Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

26.06.98

 

 

Eletti, amici, che restate fedeli al mio Cuore, la vostra devozione, il vostro zelo mi dànno gioia. Restate in me, fatemi dono della vita che da me avete ricevuto. Ho un progetto sublime per ciascuno di voi e lo sto attuando: è scaturito dal mio, immenso, Amore. Attendete nella gioia e nella pace e ne vedrete la piena realizzazione.

 

 

Amata sposa, il tuo cuore è pieno di emozione; ti chiedi: “Che avrà preparato il mio Signore per me? Che posto ho nel suo Cuore? Quando tutto avrà compimento?” Queste le parole che vorresti dirmi, nel tuo incontro con me? Ti rispondo, amata, così: ho preparato per te cose magnifiche, stupende, tanto alte e sublimi che neppure puoi immaginare.

Mi chiedi che posto hai nel mio Cuore? Diletta, ti amo d’immenso Amore. Ti ho creata per me ed ora a me vieni per restarvi per sempre. Alla terza domanda avrai risposta con l’andare dei giorni: vedrai, udrai, capirai, mia diletta! Chi mai mi ha servito con zelo e fedeltà ed è restato deluso? Chi mai si è mostrato docile alle mie Leggi ed umile davanti a me e non è stato esaltato?

Sposa cara, il premio sarà grande, immenso, incommensurabile per tutti coloro che in me hanno confidato; le mie meraviglie non sono comparabili con quelle umane, le mie delizie sono delizie Divine, quelle che nessun uomo può dare, perché nessun uomo sa dare! Diletta, posseggo le più grandi ricchezze, posseggo tutto, tutto mi appartiene, ogni cosa è mia in terra, in Cielo, sottoterra: Io, Io, Dio, sono il Signore di tutto.

Questa, immensa, ricchezza non voglio tenerla per me, non voglio tenerla soltanto per me, desidero farne parte con i miei figli diletti: essi devono essere felici, essi devono essere ricchi d’immensa ricchezza, come si conviene a figli di Re.

Amata, questo cammino, doloroso e travagliato, vi sta conducendo al possesso della grande ricchezza, che nessuno vi toglierà, che è per voi, è per ciascuno di voi che con tanto amore mi avete seguito, è per voi che a me vi siete donati, confidando nel mio Amore. In questi anni ho chiamato a me l’intera Umanità perché giungesse, pronta, al traguardo ormai vicino: ogni uomo ha sentito la mia voce interiore, ogni uomo ha udito il mio richiamo, amoroso; sugli oceani è corso il mio messaggio ed ognuno ha potuto sentirlo. Certo, anche il mio avversario non è stato in ozio, ma nulla ha potuto in chi a me si è donato e me ha servito con cuore sincero. Discordia e confusione non sono mancate, ma non si sono lasciati ingannare quelli che veramente nel cuore mi appartenevano.

Sposa cara, il vento, tempestoso, porta via le foglie secche, il vento tempestoso porta via i rami che più non servono, che si sono staccati dall’albero che dava loro la vita; esso, però, non può danneggiare le alte querce, ben solide e radicate. Io, Io, Gesù, ho permesso che in questi anni accadesse ciò!

Nessuno, nessuno, che mi appartenga nel cuore, andrà perduto. Consegnerò l’Umanità, redenta, al Padre. Voglio che nessuno vada perduto: a ciascuno sarà offerta la possibilità di salvezza, a ciascuno sarà dato ciò che serve per accedere alla splendida meta.

Sposa amata, non si può morire di fame davanti ad una mensa ben imbandita, non si può morire d’inedia, se proprio non si voglia farlo: a chi è privo di forze, per il lungo digiuno, Io le concedo, certo che le concedo a chiunque me le chieda! Ripeto agli uomini del mondo: bussate e vi sarà aperto, chiedete e vi sarà concesso, implorate ed Io non sarò sordo! Diletta, in questo tempo di immense grazie vi sono, in gran numero, coloro che non si curano di coglierle, non si curano di tesaurizzarle. Amata, lì, dove il banchetto è pronto, mancano i commensali e mancano, per loro scelta; lì, dove deve essere ancora allestito, sono già pronti ad attendere, a supplicare perché non tardi! Amata sposa, cosa pensi che Io faccia, cosa pensi che Io, Io, Gesù, faccia? Farò attendere ancora a lungo quelli che mi desiderano? Lascerò il banchetto, ricco di deliziose vivande, ancora a lungo, senza che ci siano i commensali? No, sposa amata, non sarà più così! Toglierò il banchetto a coloro che, per negligenza, non si sono avvicinati, toglierò Io stesso quella tavola, finemente imbandita, ricca di cibi squisiti, di vivande prelibate, di vini speciali, sì, sposa amata, lo toglierò a chi ha trascurato di avvicinarsi e lo darò a chi ha tanto desiderato, tanto implorato, tanto atteso! Amata, chi non ha voluto accettare il mio dono resterà privo di esso, chi non ha voluto tesaurizzare il mio dono, nel tempo di grazia e di grande abbandono, non potrà più farlo! Sto per sparecchiare, amata, con le mie stesse mani: toglierò le delizie che avevo preparato e che non sono state apprezzate! Concederò molto a chi molto ha desiderato, senza averlo ancora ottenuto! Il mondo degli scettici, dei dubbiosi, dei razionalisti, il mondo degli infedeli, degli arroganti, dei superbi conoscerà la miseria, conoscerà il bisogno e chiederà ciò che prima aveva a disposizione, senza capirne il valore; chiederà, implorerà, sospirerà quello che prima era a sua disposizione ogni giorno!

Beato colui che ha fatto come l’industriosa formichina che si è preparata il cibo per il lungo inverno! Beato l’uomo saggio che non ha perso il tempo, prezioso, si è ben nutrito, santamente, alla mia mensa: ora è forte e robusto, ora è pronto per affrontare il viaggio ed i disagi, è forte e nulla teme!

Amata sposa, sta iniziando per il mondo intero una fase assai significativa, fatta di tre volte sei, che per molti sarà tale, ma per altri sarà tre volte nove! Cosa intendo dire con queste mie parole? Per alcuni ci sarà la prova finale, volta alla conclusiva purificazione, dolorosa, assai dolorosa, preparato dal mio avversario e da me permessa sempre per un fine santo! Per altri, invece, ci sarà la felicità in crescendo, da me voluta come premio di fedeltà. In questi giorni, che seguiranno capirete chi si trova da una parte e chi dall’altra: lo capirete dagli eventi che si verificheranno!

Sposa, mia, diletta, offrimi ogni istante di questo, nuovo, giorno!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

                                                                                             

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

26.06.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli miei cari, siate gioiosi e pieni di esultanza, perché avete ascoltato le parole di Gesù; siate nella pace, perché in voi c’è, viva, la fiamma d’Amore, che Gesù ha suscitato. Amate; amate, come Gesù vi ha insegnato! Stimatevi, stimatevi: ognuno ritenga l’altro superiore a se stesso! Esaminate, attentamente, il vostro cuore, scandagliatelo, bene, prima che venga Gesù. Non dovete provare astio, odio, disprezzo per nessuno; dovete sentirvi ben disposti, sempre, verso il prossimo.

Amati, se qualcuno vi ha fatto del male, perdonate, perdonate di cuore. Abbiate misericordia verso tutti: Gesù avrà misericordia di voi. Figli, non condannate e non sarete condannati; intercedete per il misero e supplicate per il peccatore, perché Gesù ascolta la voce delle anime devote e, per loro Amore, concede grazie su grazie. Esaminate anche il pensiero nascente; esaminate ogni pensiero, che sorge, per tenere quelli buoni e respingere quelli cattivi. Figli amati, non è da voi, non è in vostro potere impedire ai pensieri di affacciarsi alla soglia della mente, non fatevi un cruccio per questo; è, invece, in vostro potere, certamente, respingere quelli che sapete a Gesù non graditi e tenere solo quelli buoni.

Amati, l’ho detto più volte, ma, siccome ciò che sto per dire ha grande importanza, sappiate che il giudizio si estende anche alle intenzioni: il giudizio Divino non è come quello umano che prende in considerazione solo l’opera già fatta e non quella programmata!

Figli, sarete giudicati anche per ciò che avete progettato e non concluso, per ogni piano mentale fatto, per ogni intenzione, presente nella vostra mente: amati, Gesù conosce il pensiero che sorge, Gesù conosce tutto; a lui nulla si può nascondere!

Figli, tanto cari, figli amatissimi, fatevi trovare con il cuore colmo di sentimenti di pace e di amore e la mente con pensieri di bene e di giustizia. Molti di voi si sono affidati a me, si sono affidati completamente a me perché Io li portassi a Gesù; ebbene, questo è il momento, è giunto, ormai, il momento di prendere questo, meraviglioso, fascio di fiori, di ogni specie, che sono le anime a me volte, ed offrirlo a Gesù che le attende per accarezzarle una ad una e riempirle di gioia, una ad una di pace infinita.

Amati figli, chi si affida a me giunge rapidamente a Gesù: sono la Madre, che tanto vi ama, e desidera solo la vostra, completa, felicità. La grande alba, nuova e sfolgorante di luce, è vicina ormai, è molto vicina e la vivrà ognuno secondo la scelta che ha fatto! Amati, il vostro destino ve lo costruite giorno dopo giorno.

Qualcuno in questo momento potrebbe provare in sé grande tristezza perché si sta destando solo ora dal torpore, scaldato dai raggi infuocati dello Spirito Santo; ebbene, Gesù accoglierà anche questi come lavoratori, tardivi, che avranno la paga e la gioia.

Il peccatore lasci la sua vita di peccato, si decida, subito, e supplichi la misericordia di Dio, invochi il suo perdono, perché egli non vuole, non vuole la rovina del peccatore, ma desidera che viva, che viva e sia felice! Questo è il momento propizio, questo è ancora tempo di grande grazia: non si lasci sfuggire l’istante favorevole! Guardo con gioia le mie anime belle, i figli docili ed obbedienti; guardo con gioia il loro cammino di luce. Ecco, figli, ecco, figli, tanto amati: la meta è giunta, la meta è luminosissima. Guardate bene, osservate con attenzione: vedrete una luce che diviene sempre più sfolgorante; potete anche vedere voi, proiettati in quella luce, voi, che vi addentrate, sempre, in essa.

Procedete. Procedete: Gesù vi vuole abbracciare e rendere liberi e felici.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima