Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.06.98

 

 

Eletti, amici fedeli, vi chiamo amici, vi chiamo figli, non vi chiamo servi, perché il servo non sa ciò che fa il suo padrone; mentre il padrone si confida con l’amico, il padre si confida col figlio e gli rivela tante cose del suo pensiero.

 

 

Sposa amata, gli amici, che mi sono fedeli, sono ormai assai pochi. Ti dico che essi, col passare del tempo, diminuiranno sempre più: diverrà assai gravoso essermi amici; per restare tali occorrerà entrare in odio al mondo, farsi disprezzare dal mondo che non vuole seguire le mie Leggi, che non vuole che si seguano le mie Leggi sante.

Molti amici per compiacere al mondo cercano di stare un po’ con esso ed un po’ con me. Costoro però, sposa amata, come ti ho già in passato spiegato più volte, non sono amici, costoro non sono graditi al mio Cuore: li respingo da me! Desidero lealtà, sincerità, coraggio. Desidero testimonianza sincera; chiamerò tutti, tutti, miei amati, chiamerò tutti a testimoniarmi, chi in un modo chi in un altro: sarà quella la vera prova di fedeltà, sarà quella la prova finale, conclusiva. In quell’occasione i veri amici, i figli, docili ed obbedienti, resteranno con me senza titubanza, anche se il restare comporterà volgere le spalle al mondo e subire il suo disprezzo.

Sposa cara, verrà il tempo ed è ormai giunto, nel quale chi segue le mie Leggi sante, chi difende le mie Leggi sante sarà considerato stolto, insensato, nemico e per lui non ci saranno apprezzamenti, per lui non ci saranno vantaggi, ma sarà malvisto, sarà tenuto lontano, sarà un escluso. Sposa cara, quando questo vi accadrà, quando ovunque sarete disprezzati, per causa mia, sia massima la vostra esultanza, sia veramente grande, perché soffrite per causa mia, venite disprezzati per seguire me, per adorare me: grande sarà la vostra ricompensa, allorché vedrete il mio volto. Benedirete le sofferenze patite e la vostra testimonianza, coraggiosa, che tanti patimenti vi ha portato.

Amata, il figlio obbediente spesso deve molto soffrire, deve molto soffrire, perché non capisce il significato dell’ordine ricevuto, lo ritiene oneroso, lo ritiene assai gravoso; ma, se è veramente umile e docile, pensa: “Se il Padre me l’ha dato, se il Padre me l’ha impartito, certo, ci sarà un motivo. Occorre, quindi, obbedire, sempre obbedire, perché il Padre ama il figlio e non gli chiede di fare ciò che è male per lui, non gli chiede mai di fare ciò che è male per lui, ma solo quello che serve per la sua edificazione.” Ecco quello che farà quindi il figlio docile: obbedirà, obbedirà, obbedirà sempre, anche se non capisce il significato dell’ordine ricevuto; obbedirà, obbedirà prima con pena, poi, con meno pena, poi, addirittura con gioia. Ecco, quindi, che i figli, docili ed obbedienti, che già da tempo sono entrati in questa ottica di obbedienza, ora si trovano ad eseguire i comandi con gioia, con esultanza: essi non sono onerosi, anzi, vengono ritenuti l’unica strada da percorrere, l’unica strada luminosa. La percorrono, quindi, con gioia i piccoli miei, con grande gioia i miei amati e vedono già nel loro cuore il mio volto, amoroso, che li guarda e li sostiene. Non così, non così, sposa mia gli indocili: essi, che mai hanno seguito le mie Leggi, trovano ripugnanza verso di esse, le ritengono insopportabili, troppo gravose, quasi insostenibili e solo al pensiero di doversi sottomettere, si avviliscono. Ebbene, costoro come mai potranno, spontaneamente, cambiare vita? Non lo faranno, certo; non lo faranno, sicuramente!

Per questi servirà una prova, dovranno essere sottoposti a dure prove; se le supereranno – e dovranno fare una gran fatica per riuscirvi – allora, allora, saranno salvi!

Amata sposa, chi ha intrapreso da tempo la mia strada, chi l’ha intrapresa da molto, ora, vola, vola e non conosce ostacolo, non conosce inciampo; la percorre con facilità, come colomba che conosce il suo nido e vuole ritornare ad esso per essere felice! Chi invece quella strada ha tralasciato da molto, da sempre, ora, non la conosce e occorre che ci sia chi gliela indichi, anzi, chi lo conduca per mano, con massima pazienza. Per questo motivo, ho posto nel mondo anime guide anime, permeate dal mio Spirito, che conducono per mano quelle, smarrite, che, però, vogliono ritrovare la giusta via.

Amata sposa, di queste luci, di queste piccole stelle che hanno la mia luce ne ho poste in ogni angolo della terra proprio perché gli smarriti abbiano aiuto. Chi riesce a vedere e seguire queste guide troverà la salvezza, sarà felice ed avrà la mia pace. Sposa cara, tutto sembrerebbe assai facile. Non è così: il mio, astuto, avversario ha fatto un gioco simile al mio; ha riempito gli angoli della terra di false luci, ingannevoli ed illusorie, che conducono chi le segue alla rovina. Non pochi ci sono caduti; non pochi ci cadranno: sono i falsi profeti che, come lupi rapaci, cercano di assalire le menti dei deboli per rubare da esse la mia immagine e distruggerla. Io, Io, Gesù, sono il capo della mia Chiesa; ma ho un Vicario in terra che ribadisce la verità, la mia verità. Chiunque si distacchi da lui cade nell’errore ed esce dalla mia Chiesa. Amata, amata sposa, seguite il mio Vicario in terra; egli è la guida, sicura, istruita da me; è il timoniere, che Io guido.

Amata, resta in adorazione, così, come già stai facendo. Il mio Cuore è pieno di delizie; coglile e sii felice. Chi entra a vivere in esso godrà le gioie più sublimi non solo dopo, ma subito le avrà e la sua gioia non avrà fine e la sua pace non avrà termine.

Oggi è un grande giorno di adorazione: concederò grazie, speciali e personali, a chi mi adorerà dal profondo del cuore, facendo tesoro del mio insegnamento.

Godi questo giorno, sposa cara. Godi questo giorno, che il mio Amore ti offre.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.06.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli, miei, amati, siate felici in Gesù e abbiate la sua pace. Beato l’uomo che ha creduto, beato l’uomo che ha servito, beato l’uomo che ha obbedito: Gesù è un Signore assai generoso che dona sempre molto più di quanto uno meriti. Questo è il tempo nel quale saranno elargiti i doni, i doni personali, i doni speciali. Beato chi ha servito con fedeltà e perseveranza. Beato chi non si è fatto intimorire dal mondo. Beato chi non è caduto nella rete dell’ingannatore, ma Gesù ha servito con zelo, Gesù ha adorato giorno e notte. Beato chi ha pianto per le umiliazioni ed è stato disprezzato dal mondo: ora godrà, ora godrà, come mai ha goduto, perché sta per venire il Re, il Re dei re che darà a ciascuno il giusto salario.

Figli cari, ognuno avrà la paga per quello che ha operato, paga sempre abbondante, sempre generosa, perché il Signore che elargisce è assai generoso e dona molto più di quanto uno si aspetti.

Questo è anche il tempo della resa finale dei conti, questo è anche il tempo conclusivo, nel quale chi ha molto pianto per servire Gesù, ora, riderà, esulterà, perché potrà contemplare il suo volto sorridente. Questo è anche il tempo nel quale colui che è vissuto nell’indifferenza capirà l’errore enorme che ha fatto, colui che è vissuto nella tiepidezza capirà quanta gravità c’è stata nel suo comportamento. Gesù, figli cari, farà capire molte cose in un attimo, quelle che in una vita taluni non sono riusciti a comprendere.

Figli, grande gioia per gli eletti che non hanno lasciato scorrere la vita senza concludere, ma hanno ritenuto ogni attimo una perla di grande valore, da tesaurizzare come merita.

Beati i figli che si sono fatti adoratori, adoratori di Gesù e l’hanno abbracciato ogni giorno nella SS. Eucarestia, gli hanno mostrato il loro amore e l’hanno posto al centro della loro vita, al centro della loro giornata, al centro del loro cuore! Dico beati questi figli, perché, dopo un brevissimo travaglio in terra, vedranno la luce, soavissima, di Dio che durerà per sempre! Tempo di grande esultanza per coloro che hanno creduto veramente, tempo di grande esultanza per i fedeli adoratori che hanno aperto gli occhi per guardare le meraviglie Divine e, felici, l’hanno adorato e ringraziato per i suoi doni! Beati coloro che hanno aperto gli orecchi per ascoltare la parola santa e non solo l’hanno udita, ma anche assimilata, profondamente, e trasformata in vita vissuta! Grandi saranno agli occhi di Dio coloro che, per suo amore, sono stati disprezzati dagli uomini, umiliati, calpestati nella loro stessa dignità.

Figli amati, Io vi porto, come bimbi, a Gesù; vi offro a Gesù tutti i giorni come fiori, profumati, di ogni specie e grandezza! Certo qualcuno di voi mi chiederà: “Madre Santa, di quale grandezza sono io? Sono giglio, rosa o violetta?” Figli, questo non sta a me dirlo; ve lo dirà Gesù stesso nel momento da lui voluto e stabilito. Non preoccupatevi della specie e della grandezza; fate il massimo, fate con amore ogni cosa per lui date e date solo per amore. Nel suo giardino c’è posto per ogni fiore: ognuno sarà felice ed apprezzato!

Vi prendo per mano, vi prendo per mano, figli amati, e vi conduco alla festa, vi conduco alla splendida festa, dove sarete accolti proprio dal Re, dal Re, in persona, che vi mostrerà le meraviglie, preparate sin dall’origine della creazione e tenute celate fino ad ora.

Siate pieni di gioia. Operate, attivamente. Adorate, adorate, adorate Gesù giorno e notte!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia cara.

 

                                                                                              Maria Santissima