Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

12.07.98

 

 

Eletti, figli amati, un nuovo, grande, giorno sorge nel mondo, un altro sublime dono del mio Amore; ma molti non se ne accorgeranno neppure, molti vivranno anche questa giornata come se il tempo non avesse nessuna importanza. Invece, per loro sarà l’ultima!

 

 

Sposa amata, ogni giorno è un dono, ogni giorno di vita, che offro, è un sublime dono del mio Amore: potete costruire il vostro futuro e fare le vostre scelte, prepararvi all’incontro che si avvicina; potete dare gioia al mio Cuore o affliggerlo; potete fare, a vostro piacimento, molte cose. Ciò che fate resta fatto per sempre; ciò che trascurate resta trascurato per sempre!

Sposa mia, quante anime, all’ultimo, quando Io dono il raggio di luce che apre alla comprensione, vorrebbero avere solo un attimo di vita, un solo attimo di vita in più per dire, per fare, per riparare, per pensare; ma l’attimo non viene loro concesso! In quell’istante il pensiero corre a tutti quelli perduti, trascurati, vissuti male, sprecati!

Oggi è un grande giorno nel tuo paese: è il mio giorno, è la domenica, giorno del Signore, da offrire a me nel riposo, nella preghiera, nella riflessione, nella donazione. Sposa cara, anche oggi saranno assai pochi quelli che a me penseranno. A quest’ora, mentre la mia, piccola, sposa adora il suo Signore ed a lui si dona interamente, la maggior parte delle persone vive spensierata, si prepara ad affrontare una giornata di riposo faticoso o di fatica inconcludente.

Vedo il popolo mio, il popolo, tanto amato, che vive in questa terra prediletta: in questo luogo ho fissato la mia tenda in modo speciale. Questo popolo italiano è immensamente caro al mio Cuore che gli ha dato enormi privilegi nell’arco dei secoli; ma se Io, immensamente, amo, poco, sempre meno sono amato.

Il mio Vicario parla, guida, ammaestra, ripete, chiarisce; il popolo non ascolta più la mia parola, pronunciata attraverso le sue labbra, non ascolta più e non vede più i segni che, continuamente, porgo perché si ravveda! Ad un popolo così privilegiato molto chiederò, molto, sposa amata, perché a chi molto ha avuto in proporzione verrà chiesto. Sarò meno esigente con coloro che hanno dovuto accontentarsi solo delle briciole; ma che dire di coloro che hanno avuto a disposizione un lauto banchetto, un banchetto pieno di delizie e l’hanno ignorato, continuamente?

Oggi, sposa cara, nelle Chiese italiane verrà spezzato il pane che diverrà il mio corpo, verrà trasformato il vino che diverrà il mio sangue; questo, sublime, miracolo si ripeterà su tutti gli altari molte volte in questa grande giornata a me dedicata.

Io, Io, Gesù, mi offro con larghezza, mi offro, silenziosamente, su ogni altare del tuo splendido paese; ma quanti si accosteranno degnamente a me, desiderosi di possedermi per sempre? Certo, oggi vedrò, in questo senso, i miei fedeli amici, vedrò i pochi amici che mi sono restati; ma gli altri? Dov’è il mio popolo? Dov’è finito il mio popolo, quello al quale ho dato una terra tanto bella e felice che gronda ovunque rugiada Divina? Dov’è l’amato popolo, privilegiato, che nel mio Cuore doveva vivere, nel mio Cuore, spalancato per accoglierlo?

I miei occhi vedono ogni uomo di questa, grande, Italia; vedono persone intente a prepararsi per uscire, ma non per venire ad adorarmi, non per venire a cercare il mio cibo santo! Escono tutti, intenti a raggiungere il mare o i monti o le colline stupende di questo paese, che Io ho creato, che Io, Io, Dio, ho benedetto in modo specialissimo. Godono i miei figli, godono le meraviglie che il mio Amore ha creato per loro, ma non alzano il pensiero a me per un ringraziamento neppure nel giorno a me dedicato!

Amata sposa, anche oggi il mio Cuore sarà pieno di dolore, nel vedere l’indifferenza, l’insipienza generale, l’ingratitudine di figli che moltissimo hanno ricevuto da un Padre, amoroso e premuroso; ma che osano vivere come se egli non fosse, osano affermare che egli non esiste e lo estromettono dalla loro vita, rifiutano le sue Leggi e le sostituiscono con altre orrende, ed inumane!

Amata sposa, dolce consolatrice del mio Cuore afflittissimo, ripetilo al mondo che Dio non è contento del comportamento di molti. Voglio – dillo con chiarezza – voglio, Io, Io, Dio, voglio che la domenica torni ad essere il mio giorno! Vengano i miei figli al mio banchetto, vengano, degnamente, per nutrirsi di me! Vengano tutti a me, perché Io, Io, Dio, li voglio ristorare, li voglio consolare, li voglio risanare dai loro mali spirituali e fisici. Voglio, sposa amata, che questo popolo torni ad essere il mio popolo. Ho un progetto speciale per questo paese e lo voglio attuare presto, assai presto! Il tempo, che c’è a disposizione per ravvedersi, è minimo: ormai tutto sta per compiersi anche in questo angolo incantevole!

