Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

18.07.98

 

 

Eletti, amici fedeli, avete atteso in questi anni, servendomi nella fedeltà, avete atteso col cuore pieno di speranza. State per giungere al porto, sublime, verso il quale avete veleggiato, state per giungere, cari amici. Una sottile nebbia vi nasconde ancora la realtà e vi pare di essere distanti; ma invero, amati, state per entrare nel mio porto, dolcemente.

 

 

Amata sposa, molti ho chiamato a cooperare con me nel mio, sublime, piano di salvezza, molti ho chiamato a cooperare; ma la risposta non è stata unanime! Ebbene, qualcuno ha pensato: “Questo sacrificio non posso farlo. La vita la voglio vivere, a pieno, ora; dopo, al momento giusto, ci penserò!” Altri hanno detto a se stessi: “Non sono degno di cooperare con Dio ai suoi piani. Egli si scelga chi è più adatto”. Così se ne sono andati per la loro via! Qualche altro ci ha provato ma, quando ha visto che la strada per la mia sequela è assai dura, allora ha lasciato perdere! Pochi, sposa amata, sono restati al mio servizio, senza disperdersi di qua e di là.

Mia diletta, quando chiamo uno a seguirmi, non prometto piaceri e godimenti, ma sacrifici e rinunce, non vita agiata e tranquilla, ma vita, spesso, piena di sacrifici ed umiliazioni! La mia strada è cosparsa di rovi, spine, specialmente nella parte iniziale. A vederla, fa paura: occorrono tanto coraggio per affrontarla e vera decisione! Però, sposa cara, come si procede con amore e con zelo, si va scoprendo una nuova realtà, nascosta: i rovi pungono poco, le spine non si sentono e ciò che tanta paura faceva diviene, invece, occasione di gioia! Più ci s’inoltra sulla mia strada, più l’anima si eleva, più la gioia cresce e le delizie, nascoste, aumentano!

Amata, chi ha scelto la strada lontano da me ora geme, geme e soffre, profondamente: credeva di aver fatto una grande scelta, credeva d’incontrare la felicità; invece, tutto è stato differente!

Amata, Io, Io, Gesù, posso dare la vera felicità, perché la posseggo; conosco ciò che serve al cuore umano, conosco ciò che occorre per farlo gioire, offro quello che occorre e realizzo, a pieno, il suo desiderio.

Amata, l’Umanità, che ha cercato la felicità senza di me, ora giunge ad una morsa che stringerà sempre più strettamente, morsa, assai dura da allentare, morsa che proviene dal mio avversario, ormai disposto a combattere la sua più tremenda battaglia!

Amata, avete chiesto grazie per i miseri e grazie ho dato. Avete supplicato di donare nuove energie a chi le aveva perse; le ho donate. Ciò che chiedete vi offro, secondo la mia logica; ma il tempo, ormai, annuncia una nuova realtà che deve instaurarsi non lentamente, ma rapidamente, per mia volontà! Gli uomini mi hanno negato anche l’ultima briciola di tempo. In molti paesi, che pur hanno conosciuto il mio nome, non si festeggia più la domenica, non si dà più importanza alla domenica: il mio avversario ha ottenuto la sua grande vittoria ed i miei figli la loro più grande sconfitta! Gemono i miseri, gemono sottoposti, come sono, a grande schiavitù, gemono i disgraziati sotto pesi che li schiacciano!

Guarda la visione che ti mostro, sposa amata: vedi uomini con enormi macine, come quelle di mulino, camminare piegati e gementi e non possono neppure alzare il capo di un minimo, tanto sono oberati. Guarda: altri hanno pesi assai più lievi. Infine, osserva quelli che camminano, agevolmente, come se il peso non lo portassero proprio, come se fosse inconsistente!

I primi, mia sposa, sono gli schiavi del mio avversario, quelli che hanno scelto la via che Io non ho indicato; non riescono neppure ad alzare il capo e devono guardare soltanto la terra. I loro gemiti nessuno li coglie, perché il tiranno, che li ha sottomessi, è assai crudele!

Coloro che procedono, come se il peso sulle spalle fosse lieve e facile da portare, sono coloro che hanno scelto la mia strada. Il loro volto è sempre (volto) al Cielo, verso di me; il mio sguardo, pieno di Amore e tenerezza, dà loro grande energia e procedono, procedono, speditamente.

Guarda bene verso quale luogo sono tutti diretti: vedi un giardino lussureggiante e senti provenire da esso un canto soave di uccelli, un armonioso gorgoglío di acque, senti il suono di una cascata che allieta l’udito. I miei angeli volano, lieti, come colombe candide, intorno a quel luogo, indicando ai viandanti la meta loro!

Tutti sono incamminati: quelli che camminano speditamente in poco saranno giunti, deporranno il loro peso e liberi, finalmente, potranno godersi le sublimi gioie; quelli che, invece, hanno un peso enorme sulle spalle sono proprio fermi, con lo sguardo fisso al suolo e non procedono di un passo! Costoro mai arriveranno, sposa amata, mai, perché sbagliata è stata la loro scelta, errato il cammino che ha escluso me dalla loro vita!

Tra poco, vedrai i primi già entrare nel mio giardino di delizie, nel nuovo Eden, vedrai entrare la prima schiera di salvati; dietro vi saranno le altre schiere. Un volo soave di angeli le guida e le accompagna. La grande felicità per loro è ormai vicina!

Sposa cara, ti ho chiesto cooperazione e ti sei offerta interamente a me; ora t’immergo, profondamente, nell’oceano infinito del mio Amore e capirai e vedrai sempre di più, capirai lo splendore della mia realtà, capirai le meraviglie che offre la mia tenerezza!

Ho preparato cose stupende per il mio popolo, ho preparato cose stupende, amata sposa, quali nessuna fantasia umana può capire! Esulta e non essere triste: le presenti tribolazioni sono nuvola passeggera; un attimo ancora e non ci saranno più! Comunica ai fedeli che hanno ascoltato la mia parola, comunica loro che il tempo della gioia sta entrando nella loro vita e sarà gioia piena, gioia duratura, gioia senza fine!

Amata, ecco il nuovo giorno, che ti offre il mio Amore. Vivilo secondo la mia volontà e donami ogni istante di esso.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

18.07.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli, tanto amati, anche oggi vengo per portarvi la gioia di Gesù, vengo per offrirvi la sua pace. Lasciatevi guidare dalla sua tenerezza, che è infinita, miei piccoli, è infinita e solo il bene desidera, solo il bene vostro desidera.

Vi sembra di camminare talora su di un tappeto di spine: i piedi sono sanguinanti e la stanchezza diviene spossatezza. Piccoli cari, non è così, non è così, come vi sembra sia: Gesù non permette che soffriate più del necessario; Gesù lascia solo il minimo della sofferenza, quella che serve per la vostra salute spirituale! Quando la pena diviene più pesante, egli stesso vi prende tra le sue braccia; quando i pesi divengono onerosi, troppo per le vostre fragili spalle, egli, egli stesso li prende sulle sue e li porta. Voi, allora, mi chiedete: “Com’è possibile, madre cara, com’è possibile che noi abbiamo spesso la sensazione di portare un peso quasi insopportabile?”

Figli cari, anche questa è una subdola insidia del nemico di Dio che agisce, silenziosamente, anche sulla vostra mente e vi suggestiona. Invero, amati, ho esaminato, ad uno ad uno, il vostro giogo: vedo che esso è ampiamente sopportabile. Procedete, procedete, figli cari, senza lagnarvi, continuamente, e sorridete, sorridete, perché la vostra liberazione è vicina e la strada si riempirà di fiori profumati, man mano che procedete su quella che Gesù vi indica! All’inizio le rinunce vi sono sembrate un po’ dure, all’inizio vi sono sembrate difficili da sopportare; ma, se ci pensate bene, se riflettete bene sul passato, potete constatare che tutto si è alleggerito, nel procedere!

Figli, non fatevi ingannare, non fatevi ingannare dal serpente, insidioso, che vi fa vedere difficoltà dove non ce ne sono e ostacoli dove mancano! La vita è fatica, certo, figli cari, è fatica per ogni uomo che viene al mondo, è travaglio e fatica, ma voi con Gesù e con me potete procedere con letizia e con facilità.

Piccola, figlia cara, Gesù ti ha mostrato una scena assai significativa: quelli che procedevano con un enorme macigno sulle spalle sono coloro che hanno fatto le scelte senza Dio, coloro che si sono allontanati da lui per servire gli idoli, falsi e bugiardi!

Come hai visto, la loro sofferenza è enorme, perché l’astuto per evitare che giungano alla meta, segnata da Dio Creatore, ha imposto loro una durissima schiavitù, un giogo tremendo che li obbliga a guardare sempre la terra, senza poter alzare gli occhi, mai, al Cielo! Costoro non riescono a fare un solo passo sulla via della salvezza; sono anche testardi e superbi: non chiedono a Dio, quindi, non ottengono; non bussano con suppliche e penitenze alla sua porta, quindi, non riescono ad entrare.

Gesù ti ha anche mostrato il lieve giogo, che portano coloro che a Gesù si sono donati. Essi procedono, velocemente, preceduti dagli angeli che insegnano loro il cammino ed indicano la meta, luminosa, che è ormai giunta!

Figli cari, desidero che ciascuno di voi si consacri col cuore e con l’anima ogni giorno a Gesù ed a me. Ripetete la consacrazione, ben convinti di quello che fate. Ripetete la consacrazione anche più volte al giorno, se vi dà gioia! Sarete sempre più nostri, sempre più profondamente nostri!

Quale felicità, man mano che vi sentirete immersi in questo, sublime, oceano!

Vi amo tutti e vi benedico, ad uno ad uno.

                       

                                                                                  Ti amo, figlia cara.

 

                                                                                              Maria Santissima