Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
20.06.98
Eletti, figli cari, la grande alba avanza; ma molti non se ne
accorgono. Questo è il mio tempo, da vivere secondo la mia logica; ma molti
sono quelli che neppure se ne sono accorti: pur avanzando la luce, procedono
nell’oscurità, in senso inverso, compiendo tutto quello che è male ai miei
occhi.
Sposa cara, ogni giorno il mondo fa un passo avanti verso l’eternità, ogni giorno ogni uomo mette il suo mattone per l’eternità; se è attivo e laborioso, non ne dimentica alcuno, ma opera incessantemente senza oziare, perché sa, sa che viene il momento – ed esso è assai vicino – nel quale Io dico: basta. Ognuno, allora, entrerà nella sua costruzione e lì abiterà per sempre!
Vieni: ora ti mostro, in visione, la condizione del mondo, la condizione di molti uomini, che vivono come se non vivessero, coloro che non hanno apprezzato il dono, sublime, della vita e non riescono a darle il giusto significato.
Guarda bene l’immensa distesa che hai davanti agli occhi: vedi uno spazio infinito, vedi un grande movimento di attività umana in questo spazio, un brulichio, incessante, che non ha mai sosta. Osserva bene: noti che ad ogni persona è assegnato un suo compito, da svolgere in un suo spazio. Vedi alcuni procedere con ordine, che costruiscono senza sosta, che hanno già quasi terminato la loro opera e sono giunti alla fine, ci mancano solo le rifiniture. Costoro guardano con soddisfazione l’opera delle loro mani e pensano con gioia alle mie parole.
Quando la costruzione sarà terminata, voi entrerete in essa, voi vivrete in essa, voi abiterete in essa. Certo, non avrete faticato invano: chi più ha operato più godrà e la sua gioia non avrà fine. Questa è la parte della scena che più ti fa esultare di gioia; ma tra le costruzioni vedi spazi vuoti, vedi punti, dove nulla è stato fatto, nulla costruito, proprio nulla! Sai – perché più volte l’ho ripetuto – che il mio ordine di fermarsi è imminente, sai che questo è il tempo e questi i momenti!
Perché sono tanti gli indolenti e così pochi gli attivi in questo tempo, tanto significativo e conclusivo?
Amata, vedi dove giunge l’insipienza umana, vedi quanta superficialità ed indolenza ci siano in tanti che dovrebbero già essere alla fine del loro lavoro, mentre non l’hanno ancora iniziato. Pensa, amata, pensa a Noè, quando ebbe da me l’ordine di costruirsi un’arca, pensa che sarebbe accaduto, se egli non si fosse messo subito all’opera per farne bene ogni parte e saldarla secondo la regola che Io avevo dato. Pensa che sarebbe accaduto, se egli non fosse stato obbediente: certo, certo, neppure egli si sarebbe salvato, neppure egli con la sua famiglia avrebbe trovato scampo dal diluvio che tutto doveva sommergere!
Ebbene, amata, come bene hai compreso, anche questo tempo è simile a quello: ognuno deve costruirsi una casa, conforme alla sua dignità. Guai a colui che indugia, che dorme, che ozia, mentre il tempo, inesorabile, incalza ed il grande giorno avanza ormai!
Vedi nella scena che vi sono tante costruzioni ancora senza fondamenta: come faranno a completarle in questo breve tempo? Come faranno a completarle, se il tempo non c’è più? Quello che ho concesso si è consumato, quello che ho concesso è terminato!
Aspettano il mio segnale per cominciare? Insensati, stolti coloro che operano in questo modo! Sposa cara, cercano la loro rovina e l’avranno, perché non hanno voluto ascoltare prima la mia parola ed ora sono smarriti e confusi. Quando il mio segnale ci sarà, esso parlerà della fine: comincerà una conclusione per molti, per moltissimi e un inizio per pochi, per pochissimi, solo per quelli che hanno operato la scelta da me voluta.
Sposa cara, vivi nella pace e dona pace a coloro che hai intorno, vivi nella gioia della mia presenza, sempre viva in te, e donala a coloro che incontri perché tutti capiscano che è cosa sublime vivere nel Cuore di Dio e che ognuno deve fare questa scelta, immediatamente.
Vedi le costruzioni, ancora da concludere? Vedi tutta quella distesa, immensa, che sembra formata da case diroccate? Tali non sono; sono, invece, incomplete. Come ti ho spiegato, costoro sono quelli che per me non hanno operato, hanno vissuto con indolenza la loro vita e non hanno, quindi, concluso niente. Ebbene, per essi, secondo la loro scelta fatta, la rovina sarebbe certa; ma, se essi immediatamente cambieranno vita e si pentiranno del loro errore, Io stesso, Io, Gesù lavorerò con loro e li aiuterò a completare la costruzione entro il tempo stabilito, prima della fine già preannunciata!
Amata, voglio aiutare ogni uomo a ridefinire la propria vita: quelle costruzioni saranno tutte terminate in brevissimo tempo, se gli uomini imploreranno il mio aiuto e se invocheranno il mio nome!
Amata sposa, gli uomini tutti della terra implorino perdono per i loro errori. Torni a me il mondo, spossato e sfiduciato. Torni a me ogni uomo ed Io, Io, Gesù, lo ristorerò col mio Amore, lo disseterò con la mia acqua, lo nutrirò col mio cibo santo! Manderò il mio Spirito in ogni angolo della terra; manderò il mio Spirito ad operare nei cuori. Manderò il mio Spirito e tutto si rinnoverà: la vita umana conoscerà una nuova primavera!
Mia diletta, colga ogni uomo il mio messaggio, colga il mio messaggio e lo diffonda: si sappia che il tempo è giunto ormai, il tempo, grande, della raccolta. Io stesso vengo a raccogliere i frutti maturi. Ognuno si faccia trovare pronto. Ho avvertito, ho mandato in abbondanza i miei doni, preziosi, perché ciascuno possa goderne le delizie; più di quanto ho già fatto non potevo fare per i miei figli!
Tutto avete avuto, amati, tutto potete avere per sempre; ma occorre il vostro consenso, occorre fare la giusta scelta, occorre dirmi col cuore, con l’anima, il vostro sì! Vengo a voi con immenso Amore; lasciatevi andare in questo oceano infinito, lasciatevi andare, fiduciosi: se Io sono con voi, figli cari, chi può essere contro di voi?
Non abbiate paura: Io vengo per la gioia di chi mi ha atteso!
Vi amo. Ti amo, figlia cara.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
20.06.98
La Mamma parla agli eletti
Eletti, figli cari, sia gioioso il vostro cuore, sia immerso nella pace di Gesù: egli vi ristora col suo Amore, vi solleva da tutte le vostre pene. Non lamentatevi, per i mali che vi affliggono; sopportate ogni giorno l’affanno, che Dio permette: nell’affanno voi imparate ad essere pazienti, pazienti sempre di più; assomigliate, quindi, a Gesù che attende con infinita pazienza che l’anima torni a lui. Assomigliate a Gesù che non ha fretta di condannare, ma vuole che ogni uomo imbocchi la strada della salvezza. Paragonate la vostra piccola pazienza con quella, infinita, di Gesù.
Voi, figli amati, non sopportate nulla e vi avvilite alla minima prova, vi perdete d’animo per un nonnulla; piangete, gemete, implorate, dite a Gesù: “Non ce la faccio più. Non ce la faccio più.” Se poi Gesù non interviene presto, presto, pensate: “Gesù si è dimenticato di me. Egli non mi pensa, non mi tiene in alcuna considerazione!”
Figli cari, com’è sbagliato questo pensiero! Com’è ingrato questo pensiero! Eppure lo fate, lo fate, facilmente, quando la prova è un poco più gravosa ed il giogo si fa un pochino più pesante!
Piccoli, piccoli, tanto amati, Gesù talora vi prova un pochino per vedere la vostra fedeltà, la vostra fedeltà anche nelle più piccole cose! Vi nasconde per un attimo il volto per provarvi un poco a farvi irrobustire! Voi, invece, presi dal panico, non capite più nulla, vi sentite abbandonati e soli, pestate i piedi come i bimbi capricciosi che vogliono la mamma ed ella è a pochi metri da loro: tanto è l’ansia e la paura che non vedono e non sentono niente!
Piccoli, siate forti nella prova: la prova genera pazienza e la pazienza vi rende forti, pronti ad affrontare ogni vicenda della vita, anche quella un poco più difficile.
Miei piccoli, voi in questo tempo gemete e tremate, vedendo quello che accade intorno: alcuni sono schiacciati dalle prove, alcuni devono risolvere grossi problemi e si sentono smarriti. Vedete intorno lamento e dolore, angoscia e tormento. Alcuni pensano: “Perché, perché il dolcissimo Gesù permette tutto questo? Perché non interviene? Perché non agisce, drasticamente, contro i malvagi che operano tanto male?”
Gesù ascolta e si rattrista; Gesù ascolta spesso queste parole, pronunciate anche da chi gli sta vicino e soffre molto, per tale insipienza, per tanta ingratitudine! Figli, voi non pensate mai così, non pensate questo neppure per un attimo! Se Gesù non fosse intervenuto, continuamente ed incisivamente, nelle vicende umane, nessuno sarebbe sopravvissuto e la terra sarebbe un deserto squallido e senza vita. Gesù permette le prove, permette prove anche molto dure; ma vedete, figli cari, quanto peccato si commette, quanta superficialità c’è nel comportamento umano, quanta tiepidezza in molti, quanto egoismo ed ingratitudine! Le prove sono necessarie, le prove sono indispensabili per la salvezza delle anime: senza di esse, nessuna si salverebbe!
Amati figli, prendete le prove come una grazia di Dio, dono sublime del suo Amore. Siate forti, siate coraggiosi, siate fiduciosi e non perdete mai la speranza, anche se le prove incalzano e voi vi sentite sempre più spossati. Gesù non permetterà che siate gravati oltre le vostre forze. Figli, vi invito a leggere in questi tempi il libro di Giobbe: leggete e meditate ed avrete la risposta a molti, vostri, interrogativi.
Figli cari, Gesù, venendo, vi porta tanti e tanti doni. Egli ha preparato doni meravigliosi e sublimi per i figli fedeli e coraggiosi che non gli hanno girato le spalle tra tanto abbandono! Siate pieni di fiducia in lui ed in me!
Vi amo. Ti amo, figlia cara.
Maria
Santissima