Madre meravigliosa e premurosa che stringe tra le braccia la sua creatura e l’accarezza, la consola, la sostiene.

Il dolore è spesso un’amara medicina, talora un’amarissima medicina, che serve, che è necessaria ed occorre assumerla, perché senza di essa il malato non guarisce. Pensate, figli cari, che Dio mai permetterebbe il dolore, se esso non fosse utile all’anima che soffre, a quelle che le stanno vicino, a tutta l’Umanità! Il dolore è un potente farmaco che serve alla salvezza dell’anima! Il figlio che soffre, certo, piange e geme, non vorrebbe quella sofferenza, non vorrebbe quel travaglio, perché non conosce l’efficacia, la grande efficacia che ha; se capisse, se potesse capire bene il senso profondo di esso, direbbe: “Signore, Signore, fammi pure soffrire qui sulla terra per, poi, godere le sublimi gioie del Paradiso!”

Figli cari, ognuno di voi in questo momento deve sopportare qualcosa; Gesù vi ha dato sulle spalle un giogo da portare, un giogo che è assai leggero, perché egli è dolcissimo. Quello pesante, quello tremendo, l’ha già portato egli per voi sulle sue spalle innocenti! Egli ha saldato i vostri debiti davanti al Padre: egli si è caricato di tutte le vostre colpe, delle colpe di tutto il genere umano!

Figli, pensate a questo: un peccato qualunque, fatto con precisa cognizione di esso, è cosa assai grave, è cosa gravissima, perché viene offesa la maestà Divina, viene offeso l’Altissimo Dio, l’Onnipotente che ha scritto delle Leggi nei cuori umani, delle Leggi, che devono essere seguite, delle Leggi, alle quali non si deve trasgredire. Pensate ai re di un tempo passato: chi trasgrediva un loro ordine veniva messo a morte, veniva condannato alle pene più severe.

Vedete come anche l’esperienza umana vi faccia comprendere quanto sia grave la trasgressione ad un ordine superiore, tanto da meritare, spesso la pena capitale! Ora riflettete su questo: se tanto grave è una trasgressione verso un uomo, come dev’essere quella nei riguardi di Dio? Ogni offesa, fatta a Dio Onnipotente, Signore del Cielo e della terra, in quale modo avrebbe potuto essere espiata: col sacrificio di capri? Bastava questo sacrificio ad espiare le colpe di un’intera Umanità, debole e peccatrice? No, figli! No, figli cari: ci voleva una vittima speciale, ci voleva una vittima specialissima, una vittima innocente e purissima; ecco che il Figlio di Dio si è fatto Uomo per divenire vittima, sublime, di espiazione! Vittima sublime è Gesù, vittima sublime che si offre per voi ogni giorno su tutti gli altari del mondo! Il suo sacrificio si rinnova su ogni altare; voi, ascoltando la messa, vi unite a lui, siete un tutt’uno con lui, partecipate alla sua passione! Con quanto amore dovrebbe essere partecipata la messa!

Figli, date a Gesù tutto il vostro amore, date il vostro cuore, la mente, l’anima, tutto il vostro essere! Trovate il tempo ogni giorno per partecipare all’Eucarestia e ditegli, ditegli, con tutte le vostre forze: “Ti amo, Gesù. Ti adoro, Gesù. Grazie, Gesù. Appartengo solo a te, mio unico Amore!” Ditelo questo, ma non solo con le labbra; ditelo col cuore e con la mente!

Figli, date gioia a Gesù. Date consolazione al suo Cuore, meraviglioso, tanto offeso, tanto offeso dai peccati del mondo!

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                               Maria Santissima