Chi coopera con me avrà in godimento questo paese, divenuto un giardino mio, esclusivamente di mia proprietà. Lo strapperò dalle mani degli insipienti e lo offrirò ai saggi; lo strapperò dalle mani degli stolti e lo darò ai miei fedeli da curare, da godere!

Sposa, anche qui, in questa terra, stanno per verificarsi grandi cambiamenti. I miei angeli hanno ricevuto l’ordine definitivo: il sudiciume sarà rimosso e tutto, in un batter di ciglio, deve restare pulito e lindo! Questa casa, privilegiata e felice, apparterrà non più agli empi, ai superficiali, agli ingannatori, ai corrotti, ai degradati. Questo angolo di Paradiso sarà per i miei dolci angeli, tutto per loro che con me hanno cooperato, senza stanchezza!

Sposa amata, resta nel mio Cuore in adorazione. Consolalo, per il dolore che molti gli infliggono. Soffri con me, diletta! Anche oggi ti porgerò, assieme alle pene, le mie grandi delizie!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

12.07.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli amati, siate nella gioia di Gesù e godete la sua pace. Vivete in lui, per lui; siate come lumi sempre accesi che non abbassano mai la fiamma, che non si consumano.

Amati figli, vedo che alcune lampade, che prima erano ben accese, ora sono ceri fumiganti che stanno per spegnersi, per il vento tempestoso che soffia da ogni parte. Costoro sono partiti bene, ma poi si sono stancati lungo il cammino. Figli amati, a voi non capiti così; le difficoltà non devono infiacchirvi, ma farvi divenire sempre più forti ed arditi. Pensate ad un combattente che proprio nel momento più cruciale, per paura, si ritiri: costui, certo, sarà uno sconfitto! Quanto più incalza la battaglia, tanto più occorrono vigore e coraggio per giungere alla vittoria.

Figli cari, non si giunge alla vittoria con la tristezza e la rassegnazione; al contrario, occorrono molto vigore e gioia nel cuore, tanto più dura si fa la pugna, perché, ben lo sapete: l’ho detto e ripetuto spesso che, allorquando vedrete complicarsi ogni cosa ed aumentare i nodi, significa che la conclusione è ormai vicina e tutto sta per attuarsi, secondo il progetto Divino!

Amati, sono venuta a prendervi per mano come bambini che si trovano nel folto di una foresta e non sanno quale via imboccare per mettersi in salvo! Sono venuta per salvare tutti i miei piccoli e portarli tra le braccia amorose di Gesù.

Alcuni mi hanno porto la mano subito, altri dopo; altri ancora e sono molti – con grande dolore lo dico – non vogliono venire con me, sono come bimbi capricciosi che si rifiutano di obbedire!

Gesù mi dice, pieno di tristezza: “Madre amatissima, non gemere, nel vedere tanti figli disobbedienti. Io ho concesso loro la libertà di scelta; ho dato a ciascuno quello che necessita per avere la salvezza, li sto colmando di grazie, di doni infiniti! Che posso fare più di quanto non abbia già fatto? Più di quanto già non stia facendo? Madre amata, i tuoi figli hanno ciò che serve alla loro salvezza; sta a loro far buon uso della ricchezza che è in loro possesso! Per Amore tuo, Amatissima, concederò ancora grazie speciali; essi dovranno, quindi, fare meno fatica e fare la giusta scelta. Asciuga le tue lacrime, dolcissima Madre: molti, che sono per vie sbagliate, ritroveranno il giusto sentiero; certo, dovranno subire una lunga purificazione, una lunga e dolorosa purificazione ma, alla fine, saranno salvi e felici”.

Queste parole mi ha detto mio Figlio. Anche voi anime contrite che soffrite assieme a me, nel vedere tanta disobbedienza e deviazione, lasciate la tristezza e raccoglietevi in preghiera accanto a me. Insieme, supplichiamo il mio Divino Figlio che elargisca in questo momento, così significativo e doloroso per l’intera Umanità, che elargisca grazie specialissime, che, ben utilizzate, porteranno molte anime alla salvezza!

Figli amati, figli cari, aiutatemi, aiutatemi a salvare le anime: molte sono in grave pericolo, molte sono già quasi sull’orlo dell’abisso! Aiutatemi a salvarle! Insieme, figli cari, insieme ne porteremo a Gesù un gran numero! Sacrificatevi un poco; siate pronti a fare qualche rinuncia, spontaneamente, per Amore di Gesù e dei fratelli più bisognosi!

Ora è tempo di ferie, di vacanze, di svago: potete dedicarvi di più alla preghiera, alla meditazione, all’adorazione! Sia tempo proficuo questo che Gesù vi concede, sia tempo altamente proficuo: tutto di Gesù, tutto dei fratelli! Amati, vengo ad infondervi coraggio e nuove forze! Proseguite. Proseguite; Io sono con voi.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima