Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

16.07.98

 

 

Eletti, amici fedeli, non temete annuncio di sciagura, voi, che mi servite fedelmente ed in me confidate: ogni giorno vi avvicinate di più al grande, unico, giorno, quello senza tramonto, all’alba, luminosa, che il vostro cuore desidera! Siate tutti pronti, in attesa. Siate tutti col cuore nel mio: Io vi conduco verso la grande felicità, dolcemente.

 

 

Sposa amata, la più fervida immaginazione non può giungere ad immaginare quello che Io, Io, Gesù, ho preparato per i miei fedeli: occhio umano mai contemplò le sublimi meraviglie che ho destinato a questi tempi, così duri da vivere!

Il sacrificio, che dovete sopportare ogni giorno per nuotare contro corrente, è assai duro, è veramente duro. Certo, il mondo vi è ostile, certo, il mondo vi crea nuovi ostacoli; ma, amati, che vivete in me, lasciate fuori il mondo e continuate a vivere in me: Io ho vinto il mondo e voi vincerete il mondo. Io, Io, Gesù, sono l’Amore e la felicità; voi in me avrete la pace che il mondo non può dare, la felicità che il mondo non può dare, perché non le possiede. In me, sposa amata, tutto avrete, perché Io, Io, Gesù, tutto posseggo e quello che ho desidero farlo godere ai miei amici.

Un grande e potente re aveva infinite ricchezze, aveva ricchezze di ogni genere; egli chiamò a sé i figli e disse: “Sono molto ricco; voi ancora siete piccoli, ma crescete un poco, giungete fino a maturità ed io darò a ciascuno molto, quanto mai s’immagina di avere. Vi chiedo soltanto di restarmi vicino, di lasciarvi guidare ed istruire da me. Crescete sotto la mia direzione, lasciatevi plasmare dal mio amore. Non ribellatevi al mio volere, fate la mia volontà giorno dopo giorno ed io, al momento giusto, vi premierò!”

I figli approvarono la decisione paterna; ma, passando il tempo, si lasciarono distrarre da molte cose: chi correva di qua, chi di là, inseguendo vanità! Il re chiamò a sé dei servi, fedelissimi, e li mandò ad annunciare che il momento della divisione dei beni era ormai giunto; ma nulla avrebbe ricevuto, proprio nulla avrebbe ricevuto chi, al momento deciso dal padre, non si sarebbe lasciato trovare ben pronto ad accogliere, amministrare, possedere la sua parte.

I servi fedeli corsero; ma i figli, ormai sviati, li beffeggiarono. Ormai abituati a fare solo ciò che volevano, pensavano che ci fosse ancora chissà quanto tempo prima della divisione dei beni. Solo pochi obbedirono, solo pochi accolsero il richiamo; molti continuarono a folleggiare chi in un posto, chi in un altro, senza muoversi.

I servi riferirono al re ogni cosa ed egli disse: “Ebbene, chiudete le porte, chiudete tutte le porte d’ingresso della mia reggia; ad una ad una chiudetele tutte. Entro questo termine, che io stabilisco, tutto deve essere ormai concluso.” I servi, obbedienti, chiusero le porte, una per volta, come il re aveva comandato; rimase aperta l’ultima. Essi di nuovo corsero dai figli per avvertirli: “C’è solo l’ultima porta spalancata, c’è solo l’ultima porta; le altre già sono state tutte chiuse e serrate! Venite, figli! Venite, subito, perché il re non attenderà più, il re ha già atteso troppo tempo! Ci ha dato un giorno di scadenza ed entro quello tutto deve concludersi.” I servi, assai diligenti, fecero comprendere l’importanza di affrettarsi, l’importanza di non perdere neppure un attimo di più! Molti figli capirono, molti entrarono; altri, però, in gran numero, continuarono ad indietreggiare, rimandando a domani il loro ritorno!

Venne improvvisamente l’ordine del re: “Si chiuda, subito, anche l’ultima porta! Chi si trova nella reggia vivrà il momento felice della distribuzione della ricchezza; ma chi si trova fuori di essa non avrà nulla!” La porta fu chiusa, immediatamente, secondo l’ordine ricevuto! I figli che si erano presi tempo e poi tempo, furono informati; subito corsero, subito si precipitarono, molto preoccupati, al pensiero di non ricevere la loro parte di ricchezza, e giunsero alla reggia. Tutte le porte erano effettivamente chiuse, tutte, nemmeno una era rimasta socchiusa. Esaminarono ogni angolo di accesso: la reggia sembrava divenuta una fortezza inaccessibile e non c’era un solo punto nel quale si potesse penetrare! Pensarono, allora, i figli al tempo, splendido, nel quale tutte le porte erano spalancate e si poteva entrare da ognuna di esse: la reggia era a loro disposizione ed essi potevano percorrerla in lungo ed in largo. Ora, invece, era chiusa, chiusa, serrata, impenetrabile. Fecero silenzio i figli per sentire quello che accadeva dentro: si udivano canti gioiosi, musica soave. Aria di festa dentro la splendida reggia, disperazione, sempre crescente, fuori! Provarono a chiamare, a bussare, a gridare, ma nessuno si accorgeva di loro, nessuno si occupò di loro!

Amata sposa, non c’è bisogno che Io spieghi ciò che ti ho detto: è tutto molto chiaro! Ognuno legga, ognuno legga e rifletta: questo che ho detto sta accadendo in questi giorni, silenziosi e monotoni, nei quali pare che nulla accada e invece proprio in questi tutto sta avvenendo!

Ognuno esamini la sua posizione e capisca in fretta, perché il tempo è ormai finito! Diletta, vengo a prendere possesso di ciò che mi appartiene e desidero far parte del mio con i fedeli che mi hanno tanto amato, atteso e desiderato. Vedo i miei piccoli tutti davanti a me, li vedo gioiosi e fiduciosi; sono entrati già da tempo ed hanno dovuto attendere a lungo i fratelli che, per ultimi, si sono decisi!

Ecco, sposa diletta, ecco, fedele sposa: ora chiudo la porta, chiudo anche l’ultima porta e comincia la festa! Chi è dentro godrà quanto mai ha goduto; ma chi è fuori soffrirà quanto mai ha sofferto! Ognuno capisca quello che intendo dire. Ognuno lo capisca!

Ti amo. Resta in me!

                                                                                  Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

16.07.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli amati, siate pieni di gioia: vi ricolma Gesù. Abbiate il cuore traboccante di pace: ve la offre Gesù! Piccoli, questi sono i grandi giorni, decisivi, di questo secolo di storia, secolo pieno di dolore e di piaghe tremende, secolo bagnato da tanto sangue che ha imbevuto la terra! Secolo di ribellione e di disobbedienza alle Leggi Divine! Secolo di dolore, che poteva essere evitato, di tragedie che potevano non accadere!

Figli cari, è un secolo assai difficile che sta per tramontare; gli ultimi giorni saranno riassuntivi di tutti i mali precedenti!! Avete dato piena libertà d’azione al terribile avversario di Dio, o uomini della terra, o figli, tanto amati! L’avete lasciato fare a modo suo e non vi siete opposti: egli ora occupa tutta la terra e vuole divenire padrone dei cuori e delle menti, padrone delle anime che in gran numero si sta trascinando, facendole illudere con inganni tremendi!

Amati figli, egli riesce a fare molto solo perché gli uomini glielo permettono, riesce in molto, perché non c’è nessuno che, veramente, si opponga a lui. Quanti figli si sono asserviti al suo, nefasto, potere, anche figli, prediletti, consacrati a Dio! La fine del secolo si presenta all’insegna della disobbedienza e della ribellione.

Figli amati, Io vi ho accompagnati per anni, amorevolmente; chi ha preso la mia mano avrà la salvezza e lieve sarà il passaggio, assai dolce il distacco tra una realtà ed un’altra realtà, sublime. Molti figli, che hanno preso la mia mano, hanno legato a sé altre anime: anche queste avranno la salvezza e la gioia in Gesù. Ci sono, però, molti, molti, veramente, che hanno rifiutato ogni aiuto, molti che hanno turato le orecchie e chiuso gli occhi per non sentire e non vedere! Gesù ha preparato un piano, sublime, di salvezza per tutto il genere umano, che deve dispiegarsi secondo fasi successive; ma non può essere cooperatore colui che non è riuscito a fare nulla nemmeno per se stesso.

Per prima cosa, figli amati, dovete operare per salvare la vostra anima. Anzitutto, prendetevi a cuore la vostra situazione particolare; poi, potete divenire validi cooperatori per la salvezza degli altri! Amati, più crescete nella vita spirituale, meglio potete operare per Gesù. ripeto ciò che più volte ho già detto: non chi dice: “Signore. Signore” entra nel Paradiso, ma solo chi fa la volontà di Dio! Non s’illuda nessuno di salvarsi solo perché ha fatto molte preghiere, solo perché ha letto molti libri: occorre che il cuore sia cambiato, occorre che si sia lasciato purificare dalla rugiada Divina!

Figli amati, v’invito ancora ad esaminare la vostra posizione spirituale: esaminatevi con attenzione e vedete quali sentimenti sono nel vostro cuore nei riguardi del prossimo! Se, ad un esame accurato, scoprite scorie ed incrostazione, cercate di liberarvene al più presto, cercate di purificarvi, subito! Non fatevi trovare da Gesù in tali condizioni, non fatevi sorprendere impreparati! Gesù chiede di amare il prossimo col suo Amore; Gesù vuole trovare i cuori, che lo accoglieranno, traboccanti di questo Amore! Vi ha dato il tempo, vi ha dato tanto tempo; usatelo, usatelo, bene, e non lasciate che passi inutilmente neppure un solissimo istante!

Figli, guardate quello che sta accadendo nel mondo! Il drago maledetto ha scatenato una terribile battaglia su tutti i fronti! Molti cadono sedotti dalla sua astuzia! Siate forti in Gesù; resistete alle insidie del male, rimanendo saldi nel Cuore santissimo che è vostro rifugio e solidissimo riparo!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima