Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

07.07.98

 

 

Eletti, amici cari, la vostra fedeltà consola il mio Cuore affranto, il vostro zelo coopera al mio piano di salvezza. Ogni giorno che nasce è un grande giorno, se lo vivete con me!

 

 

Sposa cara, stai vivendo un tempo di grande letizia, stai vivendo una storia stupenda con me, Gesù, perché Io ti ho chiamata e tu mi hai risposto subito. È iniziato un idillio che è il seguito di quello che già dall’età della ragione hai vissuto, inconsciamente, con me. Diletta, vivi queste meraviglie sublimi ancora in un corpo debole e fragile; non puoi coglierne a pieno lo splendore, appunto perché l’anima, leggera e felice, ancora vive in un corpo pesante che ha perso la sua leggerezza. Sposa amata, solo quando anche il corpo avesse la soavità dell’anima, ci sarebbe la gioia perfetta. Il corpo originale della creatura umana non era così, come è il vostro: altra era la bellezza, altra la leggerezza, altra l’armonia.

Piccola mia sposa, l’uomo è il mio capolavoro, è la creatura fatta a mia immagine e somiglianza. Quando il primo uomo è uscito dalle mie mani era una creatura magnifica e gli angeli stessi guardavano, stupefatti, tanta armonia e bellezza! L’uomo e la donna, creati dal mio Amore, stupendi, dovevano popolare la terra di creature stupende, simili a me e simili a loro. La terra era un giardino rigoglioso, dove le piccole ed umili creature, che vivevano in gran numero, erano felici e conferivano bellezza ed armonia nuova ad ogni luogo. Tra loro c’era pace, tra loro c’era gioia e tutto l’Universo sfavillava d’immensa felicità intorno alle creature predilette.

La terra, ricca di immense bellezze, era a disposizione delle mie, belle, creature per essere goduta ed ancora abbellita dalla loro creatività! Tutto era canto soave, tutto armonia, sublime, intorno; gli angeli, miei, fedeli, servitori, volavano felici dal Cielo alla terra, poi, dalla terra al Cielo. Che incanto, sposa mia diletta! Che splendore, amata! Questo splendido incanto si è spezzato col peccato d’origine, con la disobbedienza, gravissima, della prima coppia umana!

Ogni disobbedienza a me crea disordine, crea disarmonia, provoca uno sconvolgimento.

Il primo peccato, gravissimo, di superbia produsse la fine di un sogno splendido, nel quale sarebbe vissuto ogni uomo! Amata, la libertà dell’uomo è stata la sua grande gioia, ma anche, se mal usata, anche la sua, grande, condanna!

L’uomo, perché è libero nelle sue azioni, ha una grande dignità; l’uomo, perché non è schiavo, è una creatura che può scegliere, liberamente, la sua sorte sublime. L’uomo, però, proprio perché è libero, assolutamente libero, può anche volgersi al male, può compiere ciò che a me dispiace e perdere tutti i doni, che Io gli ho preparato.

Amata sposa, tu pensi: “Adorato, mio, Gesù, spesso il corpo, così debole e fragile dopo il peccato d’origine, è la causa di disobbedienza alle tue Leggi, santissime e giuste. Se il corpo non fosse così debole, se non avesse tutte queste esigenze, fino a divenire quasi un tiranno, tutto sarebbe più facile per l’uomo!”

Sposa cara, conosco la vostra fragilità, conosco la fragilità della natura umana: questa è la conseguenza del peccato che ha prodotto in essa una ferita che continua a sanguinare e guarirà completamente solo quando l’anima, santificata, si unirà al corpo glorificato di ogni uomo che ha ben operato!

Ti parlavo delle delizie del mio Amore, delle gioie sublimi, che ogni giorno dono alle anime che mi appartengono. Esse sono numerose e continue e il Paradiso è già nel cuore delle anime che a me si sono offerte; ma non può essere goduto, a pieno, perché ancora l’anima resta chiusa in un corpo non glorificato, un corpo che sente il dolore, che è soggetto al decadimento ed alla morte. Questo corpo è d’inciampo, in un certo senso, all’anima che, libera e felice, come candida colomba da me tanto amata, vuole volare sulle vette più sublimi del mio Cielo.

Amata, l’anima, chiusa nel corpo, è come impedita nel suo volo libero: deve sempre fare i conti con un corpo, assai debole, che deve essere tenuto sempre sottomesso per non divenire un terribile tiranno.

Amata sposa, la volontà umana deve essere tale da soggiogare il corpo al suo volere, reso sempre più simile al mio! Non deve essere il corpo a dominare, mai, sposa cara, perché i desideri del corpo sono in contrasto con quelli dello spirito: il corpo resta ferito dalla colpa d’origine, il corpo resta indebolito, profondamente, dalla presenza di quella ferita.

Amata, il mio progetto, sublime, si attuerà per ogni uomo che abbia obbedito alle mie parole. Nel progetto ci sono cose splendide riservate ai miei, fedeli, cooperatori e, tra esse, un cambiamento profondo, anche operato nel corpo fragile, debole, soggetto a continuo decadimento!

Sposa amata, non sarà più così: un’anima sublime sarà chiusa in un corpo a lei simile. Vedrai, mia amata, vedrai quali e quante meraviglie ti mostrerà il mio infinito Amore!

Tu mi dici: “Adorato Gesù, Amore unico, sono tanto felice con te!”

Certo che sei felice, come si può essere felici in un corpo ancora soggetto a decadimento; lo sarai assai di più, assai di più, fedele sposa, quando Io opererò anche sul tuo corpo e lo renderò simile all’anima: leggero, felice, libero da ogni peso e da ogni schiavitù. Il corpo non sarà più un peso, da trascinare a fatica: diverrà un meraviglioso compendio dell’anima!

Attendi, sposa cara, attendi nella gioia e nella pace. Attendi nella mia gioia e nella mia pace. Dona a chi ti chiede. Offri i miei doni, che in grande abbondanza ti elargisco.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

07.07.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli miei, tanto amati, figli amatissimi, vi offro come fiori profumati a mio Figlio, Gesù. Vi porgo a lui ogni giorno, perché vi pongo a vivere nel suo giardino d’Amore! Deponete la vostra tristezza, deponetela: siete suoi e nel giardino, incantevole, avrete acqua purissima e sorgiva, crescerete splendidi, la vostra foglia non appassirà, il vostro fiore resterà sempre vivo.

Figli cari, Gesù ha grande cura dei suoi amati, li tiene in massima considerazione. Alcuni di voi mi dicono: “Madre cara, madre, tanto amata, vedo che nell’ambiente nel quale vivo non mi comprendono, vedo che non sono tenuto in grande considerazione; anzi, talora, sono addirittura disprezzato, sono emarginato, perché appartengo a Gesù e voglio seguire il suo cammino luminoso.”

Figli cari, siate lieti, per questo, siate gioiosi assai, se il mondo vi ha girato le spalle. Siate lieti, figli cari, perché prima di voi le ha girate a Gesù, prima di voi ha abbandonato Gesù, ha disprezzato Gesù, che venne a portare la salvezza, a lui che venne a rinnovare la terra! Il servo non è superiore al suo padrone: se hanno colpito lui, colpiranno anche voi. Vedete che la vostra sorte è simile alla sua?

Gesù è stato colpito, Gesù è stato torturato dagli empi della terra; ma Gesù è glorioso! Egli ha vinto il mondo e voi, che lo seguite a costo di grandi sacrifici, vincerete il mondo! Rallegratevi dunque, nel vostro patire: diverrete sempre più simili a lui in tutto; divenite sempre più simili a lui ora e lo sarete allorché celebrerete con lui, vicino a lui il vostro, grande, trionfo. La sua gloria sarà la vostra gloria, la sua vittoria sarà la vostra vittoria!

Figli cari, l’attuale gioia è poco, a confronto con quella che seguirà. Oggi vedete tutto ancora attraverso un vetro appannato; tra poco vedrete come in un cristallo, tersissimo e brillante!

Amati, siete ad un passo dalla grande gioia; ve lo dico e ve lo ripeto, in continuazione, ve lo dico spesso perché entri bene nella vostra mente.

Il terribile avversario sta tirando proprio ora i colpi più feroci: agisce sui cuori e sulle menti con grande astuzia. Una delle quali – che fa cadere molti – è quella di far pensare che tutto deve avvenire fra molto, mentre mostra un futuro pieno di angoscia e di tormento, denso di gravosi problemi di ogni genere. Vuole che le creature predilette siano prese da tormento ed angoscia, che perdano la speranza, che ritengano l’attesa ancora lunga e si lascino andare, presi da avvilimento!

Amati figli, il nemico è assai scaltro e molti miei figli, anche ben avviati, cadono nella sua, invisibile, rete. Tutto sembra procedere con grande lentezza, tutto sembra avviarsi lentamente; ma non è così: le fasi si susseguono, invece, si susseguono, rapide e questa è solo una calma superficiale.

Pensate ad un vulcano che, all’apparenza, fa poco fumo; non si sentono forti boati e chi ci vive vicino pensa che esso sia calmo e placato; ma esso nel suo interno è tutto un fuoco, tutto un’esplosione, tutto un ribollire tremendo. Fuori ed intorno stanno tranquilli e non pensano quello che invece il mostro di fuoco sta per fare da un momento all’altro.

Nel Cuore di Gesù c’è il riparo sicuro, nel suo Cuore rifugio, che nessuna forza può assalire; fuori, figli cari, fuori c’è pericolo, tanto pericolo!

Vivete nella gioia, figli cari. Vivete, chiusi e ben saldi, nell’invulnerabile fortezza.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima